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PD DIFENDE PROGETTO CONSORZIO BONIFICA TOSCANA SUD SU CREVOLE E CREVOLICCHIO. POSIZIONE ANTISCIENTIFICA E PERICOLOSA

Il Partito Democratico ha bocciato in Consiglio regionale la nostra mozione per fermare il progetto contestato da Ordine dei Geologi della Toscana, WWF e cittadini.

Prendiamo atto che il PD insiste nel mettersi contro la volontà dei cittadini e le preoccupazioni tecniche di chi porta la voce della scienza e della tutela ambientale, per realizzare un’opera capace persino di aumentare i rischi per Murlo. Un progetto scritto in 40 giorni dal Consorzio di Bonifica Toscana Sud non perché necessario ma perché era finanziabile. Ennesimo esempio di come il Partito Democratico e le sue diramazioni intendono il governo del territorio. Se ne ricordino i cittadini alla prossima tornata elettorale.

A poco ci conforta l’indicazione in aula che l’assessorato all’ambiente terrà gli occhi su quanto accade. Prevenire era un dovere, mentre qui si vuol far finta di niente promettendo vigilanza su un progetto senza screening preliminare della Regione e Valutazione d’Impatto Ambientale.

GIACOMO GIANNARELLI

ANIMALI D’AFFEZIONE SUI BUS, APPROVATA IN COMMISSIONE LEGGE M5S

È passata all’unanimità in Commissione Sanità la nostra proposta di legge per l’accesso degli animali d’affezione sugli autobus del servizio pubblico toscano. Il testo sarà approvato dall’aula prima della pausa estiva.

Dopo il CUP unico regionale, il Movimento 5 Stelle migliora ancora una volta la legislazione toscana con un provvedimento di civiltà. In Toscana i cittadini con animali d’affezione vivono il paradosso di poterli far salire sull’autobus, per poi vedersi affibbiare magari una multa valicato con quello il confine provinciale per la disomogeneità del regolamento tra gestori territoriali del servizio. Un non senso che siamo andati a correggere e renderà migliore il servizio di trasporto pubblico locale regionale.

Il voto unanime in Commissione Sanità ci fa piacere. Ennesima dimostrazione di quanto siamo una forza di governo, capace di dimostrare che non esistono idee di destra o sinistra ma semplicemente buone o cattive idee e noi siamo qui per portare le migliori dei cittadini nelle istituzione.

Su richiesta del PD il tutto partirà dal 31 marzo 2018.

Da quella data i cittadini potranno finalmente potuto portare sui bus il proprio animale d’affezione secondo poche regole emerse dal lavoro di commissione: i cani dovranno essere tenuti al guinzaglio e con la museruola o in alternativa, come gli altri animali d’affezione, in trasportino o gabbiette. Saranno i padroni ad assicurare che gli animali non sporchino la vettura e non disturbino gli altri passeggeri dell’autobus. Né più né meno di quanto già fanno in strada.

IRENE GALLETTI

SALTATA VENDITA? DIRITTO DI PRELAZIONE SU CASTELLO SAMMEZZANO

Apprendiamo da fonti stampa che il giudice ordinario del Tribunale di Firenze ha accolto il ricorso di Kairos contro l’aggiudicazione del Castello di Sammezzano da parte della società araba di Dubai, la Helitrope Limited.

Il Castello potrebbe così tornare all’asta o essere assegnato alla stessa Kairos o, come ci auguriamo noi, entrare nelle disponibilità dei cittadini italiani. La strada è semplice e passa dall’esercizio del diritto di prelazione che spetta allo Stato tramite il Ministero a guida PD.

Il Codice dei Beni Culturali consente l’esercizio di questo diritto entro sessanta giorni dalla ricezione della denuncia dell’atto di trasferimento o entro centottanta giorni – aggiunge la vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico e Cultura – se essa è presentata tardivamente o in modo incompleto. Un caso che calza a pennello per il Castello di Sammezzano.

A questo punto aspettiamo il PD alla prova dei fatti. Prima dell’asta lo stesso Presidente Giani aveva annunciato impegni personali anche col ministro Franceschini per un tavolo di coordinamento tra soggetti pubblici e privati che avrebbero potuto acquisire la proprietà di questa meraviglia del 1605. Purtroppo a questi annunci aveva seguito nei fatti il nulla, visto che il 9 maggio il più importante esempio di architettura orientalista in Italia, sito nel Comune di Reggello, era finito agli arabi.

Anche per questo abbiamo avanzato in regione un atto per impegnare la giunta a l’unico gesto concreto necessario: chiedere l’esercizio del diritto di prelazione su questo patrimonio inestimabile che deve diventare pubblico. Come richiesto al Ministro dalla nostra senatrice Michela Montevecchi.

A chi, come Giani, diceva che non ci sono i soldi per questa iniziativa ricordiamo che ogni euro investito in cultura genera un ritorno tra i 5,6 e i 6,3 euro.

Con la cultura, soprattutto in Toscana, ci si “potrebbe mangiare” tutti molto di più offrendo prospettive di lavoro a giovani qualificati, laureati ad esempio in tutela dei beni culturali, che magari per queste scelte di indirizzo sciagurate non trovano il loro lavoro e anche quest’estate stanno facendo la stagione tra bar e centri estivi o ancora peggio si sono rassegnati a stare a casa. I toscani alzino la testa e smettano di affidare il loro destino a una casta politica, da sinistra a destra, che è riuscita persino – in una regione come la Toscana – a non saper campare di rendita gestendo uno dei patrimoni culturali e paesaggistici tra i più ricchi al mondo. La stessa classe politica che quando è al governo preferisce ad esempio mettere miliardi pubblici per regalare due banche ad un’altra banca, piuttosto che darli a scuola, università e centri culturali.

IRENE GALLETTI

REGIONE PREMERA’ GOVERNO PER STABILIZZARE VIGILI DEL FUOCO PRECARI

Voto unanime del Consiglio regionale alla nostra mozione sulla soluzione chiesta dai Vigili del Fuoco precari al Parlamento.

In Toscana abbiamo un vigile del fuoco ogni 14.526 abitanti, quattordici volte meno della media europea, e nei capoluoghi di provincia è persino difficile arrivare a due squadre operative al completo.

I circa ottanta incendi dell’ultima settimana ci dimostrano l’urgenza di superare questa situazione vergognosa, dovuta ad anni di smantellamento del corpo nazionale, vessato da turni massacranti e stipendi inadeguati.

Una soluzione passa dalla stabilizzazione dei circa 60mila Vigili del Fuoco discontinui – figure formate che possono lavorare massimo 14 giorni consecutivi e 160 giorni l’anno – secondo quanto promesso da un atto votato nella Commissione Affari istituzionali della Camera e mai reso operativo. Grazie alla nostra azione la Regione si unirà a quelle che da gennaio chiedono al Parlamento di rendere operativo questo atto, la c.d. Risoluzione “Fiano”.

L’intera comunità toscana ha ben chiaro il tributo di riconoscenza verso i Vigili del Fuoco, ma spesso ignora che avviene in condizioni intollerabili dovute al malgoverno di chi finora a parola ne elogia le gesta ma nei provvedimenti si è dimostrato sordo alle richieste del corpo nazionale e sta abusando da troppo tempo della sua dedizione alla causa.

GABRIELE BIANCHI
IRENE GALLETTI

REGIONE TUTELERÀ LAVORATORI ONESTI IN AZIENDE RAGGIUNTE DA INTERDITTIVA ANTIMAFIA. VITTORIA M5S

Approvata dal Consiglio regionale la nostra mozione sulla salvaguardia del lavoro nelle aziende oggetto di interdittiva antimafia.

Quando un’azienda prende un’interdittiva antimafia l’amministrazione pubblica può interrompere ogni rapporto contrattuale con questa, determinando un problema di stabilità economica all’azienda che però può avere al suo interno numerosi dipendenti inconsapevoli ed estranei agli eventuali reati contestati dalla magistratura, sulla base dei quali la Prefettura ha appunto emanato il provvedimento interdittivo. Tutelare questi lavoratori colpisce la criminalità organizzata togliendole il ricatto lavorativo.

Siamo soddisfatti di aver ottenuto il voto unanime dell’aula sulla nostra proposta a riguardo: la Regione non lascerà soli questi lavoratori e organizzerà tavoli di concertazione su queste crisi particolari, puntando al mantenere in piedi l’azienda anche tramite l’amministrazione straordinaria.

La stessa MGL di Viareggio, raggiunta da interdittiva antimafia, potrebbe beneficiare di questa miglioria toscana introdotta col nostro provvedimento. Auspichiamo che la giunta si attivi subito per l’attuazione dell’atto.

GABRIELE BIANCHI

PD OMERTOSO VOTA CONTRO PERSINO A RICHIESTA DI APPROFONDIMENTO SU CONFLITTO DI INTERESSE IN SANITA’

Il Consiglio regionale ha votato contro la nostra proposta di risoluzione ispirata dall’inchiesta Pasimafi che ha portato all’arresto Guido Fanelli e altre 18 persone su un presunto business legato alle terapie del dolore.

Dopo l’inchiesta PASIMAFI serviva un confronto e approfondimento franco sul tema conflitto di interesse in sanità per scongiurare nel futuro quanto accaduto anche in Toscana, a tutela della salute pubblica. Ma il duo Partito Democratico – Art. 1 si è confermato omertoso sul tema, al punto da contrastare un’iniziativa di buon governo quanto mai urgente. Solo ieri la Corte dei Conti spiegava per l’ennesima volta alle istituzioni che la corruzione nel nostro paese è “devastante” e “ha ricadute” economiche gravi anche “sulla sanità”.

Se per il PD, per bocca del consigliere regionale Pieroni, ci sono già tutti gli strumenti di controllo, cioè va tutto bene, prendiamo atto che ormai siamo al partito mentalista che dice sempre che va tutto bene sperando che la gente se ne convinca.

Ricordiamo che la parte toscana dell’inchiesta coinvolge un medico facente funzioni di primario a Careggi, due importanti aziende farmaceutiche toscane (Molteni Farmaceutici e Menarini) e alcune figure sotto indagine sono manager di aziende che hanno avuto commesse anche col sistema sanitario regionale. Il Consiglio regionale aveva il dovere di reagire al campanello d’allarme.

Evidentemente siamo l’unica forza politica che ha serietà e mani libere per ascoltare i richiami della Corte dei Conti. E per questo puntiamo a risolvere il cancro conflitto di interessi partendo proprio dal lavorare su quella zona grigia tra interesse pubblico e interesse privato che non ci possiamo più permettere. Se per il PD tutto si riduce a qualche mela marcia per noi il problema è chi gli ha consentito di marcire a spese dei contribuenti.

IRENE GALLETTI

AUTORITA’ PORTUALE REGIONALE RITIRA CONCESSIONE AD AZIENDA IN ODOR DI MAFIA DOPO NOSTRA AZIONE. VITTORIA DELLA LEGALITA’. NOI UNICA FORZA POLITICA A FARE ANTIMAFIA IN TOSCANA

È arrivata l’ufficialità, l’Autorità Portuale Regionale coi decreti n.14 e 89 ha chiuso la vicenda della concessione demaniale assegnata alla ditta M.G.L. srl, azienda raggiunta da interdittiva antimafia dopo le nostre denunce pubbliche.

Un’azienda in odor di mafia aveva ottenuto una concessione demaniale dall’Autorità portuale Regionale. Un fatto grave, ancor di più se si considera che la decisione si doveva ad un Comitato Portuale dove siedono o sono rappresentati da delegati il Presidente della Regione Rossi, l’assessore regionale Ceccarelli, il Presidente della Provincia di Lucca, dal sindaco di Viareggio e dal Presidente della Camera di Commercio di Lucca. Noi ci siamo messi in mezzo con un’azione congiunta a tutti i livelli istituzionali, e quell’azienda ha perso la concessione.

A questo serve il Movimento 5 Stelle, l’unica forza politica a fare antimafia in Toscana, senza paura e con le mani libere.

Anche per questo abbiamo lanciato una chiamata all’azione che sta coinvolgendo tutti i gruppi locali M5S: in Toscana abbiamo 54 beni confiscati alla malavita organizzata assegnati alle amministrazioni. Da cittadini attivi vogliamo verificare se tutto è andato secondo norma di legge e questi beni sono realmente tornati alla collettività nella veste di uso sociale. Ci attiveremo su tutti i territori coinvolti per verificarlo e davanti a ritardi o strane attribuzioni ci prodigheremo per risolverle. Perché quando si parla di mafia, al minimo dubbio, nessun dubbio.

GIACOMO GIANNARELLI

GIUNTA PD-ROSSI VA DRITTA SU CREAF MA CONTI NON TORNANO E MANCA OGNI ACCENNO DI RIVALSA SU RESPONSABILI DEL DISASTRO. DOV’ERA IL CONTROLLO AMMINISTRATIVO?

L’assessore regionale Stefano Ciuoffo ha risposto oggi all’unica interrogazione consiliare sul caso CREAF, promossa dal Movimento 5 Stelle.

Auspichiamo che i cittadini pratesi ascoltino integralmente la risposta fornita dalla giunta PD-Rossi alla nostra interrogazione sul caso CREAF perché è una rappresentazione straordinaria di quella mentalità distorta della gestione dei denari pubblici che i partiti hanno e il Movimento 5 Stelle contrasta con ogni mezzo.

Secondo Ciuoffo e il resto della giunta PD-Rossi il modo migliore per riprendersi i più di 10 milioni di crediti buttati dalla Regione sul pozzo senza fondo CREAF spendercene altri tre per continuare a sognare di realizzare un progetto finora mai partito da 14 anni, dove si sono spesi 22 milioni di soldi pubblici anche europei, e chiudere il cerchio riscattando l’unico bene rimasto – l’edificio di Via Galcianese – per una cifra che quindi è del 30% circa superiore alla base d’asta prevista per questo.

Ciuoffo ci chiedeva se riteniamo sia meglio svendere l’immobile per sottolineare la perdita di finanziamenti pubblici. Forse sfugge a questo assessore regionale, ex assessore all’urbanistica del Comune di Prato, che la Regione non svenderebbe alcun immobile, perché non ha quote in CREAF. La Regione a questo punto dovrebbe solo tutelarsi su tutti i soldi persi e la strada che sta scegliendo è, a nostro parere la peggiore. La legge esige che l’Istituzione chieda indietro le somme date per un progetto quando questo non si realizza e qui si sono inventati il modo per anni di non rispettarla e oggi eluderla con creatività.

Ma soprattutto ci lascia basiti l’approccio PD alla questione – conclude Bianchi – non una parola sull’eventuale rivalsa ai responsabili di questo disastro amministrativo, non una parola sul mancato controllo. Se fossimo stati noi al governo non si sarebbe mai potuto verificare qualcosa di simile: alla prima avvisaglia di un progetto non realizzabile avremmo immediatamente agito a tutela dei cittadini chiedendo l’immediata restituzione del finanziamento.

GABRIELE BIANCHI

A FUOCO LA DISCARICA DI CANNICCI. DISASTRO ANNUNCIATO, 15 MESI ALLERTAMMO IL PD MA PER LORO TUTTO OK

L’incendio della discarica di Cannicci è l’ennesimo disastro annunciato dovuto al malgoverno dei partiti, PD in testa, sul fronte gestione rifiuti.

15 mesi fa avevamo tentato di richiamare la giunta PD-Rossi sulle gravi criticità della discarica, già andata a fuoco nel 2006 e contraddistinta da tempo da “diseconomicità del sistema”.

In tutta risposta l’assessora Fratoni ci scrisse che quella era “l’unica discarica” capace di garantire nel lungo periodo la “possibilità di smaltire i rifiuti urbani dell’ATO Toscana Sud” e quindi l’ampliamento era da intendersi dovuto secondo quanto disposto nel febbraio 2014 dal Consiglio Provinciale di Grosseto. E a guidare la Provincia di Grosseto in quel momento era proprio l’attuale capogruppo PD in Consiglio Regionale, Leonardo Marras.

Se il PD ci avesse ascoltato e avesse già votato la nostra proposta di legge sull’economia circolare quella discarica avrebbe potuto avere ben altro destino. Solo nel mondo guidato dai partiti – da sinistra a destra – i rifiuti sono un problema da stoccare da qualche parte, magari in attesa del prossimo incendio.

La gestione rifiuti ATO Toscana Sud è tra le peggiori del Centro Italia per servizio e costi inflitti direttamente e indirettamente ai cittadini, recentemente commissariata nella figura del gestore unico – SEI Toscana – anche grazie all’attivismo dei nostri portavoce che fecero emergere uno degli scandali più grandi della storia toscana nella gara grazie alla quale questa società divenne assegnataria del servizio. Una società sintesi del “sistema toscano” a trazione partitica che sta crollando sotto i colpi di inchieste e attivismo dei liberi cittadini che stanno riconoscendo sempre più nel Movimento 5 Stelle l’unica alternativa di governo con un programma, libera da ogni logica di potere ristretto.

Il modello ATO Toscana Sud sui rifiuti ha dimostrato tutte le sue falle, ma i partiti che lo guidano non hanno dimostrato di averlo capito.

Aspettiamo il duo PD-Rossi e le altre forze politiche alla prova dei fatti sulla revisione del modello di gestione. Le nostre proposte sono sul tavolo da tempo, quello che oggi è un problema potrebbe diventare una risorsa in grado di generare sviluppo economico, migliaia di posti di lavoro e una tutela di salute e ambiente finora sconosciuta sull’argomento nella regione Toscana. Noi abbiamo avuto le mani libere per proporle nell’istituzione, dopo averci portato i maggiori esperti mondiali sul tema. Chissà se le altre forze politiche, PD in testa, sapranno arrendersi all’evidenza che abbiamo ragione noi.

GIACOMO GIANNARELLI

CARRARA LIBERA! ORA PD-ROSSI FERMINO LORO DISEGNI SU SANITA’ RIFIUTI E ACQUA

La vittoria di Carrara è dei cittadini contro la partitocrazia.

Il Movimento 5 Stelle è l’unico strumento al servizio dei cittadini per riprendersi la propria sovranità, delegata per troppo tempo a quelli che si sono dimostrati sempre più dei comitati d’affari a tutela di interessi particolari e non collettivi.

Adesso PD e Rossi fermino i loro disegni su sanità, rifiuti e acqua. Le nostre proposte sono da tempo sul piatto e le vogliamo votare quanto prima. Così come la legge sul reddito di cittadinanza regionale. Non è accettabile che PD e Rossi rimandino la lotta alla povertà al 2018, quando con le nostre coperture certificate dagli uffici si toglierebbero dalla deprivazione seria 155 mila famiglie in tre anni.

Abbiamo liberato Carrara e l’aspetto più importante è che lo abbiamo fatto seguendo il vero metodo Cinque Stelle: un gruppo coeso, orizzontale, aperto alla cittadinanza che ha sempre lavorato sul territorio, per il territorio. Dove il Movimento 5 Stelle è interpretato in questo modo i risultati arrivano, già alla seconda tornata elettorale. Lo vedremo nel 2018, alle prossime amministrative. Lì Renzi potrà rispolverare i “risultati a macchia di leopardotanto giallo con qualche puntino scuro, magari di liste civiche.

MOVIMENTO 5 STELLE TOSCANA