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Tribunale Elba, Galletti (M5S): “Distaccamento di Portoferraio va mantenuto. Mozione in Consiglio Regionale”

“La sezione distaccata a Portoferraio del tribunale di Livorno deve restare ed essere stabilizzata: l’accesso alla giustizia è uno dei servizi essenziali che non può e non deve essere tagliato. Ho presentato per questo una mozione in consiglio regionale, in supporto di quella presentata dalla conferenza dei capigruppo del Comune di Portoferraio che verrà discussa oggi. Nello specifico, chiederemo alla Giunta regionale di attivarsi a sua volta presso il Governo e il Ministero della Giustizia per il mantenimento della sezione distaccata di Portoferraio del Tribunale di Livorno, rendendo tale sezione stabile e dotata di sufficienti risorse economiche e di personale” ha dichiarato la Capogruppo del Movimento 5 stelle in Regione Toscana Irene Galletti, dopo gli allarmi lanciati da Ancim, l’associazione che raggruppa le isole minori italiane e l’ordine degli avvocati.

“Le motivazioni a fondamento della richiesta di stabilizzazione – chiarisce Galletti – esistono ancora oggi e sopperiscono a compensare la mancata continuità territoriale. Il sì unanime alla Camera dei Deputati, avvenuto nella giornata di ieri, sulla proposta di legge costituzionale per la modifica all’articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità e già approvata in prima deliberazione dal Senato, conferma ancora una volta questo principio.”

Così Irene Galletti, Capogruppo M5S in Consiglio regionale.

Sanità, Galletti (M5S) “Caschi refrigeranti salvacapelli per pazienti sottoposti a chemioterapia in tutti gli ospedali toscani”

“Dotare tutti i presidi sanitari toscani dove si praticano terapie oncologiche di caschi refrigeranti per prevenire la caduta dei capelli. Protocollata la mozione che impegna la Giunta regionale a provvedere all’acquisto di questi preziosi strumenti.” Ad annunciarlo è Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale che afferma “Lo strumento allevia la sofferenza psicologica che i pazienti, soprattutto donne, si trovano a dover affrontare a causa degli effetti della chemioterapia: mi riferisco in particolare alla caduta dei capelli.

“L’utilizzo di questi farmaci – ricorda Galletti – può provocare l’atrofia totale o parziale della radice del capello lasciando per sempre sulle persone i segni della malattia. Prevenire o ridurre la caduta dei capelli tramite questi caschi è senza dubbio un valore aggiunto che la sanità toscana può e deve offrire a chi, nel corso della terapia, ha la possibilità di trarre giovamento e sostegno all’autostima anche dal semplice fatto di non dover poi fare i conti con l’aspetto estetico del tumore”.

Secondo Galletti si tratta di “un’esperienza non nuova per la Toscana: a febbraio 2019 la Ausl Toscana Centro ha potuto dotare il nosocomio di Prato del casco anticaduta grazie alla donazione di 41.785 euro da parte della Fondazione Sandro Pitigliani. Nel marzo dello stesso anno la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra ha donato due caschi refrigeranti all’Ospedale Santa Maria Maddalena. Mentre il Day Hospital Oncologico del San Giuseppe di Empoli ha festeggiato i 150 trattamenti oncologici in un anno, grazie alla generosità dell’Associazione Astro. Infine, a novembre 2021, tali strumentazioni sono entrate nelle disponibilità dei pazienti oncologici di Pistoia e Pescia, grazie ad una donazione della M.G.M. Motori Elettrici di Serravalle Pistoiese.”

“La generosità di privati e associazioni ha già fatto molto ed è sicuramente un incentivo all’azione del pubblico, anche se in una Regione efficiente dal punto di vista sanitario dovrebbe avvenire esattamente il contrario. Ma non è troppo tardi – osserva Galletti e conclude – con un voto favorevole il Consiglio può rimediare con un impegno tutto sommato modesto e dare sollievo ai migliaia di pazienti oncologici che, purtroppo, ogni anno si trovano costretti a dover affrontare la malattia e tutte le sue conseguenze”.

Riapertura centrali a carbone, Galletti (M5S): “Il Governo sta già provvedendo a stoccaggi gas, perché questa decisione affrettata e poco comprensibile?”

La Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, ha presentato una mozione affinché sia riconsiderato dal Governo un passaggio delle recenti disposizioni, che prevederebbe la riapertura in deroga delle centrali a carbone o il loro mantenimento in funzione.
La decisione governativa – nello specifico, un provvisorio programma di massimizzazione dell’impiego degli impianti di generazione di energia elettrica con potenza termica nominale superiore a 300 MW che utilizzino carbone o olio combustibile in condizioni di regolare esercizio, per il periodo stimato di durata dell’emergenza – viene giustificata dalla necessità di garantire per mezzo dei combustibili fossili la possibile carenza di quel 41% di gas proveniente dalla Russia, e che potrebbe essere tagliato in caso di indurimento delle sanzioni da parte dell’Unione Europea a causa del conflitto scatenato in Ucraina.

“La previsione all’articolo 5 del D.l. 14/22, che dispone nel suo complesso di misure preventive necessarie alla sicurezza nazionale del gas, non appare in linea con le rassicurazioni che fin da subito sono giunte dal Governo stesso” sostiene la consigliera regionale. “L’impegno su questo profilo è stato massimo da subito, e grazie agli accordi stabiliti anche recentemente per tramite delle missioni del Ministero degli Affari Esteri, l’Algeria fornirà all’Italia fino a 30 miliardi di metri cubi standard, l’Azerbaijan altri 25 miliardi, gli USA fino a 10 miliardi, mentre il gas nazionale estratto dagli impianti attivi arriverà a circa 8 miliardi. Sommato al gas proveniente da altri fornitori minori, il programma di stoccaggi nazionali vedrà la copertura fino al 90% delle riserve per avere una disponibilità certa di risorse necessarie per il prossimo anno termico 2022-2023, con la conseguenza che a breve e medio termine le scorte di gas naturale non avranno variazioni significative o comunque impattanti nei termini dell’economia nazionale”.

“Se c’è una necessità che piuttosto vedo come più impellente, è sicuramente quella di procedere in modo più spedito possibile alla rimodulazione dell’offerta energetica attraverso un più massiccio utilizzo di fonti rinnovabili, secondo i dettami della transizione ecologica e del risparmio di risorse che si rende necessario. Provvedimenti quali il Superbonus al 110%, fortemente voluto e difeso dal M5S anche contro interessi avversi, sono un volano insostituibile. L’Italia necessita ogni anno di circa 72 miliardi di metri cubi standard di gas, utilizzato al 50% per le utenze domestiche: dobbiamo accelerare l’azione sul risparmio energetico. Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), pubblicato dal Ministero dello Sviluppo e Economico e predisposto con l’allora ministro dell’Ambiente Sergio Costa, recepisce appieno le novità contenute nel Decreto Legge sul Clima nonché quelle sugli investimenti per il Green New Deal previste nella Legge di Bilancio 2020: quella strada tracciata deve essere percorsa fino in fondo e rapidamente”.

“Ho delle fortissime perplessità su questa decisione” conclude Galletti “che frenerebbe il processo di transizione ecologica che l’Italia ha finalmente intrapreso, e per di più al prezzo di costi che ricadrebbero sulla collettività beneficiando i privati. E i costi sono anche ambientali, perché va ricordato che le sette centrali a carbone in Italia sono state classificate come altamente inquinanti e non più rispondenti agli standard di tutela ambientale. Ragione per cui nel 2018 infatti l’allora ministro Sergio Costa aveva stabilito la loro chiusura o riconversione, a spese dei titolari, improrogabilmente entro il 2025. Immagino che la decisione sia stato presa nell’immediato del prospettarsi di una possibile grave carenza energetica, ma ad oggi appare largamente superata. Anche se il procedimento di conversione è già in corso alle Camere, spero si possa essere in tempo per eliminare la previsione di riapertura delle centrali a carbone prevista nell’articolo 5 del decreto, e che la Regione Toscana si faccia portatrice di questa istanza nei tempi più rapidi possibili”.

Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale.

Trasporto di armi su volo civile al Galilei, Galletti (M5S): “Poco interesse della Regione per le vicende che riguardano lo scalo di Pisa”

La Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, commenta la risposta della Giunta regionale all’interrogazione immediata che chiedeva chiarezza sui fatti in merito al trasporto di armi avvenuto su un volo civile presso lo scalo di Pisa.

“La non-risposta del Presidente di Toscana Aeroporti riguardo le ipotetiche autorizzazioni all’utilizzo della zona cargo dell’aeroporto di Pisa per la movimentazione è sorprendente. Tanto più che nell’immediato della notizia, incalzato dai giornalisti durante una conferenza stampa, aveva dichiarato “Non accadrà più”, come ad ammettere che un’anomalia di passaggi era effettivamente avvenuta.”

Dove sta la verità quindi, e dove la trasparenza nell’attività di gestione legata ai trasporti civili e alla tutela degli operatori che si sono trovati a maneggiare questo carico inaspettato?” si domanda la consigliera regionale.

“Certo – attacca – non nelle parole riportate in aula dall’Assessore Stefano Baccelli, che non ha potuto far altro che leggere due scarne note del COVI e di TA che nulla dicevano, limitandosi a riportare aspetti sul versante della difesa – e quindi nazionali – di cui non avevamo fatto richiesta.”

Secondo la Cinquestelle “Ancora una volta la Regione dimostra di essere disinteressata alle vicende che riguardano l’aeroporto di Pisa, limitandosi a qualche parata per inaugurare lavori di ammodernamento nettamente in ritardo sulle esigenze dello scalo e a rimettere tutto nelle mani del privato, in barba al quel pesantissimo 5% di azione che ancora detiene e l’ancor più pesante responsabilità di aver privatizzato le sorti della porta d’accesso più grande della Toscana.”

Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale.

Crisi aziendali, Galletti (M5S) “Dialogo permanente con le Camere di Commercio e investimenti in componenti di microelettronica per rilanciare le imprese toscane”

Comunicazione in Commissione Seconda del lavoro svolto per la risoluzione delle crisi aziendali in corso in Toscana. Il Movimento 5 Stelle per tramite della Capogruppo Irene Galletti avanza le sue proposte.

“Ringrazio il consigliere Valerio Fabiani per la condivisione del lavoro svolto e per la dedizione con la quale sta portando avanti un impegno non semplice. Il quadro prospettato – secondo la pentastellata – ha una complessità che merita di essere approfondita con altri incontri come questo, ma vorrei da subito presentare due proposte per sostenere l’azione della Regione, che sono valide per lavorare su tutti i fronti, pure nelle loro peculiarità. La prima proposta è quella di strutturare in modo permanente una forma di collaborazione con le OCRI, che sono uno degli strumenti principali di prevenzione e composizione delle crisi aziendali delle Camere di Commercio.”

“La seconda – chiarisce Galletti – è quella di elaborare un programma per promuovere l’espansione della produzione di componenti di microelettronica. L’accesso a un numero sufficiente di microchip sta diventando un elemento competitivo per qualsiasi economia globale di successo e l’esempio citato da Fabiani riguardo la camperistica ferma per la mancanza di forniture è emblematico. Uno dei principali strumenti di sussidio dell’UE per stimolare gli investimenti e ridurre la dipendenza dalle importazioni è l’iniziativa ‘Important Projects of Common European Interest’ (IPCEI), sulla quale per esempio il governo tedesco intende investire circa 3 miliardi di euro per bonificare i siti produttivi lungo l’intera catena del valore della produzione di semiconduttori, la cui domanda è cresciuta a dismisura in questi anni ed è parte essenziale della transizione ecologica e dell’industria 4.0.”

“Le sfide ambientali e digitali, insieme all’attrazione di investimenti con una ricaduta duratura sul territorio, passano anche da questo – conclude – e non dobbiamo perdere l’occasione.”

Così Irene Galletti, Capogruppo M5S in Consiglio Regionale della Toscana.

Bilancio, Galletti (M5S): “Sconcertati da una variazione inconsistente e scollata dalla realtà”

“In un momento storico così complicato per la Toscana, dove una sanità regionale già stremata deve fronteggiare l’ennesima ondata di Covid e allo stesso tempo si registrano 5.500 sfratti in via di esecuzione, solo nella nostra regione, la variazione di bilancio presentata in Aula si è rivelata sconcertante per la sua inconsistenza e per il totale scollamento con la realtà.” 

Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, che a margine della discussione sulla variazione di bilancio presentata oggi in Consiglio regionale rileva che “Per il Presidente Giani la priorità è permettere il cumulo dei compensi agli amministratori delle partecipate regionali, iniziativa che accostata ad una variazione del numero degli scaglioni di aliquote che eroderà dalle tasche dei toscani 450 mila euro in un anno, è un’operazione che politicamente grida vendetta. Eppure si tratta di un elemento sostanziale di questa variazione di bilancio. Si fatica inoltre a tenere il conto dei contributi straordinari previsti che sottintendono, tra le altre cose, un’incapacità di programmazione da parte di una Giunta regionale, che a distanza di un anno e mezzo  non ha ancora presentato il documento cardine della legislatura: il Programma Regionale di Sviluppo 2020-2025.”

“Per non parlare dell’arringa di Giani in difesa dei contributi straordinari stanziati per la rete idrica da completare in territori colpiti dagli sversamenti del Keu, a parziale risarcimento di quei cittadini incolpevoli che si trovano a subirne le conseguenze. Bene, ma non benissimo. Allora perché non stanziare fondi anche per quei cittadini toscani che abitano nella frazione di Vada, nel comune di Rosignano Marittimo (LI), e che da oltre 30 anni aspettano l’arrivo dell’acquedotto?” si domanda la Capogruppo M5S. “Oppure per quei cittadini di Casalguidi-Cantagrillo, nel comune di Serravalle Pistoiese (PT), che devono utilizzare acqua in bottiglia anche per lavarsi dato che le falde sono state inquinate nei decenni dal cloruro di vinile.”

“Per loro e per le migliaia di toscani che subiscono quotidianamente i danni ambientali dovuti alla malagestione del territorio non esistono compensazioni né variazioni di bilancio – conclude Galletti – e nemmeno una programmazione che li veda prima o poi oggetto dell’attenzione di questa maggioranza che si ricorda di loro solo quando le elezioni sono prossime.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Dissalatore di Mola, Galletti (M5S): “Le alternative esistono e sono migliori. Ora riaprire la discussione sull’acqua con i sindaci dell’Elba e della Val di Cornia”

“La questione del dissalatore di Mola è emblematica di un problema di sistema legato alla gestione della risorsa idrica in Toscana, e che riguarda non solo l’isola d’Elba ma tutta la Val di Cornia”. Lo afferma Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, che annuncia “una lettera indirizzata all’assessora all’Ambiente Monia Monni per condividere alcune riflessioni sulla vicenda e allargare geograficamente il raggio di attenzione e intervento alla costa prospiciente all’isola. Credo sia poi necessario dare una risposta alle questioni ambientali poste dalle associazioni, e si apra al dibattito pubblico come richiesto dai sindaci dei comuni coinvolti”.

“In dieci punti sostanziali – afferma Galletti – già comunicati anche alla Regione via pec, l’associazione Italia Nostra ha sollevato diverse problematiche legate al progetto del dissalatore di Mola. Paesaggisticamente impattante in una zona di pregio naturalistico, caratterizzata da un flusso turistico importante, il dissalatore apparirebbe persino insufficiente a coprire il reale fabbisogno idrico dell’isola, con una ricaduta in termini di costi ambientali ancora da chiarire.”

Secondo la Capogruppo M5S “Il progetto del dissalatore, con un costo previsto di 14,56 milioni e finanziato solo in parte, graverà per un 40% in bolletta. Sarà quindi a carico dei cittadini, ma non risolverà definitivamente il problema idrico dell’Elba. Quello potrebbe rimanere o addirittura accompagnarsi a nuovi e forse ben più rilevanti questioni.“

“Eppure – spiega la cinquestelle – potrebbero esserci altre e più ragionevoli vie. Come è noto, ad oggi l’isola è alimentata per circa un terzo del suo fabbisogno da una condotta sottomarina che, a causa del deterioramento prodotto dal tempo, perde gran parte dell’acqua trasportata. Inevitabile non ricordare in prima battuta che se tali condotte fossero riparate si otterrebbe un risultato migliore rispetto a quello prodotto dal dissalatore. Proseguendo nel ragionamento, il resto dell’acqua proviene da pozzi locali, in quanto l’Elba ha una litologia tale da avere sempre consentito accumuli idrici di rilevante entità nel sottosuolo. Quello che oggettivamente viene da chiedersi è se non sarebbe meglio rendere l’isola autosufficiente da un punto di vista idropotabile, affidandosi esclusivamente a falde acquifere locali e immagazzinando una parte dell’acqua che ruscella dopo ogni pioggia?” Si domanda Galletti. “La Regione e ASA hanno esplorato questa via?”

“Inoltre, ed è un aspetto assolutamente non secondario – sottolinea la pentastellata – il dissalatore per funzionare richiederà molta energia: una quantità estremamente rilevante rispetto al totale attualmente consumato dall’isola. In funzione anche dei recenti avvenimenti che hanno portato i prezzi del gas e dell’energia alle stelle, oltre ai necessari costi ambientali da assorbire, siamo veramente certi che la soluzione del dissalatore sia ancora economicamente sostenibile?”

“Tutti questi aspetti, incluso quello collegato all’iter amministrativo che ha portato alla scelta di tale impianto, che non richiamiamo per questioni di brevità ma che è stato dettagliatamente riportato dagli organi di stampa, sottolineano che la questione è tutt’altro che chiusa, e richiede anzi un più ampio e aperto confronto politico e istituzionale con i sindaci dei territori e con il Consiglio regionale. Poco tempo fa ho anticipato all’assessora Monni l’invio di questa lettera, che vuole essere un contributo attivo e propositivo per la ricerca della soluzione migliore da mettere in campo. Sono sicura che la accoglierà in questo senso, e la ringrazio per il confronto e il dialogo con i quali mi ha sempre manifestato totale disponibilità ogni volta che è stato necessario”.

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Aeroporto, Galletti e Noferi (M5S): “Armi da guerra in voli umanitari per l’Ucraina? Si riferisca in Consiglio regionale”

Le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti e Silvia Noferi, annunciano un’interrogazione urgente per chiedere alla Regione se corrisponda al vero la notizia relativa al transito di armi militari attraverso il Cargo Village dell’aeroporto di Pisa.

Scrivono le consigliere: “Apprendiamo da fonti sindacali vicine ai lavoratori dello scalo aeroportuale civile di Pisa la notizia relativa ad aiuti umanitari in transito presso il Cargo Village, e destinati all’Ucraina, contenenti – invece che vettovaglie, medicine ed altri generi di conforto – armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi. Un carico che i lavoratori non si aspettavano di dover maneggiare e che ha spinto alcuni di loro a rifiutarsi di imbarcare i velivoli in partenza per le basi NATO in Polonia.”

“Una notizia – secondo Galletti e Noferi – che se confermata provocherebbe certamente un terremoto nell’opinione pubblica toscana, che proprio sabato scorso si è radunata a Firenze per invocare pubblicamente di fronte al pianeta la pace. Ci chiediamo quale sia il pensiero del sindaco di Firenze, Dario Nardella – si domandano – primo promotore dell’iniziativa e quello di tutti i politici illustri che in piazza Santa Croce hanno manifestato per chiedere lo stop delle bombe russe in Ucraina. Ma quello che ci interessa di più – nel caso in cui la notizia fosse verificata e nel pieno adempimento delle nostre funzioni di consigliere regionali – è capire se il Presidente della Giunta toscana Eugenio Giani ne fosse a conoscenza e che giudizio esprime al riguardo, anche alla luce del complesso scenario internazionale attuale e dei tentativi, finora falliti, di de-escalation del conflitto.”

“Non si può essere pacifisti a corrente alternata – attaccano le pentastellate – e nemmeno fingere che i 30 milioni impegnati nella scorsa legislatura per migliorare i collegamenti ferroviari con la base militare di Camp Darby, dove sono stanziate e operano truppe statunitensi, non servano anche ad operazioni simili. Opera che tra l’altro è costata l’abbattimento di migliaia di alberi in un’area di parco, poi costretta anche a modifiche paesaggistiche di rilievo”.

“Il trasporto di armi in ambito civile – concludono – può avvenire solo se una certa parte delle istituzioni ne è a conoscenza e produce le necessarie autorizzazioni. Quello che intendiamo fare è protocollare un’interrogazione urgente per chiarire tutte le domande che tale vicenda ha sollevato. Ci sono risvolti tecnici e politici che devono venire alla luce e speriamo che stavolta non ci si nasconda dietro a un dito”.

Così Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Crisi Cartiera Tolentino, Galletti (M5S): “Regione resterà al fianco dei lavoratori per garantire occupazione e sopravvivenza dell’azienda”

Approvata in Consiglio Regionale la mozione “In merito alla crisi delle aziende cartiere del Gruppo Progest, con particolare riferimento alla situazione della Società Cartiera Tolentino”. La proposta presentata da Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana e da Mario Puppa, Consigliere regionale del Partito Democratico è stata presentata congiuntamente dai due esponenti politici in Consiglio, come atto sostitutivo di una precedente proposta, in conseguenza dell’evoluzione del quadro complessivo della vicenda.

“L’approvazione di questo atto trasferisce alla Regione Toscana l’impegno di rimanere al fianco dei lavoratori al fine di individuare una soluzione finalizzata a garantire la sopravvivenza dell’azienda sul territorio e la tutela dei posti di lavoro. Un impegno che dà maggior forza all’azione della Giunta perché conferma il sostegno del Consiglio Regionale nelle iniziative intraprese.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“In un momento in cui il caro energia aggrava ulteriormente una situazione già complicata per un’azienda energivora come la Tolentino, la garanzia della presenza della Regione in ogni sede di trattativa può essere strategica, anche per favorire un maggior coinvolgimento del Governo. Intendo portare la vicenda all’attenzione della Viceministra al Mise Alessandra Todde, affinché nulla rimanga intentato nel cercare una soluzione per una situazione oggettivamente complessa.” Conclude Galletti.

Secondo Mario Puppa “La riorganizzazione produttiva delle tre sedi lucchesi annunciata a gennaio ci aveva allarmato, soprattutto per la prospettiva di riduzione del personale. La notizia recente del fermo della produzione in tutti gli impianti, come conseguenza anche dei rincari, fa presagire un esito ancora più drammatico per i livelli occupazionali.”

“Sicuramente sarà necessaria un’azione concreta per tutti i comparti produttivi che stanno fronteggiando questa emergenza energetica, ma dobbiamo anche attivarci nell’immediato per la tutela dei lavoratori e scongiurare eventuali ipotesi di delocalizzazioni”

Così Mario Puppa, Consigliere regionale del Partito Democratico.

Consiglio regionale, Galletti (M5S): “Voto unanime per la nostra mozione in favore degli orfani ucraini”

Tramite l’impegno sancito da questo atto la Giunta regionale porterà avanti l’opera di coordinamento con l’Istituto degli Innocenti di Firenze prevedendo, laddove necessario, un supporto materiale come la messa a disposizione di immobili adeguati all’accoglienza e un appropriato percorso di tutela da parte di mediatori, psicologi e figure professionali dedicate.

Inoltre la Regione Toscana si attiverà presso il Governo e la Commissione Adozioni Internazionali, per favorire l’immediato ricongiungimento tra le famiglie che hanno un iter di adozione già in corso in Ucraina – e che abbia già raggiunto la fase del cosiddetto “abbinamento” – e i minori orfani che hanno già conosciuto e acconsentito a diventare loro figli. Una forma particolare di accoglienza mirata, che non supera il percorso previsto dalle leggi internazionali in materia di adozioni ma che tiene conto delle necessità psicologiche e affettive dei minori, che possono così trovare rifugio in quella che presto diventerà la loro casa.

L’ultimo indirizzo previsto dalla mozione è quello di sollecitare il Governo nazionale a provvedere al necessario sostegno economico-finanziario per la gestione dell’accoglienza dei profughi ucraini, nel breve e nel lungo periodo, che dovrà intendersi come aggiuntivo rispetto alle risorse già messe a disposizione dalla Regione Toscana per tali programmi.

Lo rende noto Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, e proponente della mozione approvata oggi in Aula in favore dei bambini orfani ucraini e dei minori in attesa di essere adottati da genitori italiani, che dichiara:

“La problematica delle adozioni sospese a causa della guerra in Ucraina – chiarisce Galletti – è stata portata alla mia attenzione da una coppia di Prato, che a causa del conflitto ha visto interrompersi improvvisamente il lungo percorso intrapreso per adottare un bambino orfano. Una situazione preoccupante che non riguarda solo questa famiglia, ma diverse decine di coppie in tutta Italia, centinaia nel resto d’Europa.”

“È stata mia premura portare la vicenda all’attenzione del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, guidato dal nostro Luigi di Maio e alla Commissione per le Adozioni Internazionali – segnala la Capogruppo M5S -, organismi che in queste ore stanno operando anche in Toscana grazie alla collaborazione con l’Istituto degli Innocenti di Firenze, che ha già avviato un percorso specifico in favore dell’accoglienza.”

“Grazie alla nostra mozione – conclude la cinquestelle – la Regione si impegna a sostenere con più forza l’opera già avviata dall’Istituto, sollecitando altresì il Governo affinché sia garantito il necessario sostegno economico-finanziario in ogni fase che l’accoglienza di questi minori in fuga dalla guerra comporta.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.