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Malattie rare, Galletti (M5S): “Rivedere la legge regionale 493/2001 per semplificare la vita ai pazienti affetti da patologie rare degenerative”

“Marzia Bertocchi è una donna coraggiosa e determinata. Nonostante le sue gravi condizioni di salute ha trovato la forza di attraversare tutta la Toscana per far valere i propri diritti e quelli di chi, come lei, è affetto da una patologia rara. L’ho ricevuta nel mio ufficio durante l’ultima seduta del Consiglio regionale, e insieme abbiamo definito i dettagli di una mozione per stimolare la Giunta a rivedere le modalità con cui le persone colpite da malattie rare e degenerative accedono ai farmaci salvavita, semplificando i passaggi burocratici necessari e sollevando i pazienti dall’onere di dover anticipare i soldi per le medicine, spesso molto costose a causa della particolarità delle patologie.

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, che in una nota stampa annuncia di aver protocollato una mozione urgente in favore dei toscani affetti da malattie rare degenerative.

“Alcune settimane fa – scrive Galletti – il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale, dopo aver segnalato la vicenda al Governatore Eugenio Giani, senza ottenere un riscontro, mi ha raccontato la storia di Marzia, una cittadina carrarese di 46 anni affetta da pseudo ostruzione intestinale grave, una patologia rara che dopo ben 17 interventi l’ha costretta a vivere senza intestino.”

“Quello che chiedeva Marzia al sindaco era un interessamento delle istituzioni per favorire una revisione della legge regionale 493 del 2001: quella che obbliga le persone che vivono una condizione simile alla sua a ripresentare, ogni sei mesi, certificati e incartamenti per riconfermare il piano terapeutico di cura e i relativi rimborsi dei farmaci. Un periodo di validità troppo breve per chi ha patologie che non lasciano prospettive di miglioramento. E anche dover anticipare i soldi per procurarsi i farmaci salvavita, seppur a fronte di un rimborso, è un problema – spiega la Capogruppo M5S – chi vive in tali condizioni di salute spesso non può lavorare e non può permettersi di sostenere certi costi.”

Poi l’attacco a Giani: “Se il governatore non trova il tempo di occuparsi di una questione così delicata, sarò io a impegnare la sua maggioranza ad affrontare la discussione in Consiglio regionale. L’atto che ho protocollato nei giorni scorsi consentirà a Marzia e a tutti coloro che vivono la sua condizione, di superare queste difficoltà nel modo a loro più funzionale.” E conclude “Auspico il voto unanime di tutte le forze politiche, affinché i toscani affetti da malattie rare possano sentire che le istituzioni sono davvero al loro fianco in un momento così difficile delle loro vite.”

Celebrazioni 2 Giugno, Galletti, Betti e Loconsole “Diffondere la Costituzione nelle scuole per farne lettera viva”

Si è svolta in piazza dei Caduti per la Libertà l’incontro con due delle classi dei maturandi degli istituti cascinesi “A.Pesenti” e “F.Russoli” promossa dal Consiglio regionale toscano per la riscoperta e valorizzazione della Costituzione Italiana a pochi giorni dalle celebrazioni del 2 Giugno. All’iniziativa, promossa a Cascina dalla consigliera regionale e concittadina Irene Galletti, è stata condivisa dal sindaco Michelangelo Betti che ha partecipato insieme all’assessore all’Istruzione Claudio Loconsole.

“La Costituzione ci ricorda ogni giorno i valori sui quali ha deciso di fondarsi l’Italia dopo il drammatico secondo conflitto mondiale. Una Carta nata dalla comunione di intenti per una rinascita equa e solidale di tutti i cittadini” – afferma Galletti. “Questa Carta va alimentata con rinnovato impegno ogni giorno, da ciascuno di noi, perché non rimanga lettera morta, come diceva Piero Calamandrei ripreso poi da Sandro Pertini. E la alimentiamo nell’esercizio del nostro lavoro, nelle aule di scuola e delle università, nelle attività di solidarietà sociale, nell’esercizio della politica e dell’amministrazione, nella libertà con la quale grazie anche a questa carta ci viene permesso di esprimerci liberamente in tutte le forme della vita privata e sociale, sempre riconoscendo agli altri gli stessi identici diritti e doveri. Per questo oggi il Consiglio regionale toscano ve ne fa dono simbolico, insieme allo Statuto della nostra Regione: perché i valori qui contenuti siano lettera viva e viaggino sulle vostre gambe e nelle vostre menti, che rappresentano il futuro di un intero Paese. In bocca al lupo a tutti per la prova di maturità che vi attende!” Così Irene Galletti, Consigliera regionale.

“Siamo lieti che l’iniziativa della Regione Toscana abbia trovato concretizzazione anche nel nostro Comune – commenta Michelangelo Betti, sindaco di Cascina – A 75 anni dal 2 giugno 1946 è opportuno lavorare sulla conoscenza di aspetti centrali della vita della Repubblica, che oggi vengono dati per scontati, ma che sono frutto del sacrificio e dell’impegno di una intera generazione di italiane e italiani. Ringrazio la consigliera Irene Galletti per la sensibilità, per aver scelto Cascina e per il pieno coinvolgimento dell’amministrazione comunale nella distribuzione dei testi ai ragazzi delle scuole cascinesi.” Conclude il sindaco.

“Sono convinto che l’incontro di oggi con le ragazze e i ragazzi che frequentano le scuole cascinesi – rileva Claudio Loconsole, assessore all’Istruzione nel Comune di Cascina – sia stato ricco di significato proprio perché i maturandi, in questo periodo, si apprestano a superare un esame, quello di maturità, che segnerà un passaggio importante nella loro vita. Ed è proprio in questa direzione che la conoscenza della Costituzione e dello Statuto Regionale contribuiscono a formare dei cittadini consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri” – chiude l’Assessore all’Istruzione e all’Innovazione del Comune di Cascina Claudio Loconsole.

Oltre alla copia cartacea consegnata personalmente dalla Consigliera regionale Irene Galletti ai maturandi che hanno partecipato alla presentazione, una versione digitalizzata della pubblicazione verrà inviata a tutti gli studenti dei due istituti.

Il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli: un parco senza speranza

I profili dei membri del nuovo Comitato di Indirizzo scelti dalla politica non rispondono ai requisiti chiesti dalla L.R. 30/2015. Le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle Irene Galletti e Silvia Noferi intervengono a margine del voto in Aula.

“Oggi il Consiglio regionale si è espresso sulla nomina dei sette componenti del Consiglio Direttivo del parco regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli” scrivono le pentastellate in una nota inviata alla stampa. “Le nomine del nuovo Comitato direttivo sono particolarmente importanti vista la situazione disastrosa in cui versa il parco, constatata in un recente e approfondito sopralluogo dalla sottoscritta” incalza Noferi.

“Purtroppo dobbiamo constatare che la politica persevera in un sistema profondamente sbagliato e assolutamente controproducente per l’interesse pubblico, scegliendo i candidati non per competenze, ma nemmeno secondo quanto prevede la Legge che lei stessa si è data, come si capisce dalla lettura dei curricula dei candidati prescelti.”

“La legge regionale n.30 del 19 marzo 2015 a cui la proposta di nomina oggi si richiama – ricordano le pentastellate – prevede il possesso “di comprovate e specifiche competenze in materia di tutela naturalistica e di gestione amministrativa per i tre membri designati dalla Comunità del Parco”, che in realtà sono: un archeologo, un geometra e una geologa _due su tre non idonei secondo la Legge e il loro curriculum_.

“Per la nomina dei rappresentati delle forze politiche la detta Legge 30/2015 prevede “due membri esperti in materie naturalistico ambientale”. Leggendo il curriculum della persona presentata dal capogruppo del Partito Democratico, si apprende che è laureata in Scienze Politiche, “tra le principali materie trattate: sociologia della comunicazione e dello sviluppo, statistica e metodologia, tecnica della ricerca sociale, competenze specifiche nel campo della ricerca sociale… ottima conoscenza delle tecniche di intervista…
Alle dipendenze della Regione Toscana nella Direzione Generale Programmazione e bilancio”.

“Nessuna attinenza anche per la candidata presentata dalla Lega – osservano Galletti e Noferi – che dalla lettura del curriculum risulta essere laureata in “marketing e comunicazione visiva (cinema-musica-teatro) Università di Pisa Facoltà di Lettere e Filosofia – Abilità: capacità e competenze in gestione pubbliche relazioni” e che lavora come Project Manager presso un cantiere navale a Massarosa.”

“Conformi alle disposizioni di legge sono invece i candidati presentati dalle associazioni ambientaliste e dalle associazioni di categoria, che hanno scelto rispettivamente una geologa e un commercialista.”

“Stupefacente anche l’istruttoria “senza rilievi” degli uffici tecnici al testo della proposta di delibera in questione (nda: la n.99) che non si sono posti il dubbio che i candidati non rispondessero ai requisiti di legge.”

“Quando si parla di “sistema consolidato” – scrivono le consigliere regionali – si vuole evidenziare proprio questo modus operandi, ormai talmente consolidato da procedere per inerzia o forse solo per l’arroganza di sapere che tanto nessuno controlla. Ormai è chiaro che tutte le forze politiche che hanno protestato contro il vecchio presidente e contro il vecchio comitato direttivo nelle varie sedute di commissione, in realtà sono d’accordo nello spartirsi dei posti che, se anche non portano lauti compensi portano sicuramente incarichi di prestigio a persone che vengono in questo modo fidelizzate.”

“Certo è che tra pochissimi giorni esattamente il 31 maggio, scadrà anche la carica in prorogatio dell’attuale presidente dell’Ente Parco che il governatore Giani dovrebbe sostituire; speriamo non cali a sorpresa un altro urbanista o un profilo assolutamente inadeguato come è stato fatto finora; sperare in un dottore in Scienze Forestali alla luce dei curricula letti finora sembra quanto meno speranza vana.”

“Appena la nuova organizzazione, presidente compreso, prenderà servizio rinnoverò la richiesta di accesso atti al Direttore del Parco – attacca Noferi – che dall’otto maggio sta ritardando a consegnare i documenti richiesti. Spero che ci sia un atteggiamento di collaborazione, perché è mia intenzione non dimenticarmi del parco e di tutti i parchi regionali fin quando sarò in questo Consiglio.”

Pazienti stomizzati, Galletti (M5S): “Regione garantirà assistenza protesica in continuità, anche per i dispositivi esclusi dagli elenchi regionali”

La Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, esprime soddisfazione per il voto unanime del Consiglio Regionale alla sua mozione in favore dei pazienti portatori di stomia che necessitano di un’assistenza protesica in continuità.

“I pazienti cronici portatori di stomia ed ex stomizzati in fase riabilitativa – dice Galletti – devono poter contare su un sistema sanitario regionale che sia in grado di fornire loro il dispositivo più idoneo alla loro condizione, garantendone la disponibilità nel tempo anche quando, in seguito a gare per forniture di nuovi ausili, tale dispositivo rimanga escluso dai cataloghi di fornitura autorizzati dalla Regione Toscana.”

“Grazie all’approvazione di questo atto – rileva la Capogruppo M5S – non solo si garantisce la continuità terapeutica alle persone con stomia, ma si introduce un concetto nuovo per la Regione Toscana: il compito del reperimento puntuale, anche tramite trattativa privata, degli apparati esclusi dalle gare di fornitura, ma indispensabili per consentire ai pazienti stomizzati una vita sanitaria, professionale e sociale, adeguata e dignitosa.”

Inchiesta Keu, Galletti e Noferi (M5S): “Bene l’abrogazione della norma incriminata. Ma nuovi elementi emersi testimoniano un PD allo sbando”

La Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti e la Consigliera Regionale, Silvia Noferi, intervengono a margine del voto in Aula per l’abrogazione dell’articolo 12 della Legge Regionale 32 del 2020, sulle disposizioni in materia di depurazione a carattere prevalentemente industriale. La famosa norma incriminata che ha portato all’inchiesta Keu.

Dicono Galletti e Noferi: “Attendiamo da 40 giorni una presa di posizione della maggioranza sullo scandalo Keu, che non sia soltanto di circostanza, e oggi ritroviamo il Partito Democratico in stato confusionale, in una situazione irrimediabilmente aggravata dalla quale difficilmente gli attori politici coinvolti riusciranno a smarcarsi senza conseguenze.”

“Quanto poi rivelato dall’ex Presidente Rossi – incalzano le pentastellate – e cioè che la modifica di legge fosse stata oggetto di un parere preventivo da parte della precedente Giunta, risultato negativo, sconfessa la posizione di Giani, che in un primo momento si era dichiarato come il notaio imparziale che ratifica le decisioni del Consiglio. E’ difficile infatti immaginare che non ne fosse a conoscenza.”

“Domani si insedierà la Commissione d’Inchiesta e chiederemo conto anche di questo – spiegano nella nota le esponenti cinquestelle – come chiederemo spiegazioni per il netto cambio di marcia di Giani, che con il voto di oggi in Consiglio ha di fatto abrogato la norma incriminata. Ben fatto. Ma perché allora non votare il nostro atto, presentato un mese fa in Aula e che chiedeva la stessa cosa?”

“Naturalmente auspichiamo che la Commissione di Inchiesta Keu sappia far luce su questi e altri interrogativi che emergeranno dalle indagini politiche, ma una cosa è certa: se esponenti di spicco di questa Giunta risulteranno gravemente coinvolti, non basteranno le scuse, la parola dovrà tornare ai cittadini attraverso il voto.”

Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in regione Toscana, e Silvia Noferi, Consigliera Regionale.

Operai Sfruttati a Poggio a Caiano, Galletti (M5S): “I diritti non hanno passaporto. Orlando convochi un tavolo speciale al ministero”

“Cinghiate sulle mani e turni di lavoro massacranti” La capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana, Irene Galletti, interviene sul caso di sfruttamento di alcuni operai extracomunitari emerso in una pelletteria di Poggio a Caiano (Prato) grazie alle indagini della Guardia di Finanza. Poi chiama in causa il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando chiedendo l’avvio urgente di un tavolo speciale per individuare e attuare un modello efficace per contrastare l’illegalità e lo sfruttamento sui luoghi di lavoro.

“Questo drammatico spaccato della quotidianità di una parte del tessuto produttivo pratese – osserva Galletti – denuncia una situazione che sta sfuggendo dal controllo delle istituzioni e sulla quale bisogna intervenire con determinazione. Serve un salto di qualità nella lotta contro il lavoro nero, lo sfruttamento dei lavoratori e le aziende clandestine, non l’ennesimo protocollo come quello rinnovato a dicembre 2020, che servono al massimo a individuare qualche caso singolo, lasciando nel silenzio un numero indefinito di altri lavoratori.”

“La rete del lavoro illegale a Prato ha dinamiche conoscibili e riconoscibili grazie ai sindacati e alle forze dell’ordine – sottolinea la Capogruppo M5S -, ma senza una reale volontà anche politica di stroncare questi fenomeni continueremo a indignarci per ogni caso che emergerà nelle cronache, se non a piangere l’ennesima vittima.” Poi l’appello ”Lo chiedo pubblicamente anche al ministro Andrea Orlando, che di recente è stato in Toscana per la tragica scomparsa di Luana D’Orazio: convochi un tavolo speciale al ministero per individuare e mettere in pratica un modello adeguato di contrasto a un’illegalità che a Prato si muove su cifre impressionanti. Non bisogna temere di colpire gli imprenditori disonesti né esitare a tutelare un lavoratore, italiano o immigrato: i diritti non hanno passaporto”.

“Era il mese di febbraio – ricorda la pentastellata – e si stavano consumando degli scontri tra lavoratori e forze dell’ordine davanti alla Texprint quando scrissi all’assessore Ciuoffo, titolare tra le altre deleghe alle politiche per la sicurezza e cultura della legalità e all’immigrazione, chiedendogli un intervento come Regione Toscana: nessuna risposta, nessun confronto con gli interessati, nonostante i problemi anche di ordine pubblico che ne sono derivati. Visitai personalmente il presidio con i deputati Gilda Sportiello e Riccardo Ricciardi, e ci confrontammo con i sindacati che ci descrissero un quadro serio e in potenziale peggioramento.” E conclude “È necessario intervenire adesso, senza altre attese: non ci può essere argine a fenomeni simili finché non si deciderà di mettere su delle serie politiche contro le disuguaglianze e combattere l’illegalità in ogni sua forma. E non parlo solo di Prato”.

Voto Cda Aeroporti, Galletti (M5S): “Con un voto di astensione la Regione tradisce l’interesse pubblico”

La Regione Toscana si astiene dal voto alla riforma statutaria voluta da Corporacion America e che mette in netta minoranza il socio pubblico nel Cda di Toscana Aeroporti. Il duro affondo di Irene Galletti, Capogruppo M5S in Consiglio Regionale.

“Con quale coraggio il Presidente Eugenio Giani e la sua maggioranza in Consiglio potranno confrontarsi con gli altri soci pubblici, i lavoratori dei due aeroporti, il Consiglio Regionale e tutti i toscani dopo che si è consumato oggi l’ultimo tradimento all’interesse comune?”

“La clamorosa astensione della Regione Toscana al voto per la riforma statutaria voluta da Corporacion America, giustificata con ragioni tecniche – e sarebbe interessante capire quali sono nel dettaglio – si chiede Galletti – è il modo più vergognoso che la Giunta poteva trovare per lavarsene le mani. Nonostante l’esito del voto fosse scontato, probabilmente Giani teneva comunque a mandare un messaggio di rassicurazione al renzismo toscano e ai gruppi economici satelliti, un pubblico e imbarazzante inchino dal quale sarà difficile che la maggioranza in consiglio possa prendere le distanze. L’annuncio riguardo una mozione di impegno dei dem al voto contrario sbandierata ieri sui giornali, a un giorno dal cda, suona come un tentativo maldestro di mettere una pezza sul buco che anche loro hanno contribuito a creare, con i loro voti in molti atti nella scorsa legislatura. Pensano forse che le persone siano così smemorate? Glielo ricorderanno a dovere gli elettori, dato che la riforma allo statuto si concretizzerà nel 2024 e nel 2025 si terranno di nuovo le regionali. E sempreché questa Giunta regga fino ad allora: non si è mai visto dal 1970 un inizio legislatura così rovinoso e preoccupante”.

“E adesso – attacca la pentastellata – che tornino in aula a parlarci della necessità di erogare a questa società 10 milioni di euro, senza uno straccio di vincolo ai dipendenti. Che ci dicano ancora quanto dovremmo essere felici che un nuovo socio straniero abbia portato “capitali freschi”, come ho sentito ripetere qualche anno fa nell’entusiasmo generale verso il nuovo investitore che assumeva la maggioranza, proprio per la cessione delle quote della Regione Toscana e l’irreversibile passaggio da una società a maggioranza pubblica a una privata”.

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Sulla vicenda interviene anche Filippo Nogarin, ricordando che da Sindaco di Livorno si espresse nettamente contro la procedura di privatizzazione alla quale Filippeschi dette il via libera con l’appoggio di Rossi ed evidenziando come la situazione odierna non sia altro che un riflesso di quelle prime decisioni.

Inchiesta Keu, Galletti (M5S): “Presidenza alla Lega, ma la maggioranza controlla la Commissione: anche per questo voto contrario”

“Dell’intero arco politico consiliare, l’unico gruppo tenuto a margine nel processo di decisione per la composizione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione che indagherà sull’inchiesta Keu e sul fenomeno delle infiltrazioni criminali nella nostra regione, è quello del Movimento 5 Stelle, da qui il nostro voto contrario. Curioso, considerato il fatto che siamo l’unico gruppo politico che non ha preso contributi elettorali dal settore delle concerie e che quindi, più degli altri, poteva garantire la necessaria distanza dai fatti e una conduzione senza obiezioni di opportunità politica.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle e neo commissaria della Commissione di Inchiesta sullo scandalo degli smaltimenti illeciti nel distretto del cuoio.

“Al netto di quando detto – sostiene la Capogruppo M5S – sarà importante condurre questa Commissione su due filoni: quello della mappatura ambientale, per tracciare i luoghi toccati dalle attività illecite di smaltimento, anche negli anni precedenti all’inchiesta, e fornire un valido strumento di indagine all’Assessorato dell’Ambiente. In secondo luogo servirà un’accurata analisi degli strumenti con i quali il Consiglio e la Giunta hanno svolto finora attività di prevenzione dei fenomeni di illiceità, oltre che sulle garanzie di trasparenza.”

“C’è da dire che il contributo del mondo accademico e delle associazioni che si occupano di legalità, come ad esempio la Fondazione Caponnetto che molto si è spesa su questo tema negli anni scorsi, era già arrivato nel 2018 all’interno della Commissione di Inchiesta sui rifiuti e sulle discariche sotto sequestro, presieduta dal Movimento 5 Stelle: la prima domanda che farò sarà sul perché quel campanello d’allarme è rimasto inascoltato”.

“Un ultimo fatto singolare da segnalare – rileva Galletti – è che sebbene la Presidenza della Commissione sia andata al gruppo della Lega, il Partito Democratico e Italia Viva detengono le due vicepresidenze: la maggioranza, di fatto, mantiene il controllo della Commissione. A tutti auguro comunque un buon lavoro, perché in questo momento ce n’è veramente bisogno.”

Piccoli ospedali periferici, Galletti (M5S): “Comitati si incatenano al Consiglio. Giani riferisca sui 6 milioni promessi ai microfoni di Striscia la Notizia”

La Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, dopo aver favorito l’incontro tra i rappresentanti dei Comitati per la difesa della salute di Volterra e Massa Marittima, il Presidente della Terza Commissione (Sanità e politiche per la salute), Enrico Sostegni e la Vicepresidente della Commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana, Donatella Spadi, ha raggiunto i manifestanti per raccogliere le loro istanze, rinnovare il patto di difesa del diritto alla salute nei territori periferici e annunciare una interrogazione immediata nella quale il Presidente Eugenio Giani dovrà rispondere dei 6 milioni di euro annunciati per l’Ospedale di Volterra ai microfoni di Striscia la Notizia in un servizio dello scorso gennaio.

“Anche oggi ho adempiuto al mio dovere di portavoce delle istanze dei cittadini nelle istituzioni, compito che ho svolto con piacere e spirito di servizio. Come è mia abitudine ho preferito favorire un dialogo diretto e senza filtri, affinché le richieste potessero giungere ai rappresentanti istituzionali, scevre di posizioni politiche di parte e libere da pregiudizi.”

Così Irene Galletti, Capogruppo M5S in Consiglio Regionale, a margine dell’incontro con i rappresentanti di Sos Volterra, della Pro loco Saline, di Volterra Infanzia e di alcuni rappresentanti dei cittadini di Massa Marittima, che si sono incatenati per protesta al Palazzo del Pegaso durante i lavori dell’Aula.

“Oltre agli Ospedali di Volterra e di Massa Marittima – ricorda Galletti -, sono molti in Toscana i piccoli presidi sanitari che stanno vivendo un momento di grande difficoltà. Complice la pandemia, ma anche la stagione dei tagli che nella legislatura precedente ha contraddistinto la politica del Partito Democratico in fatto di sanità.”

“E oggi – ricorda la Capogruppo M5S – alla vigilia degli Stati Generali della Salute, tornano in voga argomenti come quello della “Toscana diffusa” o della “Salute a Km zero”, temi su cui Giani, alle scorse elezioni regionali, ha manifestato una particolare sensibilità, basando la comunicazione della sua campagna elettorale sul ripotenziamento di quegli stessi presidi ospedalieri che proprio il suo partito, nella scorsa legislatura, aveva depotenziato.”

“Qualcuno forse ricorderà – incalza Galletti – che a gennaio scorso Striscia la Notizia chiese pubblicamente a Giani di rispettare l’impegno preso con i cittadini di Volterra e di fronte ai microfoni il Governatore annunciò ben 6 milioni in arrivo per l’Ospedale. Ma che fine hanno fatto questi soldi?”

“La domanda che ci poniamo non è solo retorica, infatti abbiamo protocollato un’interrogazione urgente, alla quale Giani dovrà rispondere nella prossima seduta di Consiglio. Un’interrogazione che sicuramente piacerà anche agli “amici di Striscia”, che sono soliti verificare le promesse fatte da chi, come Giani, fa dell’annuncio il suo mestiere.”

Chianni, Galletti (M5S): “I nostri atti sulla Grillaia giacciono nei cassetti della Commissione e intanto intorno alla discarica riprendono delle attività”

“Mentre i nostri atti sulla Grillaia di Chianni giacciono nei cassetti della Commissione in attesa di essere calendarizzati, sappiamo dai cittadini di movimenti attorno al perimetro della discarica, ufficiosamente descritti come opere di manutenzione ordinaria e piantumazione, ma ritenuti dai più come il campanello di allarme di una imminente riapertura.” Rileva Irene Galletti, Capogruppo M5S in Consiglio regionale. “E tutto questo accade nel silenzio assordante della Regione, che dall’autorizzazione concessa lo scorso anno non si è assunta alcun impegno in merito.”

E ricorda “Era maggio quando nel ‘96, i chiannerini e tanti altri abitanti dei territori limitrofi alla discarica, si ribellarono al conferimento in Grillaia dei fanghi provenienti dalle concerie di Santa Croce, situazione che sfuggì di mano alle istituzioni e si risolse in uno scontro tra cittadini e forze dell’ordine.”

“Oggi la Regione – attacca la pentastellata – si trova coinvolta nell’inchiesta Keu, che riguarda proprio i rifiuti delle concerie e le modalità illecite di smaltimento, e non possiamo che domandarci se non sia il caso di fermarsi un attimo e verificare lo stato ambientale della discarica di Chianni, proprio in virtù del fatto che venne a suo tempo chiusa a causa dell’inquinamento provocato dai percolati.”

“Avevamo preparato un atto in tal senso, di carattere precauzionale, con l’indicazione di monitorare la situazione attuale dei fanghi in Grillaia. Mozione neanche calendarizzata nella scorsa seduta di Consiglio perché ritenuta distante dai fatti delle Concerie di Santa Croce.”

E conclude “Insomma, il Partito Democratico non solo non si esprime sulla questione della Grillaia, ma pare non volerne neanche parlare. Una situazione imbarazzante che frantuma i rapporti già compromessi tra le istituzioni più alte della regione e i cittadini coinvolti nella vicenda, che giustamente annunciano iniziative legittime per proteggere la salute e l’ambiente. E in questa battaglia io sarò al loro fianco.”

Così Irene Galletti Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.