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IL GIRO GIUSTO

Dal nostro ingresso in Consiglio regionale abbiamo avviato molte attivitĂ  di verifica sulla spesa regionale.

Da una di queste, legata agli affidamenti alle societĂ  private, è emerso un quadro “curioso”. Vogliamo fermarci al “curioso” lasciando ai cittadini eventuali ulteriori aggettivi.

Certo almeno ci sia permesso di dire che in Toscana sembra bello essere nel giro giusto: il lavoro non manca mai e si fanno affari interessanti. Anche se il come si entri nel giro è tutto da verificare.

Premetto che quanto leggerete è tutto lecito. Quindi niente di illegale. Solo, forse, inopportuno.

Ma andiamo per ordine.

Tempo addietro, Irpet ha avuto necessitĂ  di affidare una ricerca sulle imprese straniere presenti in Toscana. Sono stati stanziati a tal scopo 20mila euro, in affidamento diretto, pagati alla societĂ  ICSE & CO, la cui titolare – Shani Aferdite – è stata candidata PD al Consiglio comunale di Pistoia nel 2017.

Quando Irpet ha avuto poi bisogno di un servizio web editing per lo sviluppo del nuovo sito web, a chi ha dato l’affidamento diretto da 20mila euro? Alla società Frankenstein srl di Firenze, di cui è fondatore e socio Giuseppe Burschtein, già capo della segreteria del Presidente della Toscana Claudio Martini (poi diventato senatore PD).

A Frankenstein si rivolge però anche Fondazione Sistema Toscana (FST); Burschtein è stato vicepresidente della stessa Fondazione, era opportuno? Per 30mila euro di affidamento dovrà realizzare la “declinazione dell’immagine del sito web delle ville Medicee”. Burschtein, peraltro, stando al noto elenco che si trova online dei massoni italiani, ha anche tale valore aggiunto.

Passiamo poi ad Aron Chiti di Livorno: esponente del PD di Pisa, dirigente PD toscano (è il responsabile forum tematico), nonchĂ© giĂ  candidato a consigliere comunale a Livorno nel 2014 nei ranghi di SEL. L’associazione culturale ARS LAMINAE, di cui è presidente, ha ricevuto da Fondazione Sistema Toscana 15mila euro per la “fornitura” (non realizzazione) di materiale video in occasione delle riprese della fiction medievale nostrana “Il cammino di ferro”. Anche Eugenio Giani (tramite delibera Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale da lui presieduto), particolarmente attento a tematiche storiche, “elargisce” 1200 euro all’Associazione, per rievocare “Vichinghi e Longobardi in Toscana”.

Restando a Fondazione Sistema Toscana, nel 2018 affida a CLA2COM srl 10mila euro per un servizio di co-progettazione di eventi per l’edizione annuale dell’Internet Festival. Socio e amministratore unico della CLA2COM è Claudio Giua, già Presidente di Fondazione Sistema Toscana dal 2012 al 2017.

Per l’edizione 2017 dell’Internet Festival occorreva trovare adeguati pernottamenti per staff e relatori. Ecco pronto – per 7300 euro – il residence Le Benedettine di Pisa. Una societĂ  il cui 30% è detenuto dalla cooperativa Manutencoop, nota finanziatrice in passato di esponenti DS e PD.

Anche Toscana Promozione Turistica ha le sue necessitĂ : ad esempio, serviva qualcuno che “organizzi la segreteria organizzativa” dell’evento Francigena Melody Road 2017. Per tale compito, è stata selezionata la “Community News” di Santa Croce sull’Arno. Anche in questo caso, un affidamento diretto di 7mila euro all’Associazione, che è guidata da Pier Paolo Tognocchi, giĂ  Consigliere regionale PD. A cui si aggiungono altri 19mila euro– sempre elargiti da Toscana Promozione Turistica a Community News – per azioni di comunicazione e valorizzazione del prodotto turistico “Via Francigena in Toscana”.

Quando Toscana Promozione Turistica ha infine avuto bisogno di servizi “Transfer” in occasione di vari eventi culturali si è rivolta – con affidamenti di 10mila euro – al “Ciocco International Travel Service” di Barga, societĂ , come noto, riconducibile alla famiglia del senatore Marcucci.

L’Osservatorio regionale del Paesaggio della Regione Toscana ha un presidente, Agnoletti. Nonostante la Regione Toscana già fornisca supporti amministrativi, l’Osservatorio da lui presieduto reputa di abbisognare di un ulteriore aiuto in segreteria. Per lo scopo, chi viene selezionata? Una giovane socia in altra società guidata dallo stesso Agnoletti, la Horizons srl. Fondazione Sistema Toscana elargisce intanto 5mila euro per il supporto, evidentemente ritenuto indispensabile.

D’altronde chi decide cos’è indispensabile in regione Toscana?

STOP A LAVORI SOTTOATTRAVERSAMENTO E FOSTER, TAVOLO DI GARANZIA E RIVALUTAZIONE OPERE UTILIZZANDO PROFESSIONALITA’ TERZE

Delegazione Movimento 5 Stelle in sopralluogo al cantiere TAV Firenze, 29 novembre 2016

Abbiamo atteso invano una reazione politica della giunta regionale alla notizia dell’arresto di Duccio Astaldi, presidente del consiglio di gestione di Condotte spa. Nessuno ha aperto bocca, né Rossi, né l’assessore Ceccarelli.

A questo punto va recuperata la credibilità delle istituzioni e per questo abbiamo chiesto formalmente al Presidente della Regione Toscana se, come noi, ritenga prioritario chiedere al Ministero delle Infrastrutture l’immediata sospensione dei lavori del sottoattraversamento di Firenze e della stazione Foster, cui far seguire a stretto giro la convocazione di un “tavolo di garanzia interistituzionale” in grado di rivalutare l’intera opera sotto il profilo ambientale, economico e sociale, utilizzando professionalità “terze”, riconosciute tali a livello nazionale ed internazionale.

In questo quadro lanciamo a Rossi anche una proposta operativa semplice verifichi le condizioni che hanno consentito alle imprese di costruzioni operanti in questa regione di svolgere la loro attività nel rispetto della legge e renda il risultato di questa verifica un modello da applicare per tutte le future opere infrastrutturali toscane. Un modello in grado di garantire i cittadini sul fatto che in futuro, qualsiasi opera pubblica fatta qui sia affidata solo a società di comprovata “onorabilità”.

Ricordiamo che Condotte è l’azienda cui è affidata in via esclusiva la realizzazione del sottoattraversamento di Firenze e che tramite una controllata si occuperà di partecipare alla realizzazione delle nuove strutture del centro ospedaliero pisano di Cisanello, dopo aver contribuito al People Mover di Pisa in ATI, con una procedura di affidamento discussa, all’interno della quale si inserì anche la mai chiarita questione della certificazione antimafia. Quel documento preliminare che secondo molti è arrivato successivamente, per il quale abbiamo chiesto a Rossi una parola definitiva di verità.

E’ priorità del Movimento 5 Stelle restituire credibilità alle istituzioni. 

Condotte spa ha richiesto il concordato preventivo per un indebitamento di oltre due miliardi di euro, dovuto anche a circa 900 milioni di crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione.

Non vorremmo mai che alla fine di tutto siano l’azienda e i suoi lavoratori (tenuti a freno magari con la promessa di ammortizzatori sociali), insieme ai cittadini danneggiati da sperpero di denaro pubblico e cantieri infiniti, a pagare le colpe di una politica dei partiti incapace di programmare e saldare il dovuto nei tempi di legge, in materia di opere pubbliche.

VIGILI DEL FUOCO IN LETTI DI FORTUNA A LUCCA. REGIONE INTERVENGA

Parte della struttura che ospita la caserma dei Vigili del Fuoco di Lucca, in Via Barbantini, è inagibile per verifiche strutturali d’urgenza. Si tratta di un’area dove stanno gli spogliatoi e il dormitorio.

Al momento sono stati evacuati solo quest’ultimo e un ufficio amministrativo ma la situazione potrebbe anche peggiorare.

La Provincia di Lucca, proprietaria dell’immobile, pare non abbia i fondi per sistemare la struttura (soprattutto per l’assurda riforma delle province che le tiene in vita senza la gran parte dei finanziamenti statali per operare) e nel frattempo i Vigili del Fuoco sono costretti a sistemarsi in letti di fortuna nella palazzina di fronte ai dormitori, per il turno di notte, o nel modulo abitativo per calamitĂ  naturali metĂ  tenda e metĂ  camper che al massimo contiene nove persone.

Questa struttura da tempo è in condizioni critiche e solo in parte la “colpa” della situazione si può attribuire alla neve e alle forti piogge delle ultime settimane. Ora ci troviamo con un controsoffitto quasi crollato, infiltrazioni diffuse, due locali inagibili e dal muro esterno delle camerate cadono calcinacci, col rischio di finire in testa ai Vigili durante le esercitazioni.

In attesa di un Governo assennato capace di favorire una vera riforma delle province o di dotarle dei fondi necessari per gestire le deleghe attribuite, deve intervenire la Regione.

Per questo ho chiesto a Rossi se non ritenga opportuno intervenire in aiuto della Provincia di Lucca, stanziando adeguati fondi volti all’urgente e indispensabile sistemazione della caserma dei Vigili del Fuoco.

CONSEGNATE 4561 FIRME PER DUE SALE DI EMODINAMICA A CECINA E PIOMBINO

Oggi una delegazione ha consegnato alla giunta regionale 4561 firme della petizione popolare con la quale i cittadini chiedono due sale di emodinamica per gli ospedali di Cecina e Piombino. Le hanno raccolte i gruppi M5S di Rosignano, Cecina e Piombino, insieme al Comitato Salute Pubblica di Cecina, in meno di due mesi, sintomo di quanto sia sentita la questione.

Come potete vedere dal video della conferenza stampa sono venuti a raccontarci questo percorso, qui in Consiglio regionale, Mario Settino, consigliere comunale M5S a Rosignano, Rosario Improta del Comitato Salute Pubblica di Cecina e Giulia Torrini, attivista del territorio.

Davanti all’infarto acuto del miocardio il tempo di intervento terapeutico è fondamentale. Le linee guida ci dicono che per ottenere il massimo successo terapeutico vanno trattati con rivascolarizzazione entro 90 minuti e questo può avvenire solo nelle sale di emodinamica.

Abbiamo chiesto ad ottobre all’assessora Saccardi in quanto tempo i cittadini di Cecina, Rosignano, Piombino con un infarto acuto del miocardio è riuscita ad arrivare alla prima sala di emodinamica utile per avere il trattamento terapeutico migliore e dalla risposta, vaga e imprecisa, è comunque emerso che circa la metà di questi vi è arrivata oltre i 126 minuti e presumibilmente il 70% oltre il limite consigliato dei 90 minuti.

Questo ci fa dire che ad oggi i cittadini di quei territori sono discriminati rispetto ad altri, un’ingiustizia da superare al di là degli standard medi qualitativi su tutto il territorio ASL che qualcuno può evocare.

Oggi i cittadini delle aree periferiche, come la Val di Cornia Bassa Val di Cecina la Lunigiana o l’Amiata, non hanno lo stesso trattamento dei bisogni sanitari assicurato in aree più centrali come Firenze o Pisa. Questo è un problema anche di visione: se continuiamo a impoverire quelle aree, nessuno ci andrà a vivere e molti continueranno a migrare verso le periferie delle città. Un processo insostenibile e ingiusto.

Per questo facciamo nostra la richiesta di questi 4561 cittadini e lanciamo una proposta di governo: dove non si raggiungono standard qualitativi di 85 interventi di emodinamica all’anno, ci si arrivi con la rotazione del personale tra aree ad alta intensità e aree a minore intensità.

SERVER, ROUTER E SWITCH SANITARI SENZA PERSONALE DI ASSISTENZA DURANTE NOTTI, SABATI E FESTIVI

Tutte le notti, i sabati e i festivi, non sono in servizio gli unici dipendenti della sanità regionale preposti a manutenzione e riparazione di server, router e switch sui quali girano i software che ormai gestiscono integralmente l’attività del servizio sanitario pubblico. Questo genera un evidente problema per il personale sanitario e un disservizio per gli utenti. Due problemi superabili con una turnazione di questi dipendenti specializzati, riuniti nella Unità Operativa Complessa Infrastrutture AV, che ad oggi non esiste. E di questo abbiamo chiesto conto alla giunta regionale.

Da tempo sosteniamo che il personale sanitario dovrebbe dedicare il proprio tempo a garantire il servizio sanitario e avere accanto figure in grado di tracciare questa attività tramite i software aziendali. Ma oltre a questi impiegati da trasferire nella c.d. “linea di produzione sanitaria”, ci vorrebbe anche la presenza costante di chi controlla che le macchine girino a dovere.

Queste figure sono quanto mai necessarie, nel 2018, così come sarebbero necessari i disaster recovery plan che tracciano le disfunzioni prolungate di reti e/o tecnologie informatiche: strumento quest’ultimo fondamentale per tracciare l’inefficienza dei sempre più indispensabili sistemi informatici e consentire un miglioramento della performance.

Il tema dell’efficienza dei sistemi informatici in sanità è cruciale.

I software della sanità toscana sono in massima parte sviluppati da fornitori terzi, spesso molti operatori sanitari ne criticano la funzionalità e per di più una parte dei problemi di usabilità si collega al tema, che già da tempo abbiamo sollevato, dell’hardware vecchio in uso presso le Aziende Sanitarie. Come tutto questo sia possibile con centinaia di milioni di euro investiti ogni anno sull’argomento resta un mistero che vogliamo risolvere, anche tramite le risposte della giunta regionale.

REDDITO DI CITTADINANZA REGIONALE, NUOVE COPERTURE

Da 14 mesi giace in attesa di dibattito regionale la nostra proposta di legge per introdurre il reddito di cittadinanza in Toscana. In attesa del governo M5S riteniamo indispensabile procedere con l’approvazione e a causa di questo ritardo abbiamo dovuto rimettere mano al capitolo coperture.

E’ stato salutare perché, raccogliendo le indicazioni sindacali e distribuendo meglio alcune risorse, siamo riusciti a togliere il piccolo sacrifico che avevamo chiesto ai dipendenti regionali, sia in termini di contributo mensa sia di premio di risultato.

Appena avremo l’ok dell’ufficio legislativo sulla Relazione Tecnico finanziaria presenteremo questi emendamenti migliorativi e chiederemo di avviare con serietà la discussione nelle Commissioni preposte.

Crediamo che il volatilizzarsi in 60 ore dei 30 milioni stanziati dalla giunta regionale in campagna elettorale per quello che un giornale ha chiamato “il reddito di cittadinanza di Rossi” sia un segnale evidente del fatto che serva quanto prima fare i conti con la povertà in questa Regione e con la necessità di accompagnare con un contributo finanziario il ricollocamento lavorativo di chi soffre condizioni di indigenza.

I soldi ci sono, è solo una scelta politica.

Siamo disponibili a sederci al tavolo con la giunta anche per modificare le coperture, se necessario.

Rossi ha il mio numero, aspetto una telefonata. E prima di me la aspettano 155 mila famiglie toscane.

LO STADIO DI COREGLIA ANCORA NON C’E’ … REGIONE CHIARISCA

Restitution a Coreglia Antelminelli

Sono passati già due anni e mezzo dalla delibera con cui la Giunta PD-Rossi dette 1,2 milioni di euro dei toscani al Comune di Coreglia Antelminelli per realizzare quello che, ironicamente, chiamammo il suo piccolo “Camp Nou”: un’opera che doveva essere una cittadella dello Sport ed è già diventata solo un campo sportivo con struttura di ristoro.

Strutture che in futuro i cittadini potrebbero ritenere di dedicare a quel Marco Remaschi, oggi assessore regionale all’agricoltura, che del piccolo Comune della Garfagnana fu sindaco per nove anni.

Remaschi infatti è riuscito ad essere presente in quella seduta di giunta che decise di finanziare il progetto indicandolo come “di prioritario interesse regionale”. Una scelta quantomeno discutibile sul piano dell’interesse generale, visto che andava a far sostenere coi soldi dei toscani la creazione di un mini stadio da mille posti per un comune di 5 mila abitanti, dove per altro già insistono tre campi da calcio e tre da calcetto.

Il tutto omettendo anche di considerare che nei comuni limitrofi esistono giĂ  almeno altri 10 impianti sportivi simili.

Ma forse Remaschi è andato anche oltre, perché se nella delibera originale c’era scritto che il contributo era vincolato alla fine lavori entro il 31 marzo 2017, la giunta regionale PD-Rossi ha soprasseduto diverse volte a questo concetto del “fine lavori stabiliti”, autorizzando i ritardi con proroghe, l’ultima delle quali fissava al 30 aprile 2018 la data di scadenza finale.

Ebbene abbiamo saputo che il Comune di Coreglia ha chiesto alla Regione un’ulteriore proroga al 31 agosto 2018 e abbiamo ritenuto opportuno, nell’interesse dei cittadini, chiedere alla giunta come giustifichi il ritardo nel completamento dell’opera e se non ritenga opportuno sospendere l’erogazione delle prossime tranche di finanziamento visti questi ritardi.

Non vorremmo mai infatti che al Comune di Coreglia sia assicurato un trattamento diverso rispetto ad altre amministrazioni comunali toscane, magari in forza del fatto che un esponente di spicco della giunta regionale, da noi più volte criticato, è legato a quel territorio. Sarebbe senz’altro inaccettabile e siamo certi che Rossi chiarirà quanto prima a riguardo.

p.s. Noi vogliamo bene ai cittadini di Coreglia Antelminelli. E l’esempio anche qui vale piĂą di mille parole: come potete vedere nella foto Coreglia è stata tappa del nostro Restitution “Scuole Sicure” durante la quale abbiamo dato 7mila all’Istituto Comprensivo per Coreglia Antelminelli per finanziare nuovi arredi scolastici per le aule e i laboratori della scuola secondaria di primo grado.

ABBIAMO FIRMATO IL RICORSO CONTRO IL DECRETO 104

Oggi Giacomo Giannarelli e Gabriele Bianchi, consiglieri regionali M5S, hanno firmato questa mattina il ricorso avverso al decreto 104/2017 avanzato presso il TAR dall’avv. Giovannelli in nome e per conto di numerosi cittadini, comitati e forze politiche opposte al progetto del nuovo aeroporto di Peretola indicato nel Master Plan di ENAC.

GiĂ  in passato avevamo definito il Decreto 104 una “ferita istituzionale“.

Ci siamo uniti a tanti cittadini, comitati e anche altre forze politiche, per impedire l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze come descritto nell’attuale masterplan. Un’opera inutile e insensata.

Abbiamo bisogno di investire sull’aeroporto di Pisa e ripristinare il collegamento veloce ferroviario con Firenze. Addirittura qualche anno fa si poteva fare il check in direttamente nella stazione Firenze Santa Maria Novella e in meno di 40 minuti arrivare allo scalo di Pisa, l’unico vero aeroporto strategico nazionale toscano. Questo significa fare il bene della nostra Regione.

Abbiamo letto dichiarazioni di Nardella e altri portatori di interesse che in pratica sembrano ipotizzare la morte di Firenze e della Toscana senza il nuovo aeroporto.

Noi crediamo al contrario che scenari del genere ci saranno se continuerĂ  questo modo di fare politica.

Dobbiamo cacciare questa malapolitica, fare opere utili, ripristinare il collegamento veloce.

SERVIZIO PSICHIATRICO DI SANTA MARIA NUOVA RESTERĂ€ LĂŚ

Ieri il Consiglio regionale ha approvato la nostra mozione sul Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale Santa Maria Nuova. La potete leggere qui.

Siamo soddisfatti dell’unanimità in aula alla nostra proposta di stop al piano assurdo e dispendioso di trasferire il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale Santa Maria Nuova nello spazio privato Villa Ulivella.

Un risultato questo cui ne beneficeranno le centinaia e centinaia di cittadini e turisti che trovano in questo servizio una garanzia di sanitĂ  anche nei casi di intossicazione da droga e alcol. Senza contare che almeno quattro persone nel 2017 avrebbero rischiato la vita se il presidio si fosse trovato a Villa Ulivella come vorrebbe la Direzione ASL.

Un piano che prevede il trasferimento di questi pazienti per il ricovero a 5 km di distanza dal luogo di prima diagnosi. Oltre 400 persone trasportate con ambulanze a chiamata in conto alla Regione, quindi ai toscani, in una struttura privata, anche lì in conto ai toscani, secondo un progetto che ha pure completamente tagliato fuori il rispetto di quel concetto di “territorialità” che è cardine del percorso terapeutico avviato dal Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura per questi pazienti.

A questo punto attendiamo che la giunta rispetti quanto prima l’indirizzo, convochi un tavolo di confronto con tutti i portatori di interesse e i lavoratori del Servizio per consentire di ottenere con serietà il risultato di migliorare ubicazione e organizzazione del Servizio Psichiatrico dell’Ospedale Santa Maria Nuova. Senza alcun trasferimento a Villa Ulivella o affini.

21 MILA METRI QUADRATI DI ARENILE PERSI IN VENT’ANNI, SERVONO SOLUZIONI INNOVATIVE E SOLIDARIETA’

L’ultimo studio dell’Università di Firenze sul fenomeno erosione in Toscana ci dice che in vent’anni abbiamo perso 21 mila metri quadrati di arenile. Ci sono zone, come davanti al Porto di Carrara, che accumulano sabbia e altre aree, come le spiagge di Marina di Massa, che la perdono in modo costante. Servono soluzioni innovative e solidarietà per risolvere questo problema, due pilasti che finora la Regione Toscana ha tenuto da parte preferendo iniziative discutibili come le spiagge di ghiaia a Marina di Pisa, dove ad ogni libecciata il materiale viene sollevato per aria e scagliato verso la passeggiate e le case lungomare, come una vera e propria sassaiola. Un’ulteriore prova dell’incapacità di chi governa la Regione di fare studi di fattibilità seri prima di spendere denaro pubblico.

Da tempo sollecitiamo la giunta con atti di indirizzo e interrogazioni sul tema erosione, ricordando che il problema non è solo apuo-versiliese ma include il tratto fra la foce del Serchio e Bocca d’Arno, quello tra la foce del Fosso del Cecinella e la foce dell’Ombrone, la spiaggia di Punta Ala, il golfo di Baratti e il litorale di Castiglione della Pescaia.

Nell’ottobre scorso portammo al voto una proposta per superare l’assurdità che vede oggi la Regione spendere il 56% dei fondi per l’erosione in progettazione, con tempi lunghi, e solo il 44% negli interventi reali. Ma ci fu bocciato.

La nostra idea sull’erosione passa da due linee guida: la prima è la solidarietà tra chi ha naturale avanzamento dell’arenile e chi invece soffre, sempre per via naturale, la sua riduzione. Il “Documento Operativo per il recupero e riequilibrio della fascia costiera 2016-2017-2018” cita esplicitamente chi ha fin troppa spiaggia e chi invece ne avrebbe bisogno. Finora, per un problema di governo e di capacità di stimolare la solidarietà intercomunale, i fortunati sono rimasti tali e gli sfortunati sono stati invitati, anche di recente in campagna elettorale, a far da sé. Bisogna cambiare direzione.

La seconda linea guida è l’innovazione.

Già oggi esistono imprese che nel mondo fanno interventi di estremo interesse in materia di contrasto all’erosione. Ne cito una che ha operato a Venezia: Reef Ball Foundation Inc, che ha anche una sezione italiana. Questa realtà imprenditoriale ha realizzato nel mondo delle barriere frangiflutto sommerse per antierosione e ricostruzione costiera, capaci persino di garantire ripopolamento ittico, protezione dalla pesca illegale e ancoraggio oltre che percorsi per diving. Stiamo studiando il loro materiale e presto li inviteremo a relazionare sulla loro proposta in Consiglio Regionale.

Speriamo in quella sede di riscontrare un ascolto sensibile da parte di chi finora ha fatto orecchie da mercante su questo tema, per poi ricordarselo sempre e solo in corrispondenza delle campagne elettorali, magari sperando di raccontarla a chi, come le imprese balneari, vedono dipendere il loro destino da quanta sabbia hanno nello spazio d’arenile loro concesso.