Anche grazie alla pressione dei cittadini tramite la nostra petizione è partito oggi in una seduta congiunta di Prima e Seconda Commissione l’esame della nostra proposta di legge M5S “Disposizioni regionali sul reddito di cittadinanza”.

Prendiamo atto, con soddisfazione, che il nostro testo è ineccepibile: nessun rilievo, né sulle coperture né sull’articolato. Quindi la sua approvazione è solo una scelta politica.

L’apertura del Partito Democratico indicata in Commissione oggi è positiva. Certo ci soccorre la logica nel ritenere che la loro richiesta di un testo unico da portare all’approvazione dell’aula, significhi analizzare l’unico testo agli atti, cioè il nostro. Poi sulla paternità rinnoviamo il concetto: a noi non interessa mettere il cappello sulla legge. Sarà il Consiglio regionale della Toscana a dotare questa Regione per prima in Italia di quel vero reddito di cittadinanza per la cui assenza l’Europa ci apostrofa con epiteti poco edificanti come ‘rogue State’.

In merito alle consultazioni, avendo già realizzato la proposta interloquendo con IRPET, siamo ovviamente favorevoli ad ascoltare la sua voce come quella dei Centri per l’Impiego che hanno un ruolo decisivo nel nostro Reddito di Cittadinanza. Ma non solo: ben vengano tutte le audizioni necessarie al confronto. Ascoltiamo tutti, salvo un principio chiaro: togliere dalla povertà assoluta 155 mila famiglie toscane è una priorità. E questa legge è la strada primaria per raggiungere l’obiettivo.

ANDREA QUARTINI
IRENE GALLETTI