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Solidarietà ai giornalisti “schedati” a Prato

Inaccettabile il trattamento riservato ai giornalisti che sabato scorso erano a Prato per documentare la manifestazione di Forza Nuova. Da quanto si apprende, ai cronisti è stata richiesta l’esibizione del tesserino professionale. Tesserino che è stato fotografato dagli agenti di polizia.

Il Movimento 5 stelle esprime solidarietà alla categoria e sostiene le parole dell’Associazione stampa Toscana che chiede agli organi preposti un immediato chiarimento su questa inusuale procedura.

Quartini su Enrico Rossi e Nogarin

Enrico Rossi ha governato la Toscana per vent’anni. È stato uomo chiave nella sanità, provocando scelte organizzative a dir poco discutibili, una su tutte l’avvio di una gestione del servizio calibrata sul concetto di area vasta”.

“Oggi Rossi, rifiutando di porre la propria firma sull’atto destinato a dare il via al nuovo ospedale di Livorno, delegittima un sindaco in carica e dà vita all’ennesimo teatrino della politica. Rossi, va ammesso, è un mago della politica vecchio stile: riesce a farsi pubblicità accusando altri di spettacolarizzazione e propaganda. Dimostra, così, di essere più interessato a se stesso e al suo futuro politico che al bene dei toscani. Al sindaco Filippo Nogarin e ai livornesi va tutta la nostra vicinanza: Rossi deforma la realtà per ottenere una manciata di applausi provenienti dai propri sostenitori. E questo, lasciatemelo dire, non è un bel modo di essere istituzione”.

Ospedale a San Marcello, Quartini (M5S) a Giani: “Lavoriamo insieme nell’interesse dei cittadini”

“Accolgo con sincero e vivo interesse le parole del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, riguardo la necessità di far sorgere nell’area di San Marcello un adeguato presidio ospedaliero. La salute dei cittadini non ha e non deve avere colore, partito, posizioni di convenienza elettorale”.

“Siamo tutti chiamati a lavorare nell’interesse comune. Da tempo il Movimento 5 stelle ha sposato la battaglia del comitato di cittadini che chiede una svolta verso diritti ritenuti _ a ragione _ innegabili. L’invito che rivolgo pubblicamente al presidente Giani, che con le sue parole ha dimostrato attenzione e sensibilità, è quello di portare a compimento il percorso della mozione presentata nell’agosto dello scorso anno proprio dal Movimento 5 stelle. Lì chiedevamo alla giunta regionale di attivarsi affinché fosse riconosciuto al territorio ricompreso tra i municipi di San Marcello e Abetone – Cutigliano lo status di area particolarmente disagiata: passaggio fondamentale per agevolare la nascita di un presidio ospedaliero di base con annesso pronto soccorso”.

“Ma proprio in virtù di quanto detto in precedenza, cioè della necessità che questo genere di azione volta all’interesse collettivo non cada nel rischio di essere interpretata come una rincorsa a mettere il cappello di questo o quel partito sulla questione, mi dichiaro sin da subito disponibile a modificare il testo della mozione o a riscriverlo daccapo assieme ad altri interlocutori. La sola cosa che mi preme è che l’ospedale a San Marcello si faccia. E che si faccia quanto prima. Il merito, una volta tanto, sarà solo dei cittadini, della loro tenacia e di una buona politica che li ha ascoltati senza sventolare bandiere se non quella del buonsenso”.

“Siamo tutti chiamati a lavorare nell’interesse comune. Da tempo il Movimento 5 stelle ha sposato la battaglia del comitato di cittadini che chiede una svolta verso diritti ritenuti _ a ragione _ innegabili. L’invito che rivolgo pubblicamente al presidente Giani, che con le sue parole ha dimostrato attenzione e sensibilità, è quello di portare a compimento il percorso della mozione presentata nell’agosto dello scorso anno proprio dal Movimento 5 stelle. Lì chiedevamo alla giunta regionale di attivarsi affinché fosse riconosciuto al territorio ricompreso tra i municipi di San Marcello e Abetone – Cutigliano lo status di area particolarmente disagiata: passaggio fondamentale per agevolare la nascita di un presidio ospedaliero di base con annesso pronto soccorso.”

“Ma proprio in virtù di quanto detto in precedenza, cioè della necessità che questo genere di azione volta all’interesse collettivo non cada nel rischio di essere interpretata come una rincorsa a mettere il cappello di questo o quel partito sulla questione, mi dichiaro sin da subito disponibile a modificare il testo della mozione o a riscriverlo daccapo assieme ad altri interlocutori. La sola cosa che mi preme è che l’ospedale a San Marcello si faccia. E che si faccia quanto prima. Il merito, una volta tanto, sarà solo dei cittadini, della loro tenacia e di una buona politica che li ha ascoltati senza sventolare bandiere se non quella del buonsenso.”

ACQUA, GESTIONE SIA PUBBLICA E PARTECIPATA


Oggi, 22 marzo, ricorre la Giornata mondiale dell’acqua, un appuntamento indetto nel ’92 dalle Nazioni unite. Il Movimento 5 stelle ha fatto della libertà di fruizione dell’acqua e della necessità di una sua gestione pubblica la propria bandiera. E lo ha fatto con iniziative concrete: “Nel novembre 2016 – spiega il consigliere regionale Giacomo Giannarelli – ho depositato in Regione la proposta di legge di riforma del sistema idrico. Un’iniziativa legata a linee d’indirizzo quali il controllo di questa fondamentale risorsa da parte dei cittadini e la necessità di rendere sempre più efficiente e privo di sprechi il servizio di distribuzione”. Eppure, in Toscana, l’andamento è stato da sempre opposto. “La nostra regione – prosegue Giannarelli – è stata la prima a privatizzare questo servizio pubblico essenziale. Una scelta del tutto sbagliata e dannosa per i cittadini”. Il M5S chiede, inoltre, grande attenzione alla governance, “Così come indicato – sottolinea Giannarelli – anche dal Forum toscano dei movimenti per l’acqua pubblica”. In Toscana la rete di distribuzione dell’acqua potabile è deficitaria, con perdite oltre il 37 per cento del totale. “Anche su questo –incalza – ci sarebbe da lavorare molto e bene. Invece la politica vecchio stampo non agevola investimenti e scelte di ampio respiro. Tutto è fermo e a rimetterci sono sempre e solo i cittadini. Come gruppo consiliare chiediamo l’immediata discussione della nostra proposta di legge attraverso la quale capiremo da che parte stanno le forze politiche che siedono in Consiglio. Noi – conclude Giannarelli – vogliamo un servizio efficiente, economico, partecipato, e una gestione pubblica dell’acqua”.

Svastiche, scritte e minacce a Prato. Il M5S: “Valori di democrazia, libertà e antifascismo non indietreggeranno”

“Non sarà chi traccia scritte vergognose con una bomboletta spray a far indietreggiare i valori di democrazia, libertà e antifascismo che caratterizzano l’Italia e la nostra Costituzione. Al Partito democratico e all’Anpi va la solidarietà del gruppo consiliare del Movimento 5 stelle in Toscana. C’è bisogno di condivisione, idee, solidarietà. Odio e rigurgiti fascisti devono essere sempre respinti con coro netto e unanime”.

Caos parcheggi a Cisanello

“La risposta dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana all’interrogazione presentata dal M5S in Regione in merito ai lavori sul sistema parcheggi dell’ospedale di Cisanello è parziale e del tutto insoddisfacente: non vi è, tra le altre cose, alcun accenno alla domanda sull’eventuale contributo dei privati alla realizzazione dei parcheggi poi appaltati”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Irene Galletti.

“A fronte di circa 11mila persone che ogni giorno gravitano con le proprie autovetture attorno alla struttura ospedaliera saranno solo poco più di 2mila 500 gli stalli definitivi destinati alla sosta gratuita: di questi solo 585 riservati ai dipendenti. Ne consegue che quasi 9mila utenti, tra cui personale sanitario e di servizio, non riusciranno a sostare se non a pagamento. Prospettiva assolutamente inaccettabile e che va a sommarsi al problema dell’annullamento della gara per la costruzione dell’ultimo lotto che posticipa lo spostamento dei reparti rimasti al Santa Chiara in una data indefinita e sulla quale abbiamo chiesto alla giunta una specifica comunicazione. Il deficit di parcheggi gratuiti a Cisanello pare l’ennesimo balzello nei confronti di chi la sanità la paga già con le tasse e con i ticket”.

Parcheggiare a Cisanello, il video con le criticità

Caos parcheggi a Cisanello

CAOS PARCHEGGI A CISANELLO, TUTTE LE CRITICITA' IN QUESTO VIDEO! ADESSO VOGLIAMO RISPOSTE ++Presso l'Ospedale Santa Chiara di Pisa i dipendenti lavoratori, inclusi studenti, specializzandi o altro, per parcheggiare sono costretti a pagare un abbonamento mensile di convenzionato di circa 26 euro. Si tratta di una situazione transitoria, auspicabilmente risolvibile con il trasferimento del Santa Chiara a Cisanello, anche se non si sa quando, visto la crisi finanziaria di Inso”. Così il consigliere regionale Irene Galletti interviene a margine di un sopralluogo avvenuto a Cisanello.Il problema maggiore rimane quello degli stalli auto a Cisanello. Il piano parcheggi a regime ne prevede solo 4mila, a fronte di 14mila lavoratori, a cui si sommano altrettante migliaia di utenti quotidiani. Di questi 4mila e 400 stalli non è chiaro quanti siano gratuiti e quanti (gratuiti e non) siano ad uso anche degli utenti del presidio sanitario. La situazione collocamento parcheggi a Cisanello, al di là del loro numero, è un'altra questione da affrontare. Questi sono a una distanza di circa un chilometro in linea d'aria dall'ala estrema dell'ospedale. Questo tragitto costringe il personale sanitario che si reca al lavoro a perdere ogni giorno, tra il traffico interno e la cadenza delle navette, dai 30 ai 40 minuti a viaggio.Il piano B che molti lavoratori escogitano è quello di parcheggiare nella zona di via Bargagna, oppure nella zona dei condomini di via Mezzana e via Pera “creando tensioni con i residenti. Inoltre, pur parcheggiando in quelle zone, i lavoratori sono costretti ad aggirare gran parte del perimetro del presidio alla ricerca dell'unico varco pedonale autorizzato. Tutta questa centralizzazione degli accessi non produce maggiore sicurezza perché il varco del parcheggio a pagamento C1 e C2 rimane aperto anche in orario notturno, mettendo a rischio il personale che rimane di guardia attiva.Infine c'è la situazione delle lavoratrici Dussmann, costrette ad andare a piedi, anche in orario notturno, fino ad un container-spogliatoio collocato vicino Ponte alle Bocchette, “senza che sia stata creata ancora la corsa notturna delle navette, esponendole così al freddo stagionale e ad un reale rischio per la loro sicurezza.

Pubblicato da Irene Galletti su Mercoledì 12 dicembre 2018

Dissesto idrogeologico, surreali le richieste del Pd

Dissesto idrogeologico

DISSESTO IDROGEOLOGICO, SURREALI LE RICHIESTE DEL PDCi troviamo davanti al governo che più di ogni altro ha investito attenzioni e denari nella cura strutturale del territorio e nella lotta alle emergenze ambientali. Buonsenso avrebbe voluto che quell’atto fosse ritirato, e invece… https://goo.gl/Kphm7o

Pubblicato da Irene Galletti su Mercoledì 13 marzo 2019

“La richiesta di maggiori fondi da destinare nel contrasto al dissesto idrogeologico presentata in Consiglio dal Partito democratico a firma Andrea Pieroni è surreale”. Così la consigliera del Movimento 5 stelle, Irene Galletti.

“Buonsenso avrebbe voluto che quell’atto fosse ritirato. Sì, perché ci troviamo davanti al governo che più di ogni altro ha investito attenzioni e denari nella cura strutturale del territorio e nella lotta alle emergenze ambientali. A livello nazionale parliamo di undici miliardi di euro d’interventi nel solo triennio 2019-21. Tra le altre cose siamo a 3 miliardi di euro, nel triennio, per l’emergenza delle 17 regioni colpite dal maltempo dell’autunno scorso e 2,3 miliardi per l’agricoltura contro il degrado del territorio”. La prima parte dei fondi per la Toscana ammonta a quasi 70 milioni.

“È dunque vergognoso che chi sino a oggi non ha mosso un dito riguardo questa importante tematica si erga a paladino della causa”.

Bolkestein, Galletti attacca il PD

Bolkestein

L’esclusione degli ambulanti dall’applicazione della direttiva #Bolkestein è una delle battaglie storiche del #M5S, e con la legge di Bilancio 2018 l’abbiamo concretizzata: la categoria adesso è in salvo.Link al Comunicato: https://goo.gl/XFYbZR

Pubblicato da Irene Galletti su Mercoledì 13 marzo 2019

“L’esclusione degli ambulanti dall’applicazione della direttiva Bolkestein è una delle battaglie storiche del M5S, e con la legge di Bilancio 2018 l’abbiamo concretizzata: la categoria adesso è in salvo”.

Così la consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, interviene in merito alle polemiche nate in Consiglio sulle politiche mirate a rivedere l’applicazione della direttiva europea.

“Da gennaio è attivo un tavolo di confronto al Mise con le associazioni di categoria per definire gli aspetti di competenza statale. Buonsenso vorrebbe che si attendessero gli esiti di questo confronto, visto che nel frattempo la normativa precedente è ancora operativa e non ci sono i tanto paventati vuoti legislativi”.

Il Movimento 5 stelle sta affrontando la questione “Con serietà e correttezza. Il contrario di quel che ha fatto il Pd negli anni in cui era maggioranza in parlamento. Pd che aveva abbandonato la categoria al suo destino. Solo oggi che si trovano all’opposizione i dem non fanno altro che chiedere a gran voce la chiusura frettolosa di una partita che non hanno mai voluto e saputo davvero gestire”.

Violenza a Castelfiorentino: quando indignarsi non basta

“Indignarsi davanti a tanta feroce violenza non è sufficiente”. Così i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle in Regione Toscana riguardo la vicenda che ha visto come triste protagonista una donna incinta aggredita dal proprio compagno a Castelfiorentino.

“Occorrono pene esemplari. La lotta per la dignità femminile – proseguono – non si consuma nella sola giornata dell’otto marzo. Ora, così come richiesto dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il parlamento voti all’unanimità il decreto legge sull’introduzione del Codice rosso, uno strumento in più per tutelare nel concreto le vittime di violenza”.

Carnevale di Viareggio, l’evento deve potersi autosostenere

“Siamo felici che anche questa edizione del Carnevale sia andata molto bene per cittadini, commercianti e organizzatori: ottimi, infatti, gli incassi. Crediamo quindi che questo evento grandioso possa e debba sapersi autofinanziare, senza dover dipendere più dal contributo che la Regione versa annualmente nelle casse della Fondazione: parliamo di circa un milione di euro annui. Si libererebbero così risorse per far crescere altre attività ugualmente meritevoli e più bisognose di sostegno economico”.