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Serravalle Pistoiese, Galletti e Magnani (M5S): “Opere di raddoppio ferroviario bloccate dal rischio di cedimento del versante di una collina. Verificheremo la carte che hanno autorizzato i lavori”

Rischia di cedere il versante della collina interessata dai lavori di raddoppio ferroviario nel tratto di Serravalle Pistoiese. Il Movimento 5 Stelle si coordina a livello locale e regionale per verificare se era prevista una preventiva messa in sicurezza del territorio, e fare chiarezza sulle procedure che hanno autorizzato i lavori.

Secondo Simone Magnani, consigliere M5S di Montecatini Terme: “Il fatto sarebbe già di per sé grave, se non fosse che si tratta soltanto della punta dell’iceberg di tutta una vicenda che sottolinea quanto pressapochismo ci sia nei meccanismi della gestione del territorio in Toscana.”

“L’appalto in questione – ricorda Magnani – risale ad Aprile 2016, con consegna prevista per dicembre 2019; attualmente, sono 15 i mesi di ritardo ormai conclamati, che andranno drasticamente ad aumentare. Oltre a questo, occorre focalizzarsi anche su quanto lentamente siano andati avanti i lavori: sul lato pistoiese, in 3 anni, sono stati scavati soltanto 275 metri – su un totale di 1.500 previsti – mentre sul lato Pieve a Nievole mancano ancora 104 metri per finire il tratto, e per i quali è previsto un altro anno di lavoro.”

“Il Comitato per il Territorio della Provincia di Pistoia ha monitorato la situazione fin dall’inizio, evidenziando a più riprese problematiche relative alla mancanza di trasparenza sulla reale situazione di rischio idrogeologico, sui macchinari usati, sui disagi legati ai lavori non eseguiti ad opera d’arte fino ad arrivare alle polveri emesse dal cantiere che, invece di essere controllate e lavate via dalle strade della zona, vengono per lo più lasciate dove sono con totale noncuranza per la tutela della salute dei cittadini di Serravalle.”

“Una situazione insostenibile – osserva il consigliere comunale – che ha avuto il suo epilogo con la presa di posizione del Comune di Serravalle che ha sospeso il nullaosta al vincolo idrogeologico: o si mette in sicurezza il versante o ci si ferma dove siamo.”

Grazie all’interessamento di Simone Magnani sulla questione è intervenuta anche la Capogruppo M5S in Regione Toscana, Irene Galletti, che ha già provveduto a predisporre una richiesta di accesso agli atti per tutto quel che concerne l’effettiva condizione del territorio, sia per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori:

“Già dalla durata dei lavori – osserva la Capogruppo M5S – è evidente che qualcosa non è andato come doveva, e le segnalazioni e denunce del Comitato per il Territorio della Provincia di Pistoia sono preoccupanti. Si parla non solo di un disagio delle famiglie che da anni sopportano lavori senza fine con tutto quello che ne consegue, ma di rischi per la tenuta idrogeologica del suolo, con esiti potenzialmente devastanti se dovesse essere coinvolto il lago in prossimità dei lavori. Per prima cosa – rende noto Galletti – abbiamo chiesto di visionare la procedura di VIA che è stata prevista per questa opera, e lo stesso per gli studi geologici che dovrebbero essere stati effettuati ai sensi delle leggi regionali e nazionali. Chiediamo nello stesso tempo che la Regione proceda ad attente verifiche di ciò che è stato fatto e che sta accadendo”

Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Toscana.

Gsk Vaccines, Galletti (M5S): “Garantire alla Toscana un polo produttivo da cui rifornirsi di vaccini anti-Covid”

“La Commissione Europea si è data come obiettivo l’autosufficienza nella produzione di vaccini per combattere il Sars-Cov2, rafforzando impianti già esistenti e riconvertendone altri per lo scopo, e il governo italiano di Mario Draghi sta lavorando per individuare in che modo l’industria farmaceutica italiana possa contribuire a un aumento della capacità produttiva. La Toscana, in questo processo può dare fin da subito un contributo: coinvolgendo ad esempio lo stabilimento Gsk Vaccines, che a Siena e nella vicina Rosia impegna oltre 2000 collaboratori nella produzione di vaccini. Un’eccellenza su cui la Regione dovrà investire per valorizzarla a questo scopo”.

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, che in questi giorni ha protocollato una mozione urgente per chiedere alla Regione di aprire una interlocuzione costruttiva con l’azienda farmaceutica senese, per avviare una produzione stabile di vaccini in Toscana.

“Grazie al know how delle sedi senesi di Gsk Vaccines – rileva Galletti – la nostra regione potrà dare il suo contributo nella lotta al virus, sostenendo nella rete europea una realtà territoriale che costituisce uno dei tre principali poli di produzione e sviluppo di vaccini nel mondo. Ma per fare questo la Toscana, coordinandosi col Governo, dovrà presenziare ai tavoli di concertazione aperti a Bruxelles da Thierry Breton, capo della task force europea per le vaccinazioni, dove stanno cercando di facilitare la partita tra aziende titolari dei brevetti e aziende produttrici di vaccini no covid, che possono riconvertire la produzione.”

“L’ingresso dell’azienda nella rete europa – sottolinea la capogruppo M5S – potrà altresì garantire alla Toscana la disposizione di un polo produttivo da cui rifornirsi di vaccini anti-Covid, al netto delle quote che saranno distribuite in base agli accordi.”

“La Regione Toscana diventi garante di questi passaggi, che potrebbero dare un contributo importante nella lotta alla pandemia.” E conclude “Il primo passaggio è quello di un voto unanime alla mia mozione che chiede proprio questo impegno. Mi auguro che tutta la politica toscana rappresentata in Consiglio regionale sappia cogliere l’opportunità di dare un pieno indirizzo ad un atto di buon senso, che guarda al futuro.”

Gessi rossi, Galletti (M5S):” Via le deroghe regionali alle sostanze inquinanti. Tutela di salute e ambiente siano priorità della politica”

“La ‘Relazione sull’inquinamento derivante dall’utilizzo dei gessi rossi prodotti a Scarlino’, presentata mercoledì 24 marzo dal Presidente della Commissione parlamentare ecomafie, Stefano Vignaroli e del co-relatore Alberto Zolezzi, non solo mette in imbarazzo la Toscana per una grave questione di inquinamento, denunciata per anni dai comitati ambientalisti locali, ma solleva anche nuovi elementi con cui la politica regionale deve fare i conti. In primis il fatto che il rifiuto ‘gesso rosso’ rispetta i requisiti per essere impiegato nei recuperi ambientali delle ex cave esaurite, solo perché un decreto dirigenziale della Regione Toscana ne deroga i limiti. Queste deroghe devono essere eliminate.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, commenta l’evoluzione dei fatti attorno alla questione dei gessi rossi di Scarlino e annuncia una mozione urgente per porre rimedio.

“Coerentemente con quanto indicato dalla commissione parlamentare ecomafie – rileva la pentastellata – è ormai chiaro che i gessi rossi siano un rifiuto speciale e che la tutela della salute e dell’ambiente devono essere prioritari rispetto alle decisioni che la politica dovrà assumere. Tutto questo senza ripercussioni sui posti di lavoro – E aggiunge – Abbiamo una sfida epocale davanti che si chiama transizione ecologica, che per essere tale deve occuparsi tutti gli ambiti come il lavoro, l’economia, l’ambiente, l’utilizzo delle risorse e la salute in correlazione”

“Per fare questo – annuncia Galletti – ho deciso di sottoporre all’Assemblea toscana una mozione urgente, che vincoli la Giunta regionale a seguire la direzione già tracciata dalla Commissione parlamentare, attraverso tre chiari impegni: il primo è quello relativo all’eliminazione delle deroghe ai limiti di legge per cromo e vanadio, stabilite nel 2017 dalla Regione Toscana con Decreto dirigenziale n. 2835 del 14 marzo 2017. Il secondo impegno è quello di mettere a disposizione della Società Venator un sito di discarica autorizzata e capace di accogliere in sicurezza i gessi rossi, annullando le autorizzazioni in essere per il ripristino della cava di Montioni.” E conclude: “Come ultimo impegno, ma non meno importante, quello di illustrare al Consiglio regionale un piano per il mantenimento occupazionale, anche relativo all’indotto, salvaguardando al contempo l’ambiente e la salute umana.”

Conclude Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“L’ambiente della nostra provincia – aggiungono Antonella Pisani, Gianluigi Perruzza, Francesca Amore e Daniela Lembo, i consiglieri 5 stelle grossetani – è continuamente messo in pericolo da rischi legati ad attività produttive derivanti dalla mancanza di soluzioni efficaci per la gestione dei materiali più pericolosi che derivano dalla lavorazione, e la salute dei cittadini ne subisce altrettante conseguenze. Siamo increduli di fronte a questo atteggiamento avuto negli anni dalla Regione Toscana, che da una parte si riempie la bocca di parole come sostenibilità dei cicli produttivi, e dall’altra non esita a derogare a discapito di ambiente e salute collettiva. Per cui ci uniamo alle richieste della consigliera Galletti per una soluzione ambientalmente accettabile e contemporaneamente priva di ricadute sui posti di lavoro”.

Galletti (M5S): “Primi in Europa a garantire i rider con un contratto stabile grazie a Di Maio e Catalfo”

“Se siamo i primi in Europa a poter garantire i rider con un contratto di questo tipo è grazie a Luigi Di Maio che come prima cosa, quando divenne ministro, ricevette i rider e cominciò a lavorare con Nunzia Catalfo per dare stabilità a chi lavorava nella giungla del delivery food.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana, commenta la notizia dell’accordo sindacale tra rider e Just eat.

“Nel 2019 – ricorda la capogruppo M5S – grazie al Decreto Salva Imprese, si è potuto procedere all’abolizione del cottimo puro e prevedere per i rider che svolgono l’attività in via continuativa, garanzie che vanno dalla retribuzione oraria collegata ai contratti collettivi di lavoro ai congedi parentali, passando per ferie, malattia, protezione in caso di licenziamento illegittimo e indennità di disoccupazione. Primi indispensabili passi per raggiungere il risultato di oggi.”

“Adesso che la più grande società di delivery food ha deciso di impegnarsi con contratti stabili nei confronti dei suoi fattorini – rileva Galletti – i consumatori finalmente potranno scegliere per le loro consegne a domicilio tra chi, responsabilmente, garantisce ai propri lavoratori i diritti di base e chi non lo fa.

E conclude con una stoccata “Le altre forze politiche, invece di cavalcare cavalli che non gli appartengono, dovrebbero impegnarsi di più per risolvere i problemi che affliggono la Toscana.”

Ospedale di Pitigliano, Galletti (M5S): “Serve un rilancio dei servizi di base ed una strategia vaccinale dedicata al territorio”

“Distante oltre 80 km da Grosseto, cui è collegato con infrastrutture viarie non certo ottimali, Pitigliano ha bisogno di un ospedale efficiente. Tutti i servizi di base devono essere garantiti secondo una modularità a crescere per i mesi estivi, quando il flusso turistico è più alto. Oltre a questo si dovrà pianificare quanto prima una strategia vaccinale che tenga conto delle peculiarità del territorio.”

Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Toscana, che in una nota stampa solleva pubblicamente la questione a Pitigliano e annuncia un atto in Consiglio regionale.

“Seppur travolto dalla stagione dei tagli operata dal Partito Democratico nella precedente legislatura, nel 2019 l’Ospedale Petruccioli di Pitigliano veniva ancora definito come una tra le migliori strutture d’Italia per assistenza in area medica, questo secondo il report del laboratorio di Management e Sanità dell’Istituto di Management della Scuola Sant’Anna di Pisa. In questa classifica – aggiunge la capogruppo M5S Galletti – l’Ospedale Petruccioli risulta terzo fra le oltre 400 strutture ospedaliere valutate in diverse regioni d’Italia, e addirittura primo come ospedale pubblico. Un’eccellenza che però non si è salvata dalle varie politiche di taglio alla salute operate negli ultimi anni dalla stessa forza politica che governa la Toscana da sempre.”

“Questa tendenza deve essere invertita – incalza Galletti – in virtù delle necessità di salute particolari di un territorio periferico quale è Pitigliano e degli effetti della pandemia che proprio in questi giorni stanno mettendo a dura prova molti comuni del grossetano. Per fare questo ho presentato una mozione che impegna il Consiglio Regionale a riportare il presidio ospedaliero di Pitigliano al suo potenziale, rafforzando l’offerta in salute dei servizi di base, e a rivedere la pianificazione attuale delle vaccinazioni in chiave di efficienza, rapidità e diffusione capillare delle somministrazioni.” Conclude Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

“Siamo convinti – aggiungono i consiglieri comunali di Pitigliano, Lorenzo Olivotto, Enrico Vincenti e Franco Grillo – che anche per l’amministrazione regionale sia importante poter contare su presidi periferici potenziati ed efficienti, che si configurino sempre più come riferimento non soltanto per i residenti sparsi in un territorio vasto, ma anche e soprattutto per le decine di migliaia di cittadini in visita turistica nei nostri splendidi comuni. Per questo intendiamo aiutare l’amministrazione locale e quella regionale ad incontrarsi su di un obiettivo comune e nobile come quello di riaffermare che sia possibile decentrare in maniera sostenibile alcuni servizi. Le risorse si possono finalmente trovare – grazie ai fondi in arrivo dall’Europa -. Ringraziamo di vero cuore i consiglieri regionali che hanno sposato la nostra causa”.

Piano vaccinale, Galletti (M5S): “Avviare subito una Commissione di Inchiesta per superare le carenze strutturali nella gestione”

“La Giunta regionale non può continuare a rimanere arroccata sulla narrazione di un piano vaccinale che procede al meglio, alimentando false aspettative e frustrazioni nei cittadini: la Toscana è invece pericolosamente indietro nella gestione delle vaccinazioni per causa di un sistema che ha troppe volte dimostrato di essere fallimentare”.

“Alle richieste legittime delle opposizioni e dei cittadini sulle modalità operative e sulle tempistiche per accedere ai vaccini, con giri di parole il Presidente Eugenio Giani ci fa intendere che il problema è l’impazienza dei toscani e la complessità di un piano ben congegnato che potremo capire solo a posteriori. Questa reazione temo lascerà ancora maggiore rabbia nelle persone e sfiducia verso il sistema sanitario, non capisco come si possa sottovalutare così l’aspetto psicologico e sociale di eventi come quello accaduto ieri sera, ultimo di una serie. Sarebbe secondo me molto più apprezzato riconoscere che il sistema di gestione ha delle falle su vari fronti e la regione sta cercando di riparare, magari spiegando anche come. I tagli nelle forniture certo sono una componente che mette in difficoltà il sistema, ma non si venga a dire che è l’unico”.

“Le garanzie che ci vengono raccontate a ogni seduta non bastano né a noi, né alla popolazione che attende spiegazioni, per questo chiediamo ancora a gran voce un coinvolgimento attivo del Consiglio regionale, che ricordiamo essere organo sovrano nel governo di ogni Regione. Anche la Toscana.”

“Pertanto chiediamo che venga aperta, subito, una Commissione d’Inchiesta regionale, per mettere il Consiglio a conoscenza delle carenze strutturali e di pianificazione del piano vaccinale della Regione Toscana e permetterci un monitoraggio continuo, e anche la possibilità di contribuire con proposte. Una commissione composta da politici e tecnici, la cui funzione dovrà essere quella di risolvere i problemi di immediata gravità e urgenza, tenendo ben chiara la prospettiva di dare vita ad una nuova strutturazione del Sistema Sanitario regionale, per la gestione di medio-lungo periodo della pandemia. Sappiamo purtroppo che non è tutto riducibile a un problema di questi mesi, e dobbiamo prepararci a un’operatività analoga anche per il futuro”.

Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Toscana, nell’intervento di oggi in Consiglio Regionale.

Toscana Aeroporti Handling, Galletti (M5S): “Noi con i lavoratori contro la vendita. Regione si faccia sentire”

“Tra pochi giorni ci sarà il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Toscana Aeroporti. La Regione, così come le altre parti pubbliche che devono esprimere dei rappresentanti, senza alcuna sudditanza psicologica nei confronti della parte privata, si faccia sentire contro la vendita di Toscana Aeroporti Handling.“

Così Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana, a margine dell’incontro avvenuto con il Sindaco Michele Conti e le parti sociali, subito dopo la manifestazione contro la vendita di Toscana Aeroporti Handling, in Piazza XX settembre, davanti al Comune di Pisa.

“Toscana Aeroporti Handling è un patrimonio di competenze e professionalità maturate negli anni dai lavoratori dei due scali aeroportuali toscani e come tale non può essere venduto come se niente fosse – chiarisce la Capogruppo M5S -. Questa operazione rappresenterebbe un impoverimento di tutto il territorio regionale, per questo le istituzioni non lo devono permettere.”

“Oltre a questo – spiega la pentastellata – sarà necessario vigilare sull’utilizzo dei soldi pubblici erogati in favore della società di gestione degli scali toscani: i 10 milioni di euro della Regione, vincolati anche al sostegno occupazionale negli scali grazie al Movimento 5 Stelle. Ma anche sugli 85 milioni di euro assistiti dalla garanzia SACE, in base a quanto previsto nel Decreto Legge n.23/2020 (c.d. “Decreto Liquidità”) nell’ambito del programma Garanzia Italia destinato al sostegno delle imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19.”

Conclude Galletti con un appello: “La Regione Toscana si schieri con i lavoratori, contro la vendita di Toscana Aeroporti Handling ad una controparte di cui, ad 11 giorni dalla notizia della cessione, ancora non sappiamo praticamente niente.”

Ospedale di Volterra, Galletti (M5S): “Pronta la mozione che impegna la Giunta regionale a ripristinare i servizi essenziali del nosocomio volterrano”

L’ospedale di Volterra nel corso degli anni è stato oggetto di tagli e ridimensionamenti di reparti, servizi e posti letto, tali da sollevare, più volte e anche recentemente, l’attenzione dell’opinione pubblica locale. Una situazione paradossale a fronte di una Giunta regionale che ha però sempre dichiarato di voler andare in direzione opposta, ovvero quella del potenziamento dei servizi sanitari periferici.

“Credo che l’impegno politico si debba misurare con i voti alla mano, nero su bianco, perciò abbiamo deciso di impegnare la Regione Toscana con una mozione che vuol rimettere a disposizione dei cittadini volterrani e degli abitanti dei territori limitrofi i servizi essenziali che nel corso del tempo sono stati smantellati. Così tutti quanti, finalmente, potranno appurare dall’esito del voto in Aula, se alle tante parole già spese in direzione del potenziamento dei presidi periferici, seguiranno anche i fatti.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, commenta la situazione del nosocomio volterrano a servizio delle aree interne della Val di Cecina e annuncia una mozione per il ripristino dei servizi sanitari essenziali.

“Orgogliosamente – ricorda Galletti – gli abitanti della Val di Cecina, attraverso campagne di denuncia memorabili, hanno difeso strenuamente il loro ospedale. Posso dirlo con certezza perché sono stata al loro fianco, partecipando a diversi eventi e portando le loro giuste battaglie in Consiglio regionale. “

“Oggi rinnovo questo sodalizio con cittadini e comitati trascrivendo le loro richieste in un atto che sarà presto posto all’attenzione del Consiglio regionale. Parliamo del ripristino della presenza di uno specialista in cardiologia 24/7 presso l’ospedale di Volterra e la subintensiva cardiologica appena soppressa, la piena copertura dei servizi pediatrici, unitamente a un posto di osservazione breve dedicato ai più piccoli in pronto soccorso, e a garantire la presenza di almeno quattro posti letto di terapia intensiva. Vediamo chi ci sta e chi invece si prenderà la responsabilità di votare contro questo atto di buon senso.” Conclude la Capogruppo M5S.

In merito alla mozione del Movimento 5 Stelle, che impegna la Giunta regionale a ripristinare i servizi sanitari essenziali smantellati e a potenziare la terapia intensiva per superare l’emergenza Covid, l’associazione SOS Volterra commenta: “Siamo soddisfatti, perché le tre richieste sintetizzate al massimo nello striscione, che assieme ad altre associazioni abbiamo appeso a Volterra, sono state riprese ed elaborate attraverso questa iniziativa, che arriverà in Consiglio Regionale. Grazie quindi a Irene Galletti e a tutti coloro che hanno sposato e sposeranno questa battaglia di civiltà, per ribadire il Diritto alla Salute” e la possibilità di usufruirne, non solo in teoria”.

Arpat, Galletti (M5S): “Drastico calo di controlli ambientali negli ultimi 5 anni. PD vota contro alla mozione presentata per porre rimedio”

“Il Partito Democratico boccia la mozione n.99 discussa nell’ultima seduta di Consiglio, che chiedeva di finanziare un piano di assunzioni straordinario per superare le carenze del Piano triennale del fabbisogno di personale (PTFP) aggiornato ad inizio 2020. La scusa sarebbe quella di dover effettuare ulteriori approfondimenti, quando in realtà il nostro atto nasce in coda alle giuste richieste che le sigle sindacali hanno già presentato alla Regione, ma delle quali, oggi, non sappiamo più niente.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana, commenta l’esito negativo del voto in aula alla mozione suo atto presentata per porre rimedio alla carenza cronica di personale Arpat e che ha portato alla drastica diminuzione di controlli ambientali negli ultimi 5 anni.

“Sono molte le grandi opere infrastrutturali previste nei prossimi anni in Toscana, progetti di grande impatto che necessiteranno di un’attenta vigilanza: il Corridoio Tirrenico, ad esempio o Darsena Europa con tutte le opere di retroporto e potrei citarne molte altre ancora. Progetti il cui sviluppo dovrà procedere tenendo in considerazione il rispetto delle misure ambientali e della legalità.
Oltre a questo ci sono anche territori come Carrara, dove Arpat è coinvolta in procedimenti di caratterizzazione e bonifica, attività per cui il ridotto organico provoca ritardi che si ripercuotono, non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia e in certi casi sulla salute dei cittadini. Territori in cui gli uffici andrebbero potenziati.
Per fare tutto questo serve un’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana forte. Ma le tante problematiche che da tempo affliggono Arpat, come il drastico crollo dei controlli ambientali, ci fa dubitare che la Regione sia pronta a cogliere la sfida che ci attende nei prossimi mesi.”

“Parliamo di un’agenzia strategica per la nostra Regione, che in 10 anni ha perso oltre 150 unità, tra tecnici della prevenzione, chimici, ingegneri, biologi e diverse altre professionalità. Rimangono appena 630 operatori, amministrativi e precari compresi, a coprire tutte le necessità del territorio toscano. Una riduzione di personale che negli ultimi cinque anni ha prodotto un evidente calo delle attività di monitoraggio ambientale: le ispezioni sono diminuite (-10%), i pareri emessi dall’Agenzia sono calati in maniera drastica (-20%), minori campioni analizzati (-10), un crollo del controllo delle emissioni in atmosfera (-75%), degli impianti di gestione rifiuti (-52%), del rumore (-67%), degli scarichi industriali (-49,6%) e dei campi elettromagnetici (-30%).”

“Tutto questo è estremamente grave se messo in relazione ai vari fatti di cronaca che, negli ultimi tempi, testimoniano una netta proliferazione di attività illecite intorno alla mancata vigilanza. Purtroppo l’esito del voto in aula sottolinea la poca attenzione alla questione ambientale di chi governa la Toscana. Le giuste richieste che arrivano, non solo dal Movimento 5 Stelle, ma dalle sigle sindacali che da tempo sottolineano l’inadeguatezza del piano triennale rimangono ancora una volta inascoltate. Ma se all’emergenza sanitaria e finanziaria ne seguirà anche una ambientale qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità.”

Servizi: prestazioni sociali agevolate, rivedere e verificare regolamenti per calcolo Isee.

Approvata una mozione presentata dalla capogruppo del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, e sottoscritta anche da Giacomo Bugliani (Partito democratico).

Il Consiglio regionale approva all’unanimità una mozione del Movimento 5 stelle a firma della capogruppo, Irene Galletti, e sottoscritto anche dal presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd) per una richiesta di ricognizione in merito al “calcolo Isee per la quota di accesso alle prestazioni sociali agevolate”.

La mozione, illustrata in aula da Irene Galletti, impegna il presidente della Regione e la Giunta ad effettuare, di concerto con Anci, una revisione e verifica dei “diversi regolamenti in essere relativi all’accesso alle prestazioni sociali agevolate da parte di persone con disabilità”.

In particolare, si chiede di verificare “che le definizioni e i criteri di calcolo dei contributi eventualmente dovuti”da chi richiede l’accesso alle prestazioni agevolate “riflettano quanto previsto dalla normativa e confermato dalla giurisprudenza”.

“La questione interessa la nostra regione da un po’di tempo e ha dato luogo anche a contingenze difficili, dove si è giunti a una interpretazione errata della normativa”, ha spiegato in Aula, Irene Galletti. “Le prestazioni sociali agevolate da parte di persone con disabilità non sono da essere considerate alla stregua di emolumenti. Ci hanno segnalato che in alcuni regolamenti comunali ma anche delle società della Salute tale principio non è stato osservato. Chiediamo che sia necessario che vengano rispettate le sentenze del Consiglio di Stato e anche un principio di ragionevolezza”.

“Ho voluto sottoscrivere personalmente questa mozione perché è un atto di giustizia che risponde a una esigenza di carattere giuridico, ma anche di giustizia sostanziale”, spiega in Aula il consigliere Bugliani.

[Testo a cura dell'Ufficio stampa del Consiglio regionale della Toscana]