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#BastaVitePrecarie: Il 17 giugno portiamo la nostra voce dalla Toscana a Roma! ISCRIVITI ORA


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Lo scorso 1° maggio il Governo Meloni, in barba alla Festa del Lavoro, ha approvato un Decreto Precariato che disegna la nuova Italia dei contratti a tempo determinato – spesso di un mese o di una settimana, l’Italia dei voucher, l’Italia in cui per i giovani diventa impossibile programmare l’acquisto di una casa, cullare il sogno di avere una famiglia.
Insomma, di guardare con speranza al futuro.

Nello stesso decreto si taglia il Reddito di cittadinanza – unico sostegno per chi vive sulla soglia di povertà – e si prevedono più fondi per l’industria militare. Già: perché i soldi, quando si tratta di armi, questo governo riesce sempre a trovarli.

Non li trova, invece, se si tratta di stabilizzare i contratti dei nostri ragazzi, dei ricercatori precari o alzare gli stipendi di chi – medici, infermieri e operatori sanitari – sbarcano il lunario nella giungla della Sanità.

La verità è che al Governo Meloni non interessa nulla delle vite precarie degli italiani.

Non interessano le vite di chi vede aumentare le rate del mutuo o dell’affitto, mentre l’esecutivo fa spallucce. Eppure, basterebbe avere il coraggio di tassare gli extraprofitti di banche, industrie belliche, multinazionali farmaceutiche e assicurative che in tempi di emergenza hanno aumentato a dismisura i propri ricavi e dedicare quelle risorse a chi non ce la fa.

Non interessano le vite di chi perde il lavoro e deve barcamenarsi tra impieghi pagati 2 o 3 euro l’ora, mentre il Governo dice no a quel salario minimo ormai presente in tutta Europa.

Non interessano le vite di chi per fare un’ecografia deve scegliere se avere un appuntamento nel pubblico tra un anno o pagarla a caro costo domattina in una clinica privata.

Non interessa mandare all’aria la vita di imprenditori che avevano scommesso sulla riqualificazione urbanistica grazie ad un’edilizia sostenibile.

Non interessa il futuro dei giovani, costretti ad alzare la voce per suonare l’allarme del cambiamento climatico. Vengono trattati come criminali mentre si riempiono di impresentabili le amministrazioni dello Stato e si creano scudi penali per evasori.

Non interessano le vite di chi guarda con paura al rischio di una guerra nucleare mentre il Governo investe sugli armamenti e “scommette” – parola di Giorgia Meloni – sulla vittoria militare anziché sulla pace.

A loro tutto questo non interessa.
Ma noi non siamo disposti a volgere lo sguardo dall’altra parte.

È il momento di guardarci negli occhi. Incontriamoci in piazza, ascoltiamo e mettiamo a confronto le vostre storie. Mettiamoci in movimento per dire a gran voce #BastaVitePrecarie, basta con le politiche inadeguate e dannose di questo Governo.

Ci vediamo il 17 giugno a Roma!


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Crisi Vodafone, Galletti (M5S):”Approvata mozione in Regione per garantire la continuità occupazionale”

Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori del call center Vodafone di Pisa. Questo atto sottolinea l’impegno assunto dalla Regione Toscana nel partecipare attivamente ai tavoli di concertazione, al fine di contribuire alla salvaguardia dei livelli occupazionali e impedire i 97 licenziamenti previsti, che coinvolgono principalmente donne di età compresa tra i 40 e i 50 anni.

“L’azienda ha confermato la necessità di avviare una profonda trasformazione e modernizzazione del proprio modello operativo. Questa volontà rappresenta un’importante opportunità per le istituzioni di offrire un sostegno concreto”, ha affermato Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Toscana. “Nello specifico, la Regione Toscana può svolgere un ruolo cruciale nel sostenere i lavoratori e l’azienda durante questa fase di crisi. Mettendo a disposizione le competenze dei propri uffici regionali nella gestione delle crisi aziendali e fornendo strumenti e risorse che contribuiscano alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Inoltre, è fondamentale promuovere percorsi di riqualificazione e reinserimento operativo per le persone coinvolte, offrendo opportunità di formazione e sviluppo professionale che agevolino la transizione verso nuove prospettive lavorative.

Con l’approvazione unanime del Consiglio Regionale, il Movimento 5 Stelle ribadisce la propria determinazione a sostenere le lavoratrici e i lavoratori, operando con impegno per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e la stabilità finanziaria e sociale delle 97 famiglie che dipendono da essi.” 

Così Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Toscana.

Presidio Keu a Pontedera, Galletti (M5S): “Bonifiche urgenti, non si attendano ricorsi e sentenze per tutelare salute e ambiente”

“La tutela della salute non può attendere sentenze e ricorsi. Bisogna procedere urgentemente alla bonifica di tutti i siti contaminati da Keu, senza esitazione”, ha dichiarato Irene Galletti, Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Toscana, al presidio organizzato dal comitato “No Valdera Avvelenata” nel pomeriggio del 9 maggio, nell’area del Green Park in zona stadio.

Secondo Galletti, “La Regione deve agire seguendo il principio di precauzione e garantire la sicurezza della comunità. Il cromo trivalente contenuto nel Keu, a contatto con umidità e acqua, diventa esavalente, una delle sostanze più cancerogene in assoluto. Non possiamo attendere, la salute dei cittadini e dell’ambiente non possono aspettare. Comuni e Regione devono assumersi le proprie responsabilità e procedere con la bonifica dei siti contaminati”.

La consigliera regionale ha anche sottolineato la deludente risposta della Giunta alle loro interrogazioni sull’argomento, con solo 97 mila euro impegnati per approfondimenti ambientali e monitoraggio e la promessa di uno stanziamento nella prossima variazione di bilancio. “I tredici siti noti attendono da troppo tempo una bonifica, e chissà quanti altri siti inquinati non sono ancora stati individuati”, ha affermato Galletti. “Chi inquina deve pagare, ma il tempo è una variabile che non possiamo trascurare. Comuni e Regione non devono aspettare la giustizia per mettere in sicurezza i siti contaminati da Keu. L’ipotesi di una ‘Terra dei Fuochi toscana’ deve essere evitata ad ogni costo.”

Doping, accolto l’emendamento M5S alla mozione che chiede l’istituzione di una Commissione di inchiesta parlamentare

Accolto l’emendamento alla mozione del Partito Democratico, approvata oggi dal Consiglio Regionale, per chiedere l’istituzione di una Commissione parlamentare di Inchiesta per la tutela sanitaria degli atleti in relazione alle pratiche medico sportive utilizzate precedentemente all’adozione delle normative di contrasto al fenomeno del doping. Grazie alla proposta di Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, prima di avviare la Commissione parlamentare verrà effettuata un’indagine conoscitiva con l’obiettivo di acquisire informazioni utili per impostare al meglio il nuovo percorso di approfondimento.

“Nonostante la normativa sull’antidoping prevista dalla Legge 376/2000 abbia introdotto innovazioni significative, è necessario aggiornare la conoscenza sul fenomeno del doping poiché l’ultima indagine conoscitiva risale al 1989. All’epoca, molte sostanze non erano ancora, per qualità, quantità, metodologia di somministrazione e preparazione, ancora esplicitamente proibite, eppure hanno mostrato, nello scorrere del tempo, il loro potenziale tossico e gli impatti sulla salute. Un’indagine conoscitiva aggiornata è necessaria per dare una base di dati e informazioni aggiornate e funzionali all’eventuale istituzione della Commissione d’Inchiesta, ma anche per fondamentali informazioni utili alle vittime delle pratiche del doping.“

“La creazione di una commissione di inchiesta parlamentare può rappresentare un importante passo in avanti nella lotta contro questo fenomeno, che mina la salute degli atleti e compromette l’integrità dello sport, ma è altrettanto importante che l’inchiesta nasca con i giusti presupposti affinché le conclusioni possano poi essere utilizzate per sviluppare politiche e misure concrete per prevenire e combattere il doping.”

Così Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 stelle in Toscana.

Lago Pontecosi, Irene Galletti (M5S): “Moria di pesci nel fiume Serchio conseguente allo svuotamento del lago? Interrogazione in Regione Toscana”

“In seguito allo svuotamento del lago di Pontecosi numerosi detriti si sarebbero riversati nel fiume Serchio causando una ingente moria di pesci. Quello che vogliamo sapere dalla Regione Toscana con la nostra interrogazione è quali siano state le azioni intraprese per tutelare, non solo l’ecosistema e la biodiversità di Pontecosi, ma anche quelli dei sistemi ambientali connessi.” Ad annunciarlo è Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 stelle.

“Secondo le numerose segnalazioni ricevute, sembrerebbe che non sia stata prestata sufficiente attenzione alle opere preliminari necessarie per garantire la sicurezza e la riqualificazione della diga. In quanto consigliera regionale, tengo a precisare che ho il compito di verificare che l’intero processo sia stato svolto con rigore e competenza, soprattutto per quanto riguarda le attività di autorizzazione e controllo esercitate dalla Regione Toscana. Se ci sono delle responsabilità, queste devono essere accertate, e bisogna impedire ulteriori danni all’ambiente e alla biodiversità. La Regione deve spiegare ai cittadini toscani se ha fatto tutto il possibile per proteggere gli habitat e prevenire inutili sofferenze alla fauna ittica, nonché come intenda intervenire per ripristinare l’ambiente senza gravare sulle tasche dei cittadini.” Così Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.

In merito alla vicenda interviene anche Gabriele Fabbris, consigliere comunale di Vecchiano: “Desidero ringraziare Irene Galletti per aver dato il giusto peso ad una problematica ambientale che nasce in un altro comune ma che riguarda molti dei territori toccati dalle acque del fiume Serchio, compreso Vecchiano. Auspichiamo che l’interrogazione possa contribuire a fare chiarezza su di una vicenda che può avere ripercussioni non solo sulla vita delle persone e sull’ambiente, ma anche sulle economie locali.”

Multiutility, Galletti (M5S): “Prendiamo atto delle parole di Fossi e ribadiamo la nostra posizione sull’acqua e sul ruolo dei comuni nella gestione dei servizi locali”

Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e coordinatrice regionale, ha espresso apprezzamento per l’apertura al dialogo manifestata dal segretario toscano del PD, Emiliano Fossi, il quale ha frenato sulla prevista quotazione in borsa della Multiutility. Tuttavia, Galletti ha voluto chiarire che fin dall’inizio il Movimento 5 Stelle ha avuto una posizione chiara e strutturata sulla questione, ovvero il rifiuto della quotazione in borsa e del profitto su beni essenziali, la promozione dell’acqua pubblica e il riconoscimento del ruolo centrale dei comuni nella gestione dei servizi locali. Questi principi non sono solamente slogan, ma rappresentano la linea politica del Movimento 5 Stelle, testimoniata concretamente dai molti atti presentati dai loro eletti in tutti i consigli comunali dove si discute della questione.

Per Galletti “E’ importante sottolineare che il Movimento 5 Stelle è contrario a unire la gestione dell’acqua a quella dei rifiuti perché l’acqua è un bene universale, inalienabile e un monopolio naturale. La logica degli accorpamenti è pericolosa e svuota completamente le assemblee comunali del loro potere. Siamo anche favorevoli agli ambiti territoriali, ma con un dimensionamento adeguato per ottenere economie di scala, legate all’efficienza del sistema e rigorosamente pubblici”, chiarisce la consigliera.

“Siamo pronti al confronto e alla collaborazione, ma manterremo ferme le nostre posizioni sui temi fondamentali e il primo pilastro è questo: l’acqua è un bene comune e, come stabilito dal referendum del 2011, deve tornare alla piena gestione pubblica. Da qui si parte”, conclude Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle.

Sosteniamo pertanto la battaglia di comitati e dei consiglieri comunali che chiedono maggior partecipazione pubblica diretta nella decisione, anche attraverso dei referendum comunali, che chiariscano oltre ogni ragionevole dubbio se la reale volontà dei cittadini sia quella di affidare la gestione unica dei servizi comunali, per loro essenziali, alle logiche dei mercati o se mantenerla nel controllo pubblico.”

Keu, Galletti (M5S): “Deludente la risposta di Giani alla nostra interrogazione. Chiediamo alla Giunta maggior impegno per tutelare la salute dei toscani”

“Le nostre “superficiali osservazioni”, per richiedere la bonifica delle aree contaminate da Keu – così come definite dal Presidente Giani – seguono le dichiarazioni fatte dalla Giunta toscana a luglio 2022, in cui si era impegnata a procedere con la bonifica. Se le nostre osservazioni sono superficiali, allora lo sono anche le promesse fatte dalla Giunta che non sono state ancora mantenute.” Ad affermarlo è Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 stelle in Regione Toscana.

“È importante anche notare che gran parte delle dichiarazioni del Presidente Eugenio Giani si riferiscono a situazioni che risalgono al 2021. Siamo nel 2023 e sarebbe stato doveroso fornire un aggiornamento anche senza la nostra interrogazione. Inoltre, recenti studi autorevoli hanno dimostrato che il cromo trivalente presente nel Keu può diventare cromo esavalente a contatto con l’ossigeno, l’acqua e il suolo, mettendo a rischio la salute e l’ambiente nei 13 siti contaminati conosciuti. Tuttavia, le quantità di Keu emerse anche in sede di Commissione di inchiesta sono nettamente superiori a quelle conferite nei siti conosciuti, e al momento non sappiamo se quelle terre siano state trattate correttamente, dove siano finite e se costituiscano un pericolo per le persone.”

“Sebbene alcune informazioni sui siti ancora oggetto di indagini non siano attualmente disponibili, è importante notare che tra i siti già noti e ben documentati dalla stampa non è stato fatto abbastanza per risolvere il problema. Lungo la strada regionale 429, tra Empoli e Castelfiorentino, i terreni inquinati sono stati semplicemente coperti con teli, creando agitazione tra i residenti giustamente in protesta. Al Green Park di Pontedera sono state avviate solo di recente le prime operazioni di rimozione dei rifiuti, mentre per quanto riguarda l’impianto Le Rose di Bucine, nell’aretino, le modalità di intervento sono ancora in fase di definizione. È a Crespina Lorenzana il materiale Keu è stato perfino utilizzato per dei lavori di sistemazione di un tratto di acquedotto, se dovesse rompersi i cittadini potrebbero ritrovarsi con il cromo esavalente nella propria acqua di casa.”

“Per tutti questi motivi, non è accettabile sentirsi dire nel 2023 che la Giunta si sta attivando per mettere un po’ di soldi nella prossima variazione di bilancio, o che “ben” 97.000 euro sono stati stanziati per approfondimenti ambientali e monitoraggio. Se Arpat avesse operato al massimo delle sue capacità e non fosse stata privata di risorse a partire dal 2009, non ci troveremmo ora costretti ad accontentarci di queste scarse risorse per effettuare le necessarie analisi ambientali. Inoltre, va sottolineato che Arpat sta ancora operando con risorse limitate anche per le sue attività ordinarie. È deludente che la Regione adotti queste modalità per garantire la tutela della salute e attuare il principio di precauzione.”

“La risposta comunicata in Aula da Giani si è rivelata tardiva e nel complesso insufficiente, mentre le soluzioni proposte risultano deludenti e ben al di sotto delle aspettative. Riteniamo che sia importante che la Giunta regionale prenda consapevolezza del rischio di trovarsi di fronte ad una possibile “terra dei fuochi” toscana e si adoperi al massimo delle proprie capacità per tutelare i cittadini toscani.” Così Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Toscana.

Crisi Vodafone, Galletti (M5S):”Mozione in Regione per garantire la continuità occupazionale”

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, ha espresso la propria solidarietà nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del call center Vodafone di Pisa e ha annunciato una mozione per chiedere l’intervento della Regione Toscana ai tavoli di concertazione. La priorità per Galletti è quella di evitare i 97 licenziamenti previsti, che coinvolgono principalmente donne lavoratrici di età compresa tra i 40 e i 50 anni.

“Secondo fonti sindacali, le procedure di licenziamento sono state avviate e nei prossimi 45 giorni si aprirà un tavolo di lavoro per trovare una soluzione negoziata della vertenza. In caso di mancato accordo, sarà convocato il tavolo di crisi ministeriale, che avrà altri trenta giorni di tempo. La Regione Toscana deve fare la sua parte per trovare soluzioni sostenibili e condivise con tutte le parti coinvolte.”

“L’azienda ha confermato la necessità di avviare una profonda trasformazione e modernizzazione del proprio modello operativo. In questo processo, la Regione Toscana può giocare un ruolo importante, offrendo le competenze dei propri uffici regionali nella gestione delle crisi aziendali, forme di sostegno al reddito e percorsi di riqualificazione e reinserimento operativo nell’ottica di un eventuale processo di riconversione dell’azienda.

“La mozione ha lo scopo di portare la discussione in Consiglio Regionale, dove tutte le forze politiche potranno offrire il proprio contributo per trovare soluzioni a lungo termine al fine di garantire la continuità occupazionale e il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori.” Così Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Toscana.

ERP, Galletti (M5S): “Il nostro voto è a favore delle 180 mila famiglie toscane che vivono un disagio abitativo”

La Regione si appresta ad incrementare i prezzi per i lavori pubblici in materia di edilizia sociale. Si tratta di un compito, quello dei costi, previsto dalla normativa nazionale (art. 60 D.Lgs 112/1998) ed all’epoca implementato dalla Regione con legge 7/98.  Adesso il legislatore statale (art. 26 dl 50/2022) chiede alle Regioni di incrementare il prezzario dei lavori pubblici, alla luce dell’aumento del costo di materiali ed energia, e la Regione vuole farlo by-passando il tetto agli aumenti, previsto dal decreto ministeriale  5/8/94 ed il suo sistema di deroghe. La Presidente Irene Galletti ha annunciato il sostegno del  Movimento 5 Stelle chiarendo come “Questo sia un voto di responsabilità nei confronti delle 180 mila famiglie toscane che vivono un disagio abitativo, non ha niente a che vedere con l’operato della Regione che da anni sottovaluta il problema e lascia deteriorare il patrimonio edilizio sociale.”

“Non entro nel merito delle modalità di istituzionalizzare uno sforamento dei costi con una legge regionale quando la competenza legislativa è statale” chiarisce Galletti “ma sento il dovere di non abbandonare i migliaia di toscani che chiedono alle istituzioni di poter vivere in condizioni dignitose e sicure nelle case appartenenti al patrimonio edilizio sociale. In Toscana, all’inizio del 2023 sono 180 mila le famiglie che vivono un disagio abitativo, queste persone hanno diritto a delle risposte.”

Per Galletti “Quello che c’è da capire però è perché negli anni precedenti, quando era possibile effettuare i lavori sul patrimonio abitativo a costi accettabili, non lo si è fatto. Certamente non si può dire “colpa di chi c’era prima”. La stessa rappresentanza politica governa la Toscana in continuità da decenni. E anche a livello nazionale, negli scorsi anni, ci sono stati “governi amici”, politicamente parlando, che potevano intervenire in maniera più decisa sul sistema normativo, riformandolo opportunamente.”

“L’edilizia pubblica rappresenta un pilastro fondamentale dello stato sociale.” Secondo la cinquestelle “È necessario che la Regione Toscana dimostri un maggiore impegno nella promozione di politiche abitative efficaci, che vadano oltre la semplice retorica, investendo maggiori risorse, oltre quelle già annunciate e che arriveranno grazie ai soldi del Pnrr, soldi arrivati per merito del governo presieduto da Giuseppe Conte. E di avviare un percorso di riforma normativa per garantire che i cittadini toscani possano godere di un’adeguata e dignitosa sistemazione abitativa.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“L’edilizia pubblica rappresenta uno dei pilastri fondamentali del sistema sociale dello stato. La Regione Toscana deve dimostrare un maggiore impegno nella promozione di politiche abitative efficaci, che vanno al di là della semplice retorica. Ciò richiede un maggiore investimento di risorse, oltre a quelle già annunciate e che arriveranno grazie ai finanziamenti del Pnrr, che sono stati ottenuti grazie al governo guidato da Giuseppe Conte. Inoltre, è necessario avviare un percorso di riforma normativa per garantire che i cittadini toscani possano godere di un’adeguata e dignitosa sistemazione abitativa.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Multiutility, Galletti (M5S): “Chiediamo conto a Giani della regola che ‘impedisce una maggioranza contraria a Firenze’”

Tra i documenti pubblicati sul sito di Alia Servizi Ambientali, nell’Allegato 1 alla Relazione “Dossier di valutazione del progetto Multiutility”, c’è una regola proposta per la Governance che ha un intento inequivocabile: ‘Gli azionisti pubblici stabiliscono una maggioranza qualificata che propone la lista con le indicazioni di Presidente e AD, l’accordo deve prevedere formule che impediscano il formarsi di una maggioranza contraria a Firenze.’ Il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione alla Giunta Toscana per chiedere se sia a conoscenza di questa regola e come interpreti, dal punto di vista operativo, la dicitura. La prima firmataria dell’atto è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, che ha dichiarato:

“Una regola interessante, che se attuata dice molto sulla direzione che si vuole dare a questo colosso dei servizi locali. In questo studio si afferma chiaramente che il Consiglio di Amministrazione della Multiutility deve sempre garantire una maggioranza qualificata a favore di Firenze. Ci chiediamo se questa regola rimarrà valida anche quando i bacini di utenza esterni all’area fiorentina diventeranno maggiori in futuro”, si domanda la presidente del Movimento 5 Stelle.

“Con un’interrogazione rivolta al Presidente Eugenio Giani, che spesso sottolinea come i campanilismi possano esacerbare le posizioni e rendere impossibile qualsiasi opera in Toscana, chiediamo di conoscere la sua opinione sulla regola poco flessibile e troppo concentrata su Firenze. Potrebbe essere d’accordo con noi sul fatto che in un contesto di gestione pubblica tutti i territori dovrebbero avere la possibilità di esprimere la propria voce con il giusto peso, senza che ciò venga ostacolato da regole poco rispettose del principio di equilibrio democratico. Inoltre, sarebbe importante capire perché, secondo lo ‘Studio, valutazione e verifica di fattibilità’, gli scenari alternativi, inclusa l’opzione zero, ovvero la possibilità di non aderire alla Multiutility, siano stati esclusi. Speriamo che la risposta al nostro atto possa fornire maggiori chiarimenti”, ha concluso Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana.