Le ultime novità del Governo Meloni hanno di fatto messo in ginocchio non solo i cittadini ma anche gli enti locali.
Con un sms nel weekend, Meloni, ha cancellato le entrate di intere famiglie fragili. Famiglie che si sono viste togliere il Reddito di cittadinanza con un click ed invitate ad attendere di essere prese in carico dai servizi sociali comunali che non sono pronti e non hanno le risorse per sopperire alla nuova ondata di povertà che questo provvedimento causerà al tessuto sociale.
Così, mentre gli uffici comunali erano presi d’assalto da persone che si sono sentite dire di attendere il 2024 per l’introduzione di un nuovo rinominato sussidio, con un altro illuminato provvedimento il Governo di centrodestra ha messo in ginocchio tutti i Comuni che avevano programmato interventi di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico.
Con la modifica al PNRR, il Governo ha tagliato in modo netto oltre 15 miliardi di interventi. Un taglio secco che nella sola Montecatini mette a rischio oltre 6 milioni di interventi.
Soldi che, si legge dalle note governative, dovranno essere rifinanziati con risorse nazionali che al momento non ci sono e non si fa menzione dei tempi per la copertura delle voci di spesa.
Oltre all’efficientamento energetico ed alla rigenerazione urbana vengono tagliati per incapacità governativa nell’attuazione, tra gli altri, interventi di riduzione del rischio idrogeologico, valorizzazione dei beni confiscati alle mafie e tutela del verde urbano.
Voci di investimento di cui il Paese aveva estremo bisogno e su cui molti Enti avevano progettato interventi. Rischiano quindi di saltare, tanto per fare un esempio, gli interventi allo Stadio ed al Palazzetto di Montecatini sui quali, la fase di progettazione, potrebbe non essere sufficiente a salvare il finanziamento. Anci ha chiesto un confronto urgente con il Governo che adesso deve dare risposte immediate e coprire senza indugio i vuoti creati. Anche in questo senso va la risoluzione parlamentare del Movimento 5 Stelle, con la firma del nostro Andrea Quartini, in votazione domani alla Camera.