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Vicenda Continental, Irene Galletti (M5S): “Fondamentale il mantenimento dei livelli occupazionali”

“Siamo profondamente preoccupati per le possibili ripercussioni che il nuovo piano per la riduzione dei costi presentato dalla multinazionale Continental potrebbe avere sul destino di 500 lavoratori nel Pisano”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Irene Galletti. “Da tempo seguivamo con attenzione la vicenda, grazie al prezioso contributo di operai e sindacalisti. Il mantenimento dei livelli occupazionali – spiega – è un nodo essenziale che deve essere incluso nelle strategie imprenditoriali della Continental”. Galletti ricorda che il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli proprio in questi giorni ha annunciato la convocazione di un tavolo ministeriale dedicato al comparto auto: “Ovviamente – prosegue Galletti – l’iniziativa coinvolge tutto il settore dell’automotive e rappresenta, dunque, un primo importante segnale della grossa attenzione che questo governo ha deciso di convogliare su questo prezioso settore. Da parte nostra, riguardo la vicenda Continental, presenteremo un atto ad hoc in Regione, così che prosegua e si intensifichi il monitoraggio della situazione. Cercheremo, inoltre, di favorire e seguire in modo costante un positivo collegamento tra il ministero, i vertici regionali, l’azienda e le rappresentanze sindacali, in modo da rendere un servizio utile ai lavoratori coinvolti e a tutto il territorio pisano”.

Piano sanitario e sociale integrato della Toscana – Quartini (M5S): “Documento deludente”


“Un piano deludente, autocelebrativo e privo di sostanza. Siamo molto amareggiati: i toscani meritano di meglio”. Così il consigliere del Movimento 5 stelle Andrea Quartini in una nota a margine della discussione del Pssir in commissione regionale

“Non poteva – attacca Quartini – essere altrimenti: questo piano è in linea coerente con la contestata riforma sanitaria voluta dalla maggioranza a guida Pd sul finire del 2015. Una riforma frutto di una strategia politica dai contenuti democraticamente opachi: si voleva evitare il referendum toscano che avrebbe consentito ai cittadini di esprimere la loro opinione riguardo lo smantellamento del servizio sanitario”.
Oltre al merito, Quartini critica anche il metodo: “Il Piano 2018/20 è stato presentato alla commissione preposta a inizio 2019, con un ritardo inaccettabile che non ha smentito le brutte abitudini già evidenti in passato. Eppure – insiste – il Pssir dovrebbe essere scritto e discusso a inizio legislatura, quando si pianifica la strategia dei cinque anni di governo”. L’affondo più pesante Quartini lo sferra andando a incidere sulla mancata sfumatura sociale del piano: “Il tema del contrasto alla povertà – sottolinea – viene affrontato solo marginalmente. Senza considerare – prosegue – la deriva che un piano di questo genere va delineando verso una sanità sempre più aziendalizzata e sempre meno vicina agli ultimi, alle persone comuni che non possono permettersi di pagare salate prestazioni in cliniche private o attendere lo smaltimento di liste d’attesa infinite. L’opera del ministro Giulia Grillo – evidenzia Quartini – è meritoria, ma da sola non può bastare: le regioni, nel nostro caso la Toscana, devono e possono fare di più per diminuire le disuguaglianze tra cittadini ed evitare l’amplificazione a dismisura di tensioni sociali”.
Il M5S alcune battaglie è riuscito a inserirle nel testo del Pssir. “Parliamo – spiega Quartini – di temi che portiamo avanti da anni, come la riduzione dei tempi delle liste d’attesa grazie al monitoraggio dei percorsi diagnostici e terapeutici assistenziali tramite indicatori di performance e di risultato, un crono programma da inserire nel fascicolo sanitario elettronico.  Così come siamo soddisfatti dell’accoglimento del nostro emendamento al Pssir in merito al trattamento dei disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia)”. Tra gli emendamenti del M5S accolti anche l’identificazione e il riconoscimento delle aree particolarmente disagiate, “Questo – spiega Quartini – rinforzerà la nostra azione a tutela della parità di trattamento e condizioni per tutti i toscani a partire, per esempio, dalla montagna pistoiese”. 

Tuteliamo i lavoratori della Magna Closures


Sia garantita ai nuovi assunti della Magna Closures un’adeguata contrattazione lavorativa: questa la richiesta che emerge dall’azione del consigliere regionale del Movimento 5 stelle Gabriele Bianchi che ha predisposto un’interrogazione in Regione proprio dedicata all’azienda di Collesalvetti. “Vorrei sapere – spiega – se i vertici regionali sono o meno a conoscenza del fatto che alla Magna Closures spa è in corso un contratto di solidarietà difensivo dal 29 ottobre scorso e che terminerà il 28 ottobre del 2020. La situazione del mercato dell’automotive in Toscana – prosegue – è critica e rischia di trascinare verso situazioni difficili migliaia di cittadini che lavorano nell’indotto”. Sono oltre 560 gli addetti della sola Magna Closures. “Persone – insiste Bianchi – su cui aleggiano preoccupanti nubi, anche e soprattutto tenuto conto delle recenti informative sulle prospettive di produzione e occupazionali del settore”. Ed infatti Bianchi ricorda che già si parla di una rimodulazione degli assetti “Con l’accordo preso tra azienda e rappresentanze sindacali unitarie che prevede l’assunzione di sessanta nuove persone a condizione però, proprio per favorire la competitività, dell’abbassamento del costo del lavoro, ossia di non applicare la contrattazione di secondo livello a questi nuovi lavoratori in ingresso. Una scelta – evidenzia – obbligata per le Rsu: se l’accordo proposto dalla direzione aziendale non avesse trovato terreno fertile si sarebbe giunti con ogni probabilità alla chiusura dello stabilimento”. Bianchi invita tutte le sigle sindacali in questo momento delicato “a garantire il coinvolgimento e l’ascolto di tutte le istanze in modo trasversale per avere un unico obiettivo comune a tutela di tutti i lavoratori”. Il consigliere del M5S, inoltre, coinvolgerà la Regione affinché sia chiara la posizione dell’ente e le possibili azioni a tutela del comparto e dei lavoratori.

SALE OPERATORIE FERME PER GUASTI A CISANELLO IL M5S ANNUNCIA: INTERROGAZIONE ALLA GIUNTA

Desta preoccupazione la notizia legata allo stop delle attività chirurgiche in cinque sale operatorie dell’ospedale Cisanello di Pisa: il Movimento 5 stelle Regione Toscana annuncia un atto ad hoc per andare in fondo alla vicenda.
Il blocco, per quel che viene comunicato dall’Azienda ospedaliero universitaria pisana, sarebbe dovuto a un guasto all’impianto di condizionamento e ricircolo dell’aria a servizio del blocco operatorio del reparto cardio toraco-vascolare. “
È nostro dovere – spiega il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Andrea Quartini – capire bene cosa sia accaduto e mettere in piedi ogni possibile attività in grado di evitare il ripetersi di tali criticità. Per questo motivo presenteremo un’interrogazione alla giunta”.

BORGHI CI RICASCA. EPIC FAIL IN AULA SU RIMBORSI E TIRENDICONTO M5S

Purtroppo Claudio Borghi ci è ricascato. Dopo la pubblicazione di un comunicato stampa, dove è riuscito a raccontare 7 falsità sulla nostra proposta di reddito di cittadinanza (da noi svelate puntualmente qui), pensavamo avesse toccato il fondo. Ma è riuscito a far di peggio.

Nell’ultima seduta del Consiglio regionale l’esponente della Lega Nord, noto opinionista tv e responsabile economico della Lega Nord, si è lanciato in un siparietto sul nostro “Tirendiconto” raccontando una serie di bugie imbarazzanti.

Ci permettiamo di segnalare le principali.

RIMBORSI “ZERO” DICE BORGHI, PECCATO SIA FALSO
Borghi asserisce di non prendere alcun rimborso dal Consiglio Regionale della Toscana. Peccato che questo sia falso: ciascun consigliere regionale riceve il rimborso spese per l’esercizio di mandato, a sua volta suddiviso in due voci: quota fissa e quota variabile.

La quota fissa è di 1925 euro a Consigliere, che salgono a seconda della carica ricoperta:
– 1.988 euro per vicepresidenti e segretari di commissione o vicepresidenti di un gruppo (come il solo PD) con almeno 13 consiglieri
– 2.100 euro per presidenti di commissione e presidenti di gruppo consiliare
2.140 euro per consigliere segretario del Consiglio e portavoce dell’opposizione (caso di Claudio Borghi)
– 2.203 euro per i vicepresidenti del Consiglio
– 2.523 euro per i componenti della Giunta

La quota variabile invece dipende soprattutto dalla distanza tra il luogo di residenza e la sede del Consiglio Regionale, unita ad un calcolo astruso realizzato dai politici di professione nel 2012 per ottenere il massimo dei soldi dei cittadini anche in questo caso.

Il risultato di tutto questo pastrocchio è che ogni Consigliere Regionale ogni mese riceve un rimborso spese composto da due voci, la somma delle quali varia a seconda del suo ruolo e della distanza tra la sua casa e la sede del Consiglio Regionale oltre a, e meno male, una eventuale decurtazione se non si presenta a sedute di Consiglio, Commissione e conferenza programmazione lavori. Tradotto: se non vieni ti tolgono 50 euro e il 5% della quota variabile. Da qualche parte in Toscana si direbbe “asciugati…”.

Borghi, nel suo show in Consiglio, dice che i suoi rimborsi sono “ZERO”. Mentre noi ci intascheremmo, a suo dire, più del dovuto.

Torniamo a suggerirgli un consulto da uno bravo o quantomeno di leggersi i documenti pubblicati dal Consiglio regionale sui suoi emolumenti mensili (2015 – 2016 2017) prima della prossima sparata. Capiamo che per uno che a inizio mandato diceva di avere avuto nella sua vita una dichiarazione dei redditi da 540.000 euro (evidentemente asciugatasi molto negli ultimi anni, visto quanto dichiarato nel 2015 e 2016) non ci sia bisogno di capire le voci che compongono quei 12 mila euro lordi mensili dei cittadini toscani versati in buona parte nel suo conto per svolgere il mandato, ma forse prima di dichiarare il falso su se stessi e sugli altri conviene informarsi.

Da quando è in carica nel Consiglio regionale della Toscana Claudio Borghi ha preso 79.061,72 euro solo di rimborsi per l’esercizio del mandato (tutto pubblico e consultabile qui: 2015, 2016, 2017). Una bella sommetta, resa più tonda dal fatto che il consigliere regionale toscano Borghi prende il massimo del rimborso variabile – tranne nei casi in cui non si presenta alle sedute istituzionali – perché domiciliato a Milano. Liberi i cittadini toscani elettori della Lega Nord di scegliersi un milanese come consigliere regionale e libero lui di prendere il massimo del rimborso consentito dalla legge toscana, ma almeno abbia la decenza di non rinnegarlo.

Anche se un dubbio ci viene: se Borghi non ha mentito consapevolmente, cioè ha detto quanto pensa sia vero, allora è analfabeta funzionale. Cioè non sa leggere una tabella (quella dei suoi emolumenti). Un dubbio sorretto dall’ultima parte del suo EpicFailShow.

EPIC FAIL SUL TIRENDICONTO M5S
Le balle infatti non sono finite qui. Borghi infatti ha preso anche una spiacevole cantonata sul nostro “Tirendiconto“.

Diversamente dall’esponente della Lega Nord e da tutti gli altri consiglieri regionali, noi del Movimento 5 Stelle tratteniamo solo i rimborsi spese effettivamente spesi per il mandato, restituendo ai cittadini la differenza. Il principio è semplice: noi non vogliamo più rimborsi di quanti ci servono per espletare al meglio il nostro incarico e come strumento di verifica ci impegniamo a tenere tutti i giustificativi di spesa (scontrini, fatture ecc.) che attestino tali spese. Questo metodo è scritto pubblicamente dal 2015 sul nostro sito, ripreso da numerose testate stampa e replica il metodo utilizzato dal Movimento 5 Stelle a livello nazionale, ampiamente raccontato sui nostri canali e dai media mainstream. Questo per dire che difficilmente chi vive sulla terra ed è interessato al tema può sostenere di non aver avuto sufficiente informazione su questo metodo Cinque Stelle di interpretare la questione rimborsi spese.

Siccome Borghi non ci risulta residente sulla Luna (ma a Milano) e si accredita come esperto economista, non sappiamo come spiegarci, senza sollecitare nell’interpretazione qualche bravo analista in merito al suo analfabetismo funzionale, quanto è successo martedì in Consiglio.

Borghi è arrivato infatti a dire davanti a tutta l’aula e in diretta streaming che Giacomo Giannarelli “si intasca 1400 in più” di lui, in riferimento ai rimborsi spese. La balla è talmente grossa che qualcuno potrebbe pensare ad uno scherzo, ma no, è tutto vero. L’ha detto lui. E senza alcun imbarazzo ha appesantito la figura barbina con una giustificazione dell’affermazione a dir poco imbarazzante. I “1400 euro in più” Borghi li ha dedotti dal fatto che sul Tirendiconto di ottobre 2016 di Giacomo alla voce “totale rimborsi rendicontati” sono riportate 3.424,59 euro e il Totale della restituzione è 2.001,77 euro. Questo sedicente esperto di economia ha quindi sottratto dal totale dei rimborsi rendicontati (3.424,59 euro) il totale della restituzione di Giacomo (2.001,77 euro) pensando che 1.400 euro siano quanto Giacomo si terrebbe in tasca.

Al netto dello stupore, ci spiace dopo aver dovuto spiegare a Borghi cosa sia l’ISEE, doverci trovare a spiegargli anche le somme e le sottrazioni.

E dire che l’excel del Tirendiconto è molto semplice e chiaro. Riprendiamo il caso citato da Borghi per andare incontro alle difficoltà di comprensione del cittadino medio e per comodità ci rivolgeremo ad un ipotetico Claudio:
– Stipendio netto ricevuto dalla Regione (cioè l’importo del bonifico arrivato a Giacomo dal Consiglio regionale per l’attività compiuta ad ottobre 2016) = 8.691,20 euro
– Stipendio netto Portavoce Movimento 5 Stelle (cioè quanto i consiglieri regionali M5S possono trattenere dell’importo di cui sopra, riferito all’indennità) = 3.264,84 euro
– Totale rimborsi rendicontati (cioè effettive spese di mandato sostenute da Giacomo a ottobre 2016) = 3.424,59 euro
– Totale restituzione (cioè quanto Giacomo Giannarelli NON “si è intascato” tra indennità e rimborsi) = 2.001,77

Capito Claudio? C’è un importo ricevuto che noi perCodice di comportamento‘ (un documento sottoscritto, Claudio, un foglio di carta con scritti degli impegni … ok? Ci sei?) ci impegniamo a restituire in un modo semplice: togliamo la parte legata all’indennità di funzione (quindi Claudio devi mettere il meno, togliere dal primo importo capito? Ci sei?), perché noi la rifiutiamo, poi togliamo la parte dell’indennità di carica eccedente il tetto stabilito (tradotto per te Claudio significa che noi al massimo possiamo trattenere per noi 3.264,84 euro nette al mese, quindi da quell’importo di prima devi togliere l’eccedenza. Ok Claudio?). Ecco se sei arrivato fino a qui adesso fai l’ultimo sforzo: oltre a quei 3.264,84 euro noi possiamo anche trattenere quanto speso per l’esercizio del mandato. Capiamo che la frase per te possa essere difficile, quindi te la spieghiamo con calma.

Hai presente quando Borghi dice “questa acqua l’ho presa coi miei soldi”? Ecco, bravo: adesso seguici, per noi quella spesa, con tanto di scontrino tenuto (altrimenti non vale!), è una spesa per il mandato perché l’acqua a quanto pare la stai bevendo in aula, e la potresti portare a rendicontazione, sempre che tu abbia tenuto lo scontrino. Per il nostro mandato Claudio abbiamo bisogno di spostarci, fare telefonate, mandare mail, mangiare, stampare materiale informativo. Ecco tutte queste spese sostenute nell’esercizio del mandato, se associate a giustificativo di spesa (gli scontrini Claudio, o le fatture. Ok?), noi le possiamo pagare con i rimborsi forniti a tutti i consiglieri (anche te Borghi, Claudio, lo abbiamo spiegato prima, lui li prendeva a sua insaputa … pace, ora lo sa lui e lo sai te). Siccome i rimborsi forniti a noi consiglieri dal Consiglio Regionale sono più alti rispetto a quanto veramente necessario (perché non sono mica scemi questi politici di professione … fino a quando li votano) NOI restituiamo la differenza (quanto non abbiamo effettivamente speso Claudio, ok: ci danno 100, spendiamo 80, restituiamo 20. Ti torna?). Quindi NOI DEI RIMBORSI NON INTASCHIAMO NIENTE. Li spendiamo per il mandato Claudio. Ok?

Da quel bonifico che ogni mese arriva sul conto, se tu Claudio fossi del Movimento 5 Stelle, dovresti togliere la differenza tra lo stipendio netto consentito a noi M5S (3.264,84 euro) e quanto invece ti arriva per l’indennità, PIÙ (Claudio seguici … non ti perdere, ce la puoi fare) quanto dei rimborsi tu non hai speso per il mandato e non ci accontenteremmo di un numero dato sulla fiducia (figurati Claudio, sappiamo che sei un signore …) ma dovresti produrre gli scontrini e le fatture a giustificativo.

Pensa te Claudio che se Borghi ci avesse copiato in questo, avrebbe restituito una buona parte delle circa 200 mila euro che si è messo – legittimamente – “in tasca” da quando è entrato nel Consiglio regionale della Toscana. Tra l’altro vista la sua bassa attitudine a sopralluoghi in suolo toscano, avrebbe sicuramente avuto spese molto più basse ad esempio di uno come Giacomo che in meno di due anni ha già girato la Toscana tra scuole disastratediscariche autorizzate e nondighe, ponti, stazioni incautamente dismesse, aree sin, strade da ripristinare per il cicloturismoimpianti geotermici … e ci fermiamo perché ne ha fatte davvero troppe (tutto pubblico, Claudio, puoi vederlo su questo sito).

Ma vedi Claudio, Borghi non è un Cinque Stelle. Troppo dura la vita del Cinque Stelle.

Meglio comunque Claudio. Con noi non avrebbe resistito un mese. Toccava persino ascoltare i cittadini, poi uno vale uno … meglio così.

Comunque speriamo Claudio che Borghi faccia a te e al resto dei toscani un piacere: lasci perdere astruse proposte di legge per ridefinire gli emolumenti dei consiglieri sulla base di algoritmi che evidentemente sono così poco seri da non averli adottati dove la Lega Nord governa (e fai bene a chiederti come mai quando il Responsabile economico della Lega Nord si inventa un metodo per associare gli emolumenti dei consiglieri al benessere dei cittadini non lo sperimentano dove governano) e inizi ad impegnarsi un pochino di più.

O forse no, come dice Borghi: saranno gli elettori a giudicarlo al prossimo giro. Noi ci siamo permessi di dargli qualche informazione. Per un voto più consapevole.

IRENE GALLETTI
ANDREA QUARTINI
ENRICO CANTONE
GABRIELE BIANCHI
GIACOMO GIANNARELLI

Regione Toscana – David Barontini si insedia come nuovo assessore all’Ambiente

La Regione Toscana accoglie oggi l’ingresso di David Barontini nella Giunta regionale con la responsabilità dell’Ambiente, in una fase in cui la complessità delle sfide climatiche e la delicatezza delle trasformazioni in corso richiedono una guida attenta, equilibrata e capace di tenere insieme visione e rigore.

Tra le deleghe attribuite al nuovo assessore, assumono particolare rilievo alcuni ambiti strategici che rappresentano l’ossatura dell’intervento pubblico in materia ambientale: servizio idrico integrato, indispensabile presidio per la tutela dell’acqua come bene pubblico; rifiuti ed economia circolare, settore cruciale per costruire un modello di sviluppo più responsabile; tutela dell’ambiente, del mare e bonifiche, ambiti che chiedono interventi continui e una capacità di vigilanza costante; autorizzazioni ambientali ed energetiche, che rappresentano il punto d’incontro fra tutela degli ecosistemi, sicurezza e innovazione; protezione dal cambiamento climatico, tema ormai decisivo per la sicurezza dei territori; comunità energetiche rinnovabili e solidali, chiamate a rafforzare la partecipazione civica e la condivisione dei benefici della transizione ecologica.

Nel suo primo giorno di lavoro, Barontini ha voluto rivolgere ai cittadini toscani parole improntate alla sobrietà e alla responsabilità, evitando facili annunci e scegliendo la via, più esigente, della misura e della concretezza.

“Mi insedio con un obiettivo chiaro. Non ho promesse da distribuire, perché ritengo che la politica debba tornare a essere soprattutto serietà, impegno quotidiano, capacità di ascolto. Voglio guardare al futuro con lo sguardo lungo che meritano le prossime generazioni, ai diritti che dobbiamo riconoscere pienamente e garantire alla comunità toscana. Avremo tempo per illustrare progetti e programmi nel dettaglio. Ciò che per me è prioritario, oggi, è assicurare ai cittadini la massima affidabilità possibile nel lavoro che mi è stato assegnato”.

Queste prime parole segnano l’avvio di un percorso, un impegno culturale e civile che interroga il presente e misura la responsabilità verso chi verrà dopo di noi.

Nelle prossime settimane saranno illustrate linee d’azione e progetti, in un confronto trasparente con il Consiglio regionale, gli enti locali, il mondo della ricerca, le imprese e la cittadinanza.

La Toscana, terra storicamente attenta alla qualità della vita e alla tutela del proprio patrimonio naturale, affida da oggi a David Barontini il compito di proseguire questo lavoro con rinnovato impegno e con quello spirito di servizio che è la condizione essenziale per una buona amministrazione.

Tragedia di Grosseto, Galletti e Rossi Romanelli (M5S Toscana): “Profondo cordoglio. Rafforzare le tutele sociali e il sostegno abitativo”

“Il Movimento 5 Stelle Toscana esprime profondo cordoglio per la scomparsa del giovane uomo di 37 anni che, secondo le cronache, si sarebbe tolto la vita a causa di uno sfratto imminente. In queste ore di dolore il nostro pensiero va alla famiglia e alle persone a lui più vicine.”

Lo dichiarano i consiglieri regionali Irene Galletti e Luca Rossi Romanelli, che aggiungono: “Questa tragedia richiama tutti noi alla responsabilità di non lasciare sole le persone in difficoltà economica e abitativa. Serve rafforzare gli strumenti di sostegno, dal Reddito di cittadinanza regionale agli interventi di emergenza abitativa, e potenziare il patrimonio ERP per offrire una reale alternativa a chi rischia di perdere la casa. Nessuno dovrebbe sentirsi senza ascolto o senza possibilità di aiuto.”

Peretola, Galletti e Rossi Romanelli (M5S): «Le carte parlano chiaro: la partita resta aperta. Collaboriamo per un modello più sostenibile»

«Il decreto ministeriale parla chiaro: per procedere con l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze sarebbe necessaria una deroga della Commissione Europea alla Direttiva Habitat, ipotesi che solleva forti dubbi tecnici per il valore naturalistico che rappresenta il sito “Stagni della Piana fiorentina e pratese”. Resta inoltre fermo, come indicato nel parere della Giunta regionale n. 202 del 3 aprile 2025 e nel decreto VIA, che il passaggio in Consiglio regionale è un obbligo di legge (art. 9bis della l.r. 65/2014). La partita quindi è tutt’altro che chiusa diversamente da come si sente raccontare , e orientata nella direzione indicata nell’accordo siglato tra il presidente Giani e il Movimento 5 Stelle: quella di un ripensamento complessivo del progetto.»

«I ricorsi annunciati dai Comuni hanno il nostro pieno sostegno – osservano i consiglieri regionali Irene Galletti e Luca Rossi Romanelli – ed è plausibile che risultino facilmente argomentabili, poiché il Masterplan presenta le stesse criticità procedurali e i medesimi vizi di forma che portarono all’annullamento del progetto precedente. Tutto lascia pensare che la nuova procedura possa avere lo stesso esito, confermando la necessità di rivedere radicalmente l’approccio procedurale. Tutto questo è ulteriormente avvalorato dal parere 56 del 29 dicembre 2023 rilasciato dalla Commissione tecnica di Verifica dell’impatto ambientale – VIA VAS Sottocommissione VAS del ministero competente»

«Invitiamo tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio regionale – concludono Galletti e Rossi Romanelli – ad affrontare insieme, con serietà e spirito di collaborazione, la questione del sistema aeroportuale toscano. Noi riteniamo che Pisa abbia le prerogative per diventare il principale scalo regionale, mantenendo Firenze come city airport , dopo le opportune opere di messa in sicurezza, e la Piana come grande area verde da valorizzare per il bene delle comunità e delle future generazioni.»

Lutto nel calcio toscano, Rossi Romanelli (M5S): «Cordoglio per la prematura scomparsa di Lorenzo Bosi»

«Apprendo con profondo dispiacere la notizia della scomparsa di Lorenzo Bosi, figura molto conosciuta e stimata a Firenze per il suo impegno nello sport e nella vita civile. Ho avuto modo di confrontarmi con lui in un dibattito radiofonico durante la campagna elettorale: ricordo la sua correttezza, il rispetto e la disponibilità al dialogo, qualità che non sempre si incontrano nel confronto politico. A nome mio e del Movimento 5 Stelle Toscana esprimo le più sincere condoglianze alla famiglia, ai suoi cari e alla comunità sportiva della Rondinella Marzocco, che perde un presidente appassionato e un uomo di grande umanità.»

Così Luca Rossi Romanelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Toscana.

 

Svastiche su striscione per la Palestina al liceo di Sesto Fiorentino, M5S: «Un gesto vile e inaccettabile. La scuola resta presidio di libertà e di pace»

«Imbrattare con svastiche uno striscione per la Palestina, realizzato da studenti di un liceo, è un atto vile e inaccettabile. È l’espressione di paura, odio e ignoranza: paura di fronte alla libertà di pensiero, odio verso chi promuove la cultura della pace, ignoranza di chi dimentica cosa hanno rappresentato davvero quei simboli nella nostra storia.»

Lo dichiarano i consiglieri regionali Irene Galletti e Luca Rossi Romanelli, e il parlamentare toscano Andrea Quartini.  

«Si tratta di un episodio grave, che si inserisce in un clima sempre più teso, in cui tornano a manifestarsi simboli e linguaggi riconducibili ai periodi più bui della nostra storia recente. È un segnale preoccupante, che impone una riflessione collettiva sul valore della memoria e sulla necessità di difendere ogni giorno i principi democratici e costituzionali.  

La scuola deve restare un luogo di libertà, confronto e crescita civile. Difendere questi valori significa difendere le basi stesse della nostra democrazia.»  

«Agli studenti e ai docenti del liceo di Sesto Fiorentino – concludono – va la nostra solidarietà e il nostro invito a non lasciarsi intimidire. Il loro impegno per la pace e la giustizia rappresenta un esempio di coraggio civile, contro ogni forma di odio e di sopraffazione.»

Parco della Piana, Galletti e Rossi Romanelli (M5S): «Serve un intervento urgente della Regione per proteggere l’Oasi della Querciola»

«Esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza ai volontari di Legambiente e a tutti coloro che da anni si prendono cura dell’Oasi della Querciola, un luogo di straordinario valore naturalistico e sociale, colpito ancora una volta da un incendio che ha distrutto il capanno “Cavalieri Ovest”. Dopo quindici episodi in pochi mesi, appare ormai evidente che si tratti di incendi dolosi e che non si possa più rimandare un intervento attivo e deciso», dichiarano Irene Galletti e Luca Rossi Romanelli, neoeletti consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Toscana.

«Di fronte a una simile escalation di atti che sembrano mirati a distruggere un patrimonio collettivo, la Regione non può restare a guardare. Non appena il nuovo Consiglio regionale si sarà insediato, chiederemo un intervento urgente dell’assessorato competente per rafforzare i controlli sull’area e coordinare con i Comuni e le forze dell’ordine un piano straordinario di vigilanza e prevenzione degli incendi nelle aree naturalistiche della Piana fiorentina», proseguono i consiglieri.

«L’Oasi della Querciola è un simbolo di partecipazione civica e di amore per l’ambiente: chi la colpisce ferisce l’intera comunità. Siamo certi che la passione e la determinazione dei volontari non verranno meno, ma ora serve una risposta concreta delle istituzioni – ferma, visibile e immediata – per difendere la Piana e chi la custodisce», concludono Galletti e Rossi Romanelli.

Rigassificatore, Galletti (M5S): “Finita la propaganda: il nuovo Consiglio regionale rinnovi l’impegno per il trasferimento da Piombino entro il 2026”

“Presenteremo un atto alla prima seduta utile per ribadire la promessa fatta ai cittadini: la nave via entro il 2026, come da accordi.”

“Piombino è stata generosa: ha sopportato, con spirito di sacrificio e responsabilità, una scelta imposta dall’alto, quella del rigassificatore. Lo ha fatto nonostante chiedesse tutt’altro: il rilancio delle acciaierie, nuove prospettive occupazionali e infrastrutture sicure, a partire dalla messa in sicurezza dell’Aurelia, arteria fondamentale che collega la città al resto della Toscana e al Lazio. Ora che la campagna elettorale è finita le forze politiche confermino le promesse in un impegno formale.”

Lo dichiara Irene Galletti, coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle Toscana, annunciando la presentazione di un atto nella prima seduta utile del nuovo Consiglio regionale per impegnare l’Assemblea a rinnovare la promessa fatta ai cittadini di Piombino e alla Toscana: la rimozione del rigassificatore entro il 2026, come previsto dagli accordi con il Governo.

“Durante la campagna elettorale – prosegue Galletti – tutte le forze politiche, da destra a sinistra, hanno garantito che la permanenza del rigassificatore sarebbe terminata nei tempi stabiliti. Ora che le urne sono chiuse, è il momento dei fatti. Il Movimento 5 Stelle, da sempre contrario all’impianto e alla sua collocazione in Toscana, sarà garante di quella promessa e chiederà al nuovo Consiglio di pretendere dal Governo il rispetto degli impegni presi.”

L’iniziativa arriva all’indomani delle dichiarazioni del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che ha ribadito che “se si trovano alternative non ne faccio una questione ma devono essere alternative economicamente sostenibili”, lasciando intendere la possibilità di una proroga, se non addirittura la permanenza dell’impianto. “Una posizione ambigua e inaccettabile – commenta Galletti – i patti sono siglati e la questione economica doveva essere valutata a suo tempo dai vari attori della vicenda, da Draghi che ha poi passato il testimone a Meloni, fino a Snam che era consapevole della situazione. Certe dichiarazioni contrastano apertamente con quanto espresso dagli stessi candidati alla presidenza della Regione Toscana, da Giani allo stesso Tomasi che siederà anche lui in Consiglio, fino a Bundu, tutti contrari alla proroga della permanenza della nave di Snam in porto. È ora che dalle parole si passi a un atto politico chiaro e vincolante che confermi quanto promesso in campagna elettorale”, conclude la cinquestelle.

Magnani: “Primo lotto Terme notizia positiva ma in Regione lavoreremo sul futuro del comparto termale”

Accogliamo con positività la notizia che il primo bando è ormai alle porte e che sarà composto da un lotto separato dei beni di interesse regionale.
Va detto chiaramente: senza la Regione, questo concordato non sarebbe stato possibile, e senza la sua offerta, non ci sarebbe stato l’impegno significativo del Comune. Un impegno ulteriormente rafforzato dalla nostra Amministrazione con Claudio del Rosso

Allo stesso modo, va detto con chiarezza che tutto questo non è sufficiente per concludere l’operazione con successo e, certamente, non basta per assicurare la tutela e il rilancio della struttura.

La Regione deve fornire rapidamente un piano di gestione, tutela e rilancio delle attività di queste strutture. Il Museo non basta. Se oggi, come molti sostengono, le Terme non sono un prodotto, sarebbe pura cecità pensare che non possano diventarlo in un futuro a breve-medio termine.

Il Paese con più fonti in Europa, la Regione più termale d’Italia, devono investire nel termalismo come servizio sanitario, come prodotto turistico e come meta artistica.

La tutela delle fonti, il loro giusto sfruttamento, l’analisi e gli studi sulle acque e sui possibili nuovi bacini, insieme alla tutela del Patrimonio artistico, saranno la priorità del Movimento 5 Stelle Toscana. Adesso, però, occorre fare sistema con la Regione e dare una prospettiva e una visione a lungo raggio al comparto termale di Montecatini.

Simone Magnani
Capolista M5S Pistoia

Padule di Fucecchio: M5S al fianco della Tutela Ambientale

Ieri ho avuto un incontro molto importante e costruttivo con una rappresentanza degli Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità, un momento cruciale per ribadire il nostro impegno totale per la salvaguardia di quest’area umida di inestimabile valore. Il Movimento 5 Stelle Toscana è fermamente al loro fianco per garantire che il #Padule riceva la protezione che merita.
Il Nostro Impegno in Maggioranza
Dall’incontro è scaturito un impegno chiaro e concreto, sul quale lavoreremo con determinazione all’interno della futura maggioranza:
1. Ampliamento dell’Area Protetta: Da Piano a Realtà ️
Ci impegniamo a sbloccare l’ampliamento dell’area protetta, una misura già prevista nei Piani Regionali ma che, per troppi anni, è rimasta lettera morta. È tempo di passare dalle intenzioni ai fatti per dare al Padule la giusta estensione di sicurezza e tutela.
2. Controlli e Disciplinari: La Tutela non ammette Sconti
Lavoreremo per proteggere e rafforzare i disciplinari esistenti a tutela delle aree e delle specie animali. Questo impegno andrà di pari passo con un aumento dei controlli per garantire che le regole vengano rispettate da tutti, senza eccezioni. La biodiversità del Padule è un patrimonio da difendere con rigore.
3. Strutture Funzionali alla Missione ️
È fondamentale restituire al loro uso originale le strutture nate con l’obiettivo specifico di favorire la tutela, lo studio e lo sviluppo sostenibile del Padule. Queste non devono essere disperse, ma concentrate sulla loro missione primaria di valorizzazione ambientale.
Tutto questo sarà possibile con la forza che i cittadini vorranno darci nelle urne. Un cambiamento possibile solo sostenendo Movimento 5 Stelle Toscana con i sui #23punti per una #toscanagiusta. Mai come adesso è importante scegliere il MoVimento 5 Stelle
Il Padule di Fucecchio è un tesoro ecologico che necessita di azioni decise. Ringraziamo gli Amici del Padule per la loro costante e preziosa vigilanza. Insieme, porteremo avanti questa battaglia per l’ambiente e il futuro del nostro territorio!
Simone Magnani
Capolista M5S Pistoia

Incontro sulla Montagna Pistoiese: servono scelte coraggiose per rilanciare i diritti di chi vive e protegge la montagna

Ieri sera un interessante incontro a San Marcello organizzato dal CREST Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana e dall’ Associazione ZENO COLÒ per parlare di Ospedale e più in generale della Montagna Pistoiese.

Il riconoscimento di area disagiata della Montagna con relativo diritto ad avere un pronto soccorso, non è solo un impegno per il futuro ma una battaglia che il Movimento 5 Stelle Toscana porta avanti dal suo primo mandato in Consiglio Regionale con il nostro Andrea Quartini che presentò una mozione in tal senso, poi disattesa. Il Pronto Soccorso è un presidio necessario per garantire ai cittadini della montagna ed ai suoi frequentatori il pieno rispetto del diritto costituzionalmente riconosciuto alla salute.

Vivere in montagna significa scegliere ogni giorno di restare” è la frase con cui gli organizzatori hanno dato il via al confronto. Una frase che racchiude l’orgoglio ma anche le difficoltà di vivere in una zona come la Montagna Pistoiese. I “montanini” sono le prime sentinelle di un territorio fragile e il loro primo guardiano. Finchè la montagna è vissuta, il territorio mantiene manutenzione e sicurezza che cala con il calare dei residenti. L’impegno della politica è trovare soluzioni a questo spopolamento e non può limitarsi a una strada, così come non ci si può affidare a modelli economici superati e non più attuali. Se è il lavoro la discriminante per ripopolare le montagne dobbiamo però guardarlo con occhi nuovi, il lavoro non è più solo quello di 50 anni fa con grande industria e produzione di materiale spostato su gomma. Esiste un’economia diversa, fatta di servizi che necessita solo di spazi direzionali e di tecnologia.

La montagna per sopravvivere ed essere rilanciata ha bisogno di coraggio e di un profondo cambiamento. Oggi vediamo in molte aree della Toscana l’interesse di giovani famiglie, anche straniere che cercano casa in Aree non metropolitane per vivere una vita più serena. Ci sono oggi aziende che vogliono trasferire i propri uffici in zone meno caotiche per salvaguardare la qualità di vita dei propri dipendenti o che garantiscono anche 20 giorni di smart working al mese con la conseguente possibilità dei lavoratori di scegliere zone più salubri e meno caotiche dove vivere. Per attrarre questa fetta di mondo occorre però garantire internet veloce, trasferimenti veloci verso Firenze e Pisa e servizi di qualità per le famiglie, come scuole, ospedali ed aree attrezzate per i figli. Se vogliamo far vivere la montagna dobbiamo investire sul futuro perché è degradante per la comunità montana dover lottare per avere ciò che per la città è semplice normalità come una strada.

Tutto questo e molto altro è contenuto nei nostri 23 punti e nelle diramazioni che potremo prendere con la forza del voto dei toscani. Per questo ho rivolto un appello alla platea al voto per il Movimento 5 Stelle Toscana e non per la mia preferenza, siamo qua per cambiare la qualità della vita dei cittadini non quella dei candidati.

Intanto, ci vediamo domani con MoVimento 5 Stelle Pistoia al Circolo di Capostrada per parlare del diritto alla Salute ed a Pescia con Marco Cresci per parlare di Pace e di diritto alla vita, quello che manca oggi in Palestina.



Simone Magnani
Capolista M5S Pistoia