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Multiutility, Galletti (M5S): “Prendiamo atto delle parole di Fossi e ribadiamo la nostra posizione sull’acqua e sul ruolo dei comuni nella gestione dei servizi locali”

Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e coordinatrice regionale, ha espresso apprezzamento per l’apertura al dialogo manifestata dal segretario toscano del PD, Emiliano Fossi, il quale ha frenato sulla prevista quotazione in borsa della Multiutility. Tuttavia, Galletti ha voluto chiarire che fin dall’inizio il Movimento 5 Stelle ha avuto una posizione chiara e strutturata sulla questione, ovvero il rifiuto della quotazione in borsa e del profitto su beni essenziali, la promozione dell’acqua pubblica e il riconoscimento del ruolo centrale dei comuni nella gestione dei servizi locali. Questi principi non sono solamente slogan, ma rappresentano la linea politica del Movimento 5 Stelle, testimoniata concretamente dai molti atti presentati dai loro eletti in tutti i consigli comunali dove si discute della questione.

Per Galletti “E’ importante sottolineare che il Movimento 5 Stelle è contrario a unire la gestione dell’acqua a quella dei rifiuti perché l’acqua è un bene universale, inalienabile e un monopolio naturale. La logica degli accorpamenti è pericolosa e svuota completamente le assemblee comunali del loro potere. Siamo anche favorevoli agli ambiti territoriali, ma con un dimensionamento adeguato per ottenere economie di scala, legate all’efficienza del sistema e rigorosamente pubblici”, chiarisce la consigliera.

“Siamo pronti al confronto e alla collaborazione, ma manterremo ferme le nostre posizioni sui temi fondamentali e il primo pilastro è questo: l’acqua è un bene comune e, come stabilito dal referendum del 2011, deve tornare alla piena gestione pubblica. Da qui si parte”, conclude Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.

Sosteniamo pertanto la battaglia di comitati e dei consiglieri comunali che chiedono maggior partecipazione pubblica diretta nella decisione, anche attraverso dei referendum comunali, che chiariscano oltre ogni ragionevole dubbio se la reale volontà dei cittadini sia quella di affidare la gestione unica dei servizi comunali, per loro essenziali, alle logiche dei mercati o se mantenerla nel controllo pubblico.”

Keu, Galletti (M5S): “Deludente la risposta di Giani alla nostra interrogazione. Chiediamo alla Giunta maggior impegno per tutelare la salute dei toscani”

“Le nostre “superficiali osservazioni”, per richiedere la bonifica delle aree contaminate da Keu – così come definite dal Presidente Giani – seguono le dichiarazioni fatte dalla Giunta toscana a luglio 2022, in cui si era impegnata a procedere con la bonifica. Se le nostre osservazioni sono superficiali, allora lo sono anche le promesse fatte dalla Giunta che non sono state ancora mantenute.” Ad affermarlo è Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 stelle in Regione Toscana.

“È importante anche notare che gran parte delle dichiarazioni del Presidente Eugenio Giani si riferiscono a situazioni che risalgono al 2021. Siamo nel 2023 e sarebbe stato doveroso fornire un aggiornamento anche senza la nostra interrogazione. Inoltre, recenti studi autorevoli hanno dimostrato che il cromo trivalente presente nel Keu può diventare cromo esavalente a contatto con l’ossigeno, l’acqua e il suolo, mettendo a rischio la salute e l’ambiente nei 13 siti contaminati conosciuti. Tuttavia, le quantità di Keu emerse anche in sede di Commissione di inchiesta sono nettamente superiori a quelle conferite nei siti conosciuti, e al momento non sappiamo se quelle terre siano state trattate correttamente, dove siano finite e se costituiscano un pericolo per le persone.”

“Sebbene alcune informazioni sui siti ancora oggetto di indagini non siano attualmente disponibili, è importante notare che tra i siti già noti e ben documentati dalla stampa non è stato fatto abbastanza per risolvere il problema. Lungo la strada regionale 429, tra Empoli e Castelfiorentino, i terreni inquinati sono stati semplicemente coperti con teli, creando agitazione tra i residenti giustamente in protesta. Al Green Park di Pontedera sono state avviate solo di recente le prime operazioni di rimozione dei rifiuti, mentre per quanto riguarda l’impianto Le Rose di Bucine, nell’aretino, le modalità di intervento sono ancora in fase di definizione. È a Crespina Lorenzana il materiale Keu è stato perfino utilizzato per dei lavori di sistemazione di un tratto di acquedotto, se dovesse rompersi i cittadini potrebbero ritrovarsi con il cromo esavalente nella propria acqua di casa.”

“Per tutti questi motivi, non è accettabile sentirsi dire nel 2023 che la Giunta si sta attivando per mettere un po’ di soldi nella prossima variazione di bilancio, o che “ben” 97.000 euro sono stati stanziati per approfondimenti ambientali e monitoraggio. Se Arpat avesse operato al massimo delle sue capacità e non fosse stata privata di risorse a partire dal 2009, non ci troveremmo ora costretti ad accontentarci di queste scarse risorse per effettuare le necessarie analisi ambientali. Inoltre, va sottolineato che Arpat sta ancora operando con risorse limitate anche per le sue attività ordinarie. È deludente che la Regione adotti queste modalità per garantire la tutela della salute e attuare il principio di precauzione.”

“La risposta comunicata in Aula da Giani si è rivelata tardiva e nel complesso insufficiente, mentre le soluzioni proposte risultano deludenti e ben al di sotto delle aspettative. Riteniamo che sia importante che la Giunta regionale prenda consapevolezza del rischio di trovarsi di fronte ad una possibile “terra dei fuochi” toscana e si adoperi al massimo delle proprie capacità per tutelare i cittadini toscani.” Così Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Toscana.

Crisi Vodafone, Galletti (M5S):”Mozione in Regione per garantire la continuità occupazionale”

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, ha espresso la propria solidarietà nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del call center Vodafone di Pisa e ha annunciato una mozione per chiedere l’intervento della Regione Toscana ai tavoli di concertazione. La priorità per Galletti è quella di evitare i 97 licenziamenti previsti, che coinvolgono principalmente donne lavoratrici di età compresa tra i 40 e i 50 anni.

“Secondo fonti sindacali, le procedure di licenziamento sono state avviate e nei prossimi 45 giorni si aprirà un tavolo di lavoro per trovare una soluzione negoziata della vertenza. In caso di mancato accordo, sarà convocato il tavolo di crisi ministeriale, che avrà altri trenta giorni di tempo. La Regione Toscana deve fare la sua parte per trovare soluzioni sostenibili e condivise con tutte le parti coinvolte.”

“L’azienda ha confermato la necessità di avviare una profonda trasformazione e modernizzazione del proprio modello operativo. In questo processo, la Regione Toscana può giocare un ruolo importante, offrendo le competenze dei propri uffici regionali nella gestione delle crisi aziendali, forme di sostegno al reddito e percorsi di riqualificazione e reinserimento operativo nell’ottica di un eventuale processo di riconversione dell’azienda.

“La mozione ha lo scopo di portare la discussione in Consiglio Regionale, dove tutte le forze politiche potranno offrire il proprio contributo per trovare soluzioni a lungo termine al fine di garantire la continuità occupazionale e il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori.” Così Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Toscana.

ERP, Galletti (M5S): “Il nostro voto è a favore delle 180 mila famiglie toscane che vivono un disagio abitativo”

La Regione si appresta ad incrementare i prezzi per i lavori pubblici in materia di edilizia sociale. Si tratta di un compito, quello dei costi, previsto dalla normativa nazionale (art. 60 D.Lgs 112/1998) ed all’epoca implementato dalla Regione con legge 7/98.  Adesso il legislatore statale (art. 26 dl 50/2022) chiede alle Regioni di incrementare il prezzario dei lavori pubblici, alla luce dell’aumento del costo di materiali ed energia, e la Regione vuole farlo by-passando il tetto agli aumenti, previsto dal decreto ministeriale  5/8/94 ed il suo sistema di deroghe. La Presidente Irene Galletti ha annunciato il sostegno del  Movimento 5 Stelle chiarendo come “Questo sia un voto di responsabilità nei confronti delle 180 mila famiglie toscane che vivono un disagio abitativo, non ha niente a che vedere con l’operato della Regione che da anni sottovaluta il problema e lascia deteriorare il patrimonio edilizio sociale.”

“Non entro nel merito delle modalità di istituzionalizzare uno sforamento dei costi con una legge regionale quando la competenza legislativa è statale” chiarisce Galletti “ma sento il dovere di non abbandonare i migliaia di toscani che chiedono alle istituzioni di poter vivere in condizioni dignitose e sicure nelle case appartenenti al patrimonio edilizio sociale. In Toscana, all’inizio del 2023 sono 180 mila le famiglie che vivono un disagio abitativo, queste persone hanno diritto a delle risposte.”

Per Galletti “Quello che c’è da capire però è perché negli anni precedenti, quando era possibile effettuare i lavori sul patrimonio abitativo a costi accettabili, non lo si è fatto. Certamente non si può dire “colpa di chi c’era prima”. La stessa rappresentanza politica governa la Toscana in continuità da decenni. E anche a livello nazionale, negli scorsi anni, ci sono stati “governi amici”, politicamente parlando, che potevano intervenire in maniera più decisa sul sistema normativo, riformandolo opportunamente.”

“L’edilizia pubblica rappresenta un pilastro fondamentale dello stato sociale.” Secondo la cinquestelle “È necessario che la Regione Toscana dimostri un maggiore impegno nella promozione di politiche abitative efficaci, che vadano oltre la semplice retorica, investendo maggiori risorse, oltre quelle già annunciate e che arriveranno grazie ai soldi del Pnrr, soldi arrivati per merito del governo presieduto da Giuseppe Conte. E di avviare un percorso di riforma normativa per garantire che i cittadini toscani possano godere di un’adeguata e dignitosa sistemazione abitativa.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“L’edilizia pubblica rappresenta uno dei pilastri fondamentali del sistema sociale dello stato. La Regione Toscana deve dimostrare un maggiore impegno nella promozione di politiche abitative efficaci, che vanno al di là della semplice retorica. Ciò richiede un maggiore investimento di risorse, oltre a quelle già annunciate e che arriveranno grazie ai finanziamenti del Pnrr, che sono stati ottenuti grazie al governo guidato da Giuseppe Conte. Inoltre, è necessario avviare un percorso di riforma normativa per garantire che i cittadini toscani possano godere di un’adeguata e dignitosa sistemazione abitativa.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Multiutility, Galletti (M5S): “Chiediamo conto a Giani della regola che ‘impedisce una maggioranza contraria a Firenze’”

Tra i documenti pubblicati sul sito di Alia Servizi Ambientali, nell’Allegato 1 alla Relazione “Dossier di valutazione del progetto Multiutility”, c’è una regola proposta per la Governance che ha un intento inequivocabile: ‘Gli azionisti pubblici stabiliscono una maggioranza qualificata che propone la lista con le indicazioni di Presidente e AD, l’accordo deve prevedere formule che impediscano il formarsi di una maggioranza contraria a Firenze.’ Il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione alla Giunta Toscana per chiedere se sia a conoscenza di questa regola e come interpreti, dal punto di vista operativo, la dicitura. La prima firmataria dell’atto è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, che ha dichiarato:

“Una regola interessante, che se attuata dice molto sulla direzione che si vuole dare a questo colosso dei servizi locali. In questo studio si afferma chiaramente che il Consiglio di Amministrazione della Multiutility deve sempre garantire una maggioranza qualificata a favore di Firenze. Ci chiediamo se questa regola rimarrà valida anche quando i bacini di utenza esterni all’area fiorentina diventeranno maggiori in futuro”, si domanda la presidente del Movimento 5 Stelle.

“Con un’interrogazione rivolta al Presidente Eugenio Giani, che spesso sottolinea come i campanilismi possano esacerbare le posizioni e rendere impossibile qualsiasi opera in Toscana, chiediamo di conoscere la sua opinione sulla regola poco flessibile e troppo concentrata su Firenze. Potrebbe essere d’accordo con noi sul fatto che in un contesto di gestione pubblica tutti i territori dovrebbero avere la possibilità di esprimere la propria voce con il giusto peso, senza che ciò venga ostacolato da regole poco rispettose del principio di equilibrio democratico. Inoltre, sarebbe importante capire perché, secondo lo ‘Studio, valutazione e verifica di fattibilità’, gli scenari alternativi, inclusa l’opzione zero, ovvero la possibilità di non aderire alla Multiutility, siano stati esclusi. Speriamo che la risposta al nostro atto possa fornire maggiori chiarimenti”, ha concluso Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana.

Siccità, Fontana e Galletti (M5S) “Occorre un piano per preservare la risorsa idrica. Dal Parlamento alla Regione la proposta per incoraggiare i territori ad agire”

Il Movimento 5 Stelle in seno alla campagna nazionale ‘Risparmiamo l’acqua, combattiamo gli sprechi, #NonLasciamoScorrere’ presenta il suo piano regionale per contrastare l’emergenza siccità e gli sprechi della risorsa idrica in Toscana. Prima firmataria della proposta, Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana. Soddisfazione anche per Ilaria Fontana, deputata M5s ed ex sottosegretaria alla Transizione ecologica, nonché la prima firmataria della proposta nazionale, che chiarisce “la mozione regionale serve a superare un’azione di governo lenta e inadeguata sul tema e di incoraggiare i territori ad agire”.

Secondo Galletti “Lo scorso anno, quasi la metà dei 4 milioni e 300 mila euro stanziati dal Consiglio dei Ministri sono stati spesi per spostare autobotti di acqua da una parte all’altra della nostra Regione, mentre il restante è stato destinato ad interventi ordinari di manutenzione. Questo dimostra che la Regione Toscana, in questa legislatura e nelle precedenti, non ha saputo programmare in maniera lungimirante una gestione ordinata della risorsa acqua e delle infrastrutture ad essa connesse. La siccità non è più un evento eccezionale in Toscana, ma un fenomeno che si ripresenta con regolarità e va affrontato attraverso interventi strategici” afferma la cinquestelle.

“Dopo la lunghissima estate dello scorso anno che ha colpito duramente il comparto agricolo, con scarse precipitazioni e temperature sopra la media stagionale, questo inverno a destare l’allarme è stato il nostro sistema neve regionale: poche nevicate, insufficienti a garantire il corretto svolgimento della stagione sciistica, un ulteriore segnale che quella che chiamiamo emergenza sta rapidamente mutando in una condizione ordinaria, con cui dovremo imparare a convivere. Per questo” ricorda Galletti “il Movimento 5 Stelle ha avviato la campagna nazionale ‘Risparmiamo l’acqua, combattiamo gli sprechi, #NonLasciamoScorrere’, un’iniziativa volta a informare i cittadini sulla crisi idrica e a far conoscere le nostre misure per fronteggiarla.”

Per la consigliera regionale “L’obiettivo della mozione è capire se chi governa la Toscana, oggi, ha soluzioni alternative a quelle usate in passato per tamponare la situazione e se esiste la necessaria apertura mentale per accogliere nuove proposte di buon senso, frutto di una stretta interlocuzione istituzionale tra il Movimento 5 Stelle e la società civile. La nostra mozione chiede sostanzialmente questo: governare, e non più subire passivamente e con spreco di risorse, un fenomeno che negli anni sarà sempre più presente. E vediamo se altre forze politiche in Consiglio sapranno cogliere la sfida per salvaguardare l’acqua”, così ha dichiarato Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Soddisfatta della presentazione della mozione regionale in Toscana anche Ilaria Fontana, deputata M5s ed ex sottosegretaria alla Transizione ecologica, che dichiara: “Il nostro piano propone alla Toscana e a tutte le altre regioni un percorso virtuoso che tutti gli amministratori locali dovrebbero avviare per agire non solo in situazioni di emergenza. L’obiettivo di presentare la nostra mozione nazionale era proprio quello di superare un’azione di governo lenta e inadeguata sul tema e di incoraggiare i territori ad agire, suggerendo loro una serie di azioni da mettere in campo immediatamente, nel rispetto delle competenze regionali e comunali. Siamo lieti di constatare che la Toscana sia stata reattiva e abbia subito depositato la mozione regionale di impegno a sostegno della nostra proposta e per questo ringraziamo la Presidente Irene Galletti.”

Acqua, Galletti (M5S): “Fondo di Salvaguardia per Comuni che ospitano campi pozzi. La proposta di Vecchiano approda in Consiglio regionale”

Il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione alla Regione Toscana per chiedere l’istituzione di un fondo di salvaguardia che preveda un’indennità per i comuni che ospitano campi pozzi. La richiesta è quella di intercedere con il Governo per ottenere questo riconoscimento, in modo analogo a quanto previsto per l’indennità di disagio ambientale (IDA) per i comuni che ospitano impianti di rifiuti. L’iniziativa segue quanto già stabilito dalla risoluzione n.207 del Consiglio regionale, approvata l’8 settembre 2022, che riguarda i comuni sorgivi ma non quelli con i campi pozzi, che sono più soggetti rispetto ai primi a fenomeni di cedimento del terreno a causa dell’eccessivo sfruttamento delle risorse idriche. L’atto protocollato dalla Presidente del Gruppo regionale M5S, Irene Galletti, riprende l’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Vecchiano per sollevare la problematica che riguarda il territorio pisano, ma che può essere estesa a livello regionale e nazionale.

Secondo Galletti, “Non di rado l’eccessivo emungimento può portare a situazioni di cedimento del terreno con conseguenti lesioni di edifici ed altri manufatti. Questo capita più frequentemente in Comuni che ospitano campi pozzi, come Vecchiano, la cui cittadinanza ha vissuto negli anni esperienze simili, in somma ad episodi di elevato ed anomalo abbassamento, o addirittura scomparsa, dell’acqua nei pozzi privati nei centri abitati. Un disagio che si è prolungato per decenni nelle località di Filettole, Ripafratta e Paduletto, interessate a più riprese da questi fenomeni e che hanno causato non poche problematiche ai cittadini, come anche segnalato in un ordine del giorno recentemente approvato dal Consiglio Comunale di Vecchiano. Nella proposta comunale” evidenzia Galletti “abbiamo riscontrato un interesse generale che riguarda non solo Vecchiano, ma l’intero territorio regionale e nazionale. Per questo” conclude “abbiamo protocollato una mozione per chiedere alla Regione che, affinemente a quanto previsto per i comuni sorgivi e nelle stesse sedi istituzionali di confronto col Governo, si valutati l’introduzione di un’indennità anche per i Comuni che ospitano campi pozzi: una proposta che completa un lavoro avviato dalla Commissione regionale competente e che siamo certi troverà consenso anche in Aula.”

Sul tema interviene anche Gabriele Fabbris, consigliere comunale di Vecchiano: “Dalle falde acquifere sotterranee del Comune di Vecchiano vengono estratti ben 700 litri di acqua potabile al secondo mediante 26 pozzi, in grado di rifornire i comuni dell’area pisana e livornese. Seppur necessari, questi siti rappresentano per il nostro territorio anche un forte limite per via dei vincoli di salvaguardia cui sono sottoposti. Inoltre, in passato, i pozzi hanno alterato il ‘sistema Acqua’ locale, con effetti rilevanti sui terreni (subsidenza), sulle sorgenti perenni e sulle acque del lago di Massaciuccoli. È per tutti questi motivi che il Consiglio Comunale di Vecchiano ha approvato recentemente un atto per chiedere l’istituzione di un fondo di salvaguardia che garantisca investimenti per la tutela e valorizzazione del territorio e per la riduzione degli impatti ambientali determinati dai pozzi. Ringrazio a tal fine il Gruppo regionale M5S nell’aver fatto propria questa richiesta, che non riguarda solo Vecchiano ma tutti i Comuni che ospitano campi pozzi” conclude Fabbris.

Sin, Galletti (M5S) “Sospeso lo studio che approfondisce gli effetti dell’inquinamento sui toscani che abitano in aree esposte”

Da novembre scorso il CoReAS, l’organismo incaricato dalla Regione di approfondire i dati epidemiologici relativi allo stato di salute dei toscani che abitano in prossimità dei Sin, non esiste più. La notizia è arrivata solo grazie all’interrogazione del Movimento 5 Stelle che chiedeva un aggiornamento per sapere se fossero state superate le difficoltà incontrate dal Coordinamento nello svolgimento delle proprie attività di ricerca. “Con questa decisione si è scelto di ignorare i problemi che la cattiva amministrazione della Regione ha creato negli anni. Si tratta di un fatto grave, di cui chi governa oggi la Toscana dovrà risponderne davanti ai cittadini” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, che in comunicato stampa attacca la Regione Toscana per la decisione:

“Solo attraverso una nostra interrogazione abbiamo scoperto che il CoReAS, l’organismo toscano che analizzava le criticità ambientali e sanitarie nelle aree SIN/SIR, ovvero quelle più colpite dall’inquinamento e situate tutte lungo la costa toscana, è stato abolito a novembre con la delibera n° 1246. Ci avevano rassicurato, in risposta ad una precedente interrogazione, sul superamento dei problemi di privacy che avevano ostacolato la raccolta dati dell’organismo. Eppure, la decisione di farlo sparire è stata presa comunque, un modo come un altro di ignorare i problemi che la cattiva amministrazione della Regione ha causato negli anni.

Ci è stata data la giustificazione che questi compiti verranno assorbiti dalla task force nazionale chiamata Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici (Snps). Ma la verità è che la Regione Toscana ha deciso di abbandonare uno strumento essenziale per l’identificazione puntuale degli allarmi ambientali e delle conseguenze sulla salute di 350mila abitanti della Toscana, il 10% del totale.

Le città di Livorno, Piombino, Orbetello e Massa e Carrara, che da anni denunciano una situazione di allarme per quanto riguarda la mortalità, l’ospedalizzazione e le anomalie congenite dei nascituri, che si possono chiaramente ricondurre ad attività industriali massicce e altamente inquinanti, ora sanno che la Regione ha scelto di non affrontare questi problemi, spostandoli a Roma e lavandosi colpevolmente le mani. Non dimenticheremo questa scelta quando la Regione Toscana darà lezioni di transizione ecologica, prevenzione e monitoraggio ambientale.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Regionale del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Aoup, Galletti (M5S): “Preoccupati dai tagli al personale previsti nel Piano dell’Azienda sanitaria. Giani spieghi ai pisani rispondendo alla nostra interrogazione”

Pisa, 20 marzo 2023 – La Presidente del Movimento 5 stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, ha presentato un’interrogazione regionale per chiedere spiegazioni al Presidente della Giunta regionale Eugenio Giani e all’Assessore alla Salute Simone Bezzini riguardo al piano sul personale sanitario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, che sta generando preoccupazioni tra i sindacati dei sanitari toscani. Si teme una riduzione della qualità dei servizi e un peggioramento delle condizioni di lavoro del personale attualmente in servizio su Pisa. Inoltre, a detta dei sindacati, il piano di rientro dei tetti di spesa di personale inciderà fortemente sul nuovo piano di fabbisogno del personale nel triennio 2023/25, un’ipotesi che per il Movimento 5 Stelle deve essere chiarita e scongiurata.

“Il piano varato dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana sta generando molte preoccupazioni tra i sindacati dei sanitari toscani, perché i tagli previsti potrebbero portare a una riduzione della qualità dei servizi e a un peggioramento delle condizioni di lavoro del personale. In una situazione già così complicata per la nostra sanità regionale, come quella inaugurata dall’era Giani, è importante comprendere le ragioni di questo taglio lineare sul personale sanitario di Pisa, quasi in misura doppia rispetto al resto della Regione e quali considerazioni politiche reggono certe scelte. Nonostante il Partito Democratico a parole si mostri a favore della sanità pubblica, i fatti testimoniano l’esatto contrario e decisioni come questa lo dimostrano plasticamente. Come lo spiegheranno ai loro elettori nel 2025? Si appelleranno ancora al voto utile?” si chiede la Cinquestelle.

“Ringrazio CGIL, UIL e Nursind per tenere alta l’attenzione sullo stato del nostro servizio sanitario e delle condizioni in cui operano i lavoratori, dimostrando che certi proclami sulle assunzioni di personale, periodicamente sbandierati dalla Giunta, sono fumo negli occhi e che ci dovremo aspettare momenti ancora più difficili di quelli che già stiamo vivendo per le liste di attesa e nei pronto soccorso.” ha dichiarato Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Preoccupati per la vicenda anche i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Pisa, Alessandro Tolaini e Gabriele Amore che dichiarano: “Siamo fortemente allarmati dalle considerazioni espresse dal Sindacato, che evidenzia criticità nel taglio occupazionale nell’Aoup che maggiormente interesseranno i lavoratori dell’area pisana. È’ evidente inoltre che la riduzione del personale determinerà ricadute ovvie e negative sulla qualità dei servizi sanitari forniti dalla struttura ospedaliera.”

IVV, Galletti e Pierazzi (M5S): “Salvare l’industria vetraria e garantire il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie”

“La crisi che sta colpendo l’Industria Vetraria Valdarnese rappresenta una grave minaccia per l’economia locale e per il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie. Per questo motivo, come Gruppo Movimento 5 Stelle, abbiamo presentato una mozione alla Regione Toscana e al Governo, chiedendo il loro massimo impegno per salvare questa importante realtà produttiva.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Regione Toscana.

“È fondamentale – spiega la Presidente M5S Galletti – che la Regione Toscana e il Governo intervengano per trovare soluzioni concrete e immediate per sostenere l’industria vetraria, garantendo la continuità produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro. Per questo motivo, chiediamo un intervento mirato e coordinato che possa prevedere un piano di sostegno economico e finanziario, l’attivazione di programmi di formazione per gli operai e la promozione di politiche di economia circolare per ridurre i costi di produzione e migliorare la sostenibilità ambientale dell’industria vetraria.”

Sulla vicenda interviene anche Tommaso Pierazzi, consigliere comunale di San Giovanni Valdarno: “Nonostante gli incrementi degli ordinativi la IVV si trova a chiedere il concordato in continuità per superare il difficile momento. La Regione e il Ministero devono dare risposte concrete ad una realtà produttiva che ha fatto dei propri manufatti un’eccellenza mondiale. Ed è proprio la maestranza all’interno dell’industria che ha fino ad oggi garantito quella “continuità” produttiva nonostante la crisi economica mondiale, a dover essere tutelata con ogni azione possibile. Per questo mi auguro che arrivino risposte positive dal Governo”.

“Come Movimento 5 Stelle toscano – concludono i Cinquestelle – siamo vicini agli operai e alle loro famiglie, e ci impegniamo a lottare per la salvaguardia dell’Industria Vetraria Valdarnese, un patrimonio economico e culturale della nostra regione.”