“Siamo felici di avere le stesse idee di Raffaele Cantone in merito alle grandi opere: dibattito pubblico preliminare, rispetto degli iter autorizzativi ed evitare le incompiute con ogni ulteriore spreco di denaro pubblico ad esse relativo. Basta quindi con le cattedrali nel deserto e se sulla TAV a Firenze va rifatta la Valutazione d’Impatto Ambientale auspichiamo si trovi un progetto in grado di non disperdere quanto finora realizzato, magari riprendendo l’originale, poi scalzato dall’attuale, proposto dall’Università di Firenze” così il capogruppo M5S Giacomo Giannarelli, vicepresidente della Commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture dove è stato udito oggi il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

“Avevamo richiesto la presenza di Cantone per ottenere dei chiarimenti e abbiamo ottenuto informazioni chiare e decisive sul sottoattraversamento TAV: c’è un’indagine in corso in merito al danno erariale da noi denunciato, il Presidente ha dubbi fondati sul General Contractor, i contenziosi esistenti tra parti in causa stanno ritardando oltremisura l’opera e soprattutto le terre di scavo sono a tutti gli effetti rifiuti e come tali devono essere gestiti” prosegue il consigliere regionale M5S.

Duro infine lo scontro iniziale tra Giannarelli e il Presidente della Commissione Baccelli “Per sua conoscenza – ha detto il consigliere M5S  a Raffaele Cantone – quando qui noi abbiamo parlato di dibattito pubblico e rispetto dei pareri tecnici nelle procedure di VIA il PD ci ha deriso. Pensi che i consiglieri del Partito Democratico hanno sostenuto la tesi che il dibattito pubblico dovesse essere svolto dopo la realizzazione di un’opera, votando in tal senso proprio su Porto di Carrara e Nuovo Aeroporto di Firenze”.