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Tagli boschivi, Galletti (M5S): preoccupati per denuncia Wwf. Presenteremo atti in Regione

“Apprendiamo con forte preoccupazione la denuncia del Wwf Siena e Grosseto sui tagli boschivi segnalati anche all’interno di riserve naturali. Presenteremo un’interrogazione in Regione in modo da approfondire la questione e trovare adeguate risposte”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Irene Galletti.

“La tutela ambientale – prosegue – deve essere un punto cardine dell’azione politica. È necessario, così come suggerito dal Wwf, un netto cambio di passo nella gestione dei boschi del Demanio regionale”. Il M5S predisporrà anche un atto in cui sarà richiesto alla Regione di fare chiarezza riguardo l’assegnazione delle concessioni di taglio delle alberature boschive di propria competenza. “Il patrimonio boschivo regionale – conclude Galletti – rappresenta circa la metà del territorio complessivo della Toscana: questo dà la dimensione dell’importanza del governo”.


Quartini (M5S): “Sul caso della signora Del Bianco imbarazzate la replica della Asl”

“Se il servizio nel Piano di assistenza personalizzato non è disponibile nell’immediato l’Asl deve comunque garantire un supporto equivalente”. Così il consigliere regionale Andrea Quartini interviene in merito alla vicenda che ha visto coinvolta la signora Del Bianco a Lucca.

“La risposta che si legge stamani sulle colonne de La Nazione – spiega Quartini – è farcita di un burocratese inaccettabile. Ci appare alquanto curioso che un diritto riconosciuto sia sottoposto a coperture economiche che devono essere semplicemente garantite.

Quartini è molto duro anche nei confronti delle critiche mosse dalla Asl alla famiglia Del Bianco. “Visto lo stato di assoluta e primaria necessità – sottolinea Quartini – i familiari Del Bianco si sono rivolti a una Residenza sanitaria assistenziale e la Asl, che avrebbe dovuto offrire soluzioni adeguate e tempestive non trova nulla di meglio da fare che criticare questa scelta con una serie di richiami a dir poco imbarazzanti”.

Allarme processionarie a Santa Luce, interrogazione del Movimento 5 stelle alla giunta regionale


L’atto, depositato dalla consigliera Irene Galletti, punta il dito contro il mancato intervento degli enti proposti nel contrastare efficacemente l’infestazione massiva in corso

“Le segnalazioni risalgono già allo scorso anno, quando furono raccolte oltre 200 firme per chiedere alle autorità locali di intervenire con urgenza ed evitare di arrivare a una situazione come quella attuale, dove la salute pubblica è messa a rischio. Sono state riscontrate criticità – sottolinea Galletti – anche in aree non distanti dai centri abitati. Le infestazioni hanno impedito e impediscono il normale svolgimento di attività di gestione del demanio forestale e la frequentazione del bosco, con le ulteriori conseguenze anche dal punto di vista turistico”. 

Nel giugno dello scorso anno il Comune di Santa Luce in provincia di Pisa aveva dettato una serie di comportamenti precauzionali e divieti per la fruizione di spazi pubblici da parte della popolazione. Così come erano stati avviati degli interventi diretti per l’eliminazione meccanica dei nidi presenti sui tronchi degli alberi, in particolare nelle zone di maggiore frequentazione e sosta, gli ultimi nel maggio scorso. 

“Il problema, nonostante le rassicurazioni informali che avevo ricevuto – conclude Galletti –  è stato però assolutamente sottovalutato, e gli interventi eseguiti finora si sono rivelati del tutto inadeguati: la Regione deve fare la sua parte per tutelare la sicurezza dei cittadini. Chiedo di avere precise informazioni riguardo le iniziative che intenderà intraprendere l’Ente, anche per tramite del Servizio Fitosanitario, per contrastare questa emergenza”.

Col proliferare incontrollato delle processionarie il potenziale pericolo si estende anche agli animali: Cani e gatti in primis – sottolinea Galletti – possono subire danni molto seri. Anche nelle città le corse dal veterinario da parte di proprietari di animali da compagnia che lamentano un contatto tra il proprio quattro zampe e una processionaria sono ormai frequenti. Nel 2017, ad esempio, sono state riscontrate forti difficoltà anche nel quartiere di Novoli a Firenze“.

Creare lavoro e rispettare l’ambiente: domani Giannarelli (M5S) al ministero

Diretta Facebook del 16 luglio 2019

Incontro tra una delegazione toscana guidata dal consigliere regionale e il sottosegretario Salvatore Micillo

Far conciliare sostegno e potenziamento del distretto tessile e florovivaistico toscano con lo sviluppo occupazionale e la tutela dell’ambiente:questo l’obiettivo che la delegazione del Movimento 5 stelle guidata dal consigliere regionale Giacomo Giannarelli porterà con sé in occasione dell’incontro di domani con il sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo. “Si tratta – spiega Giannarelli – di veri e propri punti programmatici che faranno parte della nostra proposta elettorale del 2020. Molte questioni – sottolinea – sono già da tempo all’attenzione del governo che lavora quotidianamente per cercare di risolvere le tante criticità accumulate nel corso degli anni in seguito a politiche che si sono rivelate non all’altezza dei bisogni dei cittadini e dei territori”

La delegazione sarà composta da 25 persone tra esponenti locali del M5S e rappresentanze di associazioni di categoria quali Cna, Confindustria, Confartigianato, Astri di Prato e altri esponenti del mondo ambientalista.

Tanti i punti che saranno toccati, tra cui anche il rebus bonifiche. “La Toscana – insiste Giannarelli – ha bisogno di un puntuale aggiornamento delle opere a tutela dei siti di interesse nazionale e regionale. Penso alle città portuali, come Piombino e Livorno in cui è importante giungere a una veloce reindustrializzazione coniugata alla cura ambientale e alla sicurezza dei luoghi. Ma anche in altri importanti centri come Orbetello e la provincia diMassa-Carrara c’è tanto da fare per garantire salubrità delle acque e turismo, dunque lavoro”. 

Al centro dell’agenda di Giannarelli, già presidente della Commissione regionale d’inchiesta finalizzata alle discariche sotto sequestro e al ciclo dei rifiuti in Toscana, vi è lo smaltimento dell’amianto e altri rifiuti speciali. “Superato il conferimento nelle discariche adesso è cruciale verificare quali sono i migliori impianti per trattare questo genere di prodotti e quali e quanti incentivi possono giungere dal governo in tempi brevi”.

Un recente censimento Legambiente parla di 161 siti industriali ancora oggi con strutture in amianto. Più di 800 gli edifici pubblici e quasi 120 gli altri siti contaminati. “Per quantità di rifiuti contenenti amianto – prosegue – la Toscana è seconda solo alla Lombardia: nel 2015 si parlava di quasi 56mila tonnellate. Pensiamo ai cinque grandi siti d’interesse d’inquinamento nazionale: le ex Strillaie di Grosseto, l’ex Sitoco di Orbetello e i Sin di Piombino, Livorno e Carrara. Senza la bonifica non può esserci sviluppo: l’esempio è la statale 398 che da tanto tempo attendiamo per l’area della Val di Cornia”.

Forte l’attenzione anche in ambito florovivaistico, con la provincia di Pistoia al top nella produzione nazionale: questo particolare settore costituisce il fiore all’occhiello della nostra economia. Solo nell’area pistoiese sono coinvolti 5mila 500 addetti distribuiti in mille e 500 aziende che occupano 5mila 200 ettari. “Crediamo sia arrivato il momento – sottolinea Giannarelli – di sostituire i fitofarmaci inquinanti con prodotti dalla resa equivalente ma dall’impatto ambientale assai inferiore: anche in questa circostanza – spiega – è evidente la necessità di un’azione corale tra realtà del luogo e ministeri, così da ottenere incentivi e forme di sostegno normativo. Domani formalizzeremo al sottosegretario Micillo la richiesta dell’avvio di un tavolo di confronto con portatori d’interesse e aziende produttrici dei fitofarmaci, un primo passo per imboccare la direzione giusta”.

Al vertice di domani si parlerà anche del tessile e del suo futuro. Prato – evidenzia Giannarelli – è la città simbolo in Italia e non solo per il distretto tessile: 7mila imprese , due miliardi di euro prodotti con l’export e circa 34mila addetti meritano un adeguato impegno. Il governo ne è consapevole. Agli imprenditori della zona occorrono due cose: forte diligenza nella cura e tutela della qualità grazie a controlli sul territorio che sanzionino chi lavora al di fuori delle regole e del rispetto dei lavoratori; sostegno nei percorsi burocratici con norme meno farraginose e una decisa spinta verso la realizzazione concreta della logica virtuosa dell’economia circolare. In questo – conclude – credo sia indispensabile avviare un dialogo proficuo con realtà come l’Astri, associazione che riunisce oltre 130 aziende pratesi del settore che mirano, tra le altre cose, al riutilizzo dei materiali prodotti”.

Giannarelli (M5S): “Persi 10 milioni di metri cubi di acqua in 5 anni: Val di Cornia in ginocchio per colpa della Regione”

Due milioni di metri cubi di acqua persi ogni anno dal 2014 a oggi: l’allarme arriva dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli a margine dell’incontro avvenuto questa mattina presso l’azienda agricola Paggetti arachidi di Venturina, tappa del tour che il consigliere sta affrontando per conoscere da vicino numerose realtà che incarnano l’eccellenza toscana.

“Il progetto Cornia industriale, avviato nel 2007, doveva essere rivisto nel 2014 spiega Giannarelli – così da utilizzare l’acqua in agricoltura. Abbiamo perso almeno 5 anni per un totale di circa dieci milioni di metri cubi di acqua: una situazione intollerabile: così la Regione ha messo in ginocchio il settore agricolo della Val di Cornia.

L’esponente del Movimento 5 stelle ricorda che l’area interessata è una di quelle “Maggiormente penalizzate in Toscana dalla scarsità di acqua. Un danno che ha seri riflessi sui livelli occupazionali. Sì, perché se le imprese agricole non hanno tutte le risorse necessarie a far crescere e prosperare il proprio lavoro non sono in grado di impiegare dipendenti e devono, invece, ridurre, licenziare, dismettere”.

Per Giannarelli non si deve più perdere altro tempo: “In attesa che riparta l’acciaieria a Piombino la Regione deve spingere per un potenziamento del progetto Rewat, un’idea avviata grazie a una stretta collaborazione tra l’istituto Sant’Anna e Asa e che rappresenta un’eccellenza”. Giannarelli imputa alla Regione la completa mancanza di “Una visione strutturale e strategica per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche toscane, un modo di fare che ha portato serie ripercussioni sulla crescita occupazionale della nostra terra rimasta, infatti, ferma al palo”.

Il consigliere regionale presenterà un’interrogazione alla giunta così da fare piena chiarezza sulla situazione legata alla gestione dell’acqua in Val di Cornia: “Un atto che devo ai cittadini. Depositeremo anche una mozione per impegnare il governo regionale verso il pieno compimento del progetto Rewat in modo da rendere utilizzabili i due milioni di metri cubi di acqua gettata ogni anno. Occorrono immediati investimenti, non chiacchiere e promesse”.


Giannarelli (M5S): “Subito più personale per gli ospedali toscani”

“La Regione si attivi subito per garantire un definitivo e sostanziale incremento di infermieri e operatori negli ospedali toscani, con particolare riferimento alla situazione del Noa di Massa e alle strutture di Lucca. Così il consigliere del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli che ha predisposto una mozione in Regione.

“Per avere un servizio sanitario adeguato – proseguemancano 500 persone in tutto il comparto Asl di Lucca e Massa-Carrara. Non lo dico io, bensì proprio il sindacato Fials Salute: innumerevoli sono le lamentele in merito”. Giannarelli sostiene proprio la posizione del sindacato che di recente ha evidenziato come la proposta della Asl di aggiungere 50 infermieri interinali per i prossimi due mesi nei presìdi ospedalieri di Massa-Carrara e Lucca sia insufficiente. “Gli organi preposti – sottolinea Giannarelli – devono fare di più: quello proposto dall’Asl è un incremento temporaneo, delimitato al periodo estivo e dunque inaccettabile”. Per Giannarelli “è assurdo pensare che lo stanziamento di queste poche decine di unità di risorse umane per il periodo estivo possa in qualche modo rappresentare una soluzione alle carenze strutturali dell’area nord-ovest della nostra sanità”.


Fanghi sottoattraversamento Tav, vicenda Zita: Giannarelli (M5S) chiede chiarezza

Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli ha presentato un’interrogazione alla giunta “Per sapere quali siano state le vere ragioni del trasferimento ad altro incarico dell’architetto Fabio Zita dopo vent’anni di servizio alla direzione dell’ufficio di Valutazione impatto ambientale della Regione Toscana”.

Il riferimento è a fatti avvenuti nel 2012. “In quel periodo – prosegue Giannarelli – Zita fu sostituito nel proprio incarico. La questione sta riemergendo in questi giorni, con il processo sui fanghi del sottoattraversamento Tav. Dai documenti depositati a suo tempo in Consiglio regionale inerenti la commissione d’inchiesta che fu appositamente istituita sul caso – insiste Giannarelli è emerso con chiarezza che Zita non si è mai sostituito alla politica, così come è chiaro che a lui non possono essere imputati ritardi procedurali come invece affermato di recente dal governatore Enrico Rossi nel suo intervento in aula”. Per queste ragioni Giannarelli chiede “un immediato e definitivo chiarimento”.

Cisanello, lavori in cardiochirurgia e reparto trasferito a Massa: interrogazione del M5S

Lavori di sostituzione dell’unità di trattamento dell’aria e ristrutturazione del blocco operatorio dell’edificio Dieci di Cisanello: il dipartimento cardio toraco vascolare, tra cui cardiochirurgia, sarà trasferito per due mesi

Lo si apprende da una nota della asl in cui viene indicato l’ospedale Opa di Massa come punto di appoggio temporaneo. L’arco temporale sarà quello tra il 13 luglio e il 15 settembre. Sulla questione interviene il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Quartini: “Abbiamo subito presentato un’interrogazione per acquisire i piani e i registri di manutenzione ordinaria delle condotte e torri di tutti gli impianti di trattamento dell’aria degli ospedali toscani, un’indagine che per il momento circoscriveremo dal 2015 a oggi, ma che in un secondo tempo potrebbe estendersi anche a fatti meno recenti.

Poi – prosegue – chiediamo anche l’acquisizione dei dati d’incidenza su infezioni delle vie respiratorie diagnosticate o da notificare alle unità ospedaliere di medicina del lavoro. Nel caso si siano resi necessari –  sottolinea Quartini – pretenderemo anche i registri dei test per contaminazione microbica delle superfici a contatto con gli impianti di trattamento dell’aria. Il tutto – evidenzia – nell’esclusivo interesse della salute dei cittadini.

Ogni ospedale toscano deve poter usufruire di un impianto di aria condizionata perfettamente funzionante: pensiamo – conclude Quartini – quanto possa divenire difficile stare con questo caldo in una struttura priva di un adeguato sistema di areazione e dove, magari, le finestre sono chiuse senza possibilità di apertura”

Discarica del Limoncino, Giacomo Giannarelli (M5S): “Annullare subito l’autorizzazione” 

Stop all’autorizzazione per la discarica del Limoncino a Livorno. Lo chiede il consigliere Giacomo Giannarelli (M5S) in una mozione presentata in Regione Toscana.

Credo sia importante annullare il via libera alla discarica. Un’autorizzazione che peraltro contrasta con quanto rilevato dagli uffici tecnici del Comune di Livorno e che dunque, a nostro avviso, non risponde alle esigenze dei cittadini”. Giannarelli in passato aveva anche presentato un’interrogazione a risposta scritta in merito alla discarica di Limoncino, “Senza però ottenere – spiega – adeguate risposte in merito”.

Oggi l’esponente regionale del Movimento 5 stelle torna a chiedere chiarezza nell’interesse della salute dei livornesi: “Nella mozione depositata chiedo espressamente che la giunta venga a riferire in Consiglio in modo costante e puntuale”. Non solo: “Penso sia importante, e per questa ragione – sottolinea – ho aggiunto tale richiesta nell’atto, che la giunta regionale tenga bene aggiornata anche la competente commissione consiliare così che tutti i consiglieri possano avere chiaro il quadro delle cose riguardo l’avanzamento dell’iter giudiziario relativo alla discarica”. Per Giannarelli quella del Limoncino è una battaglia molto importante. Non lasceremo nulla di intentato: venerdì sarò in sopralluogo sul posto per incontrare i rappresentanti del comitato che si oppone alla discarica”.

Dal Mibac 3,2 milioni di euro per l’Acquedotto Mediceo di San Giuliano

“L’intervento sull’Acquedotto Mediceo è uno dei tanti di cui il nostro territorio aveva bisogno e attendeva da tempo. Siamo lieti per questa importante iniziativa, l’ennesima, del ministero guidato da Alberto Bonisoli”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Irene Galletti commenta la notizia dello stanziamento da parte del Mibac di 3,2 milioni di euro per i lavori di recupero e valorizzazione dell’Acquedotto Mediceo di San Giuliano.

Nel totale sono 180 i milioni di euro che saranno erogati dal ministero per finanziare 595 interventi sul patrimonio culturale italiano nel biennio 2019/20. La programmazione prevede oltre 17 milioni e 600mila euro per lavori urgenti e imprevisti, così come si dà ulteriore spazio ai progetti Art bonus in cofinanziamento con privati. “La cultura – conclude Galletti – torna finalmente al centro delle scelte della politica”.