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RETTORE, DOPO SENTENZA SU CASO ROMANO NUOVA COMMISSIONE SENZA PERSONE IMPLICATE”

Ho scritto al rettore dell’Università di Pisa a seguito della sentenza del TAR regionale in merito al caso Romano. Crediamo che la credibilità di questa importantissima istituzione possa passare solo dalla strada tracciata.

Di seguito il testo integrale della lettera

“Magnifico Rettore,

qualche settimana fa il Tar si è pronunciato sulla nota vicenda del concorso per una cattedra di Economia Aziendale nel Dipartimento di Economia e management dell’Università di Pisa. Ad impugnare l’esito del concorso è stata la dottoressa Giulia Romano, la quale riteneva che il bando fosse stato “cucito su misura” per il candidato risultato poi vincente.

Il Tar ha dato ragione alla dott.ssa Romano. Secondo il Tar, infatti, il bando sarebbe stato impostato in modo non conforme secondo le indicazioni della legge Gelmini. In esso doveva essere indicato il settore specifico senza prendere in riferimento altri elementi che, invece, nel bando erano stati inseriti a vantaggio del candidato poi vittorioso. Secondo il Tar, poi, “la commissione non ha compiuto una esauriente comparazione dei titoli didattici dei due candidati, tale che il pari o diverso livello qualitativo (anche sotto il profilo della posizione di prestigio internazionale) di essi sul punto non è emerso”. A tal proposito riteniamo doveroso sollecitare la sua attenzione su un passaggio ben poco lusinghiero della sentenza emessa dai giudici amministrativi, ove dichiarano che “appare ingiustificato (rectius: manifestamente irragionevole) l’identico giudizio di “buono” espresso dalla Commissione circa la rilevanza scientifica della collocazione editoriale e la diffusione nella comunità scientifica delle pubblicazioni di entrambi i contendenti”.

Adesso una nuova commissione dovrà valutare con più attenzione i titoli presentati dai candidati per la cattedra di Economia aziendale assegnata dall’Università di Pisa.

Appare dunque più che mai opportuno, anche a seguito dei rilievi mossi dal Tar in merito al modus operandi della commissione, che nella nomina della nuova commissione giudicatrice non abbiano un ruolo né trovino posto persone implicate (anche indirettamente) nella vicenda che ha dato luogo, non solo al ricorso davanti al Tar, ma anche ad un’inchiesta per abuso d’ufficio.

200 PRENOTAZIONI SALTATE A CAREGGI PER ENNESIMO PROBLEMA SOFTWARE. GIUNTA CHIEDERA’ I DANNI AD AZIENDA FORNITRICE?

Ci risulta che a Careggi siano saltate circa 200 attività programmate per pazienti interni ed esterni a causa di un problema software.

Speriamo non si tratti di un prodotto della Dedalus, azienda amata dalla regione in materia di affidamenti, sulla cui efficienza di servizio abbiamo già presentato alcune note alla giunta Pd-Rossi.

Di certo, a prescindere da chi sia l’azienda fornitrice preme capire se la Regione chiederà i danni per quanto successo?

Non parliamo di un problema banale, né – ci dicono gli operatori – casuale. Il problema della programmazione pare infatti sia persistente.

1,2 MILIONI DI EURO REGIONALI PER IL NUOVO STADIO DA MILLE POSTI DI … COREGLIA (5MILA ABITANTI)

Con una delibera della giunta PD-Rossi datata 30 novembre 2015 il Comune di Coreglia Antelminelli ha portato a casa un bel bingo: l’impegno regionale di destinargli 1,2 milioni dei toscani per realizzare un nuovo impianto sportivo.

Impianto, diceva la giunta, “di prioritario interesse regionale”, da “destinare ad attività sportive” anche per i “comuni limitrofi”.

Un bel colpo per questo piccolo Comune e una bella svista per la giunta regionale che non si è accorta, ad esempio, che si trattava di una piccola cattedrale nel deserto sovrastimata rispetto alle necessità. Basti pensare che il progetto parla di uno stadio da mille posti per un comune di 5mila abitanti dove già insistono tre campi da calcio e tre da calcetto. E nei Comuni limitrofi, raggiungibili in mezz’ora d’auto, ci sono altri dieci impianti sportivi.

Puro caso il fatto che la giunta regionale abbia preso un tale abbaglio su un Comune caro all’assessore Remaschi, che ne fu sindaco dal 1996 al 2005 e ci risulta presente al momento del voto in giunta, in perfetto stile di governo PD.

Resta da capire se il Comune quei soldi li abbia visti o meno, perché ci risulta nella delibera fosse indicata una clausola: inizio lavori entro il 4 dicembre 2015 e fine degli stessi entro il 31 marzo 2017.

Sicuramente il contenzioso legale avviato riguardo alla realizzazione non ha aiutato, ma crediamo che ai toscani interessi sapere se 1,2 milioni dei loro soldi sono già persi per il “Camp Nou” di Coreglia o ce li siamo potuti risparmiare.

CITTADINI AVANTI E INDIETRO DAL MEDICO PER RICETTA STESSO FARMACO. PERCHE’ NON ATTIVARE PRESCRIZIONE AUTOMATICA NEL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO?

Sono sempre di più i cittadini con patologie croniche e invalidanti che per tutta la vita devono assumere un determinato farmaco. Oggi questi cittadini sono costretti a fare avanti e indietro dal medico curante ogni volta che finiscono la scorta del medicinale, per ottenere quell’agognata ‘ricetta’ quasi sempre uguale alla precedente con la sola variazione della data di rilascio.

Per far evitare questa perdita di tempo ai cittadini e agli stessi medici basterebbe una piccola innovazione procedurale: dare la possibilità al medico di famiglia di attivare una prescrizione automatica nel fascicolo sanitario elettronico del paziente. Questo ha finito il farmaco e deve comprare la nuova scatola? Va in farmacia, fornisce la tessera sanitaria e da lì il farmacista vede che può fornire la nuova confezione del medicinale, senza problemi.

Un’idea banale, che renderebbe la vita di questi malati cronici più semplice, per la quale abbiamo chiesto a Saccardi se il sistema regionale è pronto.

Naturalmente il medico di famiglia potrebbe revocare l’automatismo della prescrizione, a fronte di modifiche del quadro clinico comunicate dal paziente, ma nella maggior parte dei casi questo riteniamo possa non avvenire.

Pensiamo a quante persone prendono l’eutirox in Toscana, da anni nel medesimo o simile dosaggio, costrette a fare il solco dal medico di famiglia semplicemente per una ‘burocrazia’ evitabile.

Ce la farà la Regione a rendere la vita più semplice a questi cittadini?

CHIUSURA IMMEDIATA DI CAVA FORNACE E BONIFICA DEL SITO. PD LA VOTI?

Cava Fornace va chiusa immediatamente e a ruota la Regione deve prevedere quanto necessario per la messa in sicurezza e bonifica del sito. Due impegni chiari, caldeggiati da quattro Comuni legati al destino di questa discarica – Montignoso, Pietrasanta, Forte dei Marmi e Seravezza – per i quali aspettiamo il PD alla prova del voto.

Siamo certi che vedere in Consiglio regionale i sindaci di questi Comuni con la fascia tricolore avrebbe un peso importante per le sorti della votazione. Li aspettiamo, così come ci auguriamo di vedere a Firenze, quel giorno, i tanti cittadini e i comitati che si sono spesi per questo risultato storico: la parola fine alla lunga storia della discarica di “Cava Fornace”.

L’elenco dei motivi per i quali questa discarica va chiusa è talmente lungo da risultare impressionante, basta leggere le relazioni ARPAT, con continue inottemperanze e inosservanze del gestore rispetto a quanto concordato, col complice silenzio di chi ha governato finora rifiuti e territorio. Figure che hanno consentito quanto subito dalla popolazione e dall’ambiente, nonostante lo stesso Piano regionale certificasse quel sito come non idoneo per farci una discarica.

MANTENERE CUORE DELL’OSPEDALE DI VOLTERRA, UNICA GARANZIA PER LA POPOLAZIONE

Oggi con Irene Galletti e Giacomo Giannarelli abbiamo incontrato il direttore sanitario del presidio di Pontedera-Volterra e alcuni operatori sanitari. Invitati dal sindaco di Volterra Marco Buselli abbiamo ascoltato le loro indicazioni e concordato un sopralluogo all’ospedale volterrano il 25 novembre.

L’obiettivo dev’essere mantenere il cuore del Presidio sanitario: pronto soccorso, medicina, chirurgia e ortopedia. Il minimo indispensabile per poter gestire le situazioni più acute e quindi salvare le vite di chi ha bisogno in questo territorio. Il presidio è di valore, ben organizzato, eppure ancora una volta è “punito” dai progetti della giunta regionale che vorrebbe ridurre i posti letto da 30 a 20 per medicina e da 24 a 10 di chirurgia. Una scelta senza senso poggiata su un criterio come quello del numero di abitanti che per Volterra è impraticabile.

In questo territorio infatti abbiamo l’auxilium vitae, riabilitazione con 104 posti, d’avanguardia unica sul territorio nazionale sulla riabilitazione; c’è una struttura INAIL da 40 posti di riabilitazione che serve tutto il territorio nazionale, un carcere con 180 detenuti, una REMS con 52 posti, e gli altri presidi sanitari più vicini sono a 40 chilometri di distanza. In questo quadro usare il criterio del numero di abitanti per tagliare è una presa in giro.

Senza contare che questa continua operazione al ribasso sul futuro per Volterra, a prescindere dagli esiti, comporta uno stress per chi ci lavora. Già è difficile trovare dei medici disponibili a sposare una piccola scelta di vita come lavorare presso questi presidi più lontani dai grandi centri, se poi chi governa non garantisce la sicurezza di un futuro stabile per la struttura si innesta un circolo vizioso scoraggiante.

Sosteniamo da sempre il diritto a non emigrare per vedere soddisfatti i propri bisogni di salute e per questo difendiamo il presidio di Volterra.

BASTA BALLE SU DIMINUZIONE IMPATTO AMBIENTALE CON NUOVO PERETOLA. ROSSI VUOL TORNARE NEL PD?

Rossi su aeroporto come PD
Nessuna differenza tra Rossi e il PD sul nuovo aeroporto di Peretola. Torna a casa?

Ormai ci chiediamo se Rossi sia così supino verso gli interessi ben poco pubblici pro-masterplan per rientrare nel PD dalla finestra. In perfetta sincronia strategica ha dichiarato alla stampa che “la costruzione del nuovo aeroporto diminuirà l’impatto ambientale” (La repubblica, 29 ottobre 2017) ed ecco ieri il controcanto di Carrai (La repubblica, 10 novembre 2017) con la stessa menzogna ciclopica.

Se per Carrai vale il beneficio del ruolo, su Rossi diventa difficile trovare il senso: sa bene che i suoi tecnici regionali hanno sollevato critiche puntuali sull’impatto ambientale dell’opera e parlato di precise incompatibilità, senza dimenticare il tema della stessa legittimità del procedimento. A questo punto davvero o ha problemi di memoria o di etica o entrambe. Aspettiamo di saperlo dalla sua viva voce nel prossimo Consiglio regionale e capiremo magari se dopo la difesa del PIT si rimangerà pure l’uscita da Partito Democratico.

Chiediamo almeno a lui e ai promotori del nuovo aeroporto di chiudere la stagione delle menzogne. Basta balle, dicano la verità ai cittadini che gli stessi sondaggi di Confindustria rilevano poco informati sul progetto. Gli spieghino che grazie a Renzi è stato approvato un decreto “salva aeroporto” che toglie alla Regione e agli enti locali ogni potere di tutela sul masterplan. Tutela ambientale e sanitaria.

Ma davvero qualcuno vuol dare a bere che 140 prescrizioni ambientali della VIA nazionale siano solo robetta per tecnici? E se così era perché si sono inventati quel decreto? Se tutto era così green a cosa si è dovuto il colpo di spugna?

I pisani hanno ormai chiara la fregatura che li ha dato il presidente Rossi e la sua maggioranza PD in materia aeroportuale. Gli abitanti della piana lo stanno iniziando a capire, ma con tempi purtroppo troppo lunghi rispetto alla velocità di esecuzione del comitato promotore di questo colossale errore strategico e urbanistico che è il masterplan del nuovo Peretola.

CROLLANO CONTROSOFFITTI NEGLI OSPEDALI TOSCANI. CHI GOVERNA CONTROLLA LE STRUTTURE?

Ospedale di Arezzo, area chirurgia

Da mesi nell’area chirurgia dell’Ospedale di Arezzo manca un pezzo di controsoffitto. A pochi passi dalla sala operatoria ci sono due bei buchi, con tanto di cavi esposti. Un problema a livello di igiene e sicurezza che vorremmo sapere quando sarà risolto.

Sappiamo che questo caso, come il crollo del controsoffitto di lamiere a Le Scotte di Siena sono solo la punta dell’iceberg e per questo abbiamo chiesto a Saccardi l’elenco delle anomalie relative a “cedimenti strutturali” in edifici ASL registrate negli ultimi due anni. Vogliamo capire quante sono e come sono raccolte a livello centrale da chi è preposto al controllo. Perché il caso di Siena ci ha insegnato come la sola certificazione fornita dalla ditta esterna che fa i lavori non basti, e debba essere sempre verificata dalla dirigenza pubblica.

Ma soprattutto vogliamo capire con quale frequenza e modalità chi governa la sanità toscana controlli le strutture sanitarie. Perché prevenire è meglio che curare e senza conoscere i problemi è impossibile anche prevenirli.

18 OPERAZIONI ANTIMAFIA DA INIZIO ANNO IN TOSCANA. ROSSI E PD BATTANO UN COLPO

Da inizio anno ad oggi ci sono state 18 operazioni antimafia in Toscana. Tre solo negli ultimi due giorni, con l’emersione inquietante di un sistema estorsivo in mano alla ‘ndrangheta a Firenze, il maxi sequestro di 2 milioni di euro in mano ad un boss tra Prato e Pistoia, e il riciclaggio nel Valdarno dei soldi della camorra.

In molte occasioni il PD e Rossi hanno speso parole sulla necessità di maggiore impegno in materia antimafia ma intanto l’Osservatorio regionale è fermo da due anni e la nostra proposta di una Conferenza Permanente Antimafia, di sostegno anche agli enti locali, non ha avuto alcun sostegno. Battano un colpo quanto prima perché lo scenario regionale sta peggiorando pericolosamente.

Stamattina abbiamo sentito Nardella parlare di Ostia. Qualcuno gli spieghi che la mafia sta operando nel suo territorio. Non serve andare a cercarla a centinaia di chilometri di distanza.

PD LASCIA BILANCI DISASTROSI, MA INTOLLERABILE SEGREGARE DEI BAMBINI PER VETRINA POLITICA

Abbiamo letto l’articolo “Montevarchi, genitori morosi? A scuola per i bambini solo pane e olio. La sindaca: “Così facciamo pagare i furbetti”.

Un caso emblematico dell’immoralità di governo dei partiti, da sinistra a sinistra. Il PD uscente lascia, anche a Montevarchi, bilanci disastrosi da ripianare e il centrodestra, che gli subentra al governo, non si esime da segregare dei bambini per vetrina politica.

Una provocazione dirompente quanto intollerabile che ci ha sorpresi doppiamente, perché realizzata da una sindaca con competenze psicorelazionali e nutrizioniste.

Gli strumenti per contrastare la morosità colpevole, quando certificata, esistono. Capiamo dalle esperienze di Livorno e Carrara cosa significhi trovarsi coi conti in rosso per il malgoverno di PD e sodali. Ma invitiamo la Sindaca a tornare sui suoi passi quanto prima: il buon governo è sempre una sintesi matura tra rispetto della legalità e giustizia sociale. E segregare dei bambini, riducendo per giunta la qualità della loro nutrizione entro un servizio pubblico, non è né legale né giusto.