Interrogazione del consigliere regionale: “Sta per iniziare la stagione turistica, occorre una soluzione definitiva”

Depuratore del Lavello di Massa, il Movimento 5 stelle in Regione Toscana presenta un’interrogazione alla giunta. “Per l’ennesima volta – spiega il consigliere Giacomo Giannarelli i problemi sulle acque reflue mettono a rischio la stagione balneare. E questo non è accettabile”. Un problema, quello del fosso del Lavello, di vecchia data. “Da anni ci battiamo per il pieno ripristino della bontà delle acque, così da poter offrire un ambiente ideale ai molti turisti che accorrono sul nostro territorio per godersi la bella stagione. Purtroppo – prosegue Giannarelli – non vi è ancora una soluzione definitiva”.

Il Lavello non è un corso d’acqua naturale, ma un fosso di bonifica, pertanto non è classificato dalla Regione tra i corpi idrici rappresentativi e non è quindi oggetto di monitoraggio periodico da parte di Arpat. Complessivamente, così come ricordato da Arpat lo scorso anno, l’apporto di acqua al fosso, esclusi gli scarichi dei depuratori, non arriva a 7-8mila metri cubi al giorno.

Sono stati 32 i controlli, tra ordinari e straordinari, portati avanti da Arpat nel 2018, con “Molte criticità rilevate – insiste Giannarelli – ma nessuna soluzione definitiva”.

Numerosi abitanti di Massa, sottolinea Giannarelli, “Hanno chiesto il rimborso della quota in tariffa riguardante la depurazione, così come previsto dalla sentenza 335/2008 della Corte costituzionale. Vogliamo sapere se la Regione intende sostenere tali domande. Chiediamo inoltre siano predisposti ulteriori monitoraggi ambientali del Lavello. Ed è anche indispensabile che la Quarta commissione consiliare regionale sia periodicamente e puntualmente informata sullo stato del depuratore, così come sullo stato della qualità delle acque della Toscana settentrionale. La bellezza del patrimonio ambientale e paesaggistico locale – evidenzia Giannarelli – è una risorsa imprescindibile per la nostra terra: da lì sorgono migliaia di posti di lavoro. Da lì può ripartire l’economia.

Infine, attendiamo ancora – conclude – sia dato pieno seguito alla mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale nel 2016 e presentata a mia prima firma: un atto dedicato proprio alle criticità riscontrate al Lavello”.

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