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“No Multiutility” l’Assemblea Pubblica a Empoli su iniziativa del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle

Empoli, mercoledì 4 ottobre 2023 – Martedì 3 ottobre, su iniziativa della Presidente del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Toscana Irene Galletti, si è tenuto presso il Circolo ARCI Sant’Andrea di Empoli, l’assemblea pubblica dal titolo “No Multiutility”, un evento sulle ragioni della contrarietà del Movimento 5 Stelle, dei Comitati e dei Sindacati, rispetto all’ipotesi di quotazione in borsa dei servizi pubblici comunali.

Sono intervenuti: Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana; Fausto Bosco, RSU Acque Spa; Maurizio Brotini, Ufficio di Programma CGIL Toscana; Marco Cardone, Coordinamento Associazioni No Multiutility; Anna Baldi, M5S Empoli; Fabrizio Macchi, M5S Castelfiorentino; Fabrizia Morelli, M5S Fucecchio; Beatrice Cioni e Leonardo Masi, Buongiorno Empoli.

LE VOCI:

Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana: “Se, come sembra anche da alcune dichiarazioni sulla stampa, la creazione di un gigante destinato a essere quotato in borsa al fine di unificare i servizi comunali essenziali è finalizzata a fornire ad Alia Spa le risorse necessarie per realizzare gli impianti previsti nell’ATO Toscana Centro e garantire la sostenibilità economica del Piano Rifiuti, allora questa situazione solleva interrogativi ancor più pressanti. Nonostante il Movimento 5 Stelle sia fermamente contrario all’operazione Multiutility nel suo complesso, desideriamo comprendere se le nostre preoccupazioni sono fondate. Vogliamo sapere se Alia possiede la stabilità finanziaria necessaria per realizzare autonomamente gli impianti di trattamento dei rifiuti promessi, senza ricorrere all’operazione Multiutility. In caso contrario, intendiamo chiedere chi abbia preso questa decisione e con quale autorità, considerando che tali risorse dovrebbero provenire da un’operazione che trasferisce ai mercati azionari i servizi essenziali dei comuni toscani. Si tratta di una domanda inquietante che presenteremo al Presidente Giani mediante un’interrogazione urgente. Attendiamo una risposta già nella prossima seduta d’Aula del Consiglio regionale della Toscana.”

Fausto Bosco, RSU Acque Spa: “In Toscana stiamo assistendo a una vera e propria battaglia per il controllo delle risorse idriche, una guerra che riflette chiaramente quanto la politica sia diventata sempre più subordinata agli interessi finanziari legati alla speculazione sui servizi pubblici locali. In Acque Spa, avevamo fiducia che i soci pubblici avrebbero mantenuto l’impegno assunto tre anni fa, ovvero quello di riportare l’azienda sotto il controllo pubblico. Il mancato accordo per il rinnovo del consiglio di amministrazione testimonia purtroppo che tale impegno è stato disatteso, e alcuni sindaci sembrano preferire ascoltare le richieste di qualche astuto amministratore delegato piuttosto che rispettare la volontà popolare espressa nel referendum del 2011.”

Maurizio Brotini, Ufficio di Programma CGIL Toscana: “Chi afferma che non esistano alternative alla quotazione in borsa mente sapendo di mentire. Esistono modelli virtuosi che consentono di gestire i servizi pubblici locali attraverso l’autofinanziamento o l’emissione di obbligazioni a lungo termine, anziché distribuire profitti a fondi speculativi, come accadrebbe in caso di quotazione sui mercati azionari. Inoltre, le tariffe che i cittadini sono tenuti a pagare spesso non rispettano criteri di equità e progressività fiscale. È quindi giunto il momento di ripensare il futuro dei servizi pubblici locali, a cominciare dalla ripubblicizzazione dei servizi idrici

Marco Cardone, Coordinamento Associazioni No Multiutility: “In pratica, stiamo parlando di un soggetto pubblico, che di fatto sarà fortemente influenzato dagli investitori privati, visto che sarà quotato in borsa. La Multiutility Toscana dovrà infatti raccogliere oltre due miliardi di euro dai mercati azionari. Un’operazione che inevitabilmente metterà a profitto, più di quanto già non lo siano, servizi pubblici e inalienabili come l’approvvigionamento idrico, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, il gas, l’energia. Contestualmente, però, allontanerà il controllo su tali servizi dagli enti locali e dai cittadini.”

Multiutility, Galletti (M5S): ”Giani riferisca al Consiglio se la quotazione in borsa serve a finanziare gli impianti in ATO Toscana Centro”

Interrogazione urgente del Movimento 5 Stelle sulla sostenibilità finanziaria degli impianti di trattamento rifiuti proposti per l’ATO Toscana centro, che dovrebbero essere realizzati da Alia Spa. I Cinquestelle vogliono sapere dal Presidente della Giunta Regionale, Eugenio Giani, se il Piano Rifiuti reggerà anche senza la quotazione in borsa della Multiutility. La prima firmataria dell’atto che sarà discusso nella prossima seduta d’Aula è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale.

“Una delle questioni cruciali che solleviamo – chiarisce Galletti – riguarda la motivazione di base che dovrebbe celarsi dietro l’operazione Multiutility. Se, come sembra, questa operazione servirà a consentire ad Alia Spa di reperire le risorse necessarie per la realizzazione degli impianti previsti per l’ATO Toscana Centro e a dare sostenibilità economica al Piano rifiuti, ciò solleva interrogativi ancora più pressanti.

Premesso che il Movimento 5 Stelle è fermamente contrario all’operazione Multiutility e alla quotazione in borsa, quello che vogliamo capire nell’immediato è se ci siano le garanzie minime per una gestione efficace e sostenibile dei rifiuti, secondo il Piano disegnato dalla Giunta, essendo anche sicuri che questo venga fatto in modo finanziariamente responsabile e trasparente.”

“È importante ricordare – evidenzia la Capogruppo M5S – che anche il Partito Democratico, per bocca del suo segretario Emiliano Fossi, si è dichiarato contrario alla Multiutility. Tuttavia la sintonia con il Presidente Giani, riguardo il Piano Rifiuti, era tale da richiedere al partito un voto di fiducia a scatola chiusa. Questo nonostante i pesanti malumori interni che stanno lacerando i dem toscani. Di fronte a questa situazione risulta inevitabile chiedere al partito che amministra la nostra Regione un’opera di maggiore trasparenza di fronte ai cittadini. E, tuttavia, è spiacevole constatare ancora una volta che questa chiarezza non giunga spontaneamente, ma debba essere costantemente sollecitata, come se non fosse un dovere di chi amministra rendere puntualmente conto ai cittadini dei propri piani di governo.”

“Con il nostro atto – sottolinea Galletti – chiederemo al Presidente Giani di riferire in Consiglio Regionale se il Piano Rifiuti trovi effettivamente la sua sostenibilità economica attraverso l’operazione Multiutility. Altresì vogliamo sapere se, e come, Alia reperirà le risorse necessarie alla realizzazione degli impianti già annunciati, qualora la Multiutility non venga quotata in borsa. I cittadini toscani hanno il legittimo diritto di conoscere appieno le intenzioni dell’amministrazione regionale e di avere la certezza che le decisioni prese siano a loro vantaggio.”

“Il Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana con questa iniziativa si impegna a rappresentare e proteggere gli interessi della comunità toscana, garantendo che la gestione dei servizi pubblici e dei rifiuti sia sempre allineata agli obiettivi di sostenibilità ambientale e benessere sociale, senza compromettere la trasparenza e la responsabilità finanziaria.” Conclude Galletti.

Pistoia: No al Referendum su Multiutility – il M5S non si ferma e porta il caso in Consiglio Regionale

Il 12 e 13 giugno 2011 26 milioni di italiani sancirono che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto e con quel ”SI” tracciato sulla scheda decisero di abrogare (parzialmente) una norma relativa alla tariffa dell’acqua che prevedeva “l’adeguata remunerazione del capitale investito”. Togliere quel passaggio comportava niente più margini, finanza speculativa o business, semmai un servizio efficiente a fronte di investimenti sulla rete tangibile, ad esempio per ridurre le perdite.

Dopo che la proposta di referendum consultivo per contrastare la quotazione in borsa della Multiutility è stata dichiarata non ammissibile dalla Commissione “tecnica” nominata dal Comune di Pistoia, l’attività del fronte “ No Multiutility” non si ferma e non si arrende.

Il Movimento 5 Stelle è fin dall’inizio al fianco del Coordinamento delle Associazioni No Multiutility e continuerà a supportare la loro attività in ogni sede istituzionale in cui è presente. Anche se, i cittadini pistoiesi, non potranno ufficialmente esprimere il parere contro la quotazione in borsa, noi organizzeremo iniziative che oltre a rendere partecipi e informati i cittadini, terranno alta l’attenzione sul tema.

Il parere della commissione, in sostanza, reputa inutile il quesito in quanto Pistoia da sola non può incidere sulle decisioni detenendo solo il 5,48% delle azioni, palesando quindi che anche in futuro, nelle decisione che dovrà prendere la Governance della Società,  il Comune non avrà alcun potere d’intervento facendo così perdere qualsiasi potere di indirizzo e controllo ai cittadini che con il loro voto amministrativo dovrebbero poter condizionare le scelte su un bene comune come l’acqua.

Mentre nel PD iniziano a vedersi le prime crepe, spaventati dal ritorno negativo in termini elettorali dell’operazione, il centrodestra con il futuro candidato in Regione Tomasi ha deciso di sposare la causa della quotazione in borsa con spirito irriducibile, nonostante il parere della Corte dei Conti Toscana che il 23 agosto ha dichiarato non ammissibile la cessione dei beni demaniali in capo a Consiag all’interno del progetto Mulitutility nella prospettiva della quotazione in borsa.

Nelle prossime settimane il Movimento 5 Stelle continuerà la propria opera dentro e fuori le istituzioni perché chi oggi tenta di speculare sui beni comuni ed universali trovi davanti a sé un muro democratico formato da cittadini consapevoli. A cominciare dal Consiglio Regionale dove la Capogruppo Galletti ha presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale che serva di stimolo per un suo diretto intervento a tutela del diritto di partecipazione attiva che spetta ai cittadini.

Movimento 5 Stelle

MONTECATINI TERME COME TORINO: Approvata la mozione del Movimento per istituire la residenza fittizia per le donne vittime di violenza

E’ stata votata all’unanimità la mozione del Movimento 5 Stelle, nel Comune di Montecatini T., che impegna la giunta a deliberare l’iter di concessione delle residenze protette per le donne vittime di violenza.

La mozione chiede di attuare una pratica già in uso nel Comune di Torino, introdotta dalla Sindaca Appendino, che concede alle donne che vivono uno stato di pericolo di ottenere un indirizzo di residenza da fornire per utenze, contratti e corrispondenza in modo da non essere reperibile dalla persona da cui si nascondono.
La normativa nazionale ha molti passaggi ancora pieni di falle ed in queste fasi si inseriscono le persone che cercano di ritrovare la donna che si nasconde per sfuggire alla violenza.

L’iter prevede il controllo e l’assistenza dei Centri Antiviolenza e si pone come ulteriore muro a difesa della donna.

“E’ un’emergenza purtroppo in perenne crescita – commenta il capogruppo comunale del M5S Magnani Simone – non possiamo più tollerare di vivere in una società che ogni giorno porta alla cronaca episodi di violenza se non addirittura di omicidi. Intere famiglie distrutte e migliaia di donne che vivono nel perenne pericolo di essere ritrovate dal proprio aguzzino devono trovare nelle istituzioni tutte un aiuto sempre più concreto.”

La Mozione impegna l’Amministrazione a farsi promotrice verso la Società della Salute e verso tutti i Comuni della Valdinievole perchè lo stesso sistema sia adottato a livello provinciale.

” Ringrazio l’Assessore Rastelli – continua Magnani – che si è attivata subito in tutte le sedi per dare seguito alla mozione. Spero che presto possa diventare realtà diffusa per dare un piccolo nuovo segnale di speranza a tutte quelle donne che ancora non sono libere di vivere serenamente”

La mozione che verrà presentata in diversi Comuni toscani dal Movimento 5 Stelle, avrà un seguito anche regionale dove la Capogruppo Galetti chiederà alla Giunta Giani di farsi promotrice in Conferenza Stato/Regione perchè la pratica sia normata a livello nazionale e diventi prassi in tutti i Comuni d’Italia.

Piano Rifiuti, Il Movimento 5 Stelle boccia il documento della Giunta toscana

Firenze, 27 settembre 2023 – Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S Toscana, ha condiviso in Aula del Consiglio Regionale della Toscana le proprie valutazioni in merito al Piano Rifiuti e alle dinamiche politiche e finanziarie che lo circondano.

Riguardo le politiche del Movimento 5 Stelle sul tema della gestione virtuosa dei rifiuti la Presidente Galletti ha dichiarato: “Poniamo subito l’attenzione sulla posizione del M5S riguardo al tema dei rifiuti e alle modalità di finanziamento per la valutazione degli impianti in questa regione. La nostra visione è chiara: vogliamo promuovere politiche che incrementino progressivamente e rapidamente il riuso e il riciclo, in linea con la Strategia Rifiuti Zero. Le discariche e gli inceneritori devono essere gradualmente eliminati attraverso politiche di riduzione dei conferimenti, orientate verso la loro chiusura definitiva. Inoltre, ci opponiamo fermamente all’adozione di tecnologie che utilizzino l’incenerimento e che cercano solo di spostare il problema, cambiando nome al processo o adottando pratiche che comunque prevedono la combustione con emissioni. Mi riferisco ai gassificatori, che nel Piano che ci è stato presentato sostituiranno gli inceneritori che nell’attesa saranno potenziati nelle linee.”

La consigliera cinquestelle chiarisce il suo pensiero anche sulle modalità di reperimento dei fondi per la realizzazione degli impianti nell’area Toscana centro: “Nel contesto dei finanziamenti, ribadiamo il nostro rifiuto assoluto di qualsiasi forma di speculazione sui servizi essenziali dei cittadini, tra cui la gestione dei rifiuti, quella dell’acqua, del gas e di tutti i servizi di vita quotidiana. Le società quotate in borsa, come la Multiutility – per la quale ribadiamo la nostra assoluta contrarietà -, sono realtà finalizzate a massimizzare i profitti e siamo certi che non rappresentino l’interesse migliore per i cittadini. Il compito della politica non è quello di dedicarsi agli affari, semmai deve concentrare i propri sforzi sulla massimizzazione e sull’efficienza dei servizi offerti ai toscani, senza badare al profitto, ma sulla convenienza della tariffa.”

Galletti attacca sulla questione del gassificatore di Empoli e chiede al Presidente Giani chiarimenti: “La decisione di abbandonare il progetto del gassificatore di Empoli è positiva, e dovremmo assicurarci che non vengano realizzati impianti simili in nessun altro luogo. E non siamo disposti a tollerare ricatti politici che mettano sul piatto della bilancia impianti per lo smaltimento rifiuti in cambio della quotazione in borsa della Multiutility. Giani chiarisca se questo aspetto è vincolante per evitare che i rifiuti dell’ATO centro vengano distribuiti sulla costa toscana.”

Poi l’affondo: “È eticamente sbagliato considerare di trasferire il peso dei rifiuti ad altri territori come fatto fino ad oggi. È imperativo adottare misure concrete per affrontare una situazione ambientale che sembra sfuggire al controllo, abbandonando al contempo le narrazioni propagandistiche che spesso appaiono nei media ma non risolvono i problemi.”

La riflessione della pentastellata affronta anche il tema bonifiche: “C’è poca sostanza sul tema delle bonifiche ambientali, poche risorse e iniziative insufficienti. La Toscana è afflitta da numerose aree a rischio per la salute pubblica, come i vari Siti di Interesse Nazionale (SIN) e Siti di Interesse Regionale (SIR), tutti situati lungo la costa toscana. Ma da quello che leggiamo si farà ben poco in questa legislatura.”

Secondo Galletti: “Le criticità e le incertezze emergenti devono essere affrontate con serietà e responsabilità politica. La Toscana merita un approccio più robusto e orientato al futuro, che promuova una gestione sostenibile dei rifiuti e protegga gli interessi dei cittadini. Servirà una maggior partecipazione: basta calare dall’alto opere invise ai cittadini, la politica si prenda la responsabilità di decidere e di spiegare ai propri elettori le decisioni scomode. Il M5S” conclude la consigliera “rimarrà impegnato nella ricerca di soluzioni efficaci e nella difesa dei principi della Strategia Rifiuti Zero e contro ogni forma di speculazione finanziaria a danno delle tasche dei cittadini.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Acque Spa, Galletti (M5S): “Prevalga il senso di responsabilità: si riapra la discussione per la ripubblicizzazione del servizio idrico”

La Presidente del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Toscana, Irene Galletti, rilancia la battaglia per preservare il servizio idrico pubblico e invita i soci pubblici a resistere alle pressioni finanziarie.

“Come Movimento 5 Stelle abbiamo già espresso la nostra posizione riguardo la contrarietà alla Multiutility, soprattutto se quotata in borsa, e il futuro di Acque Spa che non può che essere quello della ripubblicizzazione della stessa attraverso il riacquisto da parte dei soci pubblici delle quote attualmente in mano ai soci privati. Era questa la volontà espressa fino a pochi mesi fa dall’assemblea dei soci.

Questo indirizzo non può essere messo in discussione dal protagonismo di amministratori ed esponenti politici con le loro fughe in avanti anteponendo fantomatiche operazioni finanziarie rispetto ad una ottimale e trasparente gestione del servizio idrico che mantenga alto il volume degli investimenti cercando di non gravare sulle tariffe.

Lo scenario che si sta delineando in vista dell’assemblea dei soci di venerdì 29 settembre desta non poche preoccupazioni poiché in assenza di un candidato forte, di comprovata esperienza, capace di fare sintesi delle diverse peculiarità territoriali e in grado di proseguire in continuità con la precedente gestione vede i soci pubblici in totale confusione ed incapaci di elaborare convergenze.

L’opposto di ciò che sarebbe necessario, ovvero compattezza di fronte al possibile tentativo da parte di privati e fondi speculativi di mettere le mani su una solida realtà come quella di Acque Spa, eccellenza nel panorama nazionale per ciò che concerne la gestione del servizio idrico integrato.

In un quadro del genere, la battaglia sui nomi rischia di mettere in secondo piano quello che è l’obiettivo da perseguire ovvero quello di far tornare totalmente in mano pubblica il Servizio idrico del basso Valdarno, esponendo Acque Spa ad un futuro incerto nel quale a fare da padrone sarà sempre più la voce del socio privato.

Il nostro auspicio è che prevalga quindi il senso di responsabilità, al quale facciamo appello: che l’assemblea dei soci prevista per venerdì 29 venga rimandata al fine di poter riaprire una discussione fra i soci pubblici in grado di elaborare una proposta che fornisca le necessarie garanzie per portare a termine il percorso di ripubblicizzazione dell’azienda e trovi i giusti profili che abbiano le qualità per portarlo a termine senza indugi”.

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Toscana.

“Le mani della criminalità su porti e turismo” il Convegno a Viareggio su iniziativa del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle

Sabato 23 settembre, su iniziativa della Presidente del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Toscana Irene Galletti, si è tenuto presso il Gran Caffè Margherita di Viareggio, il convegno dal titolo “Le mani della criminalità su porti e turismo”. Sono intervenuti: Federico Cafiero De Raho, deputato M5S, già Magistrato e Procuratore antimafia; Sandro Ruotolo, giornalista, segreteria PD; Paolo Puccinelli, CGIL Toscana; Renato Scalia, Fondazione Caponnetto; Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana.
Con moderazione a cura di Gianluca Ferrara, Coordinatore provinciale M5S Lucca, già senatore della XVIII legislatura.


LE VOCI:


Irene Galletti, Presidente del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Toscana: ”Le infiltrazioni criminali nei settori dei porti e del turismo rappresentano una minaccia complessa, che in Toscana è ormai consolidata e “pulviscolare”, quindi spesso difficilmente riconoscibile. Le organizzazioni criminali cercano di ottenere il controllo economico, riciclano denaro sporco acquistando imprese in difficoltà e questa dinamica ha avuto una impennata durante il Covid, quando ci sono state 58mila cessioni di aziende in tutta Italia, molte delle quali nel settore turistico-ricettivo toscano. Queste infiltrazioni comportano anche rischi per la sicurezza pubblica, minano concorrenza legittima e l’ambiente, danneggiano i diritti dei lavoratori. Per combattere questo problema, è essenziale una stretta collaborazione tra le autorità, le imprese e la società civile, con un focus su trasparenza, vigilanza e rafforzamento delle leggi. Dobbiamo essere una voce forte contro la corruzione e l’illegalità, impegnandoci a rafforzare le leggi e a preservare il futuro della nostra regione: dobbiamo passare dall’antimafia del giorno dopo, in cui ci si straccia le vesti per scandali che spesso sono segreti di Pulcinella, all’antimafia del giorno prima, che significa controlli, prevenzione, monitoraggio continuo.”

Federico Cafiero De Raho, deputato M5S, già Magistrato e Procuratore antimafia: “La capacità delle mafie di infiltrarsi in un tessuto economico e sociale sano è temibile, e si poggia su tre fattori: l’abilità relazionale, l’imponente disponibilità economica – soprattutto contanti – e l’intimidazione. Le recenti modifiche al Codice degli Appalti e il disegno di legge governativo in discussione al senato sull’abrogazione del reato di abuso d’ufficio peggiorano ulteriormente il quadro della lotta alle mafie, e costituiscono un rischio gravissimo di fronte alle risorse del PNRR che stanno affluendo nel nostro Paese. Se pensiamo che il movimento terra e il sistema dei subappalti in edilizia sono settori su cui sono presenti, con una costellazione di società costituite fin dall’epoca del terremoto,il clan dei Casalesi e le cosche di ‘ndrangheta, e alla luce di quanto abbiamo visto con lo scandalo del keu, è chiarissimo il pericolo che stiamo correndo anche in Toscana. Il cittadino è una parte attiva essenziale per segnalare le “anomalie” che rileva, ma come diceva Giovanni Falcone non dobbiamo chiedere ai singolo di esporsi, ma devono essere le istituzioni ad agire in prima persona”.

Sandro Ruotolo, giornalista, segreteria PD: “ “La Terra dei Fuochi campana è iniziata anche con le concerie di Santa Croce sull’Arno, e con il toscano Licio Gelli. Sono molto preoccupato dalla situazione poiché non vedo miglioramenti nel panorama, tutt’altro. L’allergia di questa destra al governo alle regole, la loro contrarietà al protocollo della legalità con la giustificazione dell’alleggerimento della burocrazia per non perdere il denaro del PNRR non ha senso, perché sappiamo benissimo che i ritardi avvengono nella fase progettuale. È necessario lavorare in un’ottica di prevenzione, con conoscenza delle dinamiche attuali: oggi le mafie investono in borsa, e il PNRR fa prefigurare una loro ulteriore evoluzione, come avvenne anche dopo il terremoto in Irpinia. Oggi è l’anniversario dell’omicidio di Giancarlo Siani, un grande giornalista che ha pagato con la vita il suo impegno: il giornalisti oggi devono informare e continuare a fare inchiesta per far prendere coscienza ai cittadini”.

Paolo Puccinelli, CGIL Lucca: “A Viareggio e in Versilia abbiamo molti contratti “volatili” a 5/6 euro orari e con il ricatto occupazionale del gran numero di persone disposte a prendere il posto di chi si rifiuta, e questo accade spesso dove si crea la ricchezza: qui viaviamo su due binari, la ricchezza dei negozi e stabilimenti di lusso contrapposti alla miseria e precarità di chi vi lavora. Gli imprenditori seri, che tutelano i lavoratori e rispettano le regole penalizzate da chi non lo fa, e le istituzioni spesso latitano nel difenderne i diritti”.

Renato Scalia
, Fondazione Caponnetto: “Bisogna tenere sempre alta l’attenzione. Iniziative come queste, parlare di mafia, anche in territori difficili dove tuttora è complicato affrontare questo problema e sto parlando di Viareggio dove ancora il negazionismo esiste, è fondamentale. Dobbiamo lavorare per costruire e render sempre più forti gli anticorpi della legalità. E questo non può essere solo un compito della magistratura e delle forze dell’ordine, gli anticorpi devono essere sviluppati anche da coloro che operano nelle istituzioni e da chi fa politica attiva, fino ai semplici cittadini. È necessario far capire alla popolazione che il problema delle infiltrazioni criminali è serio ed esiste. È fondamentale farlo capire anche a chi amministra la nostre città e crede, erroneamente, che realtà come Viareggio siano ancora delle oasi felici. Purtroppo, non è così. Oggi siamo ben oltre i tentativi di infiltrazione, come ha precisato Ruotolo la mafia ha consolidato la sua presenza in Toscana, con gruppi criminali che sono ormai radicati nei nostri territori da molti anni. E questo dobbiamo metterlo in evidenza.”

Gianluca Ferrara, Coordinatore provinciale M5S Lucca, già senatore della XVIII legislatura: “Le mafie sono come il covid, si diffondono celermente e il vaccino da inoculare è quello dell’infrazione. Oggi l’abbiamo fatto a Viareggio che è un territorio, per i tanti alberghi e ristoranti, un territorio fertile per le mafie.”

“Inchiesta Keu: ambiente, rifiuti e legalità” il Convegno a Empoli su iniziativa del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle

Venerdì 22 settembre, su iniziativa della Presidente del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Toscana Irene Galletti, si è tenuto presso l’Auditorium del Palazzo Pretorio di Empoli, il convegno dal titolo “Inchiesta KEU: Ambiente, Rifiuti e legalità”. Sono intervenuti: Federico Cafiero De Raho, deputato M5S, già Magistrato e Procuratore antimafia; Don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera e dell’Osservatorio della legalità in Regione Toscana; Rossano Rossi, Segretario generale CGIL Toscana; Giuseppe Lumia, già Presidente della Commissione parlamentare antimafia; Don Armando Zappolini, già Presidente del CNCA e collaboratore di Libera; Renato Scalia, Fondazione Caponnetto; Filippo Torrigiani, già Consulente della Commissione parlamentare antimafia; Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana; Andrea Quartini, Deputato M5S; Anna Baldi, M5S Empoli, Leonardo Masi, Buongiorno Empoli. 

Con moderazione a cura di: Stefano Tamburini, giornalista.

LE VOCI:

Irene Galletti, Presidente del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Toscana: ”La vicenda Keu ha portato alla luce la vulnerabilità della politica e anche una certa difficoltà nel comprendere appieno il reale pericolo delle infiltrazioni criminali nel tessuto toscano, sia dal punto di vista economico che sociale e politico. Per prevenire situazioni simili in futuro, è essenziale sviluppare gli strumenti giusti per rilevare e combattere queste infiltrazioni. Per affrontare questa sfida, la politica deve rafforzarsi, deve dimostrare una maggiore determinazione nel proteggere gli interessi collettivi. Questo non significa solo riforme legislative, ma anche un cambio di mentalità. Serve una maggior cooperazione e condivisione di informazioni e risorse. Inoltre, è fondamentale coinvolgere la società civile e le istituzioni locali in questo sforzo, come abbiamo fatto noi, qui, oggi. La lotta alle infiltrazioni criminali non può essere una battaglia solitaria, deve coinvolgere tutta la parte migliore della nostra società.”

Federico Cafiero De Raho, deputato M5S, già Magistrato e Procuratore antimafia: ”Ancora oggi si pensa che la ‘ndrangheta si muova con estorsioni, con minacce, ma la ‘ndrangheta è cresciuta ed è diventata una grande costellazione di piccole e grandi società che si muovono sui territori, e di volta in volta colloca le proprie imprese a seconda delle proprie necessità. Un territorio non lo occupa all’improvviso, ma silenziosamente, senza farsi scorgere. Compra il bar del paese, un luogo in cui si incontrano le persone, e da lì riescono a monitorare una parte della società e a stringere rapporti con determinate persone che contano. Offrono il caffè, il pranzo, sono simpatici ed hanno una capacità economica molto ampia e riescono a costruire relazioni. Il Keu ha evidenziato soprattutto questo delle relazioni che portano la criminalità ad infiltrarsi.”

Don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera e dell’Osservatorio della legalità in Regione Toscana: ”Riguardo all’inchiesta Keu ci sono ancora diverse cose su cui investigare. Si arriverà ad un processo, Libera, Legambiente e CGIL Toscana si costituiranno parte civile. Ma non finisce tutto con il settore conciario, ci sono anche gli altri cicli di rifiuti che vanno capiti e investigati: il settore dell’oro ad Arezzo, quello della carta a Lucca, quello del marmo a Carrara. Bisogna aprire un cantiere della legalità e la questione dei beni ambientali diventa anche una questione di tutela dei beni comuni. ”

Rossano Rossi, Segretario generale CGIL Toscana:”La storia del distretto conciario di Santa Croce è una classica storia di una “provincia rossa” della toscana e fino a quando la politica, la collegialità hanno avuto forza si creava un bilanciamento con gli interessi degli imprenditori. In passato c’era un contrappeso di politica partecipata, che tutelava il bene comune si opponeva agli interessi del privato. Oggi purtroppo la crisi della politica, segnata anche da fatti concreti come il definanziamento ai partiti e anche la legge elettorale maggioritaria e l’elezione diretta dei sindaci, ha riportato il sistema democratico ad una situazione di nobilitato locale, che molto ricorda la mediocrità della consorteria toscana. Santa Croce è la storia della fine di un mondo della “provincia rossa”, che aveva portato ricchezza e che oggi è naufragato perché c’è stata una deriva politica ed un crollo del mondo del lavoro. E questo non è figlio di un destino cinico e baro, ma di scelte politiche portate avanti da chi ci ha governato negli ultimi anni.”

Don Armando Zappolini, già Presidente del CNCA e collaboratore di Libera: ”Una volta passavamo la notte a discutere con i ragazzi delle varie realtà associative parlando di grandi temi politici, oggi siamo orfani di questo mondo. Dopo la pandemia siamo diventati ostaggi del menefreghismo. Noi dobbiamo ricreare luoghi dove la gente si appassiona ai temi importanti. I ragazzi devono tornare a casa motivati, dobbiamo riaccendere la passione dell’attivismo civile, della cittadinanza attiva. Secondo me la politica ha perso credibilità, i partiti cambiano quando passano dall’opposizione al governo. La credibilità non è scontata, o sei credibile o non lo sei e se non sei credibile è difficile che qualcuno si appassioni. Ai rappresentanti delle istituzioni dico: la credibilità non è un vostro patrimonio privato: è nostro, è dei partigiani che hanno costruito questo paese, è della gente che lavora.”

Andrea Quartini, Deputato M5S: ”È cruciale che la politica si erga a guida nella tutela dei nostri interessi collettivi e nella strenua lotta al crimine organizzato. L’esperienza della vicenda Keu ci ha insegnato che non possiamo tollerare inerzia o fragilità. È giunto il momento di agire con determinazione e responsabilità assoluta per preservare la sicurezza e l’integrità della nostra regione e del nostro Paese.”

Convegno organizzato da M5S, “Le mani della criminalità su porti e turismo”

Sabato 23 settembre, a partire dalle ore 10.30, si terrà il convegno dal titolo “Le mani della criminalità su porti e turismo” presso il Gran Caffè Margherita, in Viale Regina Margherita, 30 a Viareggio.

Il convegno riunirà eminenti esperti e personalità di spicco provenienti dalle principali associazioni impegnate nella promozione della legalità, dai sindacati e dal mondo della politica. Nella nostra regione il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nelle attività portuali e turistiche è in crescita. Durante l’evento, verranno affrontate in profondità le questioni legate agli effetti di queste attività criminali sul tessuto economico e sociale, con l’obiettivo di stimolare un dialogo costruttivo e di fornire un’analisi approfondita delle modalità con cui la politica può contrastare il fenomeno.

Invitiamo tutti i cittadini, le istituzioni, le organizzazioni della società civile e i media a partecipare attivamente a questo evento, contribuendo al dibattito e alla costruzione di soluzioni concrete per il futuro.

All’evento interverranno per i saluti di apertura:

  • Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana;

Modera:

  • Gianluca Ferrara, Coordinatore provinciale M5S Lucca, già senatore della XVIII legislatura;

I relatori:

  • Federico Cafiero De Raho, deputato M5S, già Magistrato e Procuratore antimafia;
  • Sandro Ruotolo, giornalista, segreteria PD;
  • Maurizio Brotini, CGIL Toscana;
  • Renato Scalia, Fondazione Caponnetto;
  • Filippo Torrigiani, già consulente della Commissione parlamentare antimafia.

Multiutility, Galletti e Quartini (M5S): “Marcia indietro PD è solo uno stop strategico in vista delle elezioni amministrative ed europee”

Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, e il deputato Andrea Quartini commentano il recente strappo del Segretario regionale del PD, Emiliano Fossi, riguardo al percorso di quotazione in borsa della Multiutility dei servizi.

“L’idea di quotare in Borsa la Multiutility è talmente scellerata che il PD ha dovuto prenderne atto, vista anche la reazione da parte della società civile che ha compreso bene i pericoli finanziari a cui si esponeva un bene essenziale come l’acqua e servizi strategici per la comunità. Ma non ci facciamo nessuna illusione: la “marcia indietro” annunciata secondo noi è solo uno stop strategico in vista delle elezioni amministrative ed europee, per poi riprendere in gran carriera appena superate. Se fosse vera la correzione di marcia, il PD avrebbe dovuto prendere una posizione netta e chiara contro le parole dell’AD di Alia Alberto Irace che la scorsa settimana è intervenuto a gamba tesa contro la CGIL e i comitati annunciando lo sbarco in borsa della Multiutility già nel 2024; e riprendere anche il sindaco di Prato Biffoni, che proprio ieri ha sostenuto che la scelta sulla quotazione in borsa spetta ai tecnici e non alla politica. Preoccupa inoltre la mancata conferma di Giuseppe Sardu alla guida di Acque Spa, un amministratore che ha sempre portato avanti l’impegno per la ripubblicizzazione dell’azienda attraverso il riacquisto delle quote attualmente in possesso di Acea SpA in ottemperanza a quanto espresso dalla volontà dei soci pubblici che rappresenta. La nostra battaglia perciò continua, perché resta ancora il nodo della piena gestione del pubblico, e resteremo vigili sugli sviluppi futuri, perché al netto dei proclami ad effetto le intenzioni per noi appaiono le stesse.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana e Andrea Quartini, deputato M5S.