Blog Pagina 246

RESOCONTO DEI NOSTRI PORTAVOCE SUL PRIMO INCONTRO DELLA COMMISSIONE COSTA

Resoconto del primo incontro della Commissione Costa Toscana. Le impressioni dei nostri portavoce e l’annuncio delle nostre prossime azioni in Consiglio.

STRAGE DI VIAREGGIO NON PUÒ RESTARE SENZA RESPONSABILI. ROSSI SPINGA PER RIFORMA PRESCRIZIONE

Gabriele Bianchi, consigliere regionale in Commissione Affari istituzionali, chiede l’impegno del Presidente Rossi affinché spinga il Governo all’approvazione di una riforma della prescrizione che eviti l’impunità per i responsabili della Strage di Viareggio.

“Il 29 giugno 2009 a Viareggio si è consumata una strage che ha ucciso 32 persone. Alcune di queste sono morte dopo decine di giorni di sofferenza. La sentenza di primo grado è attesa per la primavera 2016 e, se il Parlamento non approverà prima una legge di revisione della prescrizione, le famiglie delle 32 vittime si troveranno nella situazione vergognosa di non vedere puniti i responsabili di quanto hanno subito.

Sarà la magistratura ad accertare chi delle 33 persone e 9 società imputate è colpevole per quanto accaduto, ma sta alla politica consentire che questo accada. Ho chiesto a Rossi un impegno nella Conferenza Stato-Regioni affinché manifesti apertamente al Governo nazionale l’urgenza di una riforma della prescrizione. Riforma capace di fermare questo scandalo inumano che solo una politica con la coda di paglia, corrotta e bisognosa di impunità, può continuare a rimandare. Giace in Parlamento una proposta M5S in materia, si trovi un accordo. Se non bastasse il dovere di dare giustizia ai familiari delle vittime della Strage di Viareggio il PD guardi al portafoglio: l’Italia ha il primato europeo delle prescrizioni – 165mila l’anno – che costano allo Stato circa 84 milioni. Rossi combatta nel suo partito questa giusta battaglia di civiltà”.

AL VIA LA COMMISSIONE COSTA

Al via la prima riunione operativa della Commissione istituzionale per la ripresa economico-sociale della Toscana Costa. I nostri portavoce sono stati i primi a presentarsi, vi lasciamo una breve anteprima in attesa dell’arrivo di Rossi…

ALLUVIONI A CARRARA. PD SBAGLIA A NON ASCOLTARE LA SCIENZA SU PERICOLO CARRIONE

Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Infrastrutture e Territorio, commenta la decisione del Partito Democratico di bocciare in commissione la mozione M5S sugli interventi atti a prevenire le alluvioni a Carrara.

“Il Carrione è concausa delle alluvioni perché non in sicurezza a causa di una non piena attuazione della direttiva alluvioni. Come spiegato ai commissari PD il nostro atto riportava semplicemente la diagnosi scientifica del rischio per Marina di Carrara realizzata dal Prof. Caniparoli. Per sfortuna dei cittadini carraresi il Partito Democratico ha omesso di entrare nel merito della nostra mozione e votato contro per “partito preso”. Ci auguravamo che i consiglieri regionali PD, col loro lauto stipendio, studiassero almeno le carte prima di votare, ma evidentemente ci sbagliavamo. Hanno addirittura bocciato la mia richiesta di convocare Caniparoli in Commissione, perché potessero porre direttamente a lui tutte le domande del caso.

Diciamo che il PD non vuole ascoltare la scienza, se la scienza dice qualcosa che mette in difficoltà le sue scelte politiche. Purtroppo per i carraresi dopo aver scoperto una settimana fa che il PD non vuole ascoltare i cittadini sul Nuovo Porto di Carrara, accettando il Dibattito Pubblico solo a opera realizzata, oggi scopriamo che non vuole nemmeno ascoltare gli scienziati impegnati da anni nello studio del rischio alluvioni. Il Carrione va messo in sicurezza e noi lo abbiamo chiesto. Se mai riaccadesse un’altra alluvione, i cittadini ricordino chi sono i responsabili dei danni subiti e speriamo ne prenda nota anche la magistratura”.

Invitiamo la stampa alla lettura integrale della mozione bocciata ieri dal Partito Democraticohttp://bit.ly/1MFyuQ9

M5S AI SINDACI SU NUOVO AEROPORTO PERETOLA, CHIEDETE IL DIBATTITO PUBBLICO ENTRO DOMANI, PARTECIPAZIONE È DIRITTO DEI CITTADINI

Scade domani il termine ultimo col quale almeno un Sindaco della Piana Fiorentina può avanzare la richiesta ufficiale di Dibattito Pubblico sul progetto del Nuovo Aeroporto di Peretola. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle dopo aver inviato una lettera ufficiale a tutti i sindaci il 25 settembre scorso tornano ad invitarli a non mancare la scadenza.

“Il Dibattito Pubblico è un diritto dei cittadini sancito dalla legge 46/2013 – segnalano i consiglieri M5S – e nel caso del Nuovo Aeroporto di Peretola questo diritto è stato replicato anche nell’Integrazione al PIT approvata con la deliberazione 61/2014 del Consiglio Regionale. Questo diritto è stato violato dai consiglieri regionali PD il 23 settembre scorso quando votarono contro la nostra proposta di risoluzione, ma nulla è perduto. Basterebbe che un sindaco della piana fiorentina, chiedesse all’Autorità garante per la partecipazione di istituire il Dibattito Pubblico, ma deve farlo entro domani 30 settembre. Siamo certi che almeno uno dei Primi Cittadini dichiaratisi contrari al progetto o quantomeno al suo iter attuativo – ricco di anomalie – chiederà questo momento di confronto centrale per la convivenza civile.

Ricordiamo infatti ai Sindaci e ai consiglieri regionali PD, terrorizzati dalla “moratoria sull’aeroporto”– precisano i Cinque Stelle – che il Dibattito Pubblico non è un referendum pro o contro un progetto infrastrutturale. Il Dibattito Pubblico è il metodo per consentire ai cittadini, alle associazioni e alle istituzioni locali di verificare le ripercussioni che l’opera progettata avrà sul territorio in cui vivono e operano. In Europa è buona pratica diffusa e fortunatamente la Regione Toscana prevede questo strumento, proprio nell’idea che la partecipazione delle parti interessate sia lo strumento per ovviare ad errori di progettazione prima che questi diventino irreversibili.

Ce lo chiede l’Europa. Per questo diciamo ai sindaci della Piana Fiorentina: ascoltate l’Europa – concludono i consiglieri M5S – e date ai cittadini la possibilità di partecipare alla valutazione del Nuovo Aeroporto di Peretola. Avete tempo fino a domani”.

SU TRASFERIMENTO REPARTO DIALISI DI CISANELLO ROSSI SPIEGHI QUANDO AVVERRÀ E PERCHÉ FU MESSO NEL SEMINTERRATO

Firenze 29 settembre 2015. Irene Galletti e Andrea Quartini, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, hanno presentato un’interrogazione su termini e responsabilità del trasferimento del reparto di dialisi del presidio ospedaliero di Cisanello.

“Il 24 agosto Pisa e il suo Ospedale di Cisanello erano sotto una pioggia torrenziale – segnalano i Cinque Stelle –  fenomeno sempre più frequente in Italia a causa del cambiamento climatico. Il reparto dialisi finì sottacqua, perché collocato nel seminterrato, e durante il nostro sopralluogo il direttore sanitario ci annunciò il suo trasferimento imminente per scongiurare repliche: ovvero macchinari danneggiati dall’acqua, prestazioni interrotte e incolumità degli utenti messa in pericolo.   

Ad oggi – proseguono i consiglieri M5S – il trasferimento non è stato realizzato e vogliamo sapere da Rossi i tempi di questa operazione. Ma soprattutto vogliamo sapere dalla Giunta perché il reparto dialisi dell’ospedale di Cisanello sia stato ubicato nel seminterrato della struttura, ad evidente rischio allagamento e non in un’area considerata più idonea. Cisanello è struttura nuova – concludono Galletti e Quartini – com’è possibile questo errore di pianificazione?”

SU ASL DI PRATO ROSSI CHIARISCA PERCHE’ I TAGLI SOLO SUL PERSONALE

Firenze 25 settembre 2015. Andrea Quartini, consigliere regionale in Commissione Sanità, ha presentato oggi un’interrogazione in merito alla situazione che vede l’ASL di Prato gestire i 15 milioni di euro di tagli alla spesa concentrati sul comparto (dipendenti).

“16 persone dipendenti della ASL di Prato – segnala Quartini – non si vedranno rinnovare il contratto a fine settembre. Il motivo: i tagli alla sanità. Allo stesso tempo fonti stampa hanno giustamente segnalato che nel bilancio 2014/2015 dell’Azienda Sanitaria il pasto giornaliero sia aumentato di 6 euro, portando a 2,336 milioni l’incasso del fornitore, e le spese non sanitarie sono aumentate di oltre 10 milioni con il passaggio al Nuovo Ospedale. 

Questa comparazione tra tagli al personale e aumento delle spese non sanitarie è ingiustificabile – prosegue Quartini – ed esplicita un metodo di gestione errato del sistema sanitario toscano: “tagliare le teste” contrasta con il principio costituzionale del “buon andamento” dell’amministrazione sanitaria perché rende più difficile quel “raggiungimento del risultato” recentemente acquisito dalla cultura della sanità. Ma soprattutto è assolutamente ingiusto che lo si faccia quando in parallelo si aumentano le spese non sanitarie. Aumento inspiegabile considerata la conoscenza del mercato che da anni dovrebbe avere la “stazione appaltante” del nostro sistema sanitario.

Rossi ci rassicuri sul rinnovo dei contratti per i 16 dell’ASL di Prato – conclude il Cinque Stelle – e ci spieghi perché i costi dei beni e servizi non sanitari sono cresciuti in questo modo”.

ARDSU METTE 5 MILIONI PER L’ANTINCENDIO IN MENSE E UNIVERSITA’. FINORA ERA TUTTO NON A NORMA?

Firenze 24 settembre 2015. Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Scuola, commenta l’audizione odierna del Presidente di ARDSU, Marco Moretti.

“ARDSU ha messo a bilancio 5 milioni di euro per mettere a norma mense e residenze studentesche con le certificazioni prevenzione incendi. Ho chiesto lumi al Presidente che ha chiarito come i Vigili del fuoco abbiano definito nei sopralluoghi la necessità di intervenire immediatamente su tutte le strutture per adeguarsi alla normativa. Dobbiamo quindi dedurre che fino ad oggi i nostri studenti hanno dormito e mangiato in spazi pericolosi? La mancanza di pianificazione da parte di ARDSU su questi interventi di sicurezza è sconcertante e si vede anche nel ricorso sistematico alla manutenzione straordinaria. Manutenzione che, forse per caso, va spesso alla stessa ditta: la Global Service. Indagheremo e cercheremo di capire se tutto questo sia regolare”.

SU NUOVO PORTO DI CARRARA BUGLIANI E IL PD SMETTANO DI DIRE FALSITA’ E INFRANGERE LA LEGGE

Firenze 24 settembre 2015. Giacomo Giannarelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, replica alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal consigliere PD Giacomo Bugliani in merito alle decisioni del Consiglio Regionale sui percorsi partecipativi che dovrebbero accompagnare l’iter di autorizzazione del Nuovo Porto di Carrara.

“Bugliani e il PD smettano di dire falsità in Consiglio come a mezzo stampa, e soprattutto la finiscano di infrangere la legge sulla partecipazione che loro stessi approvarono nel 2013. Oggi leggendo i giornali si può dedurre che il PD abbia bocciato la nostra richieste di dibattito pubblico sul progetto del Nuovo Porto di Carrara e parallelamente votato una nuova proposta per la partecipazione circa quest’ultimo. Ebbene l’unica notizia vera è la prima.

Ieri in aula il PD ha di fatto violato la legge 46/2013 e si accinge a farlo di nuovo se la mozione Bugliani, Marras e Boselli sul Nuovo Porto di Carrara sarà sostenuta  nel prossimo Consiglio Regionale. La questione non è formale, ma di sostanza: la legge 46/2013 dice chiaramente che il Dibattito Pubblico si svolge “nelle fasi preliminari di elaborazione di un progetto, o di un’opera o di un intervento, quando tutte le diverse opzioni sono ancora possibili”. A buon senso quel PD, forse solo per un’operazione d’immagine, definì che come in tutta Europa i cittadini e i portatori di interesse siano sentiti “prima” di elaborare un progetto per influenzarne la sua stesura definitiva. Ma con saggezza aggiunsero che il Dibattito pubblico effettuato dopo la stesura di un progetto non può svolgersi comunque “oltre l’avvio della progettazione definitiva”.

Il PD delle truffe semantiche ha sostenuto ieri in aula che se “non esiste un progetto” definitivo sul Nuovo Porto di Carrara non si può fare il Dibattito Pubblico, una falsità incredibile che esplicita gli intenti veri nella mozione Bugliani, Marras e Baccelli (http://bit.ly/1iNKntI) dove sostengono l’avvio “laddove possibile” del Dibattito Pubblico “nella fase successiva di localizzazione e di realizzazione delle opere”. Il Dibattito Pubblico su un’opera già realizzata a cosa serve? A nulla! Oggi il Comune di Carrara sta valutando l’intesa su una proposta di progetto che se approvata porterebbe ad un nuovo Piano regolatore Portuale di Carrara. E’ questo il momento in cui i cittadini dovrebbero dire in che modo ritengono che l’opera impatti sulla loro esistenza e studiare insieme eventuali soluzioni migliorative.

Il PD elimini quella frase dalla sua mozione e noi la voteremo con molto piacere, essendo un copia incolla della nostra con un’unica sostanziale differenza: noi avevamo colto il senso della partecipazione, loro presentano il consueto raggiro utile forse solo a Bugliani per avere mezza pagina sul giornale”.

BANCA DELLA TERRA È UN FLOP E SU ALBERESE SRL SCELTE DA INDAGARE

Firenze 24 settembre 2015. Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle presente in Commissione Agricoltura, commenta l’audizione odierna del direttore di Ente Terre Regionali Toscane, Claudio Del Re.

“Ente Terre Regionali Toscane ha in Banca della Terra, diceva Rossi, un “fiore all’occhiello”. Oggi abbiamo scoperto che questa “eccellenza” finora ha censito solo 36 terreni, di cui uno 1 privato. Considerato che il progetto ha come finalità il favorire l’accesso degli imprenditori, soprattutto giovani, ai terreni agricoli e forestali, e guadagna proprio dalle concessioni di queste terre, il direttore Del Re ha dovuto ammettere che con queste performance Banca della Terra è da rivedere. Ovvero, diciamo noi, è un flop.

Ma i problemi non finiscono qui. Infatti va rivista la funzione stessa di questo Ente Terre Regionali Toscane che di fatto ha finalità assimilate all’Assessorato all’Agricoltura di Remaschi. In conseguenza, da semplice cittadina che entra nelle istituzioni e vede quest’anomalia, ho chiesto a Del Re il perché e la risposta è stata che il motivo è l’impossibilità da parte della Regione Toscana di gestire i contratti dei dipendenti del settore agricolo. 

Verrebbe da farsi quindi una domanda: perché la Regione Toscana si è lanciata in attività agricole private che non può gestire? E soprattutto non sarà che Ente Terre Regionali Toscane è stato creato poiché l’Alberese srl – società che in precedenza svolgeva gli stessi servizi di Ente Terre Regionali Toscane – era in perdita secca di 295mila euro nel 2013 ed era necessario creare una struttura, l’ente appunto, che la assorbisse sanando la situazione?”