Blog Pagina 94

Piano sanitario e sociale integrato della Toscana – Quartini (M5S): “Documento deludente”


“Un piano deludente, autocelebrativo e privo di sostanza. Siamo molto amareggiati: i toscani meritano di meglio”. Così il consigliere del Movimento 5 stelle Andrea Quartini in una nota a margine della discussione del Pssir in commissione regionale

“Non poteva – attacca Quartini – essere altrimenti: questo piano è in linea coerente con la contestata riforma sanitaria voluta dalla maggioranza a guida Pd sul finire del 2015. Una riforma frutto di una strategia politica dai contenuti democraticamente opachi: si voleva evitare il referendum toscano che avrebbe consentito ai cittadini di esprimere la loro opinione riguardo lo smantellamento del servizio sanitario”.
Oltre al merito, Quartini critica anche il metodo: “Il Piano 2018/20 è stato presentato alla commissione preposta a inizio 2019, con un ritardo inaccettabile che non ha smentito le brutte abitudini già evidenti in passato. Eppure – insiste – il Pssir dovrebbe essere scritto e discusso a inizio legislatura, quando si pianifica la strategia dei cinque anni di governo”. L’affondo più pesante Quartini lo sferra andando a incidere sulla mancata sfumatura sociale del piano: “Il tema del contrasto alla povertà – sottolinea – viene affrontato solo marginalmente. Senza considerare – prosegue – la deriva che un piano di questo genere va delineando verso una sanità sempre più aziendalizzata e sempre meno vicina agli ultimi, alle persone comuni che non possono permettersi di pagare salate prestazioni in cliniche private o attendere lo smaltimento di liste d’attesa infinite. L’opera del ministro Giulia Grillo – evidenzia Quartini – è meritoria, ma da sola non può bastare: le regioni, nel nostro caso la Toscana, devono e possono fare di più per diminuire le disuguaglianze tra cittadini ed evitare l’amplificazione a dismisura di tensioni sociali”.
Il M5S alcune battaglie è riuscito a inserirle nel testo del Pssir. “Parliamo – spiega Quartini – di temi che portiamo avanti da anni, come la riduzione dei tempi delle liste d’attesa grazie al monitoraggio dei percorsi diagnostici e terapeutici assistenziali tramite indicatori di performance e di risultato, un crono programma da inserire nel fascicolo sanitario elettronico.  Così come siamo soddisfatti dell’accoglimento del nostro emendamento al Pssir in merito al trattamento dei disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia)”. Tra gli emendamenti del M5S accolti anche l’identificazione e il riconoscimento delle aree particolarmente disagiate, “Questo – spiega Quartini – rinforzerà la nostra azione a tutela della parità di trattamento e condizioni per tutti i toscani a partire, per esempio, dalla montagna pistoiese”. 

Marmo: piano cave e legge 35, approvato l’accorciamento dei tempi di valutazione delle convenzioni, bocciata da Pd e Lega la proposta del M5S d’innalzamento dei contributi d’estrazione e canoni di concessione

È arrivata in commissione la modifica alla legge regionale 35 del 2015 e il piano cave che normano l’estrazione del marmo. “È stato – spiega Giacomo Giannarelli – un percorso lungo che ha visto il coinvolgimento delle parti sociali, delle imprese, delle associazioni ambientaliste e delle amministrazioni comunali. Come Movimento 5 stelle valutiamo positivamente l’introduzione di norme in un contesto difficile che negli anni ha creato problemi ambientali, senza ricadute socio economiche positive per il territorio”.

Il Movimento 5 stelle a firma Giacomo Giannarelli ha presentato in merito diversi atti e ha espresso un voto contrario al piano. “Il voto contrario è giustificato dagli obiettivi poco ambiziosi che sembrano fotografare l’esistente senza migliorare la situazione attuale” dice Giannarelli. La linea del Movimento 5 stelle sul tema è chiara e ribadita dallo stesso consigliere, presidente del gruppo pentastellato e carrarino Doc: “Non vogliamo – evidenzia – la chiusura dell’attività estrattiva: non lo abbiamo mai detto né scritto in alcun tipo di programma, la nostra linea è quella del programma comunale di Carrara del 2012 e del 2017, e il programma regionale del 2015 con il quale mi sono presentato come candidato governatore per il M5S in Toscana. Vogliamo governare il fenomeno, sostenendo una transizione delle attività che, per loro natura, sono particolarmente impattanti nel territorio e guidarle verso sistemi virtuosi, meno impattanti e fare in modo che l’attività estrattiva si svolga in un equilibrio sociale, ambientale ed economico. Al primo posto mettiamo la tutela dei lavoratori, delle risorse idriche, dell’ambiente”.

Per Giannarelli occorre, tra le altre cose, Favorire la filiera corta, sostenere i progetti innovativi di economia circolare, sostenere la filiera del materiale da taglio e ornamentale e aumentare i contributi e i canoni che chi estrae deve elargire ai singoli Comuni.

L’esponente del M5S ha presentato diversi emendamenti. “Ho avanzato e fatto approvare una richiesta per dettare tempistiche precise per il parere che il nucleo di valutazione deve dare su convenzioni sottoscritte dai Comuni: entro 120 giorni. Il secondo emendamento voluto da Giannarelli era invece dedicato all’aumento del contributo di escavazione e del canone concessorio, “Percentuali che ritengo troppo basse: oggi è fermo a una soglia massima del 15 per cento del valore medio di mercato, noi abbiamo chiesto di alzarlo al 30. Giannarelli ha anche presentato emendamenti e risoluzioni sul piano cave: “Bene l’introduzione di norme e corretto il punto di equilibrio tra attività d’impresa, lavoro e ambiente, ma vogliamo obiettivi più ambiziosi sia da parte della filiera di lavorazione in loco, sia per il rapporto delle rese: più blocchi e meno scarti, incrementi annui dell’1 per cento delle soglie minime delle rese; quello di oggi deve essere solo il punto di partenza”. L’azione del Movimento proseguirà in aula con gli atti che approderanno nella seduta del 30 e 31 luglio”.

Sbloccato lotto 9 della Due Mari, soddisfazione di Giannarelli (M5S)

“Una notizia che ci riempie di soddisfazione: la prosecuzione dei lavori per questa importante arteria stradale dà un’ulteriore spinta alla crescita del territorio anche in chiave occupazionale. Avevo contattato il ministero delle Infrastrutture e sollecitato lo sblocco della questione. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli a margine della notizia dell’approvazione da parte del Cipe dei lavori per il tratto della Due Mari del lotto 9, all’altezza di Paganico, tra il chilometro 41+600 e il 53+400.

“Parliamo – prosegue Giannarelli – di un progetto che riguarda quasi 12 chilometri di strada e vale oltre 160 milioni di euro. Il Movimento 5 stelle è da sempre favorevole a tutte le opere infrastrutturali utili e la Due Mari è senza ombra di dubbio tra queste. Continueremo – conclude – il nostro lavoro di monitoraggio e sostegno alla crescita della Toscana, purché questa sia rispettosa, come in questo caso, delle esigenze ambientali”.

Parità di trattamento per gli esami diagnostici degli over 65 per non appesantire le liste d’attesa

“Pare essere una prassi consolidata respingere le richieste di prestazioni in strutture convenzionate fatte da cittadini con un’età superiore ai 65 anni. Un approccio del tutto sbagliato”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Quartini a seguito della risposta ricevuta a un’interrogazione.

“I pazienti – spiega –  vengono infatti inviati nelle strutture pubbliche andando a congestionare ulteriormente le liste di attesa: un modus operandi errato che ha negative ripercussioni sull’organizzazione del servizio sanitario”. 

Quartini entra nel merito portando un esempio concreto: “di recente siamo venuti a conoscenza di un caso di richiesta di risonanza magnetica del ginocchio da parte di un paziente over 65. Ebbene questa persona per poter accedere alle cure in strutture convenzionate avrebbe dovuto presentare la relazione clinica attestante una visita specialistica ortopedica e la radiografia del ginocchio”. Un approccio che l’esponente del Movimento 5 stelle reputa curioso: “È giusto seguire un protocollo diagnostico preciso, ma questo deve valere per qualunque sede d’esame, sia pubblica che privata. Che senso ha – conclude – porre un limite di età?”.

Toscana promozione turistica, interrogazione di Galletti (M5S): “Esternalizzata la comunicazione, occorre chiarezza”

“Vorremmo sapere quali sono i motivi dell’affidamento a una società esterna della comunicazione di Toscana promozione turistica”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Irene Galletti in un’interrogazione depositata in Consiglio.

“Ci pare alquanto singolare – spiega – che una realtà che ha proprio il compito di promuovere eventi e iniziative debba affidarsi a un soggetto sul mercato per assolvere la necessità di comunicare rinunciando, di fatto, a farlo per conto proprio, risparmiando risorse e tempo”. Galletti ricorda che Toscana promozione turistica “Ha una dotazione organica di 24 unità di personale operativo, e il modello prevede un’articolazione del personale suddiviso in settori specifici tra cui la comunicazione, la promozione e il marketing”.

Inoltre, nel bilancio preventivo 2019 “I contributi regionali per Toscana Promozione Turistica ammontano a 9 milioni e 518mila euro e il costo del personale risulta essere di circa un milione di euro ogni anno, senza contare il costo del personale di supporto digitale di Fondazione Sistema Toscana.

Galletti vuole sapere a quanto ammonta la spesa complessiva che ogni anno Toscana promozione turistica dedica alla comunicazione turistica regionale, considerando anche il ruolo di supporto digitale della Fondazione Sistema Toscana. “Chiedo infine quali siano i termini di natura economica dell’accordo siglato con la società privata cui Toscana promozione turistica ha delegato la propria comunicazione”.

Blockchain e reddito energetico regionale, le proposte di legge di Giannarelli (M5S)

Questa mattina il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli ha presentato alla stampa due proposte di legge depositate in Regione. La prima riguarda l’introduzione del blockchain, la seconda il reddito energetico.

Blockchain – “Da tempo – spiega Giannarelli – chiediamo una Regione più moderna e innovativa. Una prima importante risposta a questa esigenza può essere l’introduzione di una piattaforma multifunzionale blockchain per la tutela dell’agroalimentare. Un sistema che, insiste Giannarelli, può essere applicato “Anche a tutti i distretti produttivi della nostra regione: cartario, orafo, tessile e molti altri”.

Giannarelli apre all’uso del blockchain pure per il rilascio di autorizzazioni ambientali, “Così da evitare inutili e lunghe trafile che rallentano il lavoro”. Molto importante, infine, il risvolto sulla tutela del made in: “Oggi – evidenzia – il valore del falso made in Italy raggiunge il valore di cento miliardi di euro nel mondo. E il made in Tuscany rappresenta una quota importante di questa cifra. Occorre intervenire subito. Il Movimento 5 stelle ha individuato le coperture necessarie all’iniziativa: un milione di euro dal bilancio regionale.


Reddito energetico regionale – “Parliamo – spiega Giannarelli – di una proposta di legge che offre un’immediata risposta al mondo delle imprese, dei piccoli installatori di impianti fotovoltaici che da tempo subiscono una grande crisi”. L’idea di Giannarelli è quella di introdurre dei contributi a fondo perduto erogati dalla Regione Toscana per favorire l’installazione d’impianti di energie rinnovabili. “Il tutto – sottolinea – previa convenzione da sottoscrivere con i gestori dei servizi energetici affinché l’esubero derivante da questa iniziativa sia girato alla Regione, così da alimentare il fondo”. Giannarelli ricorda che in Toscana sono “Appena 43mila gli impianti oggi installati, troppo pochi”. L’iniziativa del reddito energetico regionale avrebbe anche un’enorme valenza sociale: “Sono 143mila i cittadini toscani che vivono sotto la soglia di povertà relativa. Ed è a tutte queste persone in primis – evidenzia Giannarelli – che abbiamo guardato elaborando questa proposta di legge. L’introduzione del reddito energetico regionale farebbe infatti bene all’ambiente, ma anche alle tasche di chi si trova in difficoltà economica, il tutto in un’ottica politica di ampio respiro”

Bioraffineria di Livorno, l’attacco di Giannarelli (M5S)

Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli rileva importanti criticità riguardo l’informativa sulla Nuova politica sui rifiuti e sull’economia circolare in Toscana firmata dalla giunta e diffusa ai consiglieri.

“Nel testo – spiega l’esponente del M5S – emerge chiaramente che il progetto Eni legato al Pirogassificatore di Livorno è figlio di un’impostazione errata dello Sblocca Italia di Renzi. Non si tiene infatti conto delle politiche di riduzione dei rifiuti: non vi è alcun dato di ampio respiro in questo senso. Cosa – insiste Giannarelli – assai grave se considerato che già oggi dal 2016 al 2017 c’è stata una diminuzione di 66mila tonnellate di scarti e se vi fosse una contrazione non dico identica, ma simile, si arriverebbe al 2035 a un calo di circa 174mila tonnellate annue di rifiuti urbani da gestire”.

Per Giannarelli si fa “Volutamente confusione tra riciclo e differenziata: se la raccolta differenziata tra 15 anni fosse all’85 per cento ci sarebbero da gestire circa 261mila tonnellate di rifiuti indifferenziati. Insomma, non abbiamo bisogno di nuovi inceneritori, né di nuove discariche. L’unica cosa di cui abbiamo necessità sono gli impianti industriali di riciclo e recupero di materie: questo crea posti di lavoro e meno inquinamento”. Per l’esponente del Movimento 5 stelle l’idea della bioraffineria non ha nulla di bio: “Di fatto – attacca – il Partito democratico vorrebbe che il materiale plastico differenziato dai cittadini venisse raffinato per farci il carburante. Quello che già avviene oggi per gli inceneritori con recupero energetico: la nostra ricetta – conclude – va nella direzione opposta”.

Turismo religioso, interrogazione di Galletti (M5S)

Un’interrogazione per approfondire i temi legati al protocollo d’intesa siglato tra Regione Toscana e Regione ecclesiastica Toscana. L’atto, presentato dalla consigliera regionale del Movimento 5 stelle Irene Galletti mira, tra le altre cose, a capire nello specifico “Quali attività dovranno promuovere e gestire i due soggetti firmatari e se esiste un programma a riguardo – domanda l’esponente M5S -”.

Il protocollo risale a due anni fa. “Vorremo comprendere – prosegue – se sia previsto che la programmazione regionale in tema di turismo religioso sia sottoposta all’esame e all’approvazione della commissione competente e del Consiglio. Nel dettaglio dell’accordo rientrano tutta una serie di attività tra cui la promozione della conoscenza delle diversità dei luoghi e delle comunità tipiche di ciascun territorio e la diffusione dell’informazione inerente le iniziative proposte”. La finalità del protocollo è infatti quella di massimizzare le sinergie e la collaborazione delle istituzioni, sia a livello nazionale che regionale. “Lo sviluppo del turismo religioso – conclude Galletti – è un’ulteriore opportunità di crescita della Toscana e merita, dunque, la massima attenzione e il massimo coinvolgimento da parte di tutti gli attori istituzionali”.


Malasanità, interrogazione di Quartini (M5S)

“Per la Asl non c’è stata alcuna omissione, ma la storia del signor Aldo, trasportato in ambulanza all’ospedale Torregalli in seguito a dolori insopportabili, dimesso alle tre di notte e poi finito di nuovo a Careggi dove gli è stata diagnosticata una setticemia in atto merita maggiore chiarezza. Tanto più vista la denuncia dei familiari del degente che pongono l’accento sulla mancanza del medico competente al Torregalli.

Certe cose in una sanità di eccellenza non devono accadere. Presenteremo un’interrogazione per avere tutte le spiegazioni del caso e sensibilizzare chi ha il compito di vigilare. La mancanza dello specialista di riferimento merita quantomeno una spiegazione dettagliata, ma rappresenta solo uno dei problemi su cui il sistema si deve interrogare. Inaccettabile la mera verifica burocratica dei vertici della Asl. In questi casi si deve attivare un audit, anche lo stesso centro per il rischio clinico deve fare la sua parte, perché comunque sia andata, la comunicazione non ha funzionato e questo disumanizza la relazione”.

Tessile, florovivaismo, amianto: importanti novità

Ieri incontro tra il sottosegretario all’Ambiente Micillo e Giannarelli (M5S). Presente un’ampia delegazione toscana

Sarà discusso la prossima settimana l’emendamento per l’end of waste nel settore tessile: gli scarti di lavorazione non saranno più ritenuti rifiuti, bensì sottoprodotti, materie prime seconde”. Questa la principale novità annunciata da Giacomo Giannarelli (M5S) a margine dell’incontro di ieri a Roma con il sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo. “Un atto che solo a Prato riguarda 7mila imprese, 35mila addetti, 5 miliardi di euro di fatturato e 143mila tonnellate di materiale tessile trattato ogni anno”.

Giannarelli sottolinea il lavoro di squadra. “Abbiamo portato a Roma una nutrita delegazione di rappresentanti istituzionali e di associazioni di categoria. E siamo riusciti a ottenere delle ottime notizie: lavoro, sviluppo economico e imprese sono al centro della nostra azione politica”.
La stesura dell’emendamento sarà accompagnata da una nota tecnica elaborata fianco a fianco con le associazioni di categoria coinvolte tra cui Astri, Confartigianato, Cna e Confindustria. “Un ulteriore segnale – insiste – di attenzione verso il tessuto produttivo locale”.

Ottime notizie anche per il settore florovivaistico. “Il sottosegretario – sottolinea Giannarelli – ha accolto la nostra proposta: nascerà un tavolo di lavoro permanente per seguire il problema dell’utilizzo di fitofarmaci nel distretto florovivaistico, un settore che occupa 10mila addetti e che fa della Toscana una regione trainante in Europa”. Solo nell’area pistoiese sono coinvolti 5mila 500 addetti distribuiti in mille e 500 aziende che occupano 5mila 200 ettari.

Buone novità anche per quanto riguarda i Siti d’inquinamento d’interesse nazionale: “Saranno attivati – evidenzia Giannarelli – tavoli permanenti per monitorare, facilitare e accelerare il tema della caratterizzazione, progettazione, definitiva bonifica e messa in sicurezza di questi siti. Auspichiamo dunque una risposta imminente e positiva da parte della Regione Toscana”.

Novità anche per quanto riguarda la gestione degli scarti di amianto. “Si sta lavorando alla realizzazione di un impianto pilota che avrà il compito di trattare in tutta sicurezza, dunque senza incenerimento, l’amianto. Un grande successo che avrà ottime ripercussioni anche sulla nostra regione che deve smaltire due milioni di tonnellate di amianto”. Un recente censimento Legambiente parla di 161 siti industriali ancora oggi con strutture in amianto. Più di 800 gli edifici pubblici e quasi 120 gli altri siti contaminati. “Senza la bonifica – prosegue – non può esserci sviluppo: l’esempio è la statale 398 che da tanto tempo attendiamo per l’area della Val di Cornia”.

Poi una stilettata al Pd: “In merito al distretto florovivaistico – dichiara Giannarelli – la Regione ha di recente approvato una legge legata all’uso dei fitofarmaci, ma il ministero ha rilevato il mancato rispetto del testo unico ambientale: la Regione avrebbe dovuto individuare tre aree: una di tutela assoluta, l’altra denominata di rispetto e un’ultima detta di protezione. Presto arriverà una nota dal ministero, ma già sappiamo che dovremo mettere mano a questo piano”.

Infine il M5S annuncia un impegno per la “Caratterizzazione dei siti di interesse regionale. La Regione – conclude Giannarelli – avrebbe dovuto già provvedere alla progettazione, messa in sicurezza e bonifica: non è stato fatto quasi nulla. E anche questo ha serie e negative ripercussioni su lavoro, imprese e sviluppo”.