L’incendio della discarica di Cannicci è l’ennesimo disastro annunciato dovuto al malgoverno dei partiti, PD in testa, sul fronte gestione rifiuti.

15 mesi fa avevamo tentato di richiamare la giunta PD-Rossi sulle gravi criticità della discarica, già andata a fuoco nel 2006 e contraddistinta da tempo da “diseconomicità del sistema”.

In tutta risposta l’assessora Fratoni ci scrisse che quella era “l’unica discarica” capace di garantire nel lungo periodo la “possibilità di smaltire i rifiuti urbani dell’ATO Toscana Sud” e quindi l’ampliamento era da intendersi dovuto secondo quanto disposto nel febbraio 2014 dal Consiglio Provinciale di Grosseto. E a guidare la Provincia di Grosseto in quel momento era proprio l’attuale capogruppo PD in Consiglio Regionale, Leonardo Marras.

Se il PD ci avesse ascoltato e avesse già votato la nostra proposta di legge sull’economia circolare quella discarica avrebbe potuto avere ben altro destino. Solo nel mondo guidato dai partiti – da sinistra a destra – i rifiuti sono un problema da stoccare da qualche parte, magari in attesa del prossimo incendio.

La gestione rifiuti ATO Toscana Sud è tra le peggiori del Centro Italia per servizio e costi inflitti direttamente e indirettamente ai cittadini, recentemente commissariata nella figura del gestore unico – SEI Toscana – anche grazie all’attivismo dei nostri portavoce che fecero emergere uno degli scandali più grandi della storia toscana nella gara grazie alla quale questa società divenne assegnataria del servizio. Una società sintesi del “sistema toscano” a trazione partitica che sta crollando sotto i colpi di inchieste e attivismo dei liberi cittadini che stanno riconoscendo sempre più nel Movimento 5 Stelle l’unica alternativa di governo con un programma, libera da ogni logica di potere ristretto.

Il modello ATO Toscana Sud sui rifiuti ha dimostrato tutte le sue falle, ma i partiti che lo guidano non hanno dimostrato di averlo capito.

Aspettiamo il duo PD-Rossi e le altre forze politiche alla prova dei fatti sulla revisione del modello di gestione. Le nostre proposte sono sul tavolo da tempo, quello che oggi è un problema potrebbe diventare una risorsa in grado di generare sviluppo economico, migliaia di posti di lavoro e una tutela di salute e ambiente finora sconosciuta sull’argomento nella regione Toscana. Noi abbiamo avuto le mani libere per proporle nell’istituzione, dopo averci portato i maggiori esperti mondiali sul tema. Chissà se le altre forze politiche, PD in testa, sapranno arrendersi all’evidenza che abbiamo ragione noi.

GIACOMO GIANNARELLI