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Malattie rare, in Consiglio Regionale passa la mozione di Irene Galletti (M5S)

Una mozione di Irene Galletti (M5s), approvata dall’Aula del Consiglio regionale nella serata di ieri, martedì 14 settembre, per impegnare la Giunta regionale a: ”abolire la procedura del rinnovo semestrale del piano terapeutico di trattamento per i pazienti affetti da particolari patologie, rendendolo perlomeno annuale e abolendo la richiesta al paziente di dover anticipare il costo dei farmaci indicati nel piano; riconoscere ai malati il diritto di usufruire di un percorso terapeutico e sociale senza costi, ivi incluso, quando necessario, l’accompagnamento e, nel caso di impossibilitĂ  a lavorare, l’erogazione di una indennitĂ  mensile, sufficiente per condurre una vita dignitosa; attivarsi in Conferenza Stato-Regioni per raggiungere un sistema omologo nelle diverse regioni, che consenta ai pazienti di malattie rare di poter usufruire di una procedura di riconoscimento semplificata e non sottoposta a rinnovi”.

La mozione premette come le malattie rare, tra queste la Cipo-poic (pseudo ostruzione intestinale cistica), in virtĂą della scarsa incidenza nella popolazione, siano spesso trascurate, e che la ricerca tenda invece a concentrarsi sullo studio di patologie maggiormente diffuse; conseguentemente gli affetti da particolari patologie vengano spesso trattati, sotto il profilo burocratico, alla stregua di ammalati di disfunzioni piĂą comuni e meno invalidanti. Non solo, nonostante la Cipo-poic, malattia rara al punto da non conoscerne la prevalenza, sia inserita nell’Elenco delle malattie rare esentate dalla partecipazione al costo dal Dpcm del 2017 che regola i nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza), spesso i pazienti sono costretti a sopportare costi, in termini di tempo, accompagnamento, terapie necessarie, verifiche semestrali e anticipazioni di denaro per farmaci. L’atto, inoltre, ricorda come la Regione Toscana, con una serie di provvedimenti, preveda che ”ai pazienti affetti da |particolari patologie, nonostante l’assistenza fornita dal servizio sanitario nazionale, qualora incorrano in rilevanti spese per ulteriori livelli di assistenza, venga assicurato un supporto economico per non gravare sul bilancio familiare di persone spesso private della possibilitĂ  d lavorare”. La mozione, infine, fa presente come i citati provvedimenti prevedano ”che il piano terapeutico di trattamento debba essere limitato a un periodo non superiore a sei mesi e rinnovato solo dietro relazione del medico curante, e che, considerando il tipo di malattia, appaia inutile dal punto di vista clinico, oltre che estremamente stressante per il paziente, richiedere l’aggiornamento semestrale del piano terapeutico, obbligando il malato al continuo spostamento tra ambulatori e centri, per eseguire analisi e esami, risultati sempre uguali o peggiori”.

(Zto/Adnkronos)||ISSN 2465 – 1222|15-SET-21 12:21|

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Insieme per Vecchiano, Galletti (M5S): “Il M5S sostiene Angori sindaco e il suo candidato Gabriele Fabbris”

“Anche il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte sosterrà la lista “Insieme per Vecchiano” nella corsa per la rielezione del sindaco Massimiliano Angori, e lo fa schierando un giovane candidato di 24 anni, laureato in economia e in procinto di conseguire la specializzazione.” Così la Presidente del Gruppo consiliare regionale del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, a margine della cena di presentazione dei candidati della lista “Insieme per vecchiano”.

“Gabriele Fabbris incarna perfettamente la nostra idea di candidato ideale: un giovane preparato, con buone idee e una grande voglia di mettersi in gioco per dare un contributo al paese che ama e che abita, attraverso un sano impegno politico” – scrive Galletti -. “La nostra proposta programmatica ha trovato convergenza e sinergia con quelle delle altre forze politiche che sostengono Massimiliano Angori, anche grazie alla sua preziosa mediazione. Una qualitĂ  imprescindibile, che il nostro candidato sindaco dovrĂ  tener ben presente quando si troverĂ  a dover scegliere la squadra di governo. Il 3 e il 4 ottobre vi invito dunque a scegliere il futuro. Scegliete “Insieme per Vecchiano” con un voto di preferenza a Gabriele Fabbris, il candidato del Movimento 5 Stelle”

Conclude Irene Galletti, Presidente del Gruppo Consiliare regionale Movimento 5 Stelle.

Interviene con un commento anche Gabriele Fabbris, spiegando le ragioni del suo impegno politico: “Ho scelto di candidarmi per poter dare al territorio in cui sono cresciuto un contributo fatto di impegno, studio e passione, con il fine unico di migliorare la qualità della vita dei cittadini del Comune di Vecchiano.”
“Se eletto – scrive Fabbris -, il mio impegno nei prossimi 5 anni verterĂ  soprattutto nel salvaguardare e valorizzare le bellezze naturalistiche del nostro territorio, lavorando per un turismo che porti sviluppo e lavoro ma al tempo stesso sia improntato alla sostenibilitĂ  ambientale. Inoltre, il mio obbiettivo sarĂ  di avvicinare quanti piĂą giovani possibile alla vita politica, per coinvolgerli nelle scelte che riguarderanno anche il loro futuro.”

Scuola secondaria Cozzi di Crespina Lorenzana, Galletti (M5S): “Interrogazione regionale per chiarire i motivi che hanno portato all’esclusione di 16 bambini”

La Capogruppo M5S in Consiglio Regionale, Irene Galletti, interviene in merito al caso dei 16 bambini esclusi dalla scuola secondaria “Cozzi” di Crespina Lorenzana e annuncia un’interrogazione in Regione.

“Crediamo sia necessaria chiarezza su quanto sta avvenendo alla scuola “Cozzi” di Crespina Lorenzana, e per questo presenteremo una interrogazione alla Regione perchĂ© vada a fondo su alcuni passaggi contestati anche da associazioni e comitati di genitori – spiega Galletti -. Se il progetto prevedeva infatti una capienza fino a 250 studenti, per i quali erano stati calcolati gli spazi necessari per il modello di Scuola Senza Zaino, allora la giustificazione per cui la riduzione servirebbe a evitare le cosiddette classi pollaio non avrebbe fondamento. Troviamo poi che sia grave l’ingerenza che è avvenuta contro l’autonomia scolastica, oltre che contraria al modello didattico in base al quale la scuola ha ricevuto il contributo del MIUR, e ingiustamente limitativa nei confronti degli studenti esclusi provenienti dai comuni limitrofi. Per tutte queste ragioni – incalza la consigliera regionale – come Movimento 5 Stelle terremo alta l’attenzione su questo caso e chiederemo spiegazioni piĂą dettagliate.”

E conclude “La scuola dovrebbe essere la prima istituzione, dopo la famiglia, a educare all’apertura e all’accoglienza, mentre qui assistiamo a un inspiegabile comportamento da parte del sindaco e della giunta contro famiglie e studenti che si vedono chiudere le porte in faccia con giustificazioni quantomeno fantasiose”.

Così Irene Galletti, Capogruppo M5S in Consiglio Regionale della Toscana.

Discarica della Grillaia di Chianni: Comitati e M5S rendono pubbliche le criticità che mettono in discussione la delibera che autorizza i conferimenti”

Irene Galletti interviene in chiusura della Conferenza Stampa.

I comitati Stop Grillaia e Gruppo Zero, insieme alla Capogruppo M5S in Regione Toscana Irene Galletti, hanno illustrato in conferenza stampa a Terricciola le ragioni per cui la delibera autorizzativa della Regione Toscana, che consente il conferimento di amianto nella discarica della Grillaia di Chianni, dovrebbe essere sospesa.

“Nei giorni scorsi – spiega Galletti – ho consegnato all’Ufficio Archivio e Protocollo del Consiglio Regionale una lettera destinata all’Assessora con deleghe all’Ambiente Monia Monni, che ricostruisce, con minuzia normativa, l’iter cronologico-autorizzativo che ha accompagnato la discarica della Grillaia di Chianni, dalla prima attivazione nel 1990 fino all’attuale situazione.”

“Grazie all’intervento dei membri del Comitato Stop Grillaia – ricorda la pentastellata -, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella ricostruzione storica dei fatti, abbiamo potuto accertare che sussistono importanti elementi per ritenere che la delibera che consente il conferimento di amianto nella discarica della Grillaia debba essere rimessa in discussione.”

“A questo punto l’Assessora Monni potrĂ  verificare, dati alla mano, che le ragioni dei comitati sono solide e potranno essere difese facilmente in ogni sede. E qui oggi, in conferenza stampa, rendiamo pubblici questi dati, certi che contribuiranno a ristabilire la veritĂ  ed a stimolare la Giunta regionale a rivedere le proprie posizioni. Ma se così non fosse – conclude la Capogruppo M5S – deve essere chiaro che ambiente e salute sono le nostre prioritĂ : se la trincea di queste nobili battaglie dovrĂ  essere scavata a Chianni, il Movimento 5 Stelle sarĂ  in prima linea al fianco dei cittadini.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

In conferenza stampa, attraverso la cronistoria che descrive tutti i passaggi normativi riferibili agli ampliamenti e ai conferimenti nella discarica di Chianni, il Comitato Stop Grillaia è riuscito ad individuare due criticità che mettono in discussione la DGR 629/2020. La prima è relativa al fatto che la delibera autorizzativa della Regione si basa sul presupposto che, a causa della chiusura anticipata nel 1998, non sono stati conferiti circa 300.000 m3 di rifiuti rispetto a quelli autorizzati. Questo è in contrasto con i dati tecnici pubblicati da Arpat nel 1999 e anche il progetto presentato da Nuova Servizi Ambiente nel 2018, tra l’altro, sembra confermare i dati dell’agenzia regionale.
La seconda criticitĂ  è relativa al monitoraggio ante operam delle fibre di amianto aerodisperse. In termini procedurali la validitĂ  del procedimento autorizzativo (conferenza dei servizi, AIA e delibera di giunta) è subordinata all’osservazione di una prescrizione che prevede un monitoraggio a cadenza mensile delle fibre aerodisperse a far data da giugno 2020. La prescrizione prevedeva infatti che i dati della campagna di monitoraggio fossero inviati agli uffici competenti (Regione Toscana, Asl, Arpat, Comune di Chianni, etc) non appena disponibili. Questo monitoraggio in realtĂ  risulta essere stato avviato con quasi un anno di ritardo, e la prima comunicazione del ritardo è stata trasmessa alla Regione ad aprile di quest’anno, facendo riferimento a cause la cui corrispondenza alla realtĂ  sarebbe da verificare.

A tal proposito, Marco Presi e Luca Picchi di Stop Grillaia, non si accontentano di rendere pubblici questi dati, ma per conto del comitato chiedono “un chiarimento ufficiale da parte degli enti preposti riguardo le tematiche esposte in conferenza ed alla palese incongruenza tra i dati presi in considerazione in fase di progetto e la documentazione tecnica storica fornita dall’allora gestore del sito e convalidata dalle misurazioni richieste dalla provincia di Pisa durante la fase di esercizio.”

Oltre a questo vogliono sapere “Come mai non sia stata sospesa l’autorizzazione in conseguenza della mancata effettuazione del monitoraggio ante operam, come previsto nel piano di monitoraggio e dalla delibera di autorizzazione.”

In rappresentanza del Comitato Gruppo Zero ha partecipato alla conferenza stampa anche il professor Pasquale Vaira, che con l’occasione annuncia che “Il Gruppo Zero sta lavorando su nuove ed importanti iniziative tese a sollecitare l’intervento dell’amministrazione regionale, ed in sinergia con le attivitĂ  degli altri gruppi, per giungere alla definitiva chiusura della discarica. Di queste iniziative a breve verrĂ  data evidenza anche agli organi di stampa. Intanto – conclude Vaira – oggi anticipiamo in visione il nuovo video a supporto della campagna di sensibilizzazione e vi aspettiamo sulla nostra pagina Facebook dove potrete visualizzarlo e condividerlo con tutti i vostri amici. Visto che siamo di fronte ad un cambio di passo, alziamo anche il ritmo con questo video! “

Il video del Gruppo Zero sarà pubblicato sulla fanpage ufficiale del Comitato (https://www.facebook.com/gruppozerogrillaia) a conclusione della conferenza stampa e su tutti i canali web dei gruppi che si oppongono alla riapertura della discarica della Grillaia di Chianni.

Galletti e Noferi (M5S): Considerazioni sulla nota di aggiornamento al DEFR

“Questa nota di aggiornamento al DEFR è scritta male, racconta di cose che sono ormai acquisite e in corso mentre non spiega quali progetti la Toscana avrebbe pensato per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tanto che è impossibile per chi è all’opposizione o per quei cittadini che mossi da curiosità, volessero veramente informarsi su qual è il progetto e la visione dell’attuale amministrazione per la Toscana.

Tra le cose piĂą macroscopiche che si rilevano nella nota di aggiornamento è sicuramente la confusione relativa al capitolo “Interventi per lo sviluppo della Piana Fiorentina – Obiettivi per il 2021” dove non si capisce cosa voglia fare il Partito Democratico: si parla di “qualificazione” dell’aeroporto di Peretola ma non si spiega cosa voglia dire; scritto così si potrebbe interpretare che l’aeroporto di Peretola non abbia la qualifica di aeroporto. E quindi cosa sarebbe stato fino ad ora?
Non si capisce nemmeno se il PD voglia fare un nuovo aeroporto nella Piana, perché al di là delle conferenze stampa dove si presenta un nuovo Masterplan, in realtà non risulta depositato nessun nuovo progetto.

La Commissione Europea ha inviato una lettera ufficiale dove risponde che non è possibile ripresentare un progetto bocciato dal Consiglio di Stato come quello della pista con orientamento 12/30, ma nella nota di aggiornamento al DEFR questo non viene specificato, si tergiversa.

Per quanto riguarda la visione “green”, chi abbia il coraggio di leggere questo guazzabuglio della Nota di Integrazione al DEFR, si renderà conto che in una pagina viene scritta una cosa e nella seguente, esattamente l’opposto.

Per quanto riguarda il settore della Sanità, le difficoltà e le incertezze della Giunta continuano ad essere palesi anche nella versione scritta, dove fra gli oscuri: “Modello delle Competenze” e “Comunità di Pratica”, si constata la mancanza assoluta di un piano pandemico come lo richiede la legislazione nazionale.”

Peretola, un ordine del giorno spacca i partiti: M5S vota unitariamente contro la nuova pista a Firenze e rilancia una riqualificazione delle infrastrutture esistenti

“Mentre un sindacato di lavoratori aeroportuali attendeva invano il governatore che stava invece seguendo la votazione in consiglio, nella stessa aula si è pesata la coerenza dei partiti, che si sono spaccati alla resa dei conti sulla nuova pista di Peretola. Il M5S resta invece solido nella posizione espressa da sempre a tutti i livelli: favorevoli a riqualificare i due scali per i loro target di traffico e bacino, nel rispetto dell’urbanistica e dell’ambiente, e contrari a un nuovo aeroporto nella Piana fiorentina”.

Così commentano la votazione di oggi su un ordine del giorno relativo alla nuova pista aeroportuale le consigliere del M5S Irene Galletti e Silvia Noferi.

“I dem regionali dovranno ora spiegare le loro scelte sui territori che verrebbero danneggiati da questo progetto, la cui procedura è stata bocciata giĂ  dal Consiglio di Stato. E al resto della Toscana spieghino come mai le loro prioritĂ , che dovrebbero andare incontro all’interesse pubblico e alle esigenze di chi attende infrastrutture essenziali da anni, sembrano strizzare l’occhio al privato”.

“Stupefacente poi che il Partito Democratico, per poter votare l’ordine dei giorno, abbia chiesto di togliere dalla narrativa che a Sesto Fiorentino appoggerĂ  Lorenzo Falchi, da sempre contrario alla nuova pista, a candidato sindaco. A lui il nostro plauso per la soliditĂ  con la quale porta avanti questo impegno” Concludono le consigliere regionali.

Fondazione Stella Maris, Galletti (M5S): “ Interrogazione regionale sull’opportunità di conferire il Gonfalone d’Argento”

La Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, Irene Galletti, annuncia un’interrogazione regionale sull’opportunitĂ  di conferire il Gonfalone d’Argento alla Fondazione Stella Maris. Su alcuni dipendenti della Fondazione pendono attualmente dei procedimenti giudiziari, uno dei quali relativo ai maltrattamenti perpetrati a danno dei disabili nella struttura di Montalto di Fauglia. Solo una settimana prima della consegna dell’onorificenza, sono stati mostrati in sede di giudizio i video dei maltrattamenti: una beffa troppo dolorosa per i parenti delle vittime.

“Una doverosa premessa: la Fondazione Stella Maris ha al suo interno delle grandi professionalitĂ  nel campo della ricerca e della cura nel settore della neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Ma non si può ignorare che non piĂą tardi di due settimane fa si è tenuta l’udienza per il maxi processo che vede imputati il direttore sanitario, due medici e undici operatori per maltrattamenti agli ospiti, avvenuti nel centro di Fauglia. Ricordiamo anche che il direttore generale della Stella Maris Roberto Cutajar, che aveva scelto il rito abbreviato, è giĂ  stato condannato a due anni e otto mesi così come un altro operatore ha giĂ  patteggiato la sua pena. A fronte di tutto questo è inaccettabile l’assegnazione del Gonfalone d’Argento alla Fondazione, perdipiĂą con una tempistica veramente infelice. Per questo raccolgo il grido di dolore che mi è arrivato dalle famiglie delle vittime, e chiedo a loro nome spiegazioni per l’attribuzione del riconoscimento.”

Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Teatro del Silenzio, Galletti (M5S): “Quali permessi hanno autorizzato l’evento dal vivo con 5mila spettatori? Lo chiariremo con un’interrogazione regionale”

Il Movimento 5 Stelle annuncia un’interrogazione regionale per chiarire quali autorizzazioni abbiano consentito a 5mila spettatori di partecipare al concerto di Andrea Bocelli quando le norme anti-Covid vigenti ne consentono un massimo di mille.

“La Toscana non ha mai derogato ai limiti di capienza dei luoghi di spettacolo, come hanno fatto in altre Regioni – spiega Galletti – capiamo quindi la rabbia dei rappresentanti del Comitato dei Promoter Toscani di Musica dal Vivo, che giustamente chiedono che sia fatta chiarezza sulle vicende ha hanno portato ad autorizzare un evento in presenza con un pubblico di cinque volte superiore al limite consentito per legge.”

“Questa mancanza di sensibilitĂ  nei confronti di un settore che, piĂą di altri, sta pagando il caro prezzo della pandemia – scrive la pentastellata – nel migliore dei casi evidenzia una mancanza di controllo da parte di chi guida la nostra Regione su quanto avviene nei territori. Mentre nel peggiore evidenzia una tendenza nel distinguere tra figli e figliastri.”

“Ipotesi entrambi inaccettabili, che ci auguriamo vengano smentite al più presto dal Presidente Eugenio Giani, con argomentazioni plausibili e rispettose di un settore che, da solo, alimenta una parte importante dell’economia della nostra Regione.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana.

Progetti educativi zonali, Galletti (M5S): “La Regione si impegna a garantire la continuità dei progetti scolastici già avviati”

Approvato l’Ordine del giorno della Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Irene Galletti, che impegna la Giunta regionale a garantire il proseguimento e la continuità dei Progetti Educativi Zonali per i ragazzi in età scolare.

“Grazie al nostro Ordine del giorno, collegato alla Proposta di Deliberazione numero 115 relativa al “Documento di economia e finanza regionale”, siamo riusciti a portare all’approvazione un testo che impegna la Giunta toscana a garantire la prosecuzione dei Progetti Educativi Zonali in età scolare.”

“Un risultato non scontato – secondo Galletti – considerato che non si hanno notizie di stanziamenti da parte della Regione, se non quelli citati dall’Assessora Alessandra Nardini in un comunicato del 6 luglio scorso, in cui annunciava di aver trovato le risorse per i Progetti Educativi Zonali per bambini in etĂ  prescolare “grazie a un minuzioso lavoro di recupero di risorse tra i capitoli del bilancio regionale” senza però rendere conto dei finanziamenti per i ragazzi in etĂ  scolare, quelli dai 6 ai 18 anni, ovvero la maggior parte.”

“Adesso – rassicura la Capogruppo M5S e conclude – vigileremo sull’effettivo reperimento da parte della Regione dei soldi necessari a dare continuitĂ  educativa ai progetti giĂ  avviati, affinchĂ© le promesse vengano mantenute e i nostri ragazzi possano continuare ad usufruire di tutte le preziose iniziative messe in campo per contrastare l’abbandono scolastico e per favorire l’inclusione sociale.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana.

Terme di Montecatini, Galletti (M5S): “Un Patrimonio Mondiale Unesco che alla Regione non interessa mantenere pubblico”

La maggioranza in Regione Toscana guidata dal Partito Democratico respinge l’Ordine del giorno presentato dalla Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, Irene galletti, per salvaguardare il patrimonio immobiliare delle Terme di Montecatini e per mantenere pubblica la proprietà.

“Per quanto riguarda le partecipate – scrive Galletti – all’interno del DEFR era contenuta una nota sulle Terme di Montecatini, che proprio in questi giorni è stata proclamata a Fuzhou in Cina, all’interno di un progetto transnazionale che riunisce 11 cittĂ  termali europee, Patrimonio Mondiale Unesco. Un importante riconoscimento al quale però non si è affiancato in questi anni un pari impegno da parte della Regione nel mantenere intatto il patrimonio immobiliare di questa cittĂ  termale, unica nel suo genere.”

“Serve quindi un piano di rilancio urgente, ma lungimirante nel preservare un bene che deve rimanere di proprietà della città e dei cittadini toscani. Qualcosa di profondamente diverso da
una semplice razionalizzazione, che nel linguaggio della Regione Toscana ha sempre significato tagliare o, peggio, alienare.”

Secondo la Capogruppo M5S “Per scongiurare questo scenario e superare l’insufficiente proposta della maggioranza, attraverso un nostro Ordine del giorno, abbiamo formulato delle specifiche richieste alla Giunta Regionale, ovvero: attivare un confronto con il Mise per individuare i fondi pubblici per l’acquisto della maggioranza del capitale sociale, estinguendo i vari tipi di debito che già sono in essere; mantenere la maggioranza della società sotto il controllo pubblico, eventualmente affidandone la gestione a un soggetto privato in grado di rilanciarla; ma soprattutto mantenere pubblica la proprietà dello stabilimento denominato Tettuccio, la vera e propria perla del complesso termale che il predecessore di Giani, l’ex Presidente Rossi, aveva promesso di tutelare.”

“Proposte di buon senso che il Partito democratico ha respinto senza motivare la propria decisione. Qualcosa che i toscani, ma soprattutto i cittadini di Montecatini devono sapere.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana.

A margine del voto dell’Assemblea toscana interviene anche Simone Magnani, Capogruppo M5S in Consiglio Comunale a Montecatini Terme: “Non ci sorprende ma ci lascia un profondo stato di delusione il comportamento della Regione. Prima con Rossi ed ora con Giani, la Regione continua ad ignorare il territorio e le sue necessità. Le Terme di Montecatini hanno inserito la città nella lista Unesco ma per il PD continuano ad essere un fardello di cui disfarsi. Lo slittamento a dicembre della messa in liquidazione è fumo negli occhi per la città.” Poi la riflessione “La politica regionale ha dichiarato la propria sconfitta non sapendo sfruttare una delle proprie maggiori ricchezze: il Termalismo.”

E conclude “Come M5S continuiamo a chiedere ai soci di Terme di inviare formale richiesta di convocazione al Mise per lavorare ad un piano B in caso di, probabile, fallimento di questo scellerato bando di privatizzazione.”