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QUARTINI (M5S) “FERTILITY DAY SEMBRA PIU’ MARKETING SU FECONDAZIONE ASSISTITA. SENZA RACCONTARNE I RISCHI”

Andrea Quartini, consigliere regionale capogruppo M5S e medico, entra nel dibattito sul fertility day con un post su facebook. Inedito il punto di vista a riguardo: il Fertility day come operazione di marketing sul tema della fecondazione assistita.

“È innegabile che dietro questa pratica vi sia un mercato fiorente, grazie alla ricerca e alle attuali tecnologie, che sicuramente insiste per trovare, visti i costi, risorse nel SSN e che preme in modo indiscriminato verso la soddisfazione di genitorialità surrogata, ad oggi prerogativa solo di pochi ricchi e/o impoveriti dalla ricerca di genitorialità a tutti i costi”.

Ma il problema è di informazione scientifica secondo il Cinque Stelle “è noto da tempo, prima ancora che nell’uomo, nella sperimentazione animale e negli animali di allevamento, che la pratica della fecondazione medicalmente assistita genera con probabilità elevate cuccioli (di animale o d’uomo) con problematiche cardiovascolari (cardiopatie e ipertensione) e sospette forme leucemiche. Questo particolare difficilmente, almeno nella pratica clinica di tanti colleghi che conosco, viene conosciuto e se conosciuto raccontato”.
Andrea Quartini

SANITA’ / LUNIGIANA “RISPOSTA DE LAURETIS E’ TRUFFA SEMANTICA. LUNIGIANESI NON VI DISCRIMINANO O NON VOGLIONO AMMETTERLO?”

Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto conto alla giunta regionale di alcuni fatti di mala sanità vissuti nell’estate dai cittadini lunigianesi, su tutti il decesso di un paziente dopo un trasporto in ambulanza senza medico a bordo.
Arrivata la risposta dell’assessora Saccardi: poche righe per rinviare ad una nota della Direttice Generale dell’AUSL Toscana nord Ovest Maria Teresa De Lauretis: “non esiste alcuna discriminazione verso i cittadini della Lunigiana rispetto all’insufficienza dei servizi di emergenza territoriale”. La replica di Andrea Quartini, consigliere regionale capogruppo M5S e firmatario dell’interrogazione.
“Considerata la disonestà intellettuale di De Lauretis e l’indifferenza di Saccardi ci dicano i lunigianesi se si sentono o meno discriminati dal servizio sanitario regionale”.
“La direttrice ritiene “estremamente adeguate” tre ambulanze con medico e infermiere h24 e un’altra col solo medico a bordo h12 per i bisogni di intervento di 59mila residenti cui si devono aggiungere, dimenticati dalla direttice, anche turisti o proprietari di seconde case che tornano per le vacanze. Parliamo di quasi centomila persone divise in 15 comuni che gestiscono un territorio perlopiù montuoso di 970 km quadri. Per noi l’organizzazione attuale non è sicuramente adeguata e quindi inaccettabile”.
“Ancor meno accettabile è la truffa semantica dove la Direttrice Generale scrive che “nessuna scelta organizzativa è dettata da ragioni di risparmio ma da un miglior utilizzo delle risorse che tiene sempre al primo posto la qualità del servizio offerto al cittadino”. Il Punto nascite di Pontremoli è stato chiuso per un miglior utilizzo delle risorse? De Lauretis ha studiato dalla scuola dei partiti, PD e FI in testa, l’arte della truffa sematica: dopo le guerre chiamate missioni di pace, ora siamo ai tagli ribattezzati miglior utilizzo delle risorse. Ma un taglio non migliora l’uso di una risorsa, la elimina. Chi gestisce bilanci pubblici da più di 2 miliardi di euro almeno questo dovrebbe saperlo”.
Ai seguenti link disponibili
– Interrogazione di Andrea Quartini http://bit.ly/2bZQPwe
– Risposta dell’Ass. Saccardi con la nota di Maria Teresa De Lauretis http://bit.ly/2bHwI3b
 

PARCO SAN ROSSORE “13 MESI IN CONSIGLIO REGIONALE E NEMMENO L’OMBRA DEI BILANCI … 2012 E 2013!”

Il Consiglio Regionale non ha ancora accesso ai bilanci 2012, 2013 e seguenti dell’Ente Parco di San Rossore Migliarino e Massaciuccoli. I documenti, redatti dal Commissario ad acta, sono da sei mesi a disposizione della giunta regionale. Il Movimento 5 Stelle chiede conto della situazione, considerato il disavanzo di 1,5 milioni accertato sul 2013 e le indagini della Procura contabile e della Procura della Repubblica di Pisa sugli illeciti della gestione finanziaria dell’ente.

“Da 13 mesi sono in Consiglio Regionale da vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio e non ho ancora potuto vedere i bilanci preventivi e consuntivi dell’Ente Parco di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli. Sei mesi fa il Commissario ha consegnato quelli 2012 e 2013 alla giunta, ma ancora niente e il fatto è increscioso. Da un provvedimento del Commissario sappiamo che il 2013 si è chiuso con 1,5 milioni di disavanzo. Vorremmo sapere quanto prima lo stato attuale, 3 anni dopo di una gestione che ogni giorno sta perdendo dei protagonisti”.

“Il commissario ha messo nero su bianco nel decreto 8/2015 che la situazione finanziaria dell’ente è grave anche per i mancati controlli da parte degli Organi regionali sui P.U.R., oltre che per la scarsa attenzione del Collegio dei Revisori. Ricordiamo ai cittadini che i P.U.R. erano fondi per la manutenzione dei prestigiosi immobili del Parco, 2 milioni l’anno poi interrotti dalla Regione. A quanto pare l’atteggiamento degli uffici regionali era da “tutto bene” a prescindere, come se i controlli dovuti per legge diventino un pro forma quando si è tra persone conosciute. Una gestione senz’altro insostenibile e i conti lo dimostrano”.

“La situazione del Parco è un piccolo specchio della gestione PD toscana: un patrimonio straordinario, potenziale volano di sviluppo turistico, con i conti in rosso, una giunta regionale che nasconde le carte e la procura che indaga. La trasparenza sia la parola chiave del nuovo corso, noi nel caso siamo disponibili a fare la nostra parte”.
Giacomo Giannarelli

Atto disponibile al seguente http://bit.ly/2c6fW1X

RIFIUTI/DISCARICHE “GESTORI HANNO ACCANTONATO IL NECESSARIO PER METTERE IN SICUREZZA L’IMPIANTO POST MORTEM?”

Il decreto legislativo 36/2003 prevede per i gestori delle discariche l’obbligo di garanzie finanziarie a copertura della gestione successiva alla chiusura dell’impianto. In Toscana ad oggi manca una verifica in tal senso e ne chiede conto il Movimento 5 Stelle con un’interrogazione a firma Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.

“Un cittadino di Peccioli, Terranuova Bracciolini o un’altra qualsiasi delle 14 comunità interessate da una discarica toscana di rifiuti, avrebbe diritto a star tranquillo. Questo perché la legge obbliga il gestore dell’impianto ad accantonare i soldi per metterlo in sicurezza a fine attività. Spesso questo non accade, come dimostra il caso Tegolaia, e vorremmo sapere dalla Regione il quadro attuale del problema: quante discariche inattive toscane hanno problemi sanitari o ambientali e la Regione o il Comune sono rimasti col cerino in mano?”

“I dati sulle discariche toscane non sono aggiornati. Al 2014, ultimo anno di monitoraggio, contenevano circa il 43% dei rifiuti urbani e crescevano di 1,48 mln di tonnellate l’anno. I cittadini toscani residenti vicino a tali impianti devono poter sapere che finito di riempirli saranno messe in sicurezza, a carico dei gestori”.
Giacomo Giannarelli

LUCCA / FRANA SOLCO GRANDE “QUANTA ATTESA PER ABITANTI DI PALMATA? GIUNTA NON DA’ LA DATA”

Il territorio della frazione di Palmata, nel Comune di Lucca, ha da tempo problemi di messa in sicurezza del suo assetto idrogeologico. Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto conto alla Regione di tempi e finanziamento del progetto sul Solco Grande, con un’interrogazione a firma Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio. L’assessora Fratoni ha risposto che “il progetto del Consorzio di Bonifica 1 Toscan nord” è stato “presentato ai competenti uffici regionali” ed è rientrato nell’unico strumento programmatico regionale (il “Documento Operativo per la Difesa del Suolo”). Ma su tempi ed entità dell’esborso ha omesso qualsiasi indicazione.

“I cittadini lucchesi che abitano o passano da Palmata meriterebbero una trasparenza maggiore sui progetti di messa in sicurezza dell’area”.

“Fa piacere riscoprire che dal 1996 ad oggi sono stati molti i finanziamenti regionali per consolidare i versanti in frana, ma ci interessava sapere quando saranno avviati i nuovi ed entro quando i cittadini potranno beneficiare degli stessi. Ci accontenta relativamente leggere da Fratoni che “se ne conferma la programmazione nel rispetto dei criteri e della tempistica stabiliti dalla normativa regionale di settore e di relativi provvedimenti di attuazione”. Quindi quando partono e quanto costeranno?”
Gabriele Bianchi

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/2bACd9O

ECONOMIA / SVILUPPO “DISTRETTO FORTIS HA FATTO SUA PARTE, MA REGIONE TIENE DOCUMENTO NEL CASSETTO”

Nel luglio 2015 il Distretto Tecnologico toscano Fortis (fotonica, optoelettronica, robotica, ICT e spazio) presentò alla Regione Toscana un documento di strategia per lo sviluppo del settore. A 13 mesi la Giunta non ha fatto seguire azioni concrete. Il Movimento 5 Stelle ne chiede conto con un’interrogazione a firma Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S.

“Il solo settore aerospaziale porta ogni anno in Toscana 500 milioni di fatturato grazie al lavoro di 2.500 persone. In tempo di crisi, drammatica nell’area costiera, è incomprensibile l’immobilismo della Giunta Regionale rispetto agli spunti offerti gratuitamente dal comitato consultivo del Distretto Fortis. Da 13 mesi si attende una reazione ma il documento di strategia resta nel cassetto. Ce lo possiamo permettere? Secondo noi no.”.

“Quando abbiamo portato in Consiglio Regionale alcuni spunti di quel documento ribaditi dai promotori in Commissione Toscana Costiera, ad esempio la necessità per la Regione di sottoscrivere quanto prima un protocollo d’intesa con l’Agenzia Nazionale Spaziale, il PD ha votato contro. Addirittura il consigliere Anselmi ci ha rimproverato di aver osato raccogliere le richieste di questi protagonisti dello sviluppo innovativo toscano e farle nostre portandole in aula. Il concetto di portavoce dei cittadini è proprio incomprensibile per queste persone abituate ad erigersi a depositari di verità e indirizzi di governo, senza bisogno di ascoltare i cittadini. Purtroppo per i toscani i tragici risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

“A questa interrogazione però dovranno rispondere: vogliamo sapere che fine ha fatto il documento di strategia predisposto dal Distretto tecnologico Fortis”
Giacomo Giannarelli

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/2bAtYdO

EFFICIENZA AMMINISTRATIVA “CONSIGLIO APPROVA E GIUNTA NON ESEGUE O FA COME GLI PARE: UNA GIOSTRA A SPESE DEI TOSCANI, ORA BASTA”

Atti di indirizzo approvati un anno fa e mai attuati, mozioni tradotte in pratica in un nulla di fatto. Il Movimento 5 Stelle mette sotto accusa l’efficienza dell’attività consiliare nella relazione con l’azione di Giunta e presenta la sua proposta per migliorare le performance.
“Basta atti di indirizzo generici, servono indicatori di impatto, tempi di realizzazione e soprattutto il risultato atteso per i cittadini. La giunta è la principale responsabile dell’inefficienza esecutiva di quanto stabilito dal Consiglio ma anche l’aula non può sedersi sugli allori di un’assemblea che approva misure generiche e poi evita di chiedersi se vengono applicate a beneficio dei cittadini”.
“Abbiamo nostre mozioni approvate un anno fa, mai rese esecutive dalla giunta, come l’istituzione del medico geriatra nelle RSA: una nostra proposta, condivisa con la Commissione Sanità e approvata all’unanimità, mai attuata dall’assessorato. Stesso discorso per la prevenzione della violenza sui treni o la salvaguardia delle funzioni per le Camere di Commercio e la garanzia regionale per le vittime dei fallimenti di cooperative edilizie. Senza contare le volte in cui approviamo un indirizzo e la Giunta scrive nella Nota di attuazione il contrario, come accaduto per le misure sulla violenza di genere, dove alle indicazioni approvate l’assessorato ha risposto qualcosa di simile a “è già tutto perfetto”. Se alle altre forze politiche interessa poco veder tradotta la propria azione consiliare in beneficio tangibile per i cittadini, noi siamo qui dentro col solo scopo di veder migliorare la vita alla cittadinanza”.
“Auspichiamo la condivisione da parte di tutti i gruppi consiliari circa la nostra proposta per superare questa giostra a spese dei toscani. Leggeremmo meno impegni alla giunta a “diminuire le tasse” e più “eliminare l’IRAP regionale nelle aree di crisi complessa, per 12 mesi, con lo scopo di migliorare l’attrattibilità delle zone per i nuovi insediamenti””.
Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/2cqumvz

REFERENDUM ABROGATIVO / TOSCANA “VIA IL QUORUM, ECCO LA NOSTRA PROPOSTA”

Il Movimento 5 Stelle deposita in Consiglio regionale una proposta di legge per eliminare il quorum nei referendum abrogativi.

“Quando i cittadini vogliono cancellare una legge e riescono a raccogliere le firme necessarie per indire un referendum, la sfida deve essere tra chi vota sì e chi vota no e la maggioranza vince. Basta col giochino partitico dell’astensione che affossa la partecipazione. Le istituzioni torneranno credibili agli occhi dei cittadini quando sposeranno la democrazia diretta che, come suggerisce il professor Auer, “completa” la democrazia rappresentativa”. Auspichiamo di trovare in Consiglio regionale l’approvazione della maggioranza a compensazione della ferita di un anno fa, quando il PD approvò una riforma sanitaria raffazzonata per evitare di misurarsi con un referendum chiesto da 50 mila toscani”.

“La normativa attuale dichiara valido il referendum abrogativo che porta al voto la maggioranza dei votanti alle ultime elezioni regionali. Un anno fa il risultato fu drammatico, votò il 48,28% dei toscani, quindi parliamo di un quorum fissato a circa 720mila votanti ma il principio ragioneristico di questa legge ha poco a che vedere con la democrazia. Solo abolendo il quorum è possibile alzare il livello del dibattito politico su un referendum e abituare i cittadini all’importanza della partecipazione democratica”.

“Abbiamo dibattuto della proposta per tre mesi, tra iscritti M5S, sul nostro portale web Rousseau: uno strumento di democrazia diretta accessibile a tutti i cittadini desiderosi di partecipare alla stesura delle nostre leggi. Siamo un Movimento di cittadinanza attiva e ci fa piacere la concomitanza tra la presentazione di questa proposta e il tour #IoVOTONo al referendum costituzionale che faremo come portavoce Cinque Stelle regionali nei 10 capoluoghi di provincia toscani da questo venerdì: 2 settembre a Livorno, 3 settembre a Pisa e Carrara, 9 settembre a Pistoia, il 10 a Prato e Lucca, venerdì 16 settembre ad Arezzo, il 17 a Siena e Grosseto per chiudere il 30 a Firenze. Saranno con noi i nostri portavoce in Parlamento Sara Paglini, Laura Bottici – Movimento 5 Stelle, Alfonso Bonafede e Danilo Toninelli”.

Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S
vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e bilancio
e primo firmatario della proposta.

+++AGGIORNAMENTO+++

REFERENDUM ABROGATIVI/ PRIMA COMMISSIONE BOCCIA PROPOSTA M5S QUORUM ZERO “PD SI TIENE STRETTO GIOCHINO ASTENSIONE”
Bocciata in Prima Commissione la proposta del Movimento 5 Stelle per eliminare il quorum nei referendum abrogativi.
“Quando i cittadini vogliono cancellare una legge e riescono a raccogliere le firme necessarie per indire un referendum, la sfida dev’essere tra chi vota sì e chi vota no e la maggioranza vince. Ma non la pensano così i consiglieri PD in Prima Commissione.
La proposta quorum zero adesso arriverà in aula e lì speriamo che alcuni dei loro colleghi sposino questa scelta di democrazia diretta. Se i cittadini sapessero che chi vota decide, sarebbe stimolati a partecipare. Invece oggi, col giochino dell’astensione, continuano a decidere per loro i partiti”

Gabriele Bianchi
Enrico Cantone

2 novembre 2016

TURISMO “PIT CHIARO, MA NESSUNO LO APPLICA: CONTAINER E BARRIERE BALNEARI NON DEVONO OSTRUIRE ACCESSO E VISUALE A MARE”

I container del porto di Marina di Carrara e le barriere continue degli stabilimenti balneari nel litorale apuano occludono la visuale a mare in contrasto col PIT regionale (delibera 37/2015). Il Movimento 5 Stelle porta il caso in regione con un’interrogazione a firma Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.

“Il Piano del Paesaggio parla chiaro: obiettivo per il litorale di Massa e Carrara è “salvaguardare i varchi di accesso e le visuali verso il mare favorendo la riappropriazione e fruizione da parte dei residenti dello spazio costiero”. Qualsiasi turista o cittadino apuano ha invece visto di persona che anche per quest’estate tra i suoi occhi e il mare ci sono le colline di container a Marina di Carrara e le staccionate o i muri in cemento armato a Massa. I nostri amministratori locali non conoscono il PIT o continuano a far finta di niente. La costa apuana ha tutto per sviluppare l’offerta turistica, ma deve smetterla di farsi governare da chi la vuole ancora oggi terra di nessuno”.
Giacomo Giannarelli (M5S Toscana)

RAMPA FI-PI-LI “10 ANNI PER RIPARARE LA VORAGINE. BUON GOVERNO PD?”

Bisognerà aspettare il 2018 per riavere a disposizione la rampa della superstrada FI-PI-LI in corrispondenza del Ponte di Via Quaglierini a Livorno. In risposta all’interrogazione del consigliere regionale M5S Enrico Cantone, l’assessore Ceccarelli indica la tabella di marcia prevista “al momento”: esecuzione lavori “entro 15 aprile 2018” e collaudo “entro 15 ottobre 2018”.

“10 anni per la soluzione e questo sarebbe il buon governo PD? Speriamo i cittadini toscani si sveglino come hanno fatto i livornesi due anni fa”.

“La voragine sulla rampa si aprì il 27 marzo 2008. La Provincia ci ha messo 5 anni per approvare un progetto definitivo affidato allo studio Ingeo di Lucca. Poi il nulla per tre anni e ora dal 1 gennaio la palla è passata alla Regione nonostante la Provincia sia sempre lì, in attesa dell’abolizione definitiva”.

“E la Regione ad 8 anni dal problema che fa? Fissa il termine tra due anni! 10 mesi solo per “verificare il progetto esecutivo” anche perché c’è stato “l’adeguamento al vigente prezzario regionale”. Speriamo pro tasche dei toscani anche perché nel frattempo l’opera è arrivata a costare 3,37 milioni di euro, 1 milione dei quali ancora in carico alla Provincia. Con l’augurio li abbia, perché sappiamo del dissesto finanziario in cui versa a causa dei tagli decisi dalla legge 190/2014 per il 2016 con scuole e strade provinciali praticamente senza possibilità di manutenzione. Almeno tamponi chiedendo il risarcimento danni a chi ha progettato male la rampa”.

“Certo davanti a questi tempi un cittadino livornese potrebbe chiedersi il peso del consigliere regionale dem livornese rispetto alla sua Giunta regionale. Si concentri come noi sulle questioni di pertinenza regionale sarebbe di beneficio per la città, anziché fare il consigliere comunale delocalizzato a 139.998,15 di emolumento annuo in conto ai toscani”.
Enrico Cantone (M5S Toscana)

Risposta dell’assessore Ceccarelli disponibile al seguente link http://bit.ly/2c6TV0B