Abbiamo contrastato con ogni mezzo la controriforma Saccardi-Rossi, denunciando la sua apertura verso la privatizzazione dei servizi sanitari scritta nero su bianco nell’art. 31. Il tempo ci ha dato ragione: con la delibera 239 del 14 marzo le aziende sanitarie potranno iniziare a consegnare al privato convenzionato intere fette della sanità pubblica. Anche per questo saremo domani in piazza per la mobilitazione europea contro la mercificazione della salute e chiediamo a tutti i cittadini, esasperati da liste d’attesa infinite e da questo tradimento del mandato costituzionale, di unirsi a noi e ai comitati promotori per chiedere con forza un cambio di indirizzo. Un dovere se si considera che già oggi l’Italia investe in sanità pubblica meno del 30% rispetto alla media europea.

Con la delibera 239, il governo toscano PD – MdP punta allo Stato committente in sanità, che si mantiene al massimo verifica e controllo delle prestazioni, mentre progressivamente smette di fornire il vero servizio sanitario pubblico. Una scelta tra l’altro antieconomica perché a parità di servizio al cittadino paziente il privato, anche se trattasi di fondazioni o realtà del terzo settore o società miste, agisce spinto da una quota profitto che il pubblico non ha. Giorno dopo giorno PD-MdP stanno puntando a sistemi mutualistici ante 1978, contrari alla legge 883 che il mondo intero ci invidiava. Parlano di assicurazioni integrative, ma sono sostitutive: perché la sanità italiana non è gratis, la paghiamo con le nostre tasse.

ANDREA QUARTINI

Queste scelte comportano anche un peggioramento delle condizioni di lavoro. Assisteremo a quanto già avvenuto con la privatizzazione dei servizi non sanitari. Grazie a questa ogni anno la ASL Toscana Centro paga a GESAT 20 milioni per il solo ospedale di Prato (4 milioni solo per le pulizie), dopo l’operazione project financing. Gesat poi subappalta ad altri privati i servizi veri e propri, spesso a cooperative, a cifre inevitabilmente ridotte rispetto a quanto incassa. E in queste realtà le condizioni di lavoro oltre agli stipendi sono sempre peggiori rispetto al pubblico. Parliamo quindi di una catena dove lo Stato accetta di far guadagnare il privato concessionario sulla pelle dei lavoratori.
Con 4 milioni nel pubblico impiego si assumerebbero 160 addetti alle pulizie, invece si sceglie questo percorso per regalare profitti ai privati e ottenere lavoratori precari e sfruttati, spesso in difficoltà ad assicurare il servizio. Di recente ho potuto verificare di persona cosa accade alle 340 lavoratrici di Sodexo, la multinazionale che gestisce le pulizie nei due nosocomi dell’AOU di Pisa. Abbiamo condizioni di lavoro precarie e inaccettabili. Anche a discapito del servizio pubblico finale: basti pensare che manca a queste lavoratrici persino il materiale per pulire e sono costrette ad usare gli stessi stracci con cui lindano le apparecchiature medicali e i tavoli su cui i pazienti mangiano.

IRENE GALLETTI

DI SEGUITO L’INTERVENTO INTEGRALE DI GIACOMO GIANNARELLI

Dal 1950 si celebra il 7 aprile, giornata mondiale della sanità, per ricordare la fondazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 7 Aprile 1948.

La Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è stato il primo strumento internazionale a sancire il godimento del miglior stato di salute come un diritto fondamentale di ogni essere umano (“il diritto alla salute”) e in linea con la dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le principali Convenzioni e Trattati internazionali sanciscono il diritto alla salute come uno dei diritti fondamentali dell’individuo e delle collettività e la sua tutela, uno dei doveri principali degli Stati.

E’ proprio su questo aspetto, sui diritti e sui doveri, che vorrei soffermarmi:

Diritti e Doveri: Ma quali sono i doveri dei Cittadini?
Come cittadini abbiamo il dovere di fermare il piano eversivo, contrario alle convenzioni e trattati internazionali, che vuole smantellare il servizio sanitario nazionale e rimpiazzarlo con un nuovo sistema, basato su quello americano che, di fatto, cura solo coloro i quali sono provvisti di una assicurazione.
In un momento storico in cui la disoccupazione dilaga e la crisi economica incombe, è impossibile pensare che un sistema sanitario privatizzato sia accessibile a tutti.
Purtroppo in Toscana, in Italia, in Europa, da qualche anno a questa parte si cerca di smantellare la sanità pubblica, per creare, nella migliore delle ipotesi, un sistema sanitario ibrido pubblico-privato.
E sono visibili a tutti gli effetti: infinite liste di attesa, emergenze nei pronti soccorsi, chiusura degli ospedali periferici, centralizzazione dei servizi.

Come cittadini abbiamo il dovere di pretendere che i nostri politici mettano in pratica ed attuino quanto scritto nella costituzione e nelle carte internazionali.
il diritto alla salute è un diritto universale ed è un bisogno primario che non può essere mercificato.

ma quali sono i doveri dello Stato e dei Governi?
Lo Stato e i governanti hanno il dovere di garantire cure agli indigenti e di tutelare la salute come scritto nell art 32 costituzione.
I governi sono i responsabili della sanità dei loro popoli; essi possono fare fronte a questa responsabilità, unicamente prendendo le misure sanitarie e sociali adeguate:

• subito reddito di cittadinanza vera misura economica sociale (1 italiano su 10 non accede alle cure sanitarie per povertà)

• subito azioni per la promozione della salute e prevenzione delle malattie: ad esempio il Piano per l’economia circolare, Stop agli inceneritori, riduzione dei rifiuti, (produciamo 9 mln ton rifiuti speciali, 440.000 rifiuti speciali pericolosi, 2,4 mln di RSU), Bonifica dei siti inquinati, transizione energetica verso il 100% rinnovabile, mobilità elettrica e sostenibile.

Oggi l‘italia è il fanalino di coda per la prevenzione nonostante sappiamo che ogni miliardo stanziato in prevenzione ne frutta infatti 3 di risparmi in cura e riabilitazione.

E’ dovere dei politici difendere la sanità pubblica rendendola efficiente e universale.

A cosa abbiamo assistito in questi anni ? A spreco di denaro pubblico, indagini della procura:

  • buco asl di massa 400 mln euro nessuno si è preso la responsabilità politica
  • indagine Consip
  • project finanzing con 4 ospedali che non li vuole più nessuno, nemmeno il privato che li ha costruiti

Tutto questo ha dei responsabili politici in particolare il primo responsabile è il PD e chi ci ha governato in questi anni. In merito alla sanità li elenco:

Dal 2000 al 2005
Claudio Martini Presidente
Enrico Rossi Assessore Sanità

Dal 2005 al 2010
Claudio Martini Presidente
Enrico Rossi Assessore Sanità

Dal 2010 al 2015
Enrico Rossi Presidente
Dal 2010 al 2013 Daniela Scaramuccia
Dal 2013 Stefania Saccardi Vice Presidente
Dal 2013 Luigi Marroni assessore sanità

Dal 2015 ad oggi
Enrico Rossi Presidente
Stefania Saccardi Assessore sanità

A loro chiediamo di adempiere all’unico dovere che gli è rimasto quello di dimettersi.

Sabato 7 Aprile, giornata mondiale della salute, tutti a Firenze per dire: La nostra salute non è in vendita! Stop alle privatizzazioni della sanità!