Rischia di cedere il versante della collina interessata dai lavori di raddoppio ferroviario nel tratto di Serravalle Pistoiese. Il Movimento 5 Stelle si coordina a livello locale e regionale per verificare se era prevista una preventiva messa in sicurezza del territorio, e fare chiarezza sulle procedure che hanno autorizzato i lavori.

Secondo Simone Magnani, consigliere M5S di Montecatini Terme: “Il fatto sarebbe già di per sé grave, se non fosse che si tratta soltanto della punta dell’iceberg di tutta una vicenda che sottolinea quanto pressapochismo ci sia nei meccanismi della gestione del territorio in Toscana.”

“L’appalto in questione – ricorda Magnani – risale ad Aprile 2016, con consegna prevista per dicembre 2019; attualmente, sono 15 i mesi di ritardo ormai conclamati, che andranno drasticamente ad aumentare. Oltre a questo, occorre focalizzarsi anche su quanto lentamente siano andati avanti i lavori: sul lato pistoiese, in 3 anni, sono stati scavati soltanto 275 metri – su un totale di 1.500 previsti – mentre sul lato Pieve a Nievole mancano ancora 104 metri per finire il tratto, e per i quali è previsto un altro anno di lavoro.”

“Il Comitato per il Territorio della Provincia di Pistoia ha monitorato la situazione fin dall’inizio, evidenziando a più riprese problematiche relative alla mancanza di trasparenza sulla reale situazione di rischio idrogeologico, sui macchinari usati, sui disagi legati ai lavori non eseguiti ad opera d’arte fino ad arrivare alle polveri emesse dal cantiere che, invece di essere controllate e lavate via dalle strade della zona, vengono per lo più lasciate dove sono con totale noncuranza per la tutela della salute dei cittadini di Serravalle.”

“Una situazione insostenibile – osserva il consigliere comunale – che ha avuto il suo epilogo con la presa di posizione del Comune di Serravalle che ha sospeso il nullaosta al vincolo idrogeologico: o si mette in sicurezza il versante o ci si ferma dove siamo.”

Grazie all’interessamento di Simone Magnani sulla questione è intervenuta anche la Capogruppo M5S in Regione Toscana, Irene Galletti, che ha già provveduto a predisporre una richiesta di accesso agli atti per tutto quel che concerne l’effettiva condizione del territorio, sia per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori:

“Già dalla durata dei lavori – osserva la Capogruppo M5S – è evidente che qualcosa non è andato come doveva, e le segnalazioni e denunce del Comitato per il Territorio della Provincia di Pistoia sono preoccupanti. Si parla non solo di un disagio delle famiglie che da anni sopportano lavori senza fine con tutto quello che ne consegue, ma di rischi per la tenuta idrogeologica del suolo, con esiti potenzialmente devastanti se dovesse essere coinvolto il lago in prossimità dei lavori. Per prima cosa – rende noto Galletti – abbiamo chiesto di visionare la procedura di VIA che è stata prevista per questa opera, e lo stesso per gli studi geologici che dovrebbero essere stati effettuati ai sensi delle leggi regionali e nazionali. Chiediamo nello stesso tempo che la Regione proceda ad attente verifiche di ciò che è stato fatto e che sta accadendo”

Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Toscana.