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Andrea Quartini (M5S): “A margine dei referti di dimissione sia indicato quanto i cittadini versano nel complesso”

“L’assessore alla Salute Stefania Saccardi non dice il vero. Il Servizio sanitario regionale non è affatto gratuito: è pagato con le tasse dei cittadini. Non vi è dunque nessuna benevola concessione”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Quartini interviene in merito alla polemica che ha visto coinvolti l’assessore e il presidente dell’Ordine dei medici di Pistoia.

Nel referto consegnato ai parenti di una paziente al momento delle dimissioni dall’ospedale di Pistoia dopo una prestazione in pronto soccorso era stata riportata anche la cifra spesa dal Servizio sanitario regionale per le cure del caso. “Bene la rendicontazione, ma che lo facciano in modo trasparente – insiste Quartini – per tutti i denari spesi riguardo sale, grandi macchinari, appalti (anche quelli in deroga e del passato) e convenzioni varie, con riferimento chiaro ai fruitori e ad eventuali conflitti d’interesse”.

Il Movimento 5 stelle chiede dunque un incremento della trasparenza: “Abbiamo già predisposto un atto – conclude Quartini – in cui chiediamo che oltre alla cifra sostenuta dal Servizio sanitario regionale sia indicato a margine dei referti di dimissione anche quanto i cittadini versano nel complesso per contribuire al bilancio della spesa sanitaria. Il tutto nel pieno interesse dei toscani che hanno il diritto di essere adeguatamente informati”.

Plastic free day, le parole di Giannarelli

Il 4 giugno ricorre il Plastic free day. “Il Movimento 5 stelle – spiega il consigliere regionale Giacomo Giannarelli – promuove da sempre politiche mirate alla riduzione dell’uso della plastica. In questo, l’azione del ministero dell’ambiente guidato da Sergio Costa è esemplare: pensiamo, tra le altre cose, alla legge Salva Mare grazie alla quale viene finalmente data la possibilità ai pescatori che trovano accidentalmente della plastica nelle loro reti di portarla a terra per smaltirla in modo adeguato anziché rigettarla in mare per paura di ricorrere a sanzioni. Una pratica – prosegue Giannarelli – che prima non era fattibile a causa d’indicazioni legislative che classificavano come trasporto illecito di rifiuti questo genere di comportamento”

Giannarelli ricorda le molte battaglie condotte dal Movimento 5 stelle in Regione proprio sul tema della riduzione dell’uso della plastica: “Abbiamo spinto la giunta toscana a fare una proposta di legge sull’economia circolare nel pieno rispetto degli indirizzi richiesti dalla commissione d’inchiesta sui rifiuti che ho presieduto”. Diversi atti, presentati direttamente dal M5S, non hanno trovato accoglimento e sono stati bocciati, “Come nel caso delle proposte sulla governance e per il superamento del sovradimensionamento impiantistico di inceneritori e discariche e tutte le proposte incluse nel disegno di legge del MoVimento 5 Stelle intitolato ‘Economia circolare per una Toscana a Rifiuti Zero’, che avrebbero introdotto il divieto di utilizzare nelle mense regionali e comunali, per la somministrazione degli alimenti o delle bevande, contenitori e stoviglie usa e getta; tutte azioni di buon senso per la prevenzione e riduzione di rifiuti. Stiamo ancora aspettando – insiste – che la giunta attui quanto indicato dalla mozione, approvata all’unanimità nel marzo dello scorso anno, che ha imposto la promozione dell’uso dell’acqua potabile di rubinetto a partire dalle strutture sanitarie garantendo una distribuzione adeguata e accessibile per una riduzione drastica dell’utilizzo delle bottigliette di plastica. In un’ottica di economia circolare – evidenzia ancora Giannarelli volevamo ridurre al minimo la produzione di rifiuti e assicurare a tutti la disponibilità di acqua gratuita, e senza produrre rifiuti, là dove i cittadini vanno per necessità: ospedali, case della salute, presidi sanitari”.

Ma la battaglia per una Toscana completamente plastic free è ancora molto lunga. “Proseguiremo nel dare pieno seguito a politiche ambientali virtuose che rispettano l’ambiente, la salute e creano posti di lavoro. La vita delle persone può cambiare in meglio, noi – conclude – continueremo a fare la nostra parte ogni giorno”.

Caos parcheggi a Cisanello, Irene Galletti: “Trovare una soluzione adeguata”


Cisanello, permane il caos parcheggi: i cittadini attendono ancora una soluzione adeguata. “A novembre scorso – ricorda il consigliere regionale del M5S Irene Galletti –  dopo un mio sopralluogo a seguito di numerose segnalazioni da parte di utenti, dipendenti e residenti della zona, presentai un’interrogazione per far luce su tempi, luoghi e numero dei parcheggi dell’ospedale. A regime, così mi fu spiegato dall’allora direttore generale Carlo Tomassini, gli stalli gratuiti sarebbero divenuti 2mila 500, di cui meno di 600 per gli operatori. Un’ipotesi del tutto insufficiente, a maggior ragione se tenuto presente degli accessi che nelle ore di punta toccano le 11mila unità”. Oggi la situazione non è cambiata. “Le novità degli ultimi sei mesi – spiega Galletti – sono solo due: una parte del parcheggio esterno al pronto soccorso è stata destinata a uso gratuito, ma per raggiungere il (lontano) presidio le persone devono attraversare una strada ad alto scorrimento e senza strisce pedonali. Nell’ala Nord-Ovest, invece, l’intero parcheggio C, nonostante le promesse d’imminente riapertura gratuita agli operatori sanitari, è rimasto a pagamento. Intanto – prosegue l’esponente pentastellata – anziché riaprire un cancello pedonale già esistente c’è chi ha scelto di dar vita a un nuovo appalto e creare, previo abbattimento di pini monumentali, un nuovo ingresso carrabile. Peccato che anche questi lavori si siano già arenati”. Male anche la viabilità interna: “L’ingresso pedonale unico all’edificio 10 – sottolinea – è stato messo davanti a un cantiere: carreggiata ristretta e corsia pedonale sparita. E lì di fronte passano anche navette, ambulanze e altri mezzi”. Cisanello si presenta dunque come una cattedrale di vetro. “I malati – insiste Galletti – si trovano davanti a cartelli posticci o indicazioni poco chiare. E le distanze da coprire per persone che hanno difficoltà a deambulare sfiorano il chilometro. Intanto i lavori per l’ultimo lotto sono appesi alla sentenza del Consiglio di Stato che si esprimerà l’11 luglio. L’eccellenza degli operatori, riconosciuta in tutta Italia, non va di pari passo con la qualità organizzativa. E sarà difficile – conclude – che l’ormai debole assessorato regionale possa offrire indicazioni risolutive nel poco tempo che ci separa dall’appuntamento elettorale del 2020”.

Giacomo Giannarelli: “Enrico Rossi sia chiaro sulla tutela degli ospedali in Lunigiana”

“In queste ore il governatore della Toscana Enrico Rossi è in visita nei territori della Lunigiana. Mi aspetto esprima una parola definitiva riguardo la tutela del potenziamento degli ospedali locali, così come sarebbe opportuno rivolgesse attenzione e dichiarazioni puntuali sulla difesa della aree a rischio spopolamento e che oggi risultano isolate. I cittadini della Lunigiana hanno il diritto di ottenere risposte chiare sull’assistenza socio sanitaria e sul loro ruolo all’interno del sistema regione”.
Così il consigliere regionale del M5S Giacomo Giannarelli in una nota.

Debito sanitario regionale, le parole di Quartini (M5S)

“L’ammanco regionale che il tavolo di monitoraggio ministeriale aveva ipotizzato era di circa 200 milioni di euro, tanto che si poteva configurare un’ipotesi di commissariamento della sanità toscana. Ben venga dunque la soluzione trovata: scongiurato uno scenario che avrebbe portato al congelamento complessivo della sanità regionale”

Così il consigliere del Movimento 5 stelle, Andrea Quartini interviene sulle questioni inerenti il debito sanitario. “I danni – prosegue Quartini –  sarebbero stati enormi per tutti i cittadini toscani: blocco degli investimenti, anche quelli concessi di recente dal governo nazionale, blocco del turn-over, blocco delle assunzioni, aumento dell’addizionale Irpef regionale e quant’altro in termini di servizi”.

Il governo ha suggerito il rimedio per scongiurare una situazione grave. “È per queste motivazioni e con grande senso di responsabilità – sottolinea l’esponente cinquestelle – che ci siamo astenuti sul provvedimento di bilancio presentato ieri dalla giunta regionale”. Per il Movimento resta imperativo non mollare nella difesa del servizio sanitario pubblico: “In questo senso – assicura Quartini – l’impegno del governo nel dare indicazioni chiare per evitare il rischio di commissariamento è un atto di responsabilità che tutela i cittadini”.

Vigili del fuoco gratis su treni se viaggiano per motivi di lavoro, approvata all’unanimità la proposta del M5S

È stata approvata all’unanimità in Consiglio la proposta del M5S finalizzata alla gratuita circolazione sui treni regionali del personale aderente al Corpo nazionale dei vigili del fuoco che viaggia per motivi di servizio. L’invito alla giunta, nato anche da una segnalazione pervenuta al M5S dal sindacato autonomo Conapo, era quello di attivarsi in linea con quanto già avviene in altre regioni italiane.

“Tale beneficio – spiega Giannarelli – oggi è già garantito in Toscana per le forze di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza. E consente una più agevole mobilità in ambito locale e moltiplica le possibilità di un eventuale pronto intervento in casi di bisogno. Credevamo – prosegue – fosse dunque opportuno allargare l’iniziativa anche ai vigili del fuoco e così è stato. La direzione regionale Toscana dei vigili del fuoco, tramite i propri dirigenti, aveva più volte inviato alla direzione politiche mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico locale della Regione solleciti ad attivarsi in merito. Ma sempre – conclude Giannarelli – senza ricevere risposta. A maggior ragione, oggi che viene dato seguito al decreto legislativo 139/2006 cui faceva riferimento la nostra richiesta, siamo dunque soddisfatti”.

Sin di Livorno, avanti con la bonifica

Accordo di programma per il Sin di Livorno, il Movimento 5 stelle sostiene la mozione presentata dal Partito democratico. “È necessario – spiega il consigliere regionale Giacomo Giannarelli – continuare ad adoperarsi affinché si possa giungere quanto prima alla stipula di un accordo di programma per finanziare e coordinare gli interventi di bonifica del sito d’interesse nazionale. I soggetti in campo, lo ricordo ancora una volta, sono la Regione, il ministero dell’Ambiente, la Provincia, Il Comune e altri eventuali amministratori comunali interessati, oltre alle rappresentanze economiche del territorio”.

Giannarelli, che da anni si interessa della questione, è convinto: “Chiediamo alla giunta regionale d’impegnarsi a sollecitare nuovamente un incontro con il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare affinché possa sorgere il tavolo di lavoro necessario alla stesura dell’accordo di programma. Livorno – conclude – ha bisogno di una scelta chiara e nel pieno interesse della collettività”.


Potenziamento dei Centri per l’impiego, saranno garantite le professionalità acquisite

Approvato odg in Regione. Soddisfatta Irene Galletti (M5S): “Tracciata una linea chiara”

Centri per l’impiego, approvato ordine del giorno in Regione Toscana in vista dei bandi per il potenziamento del servizio: le professionalità acquisite da chi ha lavorato per anni all’interno del circuito formativo toscano saranno tenute in considerazione. È quanto emerge in seguito al lavoro svolto dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle Irene Galletti che a lungo si è occupata della vicenda incontrando molti tra dipendenti ed esponenti sindacali. “Senza la nostra richiesta di comunicazione urgente – spiega Galletti – non ci sarebbe stato alcun coinvolgimento del Consiglio regionale, né informazione a riguardo. Noi, invece, ritenevamo fondamentale condividere e informare tutti i portatori d’interessi sulle modalità con cui sarebbe stato riconosciuto il valore aggiunto di chi ha lavorato a lungo nei centri per l’impiego formandosi e acquisendo una competenza che non deve essere dispersa”.

L’iter dedicato all’introduzione strutturale del Reddito di cittadinanza prosegue: “Il governo – sottolinea – ha destinato un miliardo di euro alle regioni per potenziare personale e strumenti dei Cpi, non solo per le politiche attive del lavoro, ma anche per il Reddito di cittadinanza. Ora deve essere impegno della giunta redigere un bando che tuteli e stabilizzi le professionalità che sono riuscite a lavorare nei Cpi in questi anni. Lavoratori che hanno spesso sopperito alle carenze strumentali e alla precarietà cui sono stati sottoposti per anni”.
Adesso, approvato l’ordine del giorno, l’assessore regionale Cristina Grieco proseguirà nel lavoro d’interfaccia con il governo. “Ma la linea tracciata, per fortuna, – conclude Galletti – ora è chiara: la giunta si è impegnata a garantire, nell’ambito della cornice legislativa attuale, il massimo delle premialità e punteggi per valorizzare le esperienze di chi ha lavorato in questo settore. Questo è solo un passo in avanti, anche se fondamentale, per ridisegnare interamente le funzionalità e l’operatività dei centri per l’impiego in Toscana”.

Sentenza della Consulta, le competenze ambientali tornano alle province

Le competenze ambientali tornano alle province, la gente è stufa di questi teatrini. Occorre serietà e chiarezza. In Toscana non abbiamo bisogno di politici di professione, ma di persone che fanno politica con professionalità. Questi sono gli esiti nefasti delle scelte compiute da chi cerca con arroganza di centralizzare il potere. La nostra regione ha necessità di meno burocrazia, uffici decentrati e chiarezza normativa: altrimenti saremo destinati a una Toscana senza investimenti”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli commenta la sentenza della Consulta che ha riconosciuto l’illegittimità dell’articolo 2 della legge con cui la Regione aveva avocato a sé la materia ambientale e la gestione dei rifiuti.

Depuratore del Lavello, interviene Giannarelli (M5S)


Interrogazione del consigliere regionale: “Sta per iniziare la stagione turistica, occorre una soluzione definitiva”

Depuratore del Lavello di Massa, il Movimento 5 stelle in Regione Toscana presenta un’interrogazione alla giunta. “Per l’ennesima volta – spiega il consigliere Giacomo Giannarelli i problemi sulle acque reflue mettono a rischio la stagione balneare. E questo non è accettabile”. Un problema, quello del fosso del Lavello, di vecchia data. “Da anni ci battiamo per il pieno ripristino della bontà delle acque, così da poter offrire un ambiente ideale ai molti turisti che accorrono sul nostro territorio per godersi la bella stagione. Purtroppo – prosegue Giannarelli – non vi è ancora una soluzione definitiva”.

Il Lavello non è un corso d’acqua naturale, ma un fosso di bonifica, pertanto non è classificato dalla Regione tra i corpi idrici rappresentativi e non è quindi oggetto di monitoraggio periodico da parte di Arpat. Complessivamente, così come ricordato da Arpat lo scorso anno, l’apporto di acqua al fosso, esclusi gli scarichi dei depuratori, non arriva a 7-8mila metri cubi al giorno.

Sono stati 32 i controlli, tra ordinari e straordinari, portati avanti da Arpat nel 2018, con “Molte criticità rilevate – insiste Giannarelli – ma nessuna soluzione definitiva”.

Numerosi abitanti di Massa, sottolinea Giannarelli, “Hanno chiesto il rimborso della quota in tariffa riguardante la depurazione, così come previsto dalla sentenza 335/2008 della Corte costituzionale. Vogliamo sapere se la Regione intende sostenere tali domande. Chiediamo inoltre siano predisposti ulteriori monitoraggi ambientali del Lavello. Ed è anche indispensabile che la Quarta commissione consiliare regionale sia periodicamente e puntualmente informata sullo stato del depuratore, così come sullo stato della qualità delle acque della Toscana settentrionale. La bellezza del patrimonio ambientale e paesaggistico locale – evidenzia Giannarelli – è una risorsa imprescindibile per la nostra terra: da lì sorgono migliaia di posti di lavoro. Da lì può ripartire l’economia.

Infine, attendiamo ancora – conclude – sia dato pieno seguito alla mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale nel 2016 e presentata a mia prima firma: un atto dedicato proprio alle criticità riscontrate al Lavello”.