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ESPOSTO SU RIFORMA SANITĂ€ “LEGGE IN VIGORE DIVERSA DA QUELLA VOTATA”

“Una mano amica del Partito Democratico è intervenuta dopo l’approvazione sul testo, per correggerne delle parti. Questo è un “falso”, grave, che rafforza l’aura di illegalitĂ  che permea la riforma sanitaria. Dopo l’indeterminazione delle Aziende USL, errore sostanziale che rende nulli gli atti dei direttori nominati, qui parliamo di un illecito vero e proprio quindi ci rivolgeremo con un esposto alla magistratura” hanno aggiunto mostrando i testi degli atti effettivamente difformi e i passaggi della votazione in aula che non giustificano tali variazioni.

“Delle numerose discrepanze ve ne mostriamo due legate al Preambolo della legge. Nel caso del Consiglio Sanitario Regionale, stralciato su richiesta di Rossi e Marras senza modifica del preambolo, la mano amica del PD ha corretto l’errore addirittura con un paragrafo sostitutivo che parla d’altro, ma ancor più eclatante è quanto accaduto sul Dipartimento della Prevenzione, dove l’aula aveva votato il testo originale senza modifiche e la mano amica ha modificato comunque il Preambolo nella parte relativa a questo organismo, per perfezionare alcuni passaggi”.

“Questa mano amica è stata guidata quindi con precisione e indirizzo politico. Ha “difeso” illegalmente la causa politica del Partito Democratico”.

“Per questo chiediamo le dimissioni dell’assessora Saccardi quale principale figura politica che poteva indirizzare queste modifiche. In parallelo le figure tecniche che hanno operato queste modifiche devono essere identificate e perseguite. E infine chi da garante del corretto svolgimento dei lavori ha consentito tutto questo ha dimostrato la sua incapacità e a nostro parere deve essere sfiduciato dal Consiglio Regionale”.

Atti e video presentati in conferenza stampa disponibili al seguente link http://bit.ly/1nnimuV

 

DENUNCIA M5S SU RIFORMA SANITĂ€ “DOPO L’ERRORE L’ILLECITO”

Conferenza Stampa:  venerdì 15 gennaio 2016, ore 11:00 – Sala 10, Consiglio regionale

Dagli errori agli illeciti nel percorso di approvazione della riforma sanitaria toscana. Domani in conferenza stampa la denuncia del Movimento 5 Stelle in merito al falso rilevato dal confronto tra quanto il Consiglio regionale ha votato in aula nel dicembre scorso e la legge n.84/2015 pubblicata sul BURT.

“Una mano amica del Partito Democratico è intervenuta sul testo della legge dopo la sua approvazione, risolvendo alcuni problemi dell’atto normativo frutto del dibattito in Consiglio regionale. Un falso che denunceremo anche alla magistratura, chiedendo sospensione della legge e identificazione e perseguimento dei responsabili”.

Interverranno:

Giacomo Giannarelli, consigliere regionale capogruppo M5S

Andrea Quartini, consigliere regionale M5S – Commissione SanitĂ 

M5S LIVORNO E TOSCANA “66 LAVORATORI NON POSSONO ASPETTARE, REGIONE INTERVENGA”

L’assessora al lavoro del Comune di Livorno, Francesca Martini, oggi in Consiglio regionale con i consiglieri Irene Galletti ed Enrico Cantone per lanciare un appello istituzionale affinché sia risolto l’intoppo normativo che blocca l’assunzione di 66 inoccupati e disoccupati in Provincia di Livorno.

“Il Comune di Livorno è capofila del progetto PULCR LAV finanziato dalla Regione Toscana, che crea 66 posti di lavoro di pubblica utilitĂ , per arginare la grave crisi occupazionale della provincia livornese, area di crisi complessa. Purtroppo tutto è fermo perchĂ© nel 2015 il decreto legislativo 150 ha individuato nuovi criteri per le liste di inoccupati e disoccupati presenti nei Centri per l’Impiego ed è necessaria una modifica del regolamento regionale. Il Consiglio potrebbe sanare la questione con un atto normativo e siamo qui oggi per sollecitare l’istituzione a questo atto di responsabilitĂ  verso 66 persone.”

“Questo aggiornamento è funzionale non solo al progetto PULCR LAV, ma a tutte le azioni di incentivo all’impiego. Per questo ci siamo associati al sollecito proposto dal Comune di Livorno, trattandosi di un tema che interessa tutta la Toscana, e lo tradurremo in atti formali precisi sin da subito.”

“Il consiglio regionale ha avviato una commissione ad hoc per il rilancio della costa toscana” ha aggiunto Enrico Cantone, vicepresidente della commissione Toscana Costiera e Arcipelago. “Riteniamo fondamentale come M5S che questo organismo si concentri sul risolvere problemi pratici. Ad esempio iniziamo a favorire una celere approvazione di questa proposta di legge risolutiva, problema gestibile con una soluzione a portata di mano”.

Nota di dettaglio

Il progetto PULCR LAV coinvolge il Comune di Livorno (capofila), i comuni di Collesalvetti e Rosignano (partner), il Consorzio di Bonifica, Casalp e Provincia di Livorno per le procedure selettive.

VIOLENZA DI GENERE “VITTIME ABBIANO CURE SANITARIE E SOCIALI GRATUITE”

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno presentato una mozione per impegnare la giunta a garantire prestazioni sanitarie e sociali gratuite alle donne vittime di violenza.

“Chiediamo a tutte le forze politiche l’approvazione celere di questo provvedimento già presentato con successo dal Movimento 5 Stelle in diverse regioni italiane.

La gratuità delle prestazioni sanitarie e sociali relative al percorso di supporto delle donne vittime di violenza è un intervento doveroso e cruciale. Ci sono donne che non fanno un’analisi medica da anni perché il partner violento non lo consente e vivono la loro dipendenza economica come una barriera insormontabile per iniziare una vita diversa. Con questa mozione possiamo abbattere anche in Toscana una componente importante di questa barriera.

La violenza di genere è un’emergenza sociale da risolvere con meno parole e più fatti. Dopo l’ambigua operazione sul codice rosa che abbiamo contestato a livello nazionale, attendiamo infatti che la Giunta dia esecutività alla mozione M5S votata all’unanimità dal consiglio regionale il 21 luglio scorso e soprattutto l’atto analogo, co-firmato da esponenti PD, approvato in aula il 21 ottobre”.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1ni8Lpg

DANNO ERARIALE GIGANTESCO: 30 MILA CONCESSIONARI NON PAGANO DAL 1970

Dal 1970 ad oggi i circa 30 mila concessionari di beni del demanio idrico toscano – corrispettivo del marittimo che interessa laghi e fiumi – non pagano l’imposta regionale su tale concessione. Tra i debitori molti comuni coperti finora dal silenzio della Regione Toscana che però ha messo nella legge di stabilitĂ  una sanatoria loro dedicata: il saldo del 20% di quanto dovuto, condona ogni debito. Ma manca una banca dati delle concessioni, quindi i debitori potranno farla franca. Pronta interrogazione del Movimento 5 Stelle.

“Quando abbiamo visto il PD condonare l’80% del dovuto ai concessionari del demanio idrico a quattro anni dalla triplica dell’imposta, ci è venuto il dubbio e oggi ne abbiamo la conferma: abbiamo l’ennesima scandalosa prova dell’incapacità di governo del PD toscano. Con quale dignità si chiedono sacrifici agli imprenditori onesti e ai cittadini, con strette sull’ISEE e contributi di digitalizzazione, quando poi si graziano per mezzo secolo i concessionari del demanio idrico?” si chiedono i Cinque Stelle.

“Ma lo scandalo è che mai finora il governo monocolore toscano ha fatto recupero crediti, portando la situazione ad un livello tale da poter mandare in dissesto i Comuni inadempienti verso la Regione. Basti pensare che il solo Comune di Montignoso dovrebbe per un anno circa 200 mila euro. A poco poi vale una sanatoria degna dell’era berlusconiana “paghi 2 e qualche sanzione e ci dimentichiamo che dovevi 10”, quando ad oggi non è stata fatta alcuna operazione di monitoraggio delle concessioni realizzate e del debito accumulato. I 6 milioni di introiti previsti per l’operazione derivano infatti solo da qualche centinaio di concessionari accertati su 30 mila presunti:  lo 0,3% del totale. Un danno erariale gigantesco” dichiarano i consiglieri M5S.

“Purtroppo fino all’arrivo del M5S in regione, complice una stampa quantomeno disattenta, la narrazione tossica del buongoverno toscano passava per buona, accumulando lo sporco sotto il tappeto. Oggi ci siamo noi e sotto il tappeto ci troviamo ben altro rispetto alla polvere” concludono i consiglieri M5S.

INQUINAMENTO MARMETTOLA “DOPO NOSTRA AZIONE REGIONE CHIEDE PROVVEDIMENTI A MINISTERO”

Le acque superficiali di Frigido e Carrione hanno “classificazione peggiore” tra i corpi idrici apuani e non rispettano i livelli minimi della direttiva UE 60/2000. Questo è legato all’inquinamento da marmettola dovuto ad un mancato rispetto della normativa sulla gestione rifiuti da parte delle imprese estrattive. Lo scrive la Direzione ambiente regionale al Ministero dell’Ambiente in una nota inviata il 23 dicembre scorso, contenuta nella risposta all’interrogazione del Movimento 5 Stelle sul tema. La nota richiede “l’adozione di opportuni provvedimenti riguardo all’inquinamento da marmettola” dei fiumi Carrione e Frigido.
“La nostra azione è arrivata a segno e la Giunta ha chiesto aiuto al Ministero per risolvere un problema che è evidente e riguarda l’illegalità a Massa Carrara. Ogni impresa estrattiva esercita tramite autorizzazione e questa deve essere fornita in presenza di un documento di progettazione dei Piano di gestione rifiuti, a garanzia che l’attività sulla cava non incida su terra acqua e aria diffondendo inquinanti. Se Frigido e Carrione sono bianchi di marmettola significa che o l’impresa estrattiva non rispetta il documento o nessuno gliel’ha chiesto. In entrambi i casi si parla di un illecito che dev’essere perseguito.
Accanto a questo denunciamo l’incapacità imprenditoriale di chi finora ha vissuto di rendite di posizione e impunità senza preoccuparsi delle conseguenze per la popolazione, perché la Regione aveva previsto interventi di sostegno ai progetti di innovazione tecnologica per il riciclare la marmettola, ma l’unico esistente è quello che la rifornisce alla Tioxide di Scarlino per neutralizzare i reflui acidi della sua produzione. Ben poco rispetto al necessario”.
Si allegano
– Interrogazione del Movimento 5 Stelle http://bit.ly/1Pp9ICC
 
– Risposta Fratoni, Ceccarelli e Saccardi con Nota a Ministero dell’Ambiente disponibile al seguente link http://bit.ly/1HoDEf0
 
Andrea Quartini, Irene Galletti, Gabriele Bianchi, Enrico Cantone Consigliere Portavoce alla Regione Toscana

SANITĂ€, DIMENTICANZA ASL NON E’ PROBLEMA FORMALE. SACCARDI SI DIMETTA

Da 12 giorni la sanità toscana subisce l’errore compiuto dal Partito Democratico in sede di approvazione della riforma: lo stralcio richiesto da Marras e Rossi e votato dal PD ha prodotto una legge che presenta come di nuova istituzione le 12 Aziende USL soppresse dalla legge stessa, attualmente senza direzioni, rendendo i tre direttori generali della macro Aziende USL responsabili di organismi senza ambiti di riferimento.

“Questo problema non è formale ma sostanziale, a meno che il PD non voglia convincere la popolazione che quanto scritto in una legge, esercizio della sovranità popolare, possa essere ignorato.

Da 12 giorni la sanità toscana è senza organismi amministrativi e se un cittadino qualsiasi volesse rivalersi per un danno subito oggi non avrebbe un referente legittimo, e per questo la spunterebbe in qualsiasi tribunale” hanno aggiunto. “Il tentativo di Marras di minimizzare l’errore ha il pregio di darne l’ampiezza: in questa legge infatti serve la ruota della fortuna per capire quante sono le Aziende USL definite. Abbiamo le 12 resuscitate la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, senza direttori, e abbiamo citate le 3 macro Aziende, senza ambiti territoriali di riferimento, più le tre universitarie. Quante sono le aziende sanitarie: 12, 15, 3 o nessuna? I responsabili di questo errore si devono dimettere, in primis Stefania Saccardi”.

La verità è che pur di evitare il referendum il PD ha reagito istericamente con uno stralcio della legge che nelle sue conseguenze dimostra quanto il governo della regione sia oggi in mano a irresponsabili. Questo è ancora più grave se si considera l’assenza di reazione da parte di ogni soggetto garante, per primo Eugenio Giani per il quale chiederemo alle opposizioni di sostenere la nostra mozione di sfiducia.

Il PD si rassegni, arriveremo al referendum. Questo è solo l’inizio: stiamo ultimando l’analisi di un’altra anomalia sostanziale della riforma che a breve annunceremo e porterà alla sospensione della legge”.

FORZATURA PD SU UNIONE ABETONE E CUTIGLIANO “PD ANALFABETA DI DEMOCRAZIA”

Il Partito Democratico rigetta in commissione affari istituzionali il risultato del referendum per l’unione dei comuni di Abetone e Cutigliano, dove i cittadini del primo si erano dichiarati contrari, e sovverte l’esito contrario dichiarando la necessità di contare non per municipio ma come somma dei voti complessivi.

“E’ disgustosa la forzatura con la quale il PD non tiene conto del voto espresso nel referendum dai cittadini di Abetone e dimostra quanto questo partito sia analfabeta in fatto di democrazia.

Seguendo lo stesso principio se domani Firenze volesse annettere Empoli basterebbe la maggioranza dei voti fiorentini. Bel modo democratico di ridurre il numero dei comuni!.

Se il Consiglio regionale si è sempre espresso contro le fusioni dei Comuni, quando i cittadini di uno tra questi avessero votato a maggioranza contrario, il nuovo corso Rossi-Renzi continua a segnare il netto distacco dalla volontà popolare. Col medesimo principio applicato oggi attendiamo la nuova legge con la quale il PD imporrà che per sposarsi basta il “si” di una sola parte”.

EX CJMECO, ASSESSORA FRATONI ACCOGLIE NOSTRA RICHIESTA TAVOLO RISOLUTIVO

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno sollevato con un’interrogazione il problema della messa in sicurezza dell’area ex- Cjmeco (Aulla) dove l’impresa abbandonò 40 mila tonnellate di rifiuti al termine delle attività, nel 2000. L’Assessora Fratoni ha assicurato la convocazione di un incontro risolutivo tra Regione, Enti locali e Agenzia del Demanio.

“L’area ex Cjmeco è vicina ad un torrente e circondata da canali. Le decine di rifiuti ancora presenti nel sito dopo l’ultima rimozione del 2012 rappresentano ancora un rischio sicurezza. Infatti forti pioggie quali quelle avute nei giorni scorsi possono raggiungere i materiali ancora abbandonati e riversare inquinanti sulla vallata del Magra, la costa apuo versiliese e il golfo di La Spezia.

Ci fa piacere aver ricordato alla giunta questo problema e leggere dalla risposta di Fratoni la volontà di costituire quanto prima un tavolo risolutivo tra tutti gli enti interessati. Auspichiamo che l’incontro passi quanto prima dall’intenzione all’azione.

Il caso però faccia scuola: troppo spesso le imprese lasciano oneri e spese di bonifica sulle spalle della pubblica amministrazione”.

MACRO ASL INESISTENTI PER ERRORE NELLA RIFORMA PD: ORA SACCARDI SI DIMETTA

La legge di riforma sanitaria toscana contiene un errore formale che sopprime e ripropone le Aziende UnitĂ  Sanitarie Locali senza sostituirle con le tre di area vasta e potrebbe rendere necessaria una sospensione.

“Nella fretta di approvare una legge dovuta ai tagli governativi e mirata ad evitare il referendum il PD ha mostrato tutto il suo pressapochismo e la sua irresponsabilità lasciando la Toscana, di fatto, nel caos organizzativo.

Infatti tra le norme stralciate per velocizzare i lavori d’aula il Partito Democratico ha perso l’allegato nel quale erano costituite le nuove tre Aziende USL, con i relativi territori di competenza. Ne consegue l’assurdo che l’art. 83 della legge approvata istituisce dal 1 gennaio 2016 le 12 aziende unità sanitarie locali esistenti, al primo comma e le sopprime dal 31 dicembre 2015 nel secondo. Questa prova di incompetenza politica PD” precisano i consiglieri M5S “mette a rischio la legittimità di ogni atto amministrativo delle nuove Aziende USL fino alla modifica di legge che tamponerà la falla.

Se fa sorridere pensare alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dagli ex commissari, quali Direttori Generali di un ente che di fatto la legge non prevede, in qualsiasi paese europeo la principale responsabile politica di questo caso da barzelletta, Stefania Saccardi, si dovrebbe dimettere. Auspichiamo lo faccia.”