Durante il caldo periodo estivo, nel quale si manifestano le maggiori conseguenze dovute alla crescente carenza idrica, aggravate dall’incalzante siccità, la comunità di Monsummano Terme si è mobilitata per promuovere diverse soluzioni a questo diffuso e cronico problema. In data 31 Luglio u.s. è stata presentata in comune, da alcuni residenti del territorio, una Petizione avente come oggetto “l’attuazione di interventi di supporto logistico, economico e strutturale per sopperire alla carenza di quantità e qualità dell’acqua nelle aree periferiche e collinari del territorio. Tale richiesta è finalizzata ad accrescere la resilienza dei sistemi di approvvigionamento, di trattamento, di stoccaggio e di trasporto della risorsa idrica, con adeguate misure coordinate e definite anche attraverso appositi tavoli istituzionali ai vari livelli governativi e con tutte le autorità competenti in materia.” La petizione è pervenuta in concomitanza del Consiglio Comunale svolto nella stessa giornata, durante il quale si è discusso l’Ordine del Giorno presentato dal Capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto Mineo. Il portavoce comunale ha posto il tema all’attenzione di tutta l’Assemblea, dopo che per due anni, alcuni privati cittadini, avevano provato a sensibilizzare a loro volta l’Amministrazione sulla questione, senza riuscire ad ottenere riscontri dagli organi competenti. Tale atto di indirizzo è stato accolto favorevolmente e all’unanimità dal Consiglio Comunale, impegnando così l’Amministrazione Comunale a promuovere politiche intersettoriali sulla gestione della quantità e della qualità dell’acqua per accrescere la resilienza dei sistemi di approvvigionamento idrico, di trattamento, di stoccaggio e di trasporto nonché dei sistemi di igiene. In questo modo si conta di dare sollievo, nei periodi in cui la siccità è più forte, ai residenti delle zone periferiche e al contempo di impostare una soluzione strutturale e definitiva per la distribuzione dell’acqua potabile verso le aree geograficamente svantaggiate ma comunque strategiche per lo sviluppo comunale. Si dovranno anche adottare iniziative volte a prevedere una ricognizione puntuale degli scopi delle principali intercettazioni idriche locali, anche in vista di piani di riduzione differenziata delle captazioni in caso di emergenza idrica quantitativa e qualitativa in funzione dell’utilizzo primario. La giunta comunale è stata invitata, inoltre, a promuovere campagne di sensibilizzazione volte a condividere in modo solidaristico e secondo principi di proporzionalità, la necessità di riduzione dei consumi domestici e dei prelievi da parte di tutti i soggetti derivatori.
Riforma del PNRR: Il Governo Meloni mette a rischio 21 Milioni di opere a Pistoia- Il sindaco Tomasi ha nulla da obiettare?
Sono oltre 21 milioni gli interventi nel comune di Pistoia che rischiano il definanziamento a seguito della riforma del PNRR voluta dal Governo Meloni, incapace di dar seguito ai programmi stabiliti.
Il M5S esprime preoccupazione dopo aver ricevuto l’informativa alle Camere riguardante questa riforma.
Solo nel comune di Pistoia rischiano di non essere più finanziati i lavori di riqualificazione del quartiere di San Lorenzo, la ristrutturazione per riportare a norma la scuola primaria “Attilio Frosini”, la ristrutturazione e riqualificazione della scuola per l’infanzia “Il Melograno”, adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola primaria “Modesto Rossi”. Interventi quantificati per un importo superiore a € 21.000.000.
I lavori per la scuola dell’infanzia “Il Melograno” già iniziati nell’aprile scorso così come anche per la scuola primaria “Attilio Frosini” iniziati il 4 luglio, invece per la riqualificazione del quartiere San Lorenzo è stata già effettuata la progettazione. Il governo rischia di privare il comune della nostra città di questi fondi senza preavviso, così facendo vengono messi a rischio il finanziamento di queste opere con evidenti conseguenze sulla stessa tenuta contabile dell’Ente.
Il sindaco Tomasi dello stesso partito che esprime la Presidente del Consiglio ha nulla da obiettare?
Visto poi che si parla di lui come del possibile candidato alla presidenza della Regione Toscana alle prossime elezioni amministrative, sugli oltre 624 milioni di euro in forse per l’intera Regione è concorde con l’operato del “suo” governo?
Quale programma elettorale si appresta a preparare: ”specchi per le allodole” e nessuna sostanza, come hanno fatto i suoi colleghi di governo?
Con questa decisione il governo, dopo aver già messo in ginocchio 2700 famiglie pistoiesi togliendo loro il reddito di cittadinanza, metterà in crisi anche il comune che non potrà sostenere queste famiglie, se mai ne avesse auto l’intenzione, e rischia di non poter più sostenere questi investimenti. Questo centro-destra “era pronto” si, ma a distruggere il paese.
Movimento 5 Stelle Pistoia
Riforma del PNRR: Il Governo Meloni mette a rischio 49,5 Milioni di opere in Provincia di Pistoia – Comuni a rischio nella tenuta di Bilancio
Sono oltre 49,5 milioni gli interventi nella provincia di Pistoia che rischiano il definanziamento a seguito della riforma del PNRR voluta dal Governo Meloni, incapace di dar seguito ai programmi stabiliti.
Il M5S esprime preoccupazione dopo aver ricevuto l’informativa alle Camere riguardante questa riforma. Nel Documento si parla di definanziamento totale delle voci di investimento che più impattano sui territori come, per citarne alcune, quella sul dissesto idrogeologico, la rigenerazione urbana ed i piani urbani integrati. Interventi che i Comuni erano riusciti a mettere in programma dopo anni di attesa grazie ai fondi che il Governo Conte era riuscito a mettere loro a disposizione con il PNRR. Meloni ha deciso di privare i Comuni dei fondi necessari alla realizzazione di queste opere in modo netto e senza preavviso, mettendo a rischio, come espresso anche da ANCI, la continuità di finanziamento per le opere già in cantiere.
Una situazione inaudita alla quale il Governo non sta dando risposte. Nel documento rilasciato ai parlamentari si parla di “rifinanziare con altre fonti” i progetti approvati ma non si fa menzione di quali e quanti di questi fondi saranno accessibili. Inoltre il centro studi di Camera e Senato certifica l’impossibilità di coprire interamente il definanziamento del PNRR.
Nella sola provincia di Pistoia rischiano di saltare progetti attesi da decenni come gli interventi al Palazzetto di Montecatini, agli Stadi di Quarrata, Agliana e Montecatini, alla scuola “Frosini” a Pistoia e “Don Milani” ad Agliana, il complesso edilizio S. Lorenzo e Chiesa di S.Anzano e soprattutto il progetto Piazze di Monsummano che aveva già visto l’inizio della cantierizzazione. Opere per le quali l’iter era già iniziato ed i Comuni avevano già assunto impegni di spesa che adesso rischiano di dover trovare coperture alternative che non ci sono con evidenti conseguenze sulla tenuta contabile degli Enti.
Una mossa scellerata quella del Governo Meloni che dopo aver privato i cittadini delle fasce più deboli di un sostentamento necessario, mette in ginocchio anche gli enti territoriali dimostrando che non erano pronti a governare ma a distruggere questo Paese.
PRS, Galletti (M5S): “Approvato emendamento che aumenta le risorse e favorisce la diffusione dei vantaggi collegati alle Comunità energetiche rinnovabili”
La Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, esprime soddisfazione per il voto favorevole all’emendamento al PRS che aumenta le risorse e favorisce la diffusione dei vantaggi collegati alle Comunità energetiche rinnovabili.
“Grazie al nostro emendamento sarà posta particolare attenzione nel promuovere la consapevolezza e l’efficacia nella gestione delle Comunità energetiche rinnovabili. Con il voto favorevole dell’Aula la Regione si assume l’impegno di programmare una campagna di sensibilizzazione per informare e coinvolgere i cittadini riguardo ai vantaggi e alle opportunità offerte dalle CER, oltre a garantire un adeguato finanziamento alle progettualità locali, di concerto con i Comuni e in coordinamento con le attività dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse. Inoltre, la Regione monitorerà costantemente l’andamento e l’efficacia delle Comunità Energetiche, al fine di valutarne gli impatti socio-economici e ambientali. Le informazioni raccolte saranno utilizzate per migliorare e aggiornare le politiche di sostegno alle Comunità Energetiche nel corso del tempo.
Siamo soddisfatti di aver migliorato la programmazione regionale con prescrizioni di buon senso, che favoriranno la diffusione, il sostegno economico e la massimizzazione dei risultati connessi allo sviluppo delle Comunità energetiche. Un aiuto concreto per tutti i toscani che potranno contare su maggiori strumenti per contrastare la povertà energetica e favorire la riduzione delle emissioni nell’ambiente.” Conclude la Presidente M5S.
Raddoppio ferroviario Pisa-Firenze, Galletti (M5S): “Collegamento rapido tra Firenze e la costa non rientra nei piani di chi governa la Toscana in questa legislatura”
“Oggi, in Consiglio Regionale, abbiamo ricevuto la certezza che la realizzazione di un collegamento ferroviario rapido tra Firenze e la costa non rientra nei piani di chi governa la Toscana.” Questo è quanto afferma la Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, che esprime il proprio disappunto sottolineando come “il PD abbia respinto la nostra richiesta di un impegno più incisivo, liquidando la questione con una nota sul PRS che richiama vagamente ‘il potenziamento della linea Pisa-Firenze’.”
Per Galletti “Perfino la Terza Torre di Novoli, insieme alle guardie ‘gianiane’ che la custodiranno – non sappiamo ancora se in costume storico o meno – , sono temi che godono di maggiore attenzione rispetto a quello di una Toscana spezzata in due da una mala gestione delle infrastrutture stradali e ferroviarie. Se raggiungere Firenze con la Fi-Pi-Li è un’impresa per ‘dannati’ da girone dantesco, come ci ricordano quotidianamente migliaia di pendolari sui social, raggiungerla con il treno è un’impresa altrettanto travagliata.”
“Con il nostro emendamento, abbiamo cercato di dare concreta attuazione all’impegno che la Giunta e la maggioranza si erano assunti a febbraio 2022, ovvero la realizzazione del Masterplan per un collegamento ferroviario rapido tra le città di Livorno, Pisa e Firenze. Tale infrastruttura avrebbe garantito ai toscani che risiedono lungo la costa di raggiungere il capoluogo regionale in meno di 30 minuti, favorendo l’economia regionale e collegando in modo integrato gli aeroporti di Pisa e Peretola, creando così un sistema unico e competitivo.
Sfortunatamente, sembra che l’impegno da noi proposto non rientri nei piani della forza politica che governa la Toscana in questa legislatura, e con le elezioni a Pisa archiviate, qualcuno potrebbe pensare di potersi sottrarre alle promesse fatte durante la campagna elettorale. Saranno gli esponenti del Partito Democratico pisano eletti in Giunta e in Consiglio regionale a dover spiegare ai propri elettori questa mancanza di determinazione sul tema. A questo punto sarà interessante vedere se continueranno a credere alle loro promesse.”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.
Barriera di Vada (LI), Galletti (M5S): ”Via pedaggio e barriera: approvato l’emendamento che impegna la Giunta toscana a raggiungere l’obiettivo entro il 2025”
Approvato l’emendamento al Programma Regionale di Sviluppo 2021 – 2025 (PRS), presentato dalla Presidente del Gruppo MoVimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, e relativo alla soppressione della barriera di Vada (LI) e dell’abolizione del relativo pedaggiamento.
“Grazie all’approvazione del nostro emendamento la Giunta toscana si assume l’impegno formale di adoperarsi presso i soggetti competenti, tra cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per la soppressione del pedaggio e della barriera posta al termine sud della Variante Aurelia, sulla SS1, nella località di Vada (LI). Il MoVimento 5 Stelle si è sempre opposto alla barriera e al progetto dell’autostrada Tirrenica, fin dal suo primo ingresso in Consiglio Regionale, indicando come soluzione la messa in sicurezza della SS1 e il mantenimento della gratuità della tratta. Con il risultato ottenuto oggi, dimostriamo ancora una volta la nostra coerenza politica e la determinazione nel rimanere saldi sulle nostre posizioni, a differenza del Partito Democratico, che solo in tempi più recenti ha cambiato idea.
Ricordiamo infatti che per anni, l’ex Presidente di Regione, Enrico Rossi, ha sostenuto con fermezza l’autostrada Tirrenica, considerandola una pietra angolare del suo governo regionale. Anche se un po’ di tiepidezza sul tema, da parte del Partito Democratico permane visto che il tema è comparso nel Programma Regionale di Sviluppo solo grazie al nostro emendamento.
E anche se oggi il Partito Democratico sembra essersi perfettamente allineato sulla nostra posizione, si nota ancora un certo tentennamento, e questo è in parte testimoniato dal fatto che il tema è stato incluso nel Programma Regionale di Sviluppo solo grazie al nostro emendamento.”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.
Moria di pesci nel Rincine, Galletti (M5S):”Interrogazione regionale sui lavori di svuotamento del Lago di Londa”
“In seguito alla segnalazione di un cittadino abbiamo deciso di presentare un’interrogazione sulla moria di pesci nel fiume Rincine che si è verificata in concomitanza dei lavori di svuotamento del lago di Londa.” Ad annunciarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.
“Da alcune ricostruzioni stampa – precisa la Cinquestelle – sembrerebbe che l’origine del problema sia da riferirsi all’eccessivo svuotamento del lago, che ha generato una torbidità portando progressivamente i pesci alla morte per soffocamento. Con il nostro atto – dichiara Galletti – intendiamo verificare che l’intero processo di svuotamento sia stato svolto con rigore e competenza e non sia mancato il controllo della Regione nelle varie fasi di lavorazione. In considerazione del fatto che la segnalazione è giunta tempestivamente ad Arpat e ai carabinieri forestali, e che i pesci recuperati sono attualmente conservati al freddo e a disposizione delle autorità competenti nei magazzini comunali, contiamo di poter essere informati quanto prima dalla Regione su quali iniziative intenda intraprendere, nell’ambito delle proprie competenze, per accertare quanto accaduto, per intervenire ed attivarsi sia per il ripristino ambientale che per i risarcimenti per i danni causati, se accertati.” Conclude la Presidente M5S.
Scelte del Governo hanno ricadute drammatiche sul territorio: Servizi Sociali al collasso e a rischio 6 milioni di interventi nella sola Montecatini
Le ultime novità del Governo Meloni hanno di fatto messo in ginocchio non solo i cittadini ma anche gli enti locali.
Con un sms nel weekend, Meloni, ha cancellato le entrate di intere famiglie fragili. Famiglie che si sono viste togliere il Reddito di cittadinanza con un click ed invitate ad attendere di essere prese in carico dai servizi sociali comunali che non sono pronti e non hanno le risorse per sopperire alla nuova ondata di povertà che questo provvedimento causerà al tessuto sociale.
Così, mentre gli uffici comunali erano presi d’assalto da persone che si sono sentite dire di attendere il 2024 per l’introduzione di un nuovo rinominato sussidio, con un altro illuminato provvedimento il Governo di centrodestra ha messo in ginocchio tutti i Comuni che avevano programmato interventi di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico.
Con la modifica al PNRR, il Governo ha tagliato in modo netto oltre 15 miliardi di interventi. Un taglio secco che nella sola Montecatini mette a rischio oltre 6 milioni di interventi.
Soldi che, si legge dalle note governative, dovranno essere rifinanziati con risorse nazionali che al momento non ci sono e non si fa menzione dei tempi per la copertura delle voci di spesa.
Oltre all’efficientamento energetico ed alla rigenerazione urbana vengono tagliati per incapacità governativa nell’attuazione, tra gli altri, interventi di riduzione del rischio idrogeologico, valorizzazione dei beni confiscati alle mafie e tutela del verde urbano.
Voci di investimento di cui il Paese aveva estremo bisogno e su cui molti Enti avevano progettato interventi. Rischiano quindi di saltare, tanto per fare un esempio, gli interventi allo Stadio ed al Palazzetto di Montecatini sui quali, la fase di progettazione, potrebbe non essere sufficiente a salvare il finanziamento. Anci ha chiesto un confronto urgente con il Governo che adesso deve dare risposte immediate e coprire senza indugio i vuoti creati. Anche in questo senso va la risoluzione parlamentare del Movimento 5 Stelle, con la firma del nostro Andrea Quartini, in votazione domani alla Camera.
Pnrr, Galletti (M5S): “Il governo Meloni blocca 9 progetti per un valore totale di 15,9 miliardi di euro. Centrodestra vada a casa ed eviti ulteriori danni al Paese”
27“Sono stati fermati gli interventi per contrastare il dissesto idrogeologico, migliorare l’efficienza energetica e promuovere le fonti rinnovabili” afferma Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, che chiarisce: “Questa incapacità di governo sui temi nevralgici danneggia il Paese.”
Per Galletti “È singolare che in un paese con la maggior parte dei comuni a rischio idrogeologico, il governo Meloni abbia deciso di non investire 1,3 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) destinati proprio a contrastare alluvioni, frane e l’erosione costiera. Questa scelta è stata presa insieme ad altre riduzioni per un ammontare complessivo di 15 miliardi di euro, con conseguenze attualmente imprevedibili – nel più probabile dei casi questi soldi andranno persi – sui progetti già programmati dalle Regioni con quei fondi.
In queste ore stiamo discutendo di progetti legati al Piano Regionale di Sviluppo della Toscana, che probabilmente non esistono più perché non più finanziati. È evidente che il governo, guidato da Fratelli d’Italia, sia allo sbando e stia affrontando grandi difficoltà. Ma fatto ancor più grave, conseguente a questa incapacità di governo, è il rischio di dissipare i miliardi di euro messi a disposizione dall’Europa per la ripresa dell’Italia grazie all’azione di Giuseppe Conte.
L’auspicio è che Giorgia Meloni si renda conto di quello che sta accadendo e che si dimetta, mandando a casa questo governo di centrodestra, prima di perpetuare ulteriori irrimediabili danni al nostro Paese.”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.
Mondo Convenienza, Galletti (M5S): “Solidarietà con i lavoratori in presidio a Firenze. Salario minimo urgente per cancellare il lavoro sottopagato”
“Solidarietà ai lavoratori che operano negli appalti per conto della catena di Mondo Convenienza, oggi in presidio a Firenze di fronte alla Prefettura in via Cavour” Ad affermarlo in una nota stampa è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.
“A Campi Bisenzio, un gruppo di lavoratori è in sciopero dal 30 maggio per denunciare le gravi condizioni di lavoro in cui sono costretti ad operare. A loro si sono uniti i lavoratori di Bologna, Pisa, Torino e Venezia. Tutte persone che operano in cooperative che prestano servizi per conto di Mondo Convenienza e che non hanno neanche un contratto della logistica, ma ne hanno uno relativo al settore pulizie e multiservizi, con una paga base di 6 euro e 80 centesimi lordi l’ora. Oltre a uno stipendio insufficiente, sono sottoposti a turni massacranti, senza pause, né straordinari. Spesso non lavorano neanche in condizioni di sicurezza. I sindacati denunciano le pressioni interne contro le proteste, organizzate da caporali delle cooperative che gestiscono gli appalti di Mondo Convenienza. Tutto questo è inaccettabile e indegno di un Paese civile.
Il Movimento 5 Stelle considera queste condizioni come sfruttamento legalizzato, non come lavoro. Ieri abbiamo sollevato il tema in Parlamento, interrogando la Ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, riguardo alle azioni che il governo sta intraprendendo per risolvere questa situazione. Non abbiamo ricevuto risposte soddisfacenti né soluzioni.
Ma la nostra battaglia non si esaurisce qui. Eserciteremo la massima pressione politica per favorire l’approvazione della nostra proposta sul Salario minimo, una misura osteggiata da questo Governo ma già presente in 21 Paesi europei su 27 e che può garantire a questi lavoratori e alle loro famiglie un’esistenza libera e dignitosa.” Conclude Galletti.