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ENERGIA / OLT “SE GNL E’ FUTURO A QUANDO TOSCANA ADEGUERA’ INFRASTRUTTURE?”

Entro il 18 novembre 2016 i paesi membri dovranno fornire alla Commissione Europea il proprio quadro strategico sullo sviluppo del Gas Naturale Liquefatto (GNL), comunemente ricondotto al “metano” (che ne compone oltre il 90%). La Direttiva UE 94/2014 indica il GNL quale principale carburante alternativo al petrolio, in grado di garantire un minor inquinamento ambientale: – 20% polveri sottili e – 90% ossidi di zolfo. Se l’Energy Union ha indicato l’Italia come hub euro mediterraneo del GNL, Livorno ha nel suo rigassificatore OLT un terzo dell’attuale impiantistica nazionale. Ma secondo il tavolo di lavoro del MISE in assistenza di questo e degli altri due rigassificatori italiani mancano una rete stradale adeguata per il rifornimento e le imbarcazioni di trasporto dedicate. Il Movimento 5 Stelle chiede conto alla giunta regionale di questi sviluppi della politica energetica italiana nelle conseguenze che interessano la costa toscana e in particolare Livorno.

“Il GNL è il futuro prossimo, prima della transizione definitiva al trasporto elettrico, ma ancora una volta l’Italia e la Toscana sono in ritardo per assenza di lungimiranza di chi governa. Se l’OLT di Livorno ha iniziato a lavorare coi 5 carichi autorizzati dal MISE, continua a mancare tutto il resto di infrastrutture e servizi necessari. Rossi e il PD devono ai cittadini una spiegazione chiara sullo sviluppo prossimo venturo: in primis quali saranno gli interventi di adeguamento del rigassificatore OLT e quali benefici porteranno all’economia regionale ed al suo sistema energetico”.

“Ci saranno nuovi depositi costieri di GNL, e se sì dove saranno messi? Dobbiamo aspettarci nuove infrastrutture a Livorno o altri comuni costieri? Giusto chiarire da subito ai cittadini della costa se avranno dei vantaggi da questo sviluppo infrastrutturale”.

“Il M5S vuole una politica energetica regionale e nazionale finalizzata all’autosufficienza e all’indipendenza energetica (elettrica, termica e di trasposto) fornita al 100% da rinnovabili. Per raggiungere questo obiettivo bisogna passare prima da interventi di efficientamento energetico e dall’utilizzo di metano, ma siamo contrari ad una regione serbatoio del mediterraneo senza una piano energetico serio”.
Giacomo Giannarelli

DA VINCI / AMIANTO “CHIUDERE BIENNIO, INTOLLERABILE RIESPORRE A RISCHIO STUDENTI, DOCENTI E COLLABORATORI SCOLASTICI”

Il 15 settembre riaprirà l’anno scolastico anche per il biennio del Leonardo Da Vinci di Firenze. Struttura oggetto di un procedimento penale per correlazione tra l’amianto, noto da sempre nella edificio, e 5 tumori asbesto correlati. Il Movimento 5 Stelle torna sul caso in conferenza stampa annunciando nuove azioni a tutti i livelli istituzionali.

“Lo Stato deve tutelare la salute dei cittadini, non è un’opinione del M5S ma un dato di fatto che al biennio del Da Vinci ci sia amianto. Questo da decenni mette a rischio studenti, docenti e collaboratori scolastici. La chiusura immediata del biennio e la sua sanificazione è l’unica soluzione che prenderebbe uno Stato serio e responsabile. Invece il 15 settembre quella struttura tornerà ad ospitare questi cittadini, contro ogni principio di precauzione. Oggi dovevamo fare un sopralluogo, il Preside ci ha rinviato al 20 settembre dopo quindi l’avvio dell’anno scolastico. Ci andremo perché sono anni che sosteniamo questa causa e continueremo a difendere instancabilmente il diritto dei cittadini a veder rispettati i loro diritti costituzionali. La salute non dovrebbe avere colore politico, peccato che Renzi e il PD parlino di precauzione soltanto dopo che i danni sono fatti”
Alfonso Bonafede, deputato M5S vicepresidente della Commissione Giustizia.

“Denunciamo la cialtronaggine del sistema. Siamo incazzati perché è intollerabile che dopo decenni lo Stato continui a rinunciare alla sua funzione genitoriale e si disinteressi di sottoporre dei cittadini, ancor peggio degli studenti, al rischio amianto. Basta una fibra d’asbesto inalata per ritrovarsi con un tumore a 17 anni dall’esposizione. Fosse solo per un principio di cautela bisognerebbe intervenire subito. Abbiamo presentato l’ennesima mozione in Consiglio regionale ma non accetteremo l’ennesimo attestato di importanza associato al nulla di fatto”.
Andrea Quartini, consigliere regionale M5S.

“In Consiglio Comunale ci hanno bocciato l’atto dove chiedevamo la chiusura immediata del biennio. Vorremmo sapere dove sono finiti i 600 mila euro annunciati da Nardella a marzo per risolvere il problema. Qui abbiamo una vicesindaca che una volta dice che bisogna chiudere, l’altra che se ne parla il prossimo anno. Ricordo che nel 1997, 19 anni fa, l’ASL disse che il biennio del Da Vinci andava chiuso”.
Arianna Xekalos, consigliera comunale M5S Firenze.

Un ricordo personale l’ha offerto il consigliere M5S del quartiere 4, Giampiero Palazzo “ero studente del Da Vinci negli anni ottanta. Il problema si conosceva ma non era divulgato. Sappiate che simile al Da Vinci è la situazione, nel quartiere 4, dell’ex Barsanti dove quando era una scuola feci le medie. Per la metà è bonificato, per l’altra metà è pieno d’amianto. In quella parte ci sono palestre dove fanno ginnastica ritmica, sedi di associazioni. So di essere a rischio come cittadino e sono incazzato”.

VALDERA “UNIONE DEI COMUNI IN DISFACIMENTO PERCHE’ COSTI SUPERANO BENEFICI. PD AMMETTERA’ IL BUCO NELL’ACQUA?”

Il Movimento 5 Stelle porta in Regione il caso dell’Unione dei Comuni della Valdera. Presentata un’interrogazione a firma Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio.

“Il Comune di Ponsacco, ultimo della serie, esce dall’Unione dei Comuni della Valdera perché starci costa troppo. Strano perché nella delibera di giunta istitutiva dell’Unione si legge che tra i suoi obiettivi c’era “efficienza e contenimento dei costi, attraverso le economie di scala” dovuto “all’uso integrato dei fattori di produzione interni ed esterni all’ente”. Al netto del solito politichese fatto per ingannare i cittadini, l’obiettivo era chiaro e la sua realizzazione a quanto pare nulla: i costi superano i benefici”.

“L’uscita in blocco dall’Unione anche di Peccioli, Chianni, Lajatico e Terricciola poneva giĂ  un problema di incompatibilitĂ  tra lo Statuto – che garantiva i cittadini dei comuni piĂą piccoli – e la realtĂ  di fatto. Davanti a tutto questo fa sorridere e indignare che in una recente risoluzione presentata dal PD in Consiglio Regionale si parlasse di “esperienza positiva” delle Unioni dei Comuni. Da consiglieri regionali pagati 10mila euro al mese i cittadini meriterebbero maggiore conoscenza della realtĂ  dei fatti o meno ipocrisia”.
Gabriele Bianchi

POLITEAMA/CARRARA “SITUAZIONE INTOLLERABILE PER UN PATRIMONIO CITTADINO E TOSCANO. SE COMUNE INDIFFERENTE, INTERVENGA LA REGIONE”

Il Movimento 5 Stelle porta in Regione il caso Politeama di Carrara. Il Teatro, oggetto di procedimento penale a rischio prescrizione, è chiuso da anni per i crolli dovuti ad alcuni abusi edilizi e incuria della ditta proprietaria, condonati dall’amministrazione comunale. Giacomo Giannarelli e Irene Galletti, consiglieri regionali M5S, chiedono alla giunta Rossi se è previsto l’intervento regionale a tutela di un patrimonio culturale toscano datato 1892.

“La prescrizione è una sciagura che solo il Movimento 5 Stelle vuole riformare in parlamento, ma il problema del Politeama ora va oltre l’accertamento e la condanna dei responsabili penali. Il Teatro “Giuseppe Verdi” è un patrimonio dei carraresi e, anche se qualcuno fa di tutto per farcelo dimenticare, i carreresi sono toscani. Se l’amministrazione comunale è incapace nell’arginare il declino del Politeama intervenga la Regione”.

“Il Piano Regionale di Sviluppo segnala 215 milioni in 5 anni per la cultura e in termini generici qualcosa sarà speso in recupero delle strutture. Il Verdi di Carrara sarà tra queste?”
Giacomo Giannarelli e Irene Galletti

EDIFICI SCOLASTICI “NOSTRA PRIORITA’ METTERLI IN SICUREZZA INVECE PD DIMENTICA IL TEMA NEL PRS”

“Mettere in sicurezza gli edifici pubblici, in particolare le scuole, sarebbe il primo punto del nostro Piano Regionale di Sviluppo se fossimo al governo della Toscana. Invece c’è il PD e della questione non c’è una riga nella loro proposta, nonostante Renzi abbia stanziato a riguardo 44 milioni di euro per l’intero paese: praticamente 11mila euro a Comune quando per rifare una scuola ci vogliono non meno di 10 milioni” così Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio in conferenza stampa sul tema Scuole sicure.

“L’assessora Grieco ci ha spiegato che la Regione non usa i Fondi Europei per l’adeguamento sismico o la rimozione dell’amianto, ma questi fondi ci sarebbero. Con la nostra proposta in aula martedì chiediamo che si impegnino per prenderli e creino dei coordinamenti con le province per ottenere un quadro completo della situazione sicurezza. Perché a 13 anni dalla legge istitutiva ancora in Toscana manca un’anagrafe dell’edilizia scolastica. Nel 2016 ci aspetteremmo una mappa di google dove con un clic su ogni edificio scolastico toscano siano visibili i certificati che ha, quelli che deve acquisire e le opere di manutenzione messe in cantiere. Invece non abbiamo neanche le informazioni di base”.

“Circa la metà delle scuole toscane è senza certificazione antincendio*, l’80% non rispetta le norme antisismiche** e in quel caso manca anche del minimo indispensabile: l’adeguamento statico. Abbiamo situazioni intollerabili come in Provincia di Massa Carrara con i bambini che studiano ancora nei container”.

“Lanciamo un appello agli studenti toscani: segnalateci sul nostro sito www.movimento5stelletoscana.it i problemi strutturali delle vostre scuole. L’invito è esteso anche ai genitori per le scuole primarie e dell’infanzia. Come successo a Carrara lunedì, faremo lì dei sopralluoghi coi nostri parlamentari e racconteremo in diretta facebook quanto vi è chiesto di accettare ogni giorno. Poi ci muoveremo nelle istituzioni perché tutto questo trovi una soluzione”.

“Venerdì saremo al Da Vinci di Firenze, dove questo Stato chiede agli studenti di tornare ad esporsi al rischio amianto nonostante un procedimento penale in corso. Il calendario degli altri sopralluoghi è in definizione, ma le prossime tappe saranno sicuramente in Lunigiana e nell’aretino”.
Giacomo Giannarelli

*Fonte. Rapporto Ecosistema Scuola, Legambiente
** fonte. Ordine dei Geologi della Toscana

IDENTITA’ DIGITALE “VOTARE REFERENDUM ON-LINE CON TESSERA SANITARIA O SPID. SI POTREBBE, MA SERVE VOLONTA’ POLITICA”

Il Governo Nazionale ha promosso il sistema SPID per garantire la c.d. identità digitale e consentire così ai cittadini l’accesso ad alcuni servizi on-line della Pubblica Amministrazione. Per i medesimi scopi la Regione affianca a tale sistema di certificazione dell’identità on-line, gestito tramite società private, l’uso tramite lettore smart card della Carta Nazionale dei Servizi (più nota come “tessera sanitaria”). Il Movimento 5 Stelle chiede alla giunta Rossi se e come sarà scelta una delle due strade per la promozione di tale progresso nelle relazioni tra cittadini e istituzioni, ma soprattutto se è nelle intenzioni utilizzare lo strumento per arrivare a forme di democrazia diretta quali i referendum on-line.

“Il sistema SPID è farraginoso, mentre l’uso della tessera sanitaria ci sembra più efficace se non altro perché tutti ne abbiamo una in tasca. Ma il punto è quanto voler investire sulla diffusione dei lettori smart card. Una scelta chiara di investimento regionale potrebbe favorire lo sviluppo dei servizi on-line alla cittadinanza ma soprattutto arrivare a ridefinire gli equilibri tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta” segnala Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio e firmatario dell’interrogazione.

“Il Piano Regionale di Sviluppo del PD parla di 70 milioni per lo sviluppo dell’Agenda Digitale: auspichiamo che tra questi ci sia l’invio gratuito del lettore di tessera sanitaria, con tanto di istruzioni per l’uso, a tutte le famiglie toscane sprovviste. Significherebbe scegliere questo sistema rispetto a SPID, i cui costi magari un giorno qualcuno li chiederà al Governo Renzi, e poter avviare una rivoluzione nel modo di interpretare la cittadinanza. Potremmo avviare referendum consultivi on-line ottenendo la risposta diretta e certificata dei toscani su argomenti di indirizzo e, perché no, un giorno avere il Consiglio Regionale con il parere popolare espresso in diretta prima delle votazioni” prosegue Bianchi.

“La Regione Toscana ha già sperimentato un’iniziativa analoga insieme al Comune di Pistoia sulla Giostra dell’Orso. Basta la volontà politica di investire sulle infrastrutture, l’hardware minimo, qui davvero solo un lettore di smart card, e un po’ di comunicazione istituzionale e possiamo arrivare anche in Toscana a coronare un nostro obiettivo come M5S: ridare ai cittadini le chiavi delle istituzioni. Aspettiamo di sapere il parere della giunta e poi stimoleremo la Commissione Affari Istituzionali ad un confronto su questo: la democrazia diretta in Toscana grazie all’identità digitale” conclude il consigliere regionale M5S.

M5S, GEOTERMIA / MASSO DELLE FANCIULLE “MERCOLEDI’ VOTO DECISIVO IN CONSIGLIO. PD ASCOLTI I CITTADINI”

Sarà discusso mercoledì 14 settembre mattina in Consiglio Regionale l’atto del Movimento 5 Stelle in difesa del “Masso delle Fanciulle” (Comune di Pomarance). L’appello dei consiglieri regionali M5S alla partecipazione di cittadini, istituzioni, comitati e associazioni interessate alle sorti della celebre area di pregio.

“Il 19 luglio scorso la Regione ha sancito in Conferenza dei Servizi il suo sì al progetto di Gesto srl: due pozzi esplorativi da circa 2.200 metri, fregandosene dei pareri contrari degli enti locali e della mobilitazione popolare a difesa di questo ennesimo patrimonio naturalistico toscano che la giunta PD vuole immolare sull’altare della geotermia”.

“Resta un’ultima speranza, il dietrofront che imporrebbe il voto favorevole del Consiglio Regionale alla nostra mozione. La Regione fermerebbe così i suoi intenti in sede di Valutazione d’Impatto Ambientale, perché andremmo ad integrare l’allegato A3 del Piano Ambientale ed Energetico Regionale mettendo nero su bianco che “l’area circostante Montecastelli Pisano con particolare riferimento all’area denominata Masso delle Fanciulle” è “non idonea né per la ricerca né per lo sfruttamento della risorsa geotermica”.

“Auspichiamo che i sindaci del territorio, contrari all’opera, e i comitati che si sono spesi con grande dedizione per la causa facciano pressione ai consiglieri regionali PD per l’approvazione di questo atto cruciale. La geotermia contribuisce già troppo al paniere di energie rinnovabili toscane, col suo 80%. Un futuro 100% energie rinnovabili passa in Toscana dalla diversificazione delle fonti: piccoli impianti, soprattutto fotovoltaici ed eolici, distribuiti e messi in rete. Senza dimenticare il tema cruciale del risparmio energetico”.
Giacomo Giannarelli

SANITA’ / INFORMATIZZAZIONE DIAGNOSTICA PER IMMAGINI “IN 14 ANNI: 100 MILIONI SPESI, INDAGINI ED ERRORI. PERCHE’ DE LAURETIS CHIEDE ALTRI 3,8 MILIONI?”

La direttrice dell’ASL Toscana Nord Ovest ha annunciato venerdì scorso l’investimento di 3,8 milioni per la rete radiologica, ma l’informatizzazione della diagnostica per le immagini (progetto IDIT) era già un progetto del Piano Sanitario Regionale 2002-2004 sullo sviluppo dell’Information Communication Technology (ICT) per la telemedicina. Il Movimento 5 Stelle presenta un’interrogazione a firma Andrea Quartini, consigliere regionale capogruppo M5S.

“Nel 2002 la Regione pianificò la creazione di un sistema per rendere disponibili radiografie o risonanze magnetiche on-line, evitando ai cittadini di evitare spostamenti e perdite di tempo per portare il proprio fascicolo in giro tra ambulatori e reparti. L’idea era abbinata alla consegna al cittadino di un CD contenente il suo personale dossier radiologico elettronico. Tutto positivo, ma a 14 anni di distanza i bilanci non sono stati fatti e intanto De Lauretis parla della necessità di altri 3,8 milioni da investire su un progetto che racconta come nuovo. E’ necessario affrontare il tema con trasparenza e capire a che punto siamo perché noi, da cittadini, non vogliamo buttare il bambino con l’acqua sporca ma nemmeno pagare due volte la stessa cosa”.

“Ad oggi sappiamo che il progetto è costato 100 milioni di euro dei cittadini, cui poi è chiesto un contributo di digitalizzazione ulteriore di 10 euro ogni volta che si sottopongo alla diagnostica per immagini. A fronte di questa spesa e questi introiti ci risulta che ad esempio l’ex Azienda USL 8 collaudò solo nel febbraio 2015 il sistema tele radiologico utilizzato, RIS-PACS, e pare che i sistemi informatici tra le aree vaste non dialoghino fra di loro. Se ci aggiungiamo che la Procura di Arezzo sta indagando su scambi di destinatari dei CD – con pazienti che si sono trovati le radiografie di altri e non le loro – e sulla gara d’appalto dietro l’informatizzazione dei servizi ospedalieri di diagnostica e radiologia, la Regione deve fare chiarezza”.
Andrea Quartini

Interrogazione disponibile al seguente link http://bit.ly/2csPqNR

 

RIFIUTI / LUNIGIANA “DISCARICA A SASSALBO, AMIANTO ABBANDONATO VICINO A CORSO D’ACQUA. SE COMUNE E’ RASSEGNATO INTERVENGA LA REGIONE”

Nel Comune di Fivizzano, loc. Sassalbo, è presente una discarica non autorizzata di rifiuti pericolosi, nei pressi di un corso d’acqua. Alla segnalazione dell’associazione Mangia Trekking seguì una evasiva risposta da parte dell’amministrazione comunale. A distanza di sette mesi dalla denuncia pubblica la discarica risulta tutt’ora presente e in crescita. Il Movimento 5 Stelle porta il caso in Regione con un’interrogazione a firma Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.

“Se il Comune reagisce con rassegnazione ad una discarica abusiva, a tutela dei cittadini deve intervenire la Regione. Attivi ARPAT e ASL per ottenere indagini sulla contaminazione di amianto nel corso d’acqua o sulla presenza di altre fonti inquinanti, pericolose, nell’area”.

“Ma la giunta deve anche palesare le sue intenzioni sulla valorizzazione di un territorio che è anche sede dell’ente Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Sassalbo ha potenzialità importanti per l’alpinismo lento e attività artigianali da sostenere. La periferia toscana è il vero Eldorado regionale, ma serve la volontà politica di investirvi con piani di medio periodo. Il PD toscano ce l’ha?”.
Giacomo Giannarelli

ETICA POLITICA / DOPPIO INCARICO “PD AVEVA ADERITO A CARTA DI AVVISO PUBBLICO, MA BUGLIANI E NICCOLAI MANTENGONO LE DUE POLTRONE”

Nel luglio 2015 il Presidente Rossi, assessori e consiglieri del Partito Democratico, aderirono alla Carta di Avviso Pubblico, 22esima proposta di governo PD da realizzarsi nei primi 100 giorni di mandato. Il testo anticorruzione – scritto da amministratori locali funzionari e docenti universitari inizialmente noto come “Carta di Pisa” – cita però il “divieto di cumulo di mandati politici” quale pratica per scoraggiare il conflitto d’interessi e il clientelismo, e due consiglieri regionali PD non rispettano il requisito. Il Movimento 5 Stelle chiede a Rossi una valutazione pubblica con un’interrogazione a firma Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio.

“Ad un anno dalla sottoscrizione mediatica della Carta di Avviso Pubblico, Giacomo Bugliani e Marco Niccolai continuano a ricoprire il doppio incarico di consiglieri regionali e consiglieri comunali, rispettivamente a Massa e Pescia. Ci chiediamo se conoscano a cosa avrebbero aderito, perché il testo chiede esplicitamente di evitare il cumulo dei mandati politico – istituzionali. In loro diritto mantenere le due poltrone, ma almeno non si prendano in giro i cittadini. Accostarsi senza rispettarlo a quel Codice Etico, che è un punto del nostro programma elettorale, rischia di screditarlo agli occhi dei cittadini”.

“Spiace soprattutto che tra i protagonisti di questo caso ci sia Bugliani, Presidente della Commissione Affari Istituzionali. A nostro parere, il primo a dover conoscere a memoria i 23 punti di questo Codice Etico per la buona politica”.

Link Carta di Avviso Pubblico: http://www.avvisopubblico.it/home/progetti/progetti-in-corso/carta-di-avviso-pubblico/