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QUARTINI SU RISPOSTA FRATONI AMIANTO ALLA DA VINCI “NON SONO INSODDISFATTO SONO ARRABBIATO!”

Firenze 16 settembre 2015. Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha partecipato oggi in via speciale alla Commissione Ambiente per ascoltare la risposta dell’Assessora Fratoni alla sua interrogazione sull’amianto nella scuola Leonardo Da Vinci del 3 luglio scorso (atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1OXJA33).

“Non sono insoddisfatto della risposta – ha detto Quartini nella replica a Fratoni – sono arrabbiato! L’assessora Fratoni ci viene a dire che alla Leonardo Da Vinci non c’è un problema di amianto, quando il dirigente scolastico ha dovuto chiedere ai ragazzi di non correre troppo per evitare che le polveri di asbesto si diffondano nell’aria. Qui siamo alla negazione più becera di un rischio scientifico acclarato per studenti e lavoratori in quella scuola.

Non ci fermeremo, anche questa è una battaglia di civiltĂ . Studenti e insegnanti del Da Vinci – ha concluso il Cinque Stelle – devono poter studiare e lavorare in un ambiente salubre, sicuro, perchĂ© è un diritto costituzionale.”

 

ROSSI CI SPIEGHI MARTEDĂŚ NOVITĂ€ SU FONDALI E FINANZIAMENTO DEL PROGETTO

Firenze 17 settembre 2015. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno presentato questa mattina un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta sulle novità annunciate a Bruxelles in merito al progetto cosiddetto “Darsena Europa”.

“I cittadini livornesi hanno bisogno di chiarezza su Darsena Europa e Rossi gioca sui numeri, mentre per noi è immorale lavorare d’annuncio, con pressapochismo, sulla pelle della gente in difficoltĂ . Il Piano Regolatore Portuale parla chiaro – scrivono i Cinque Stelle – e definisce un importo finale per questo complesso di opere – 1,37 miliardi di euro – e un fondale massimo di 17 metri. Rossi, con la sua consueta allergia ai confronti, ha dichiarato a mezzo stampa che si “farĂ  come dice lui” e sparato cifre: 20 metri di fondale, 1,4 miliardi di euro di costo totale e 200 milioni di investimento regionale. Se matematica e diritto non sono un’opinione vogliamo capire su quali basi sostiene queste novitĂ  e soprattutto quando produrrĂ  gli atti concreti dove questi numeri saranno qualcosa di superiore all’annuncio.

Un esempio: a noi risulta che la Regione abbia sbagliato i conti in finanziaria, dove la spesa per Darsena Europa doveva essere 170milioni per il 2015 e non sono stati stanziati, mentre nella stessa legge si assicura la copertura di soli 25 milioni da qui al 2017, rinviando alla legge di bilancio di quest’anno l’impegno per altre 18 rate annue da 12,5 milioni, con destinazione Autorità Portuale. Quindi su un’opera da 1,39 miliardi la Regione Toscana ha assicurato a bilancio, ad oggi, solo 25 milioni fino al 2017 e si è impegnata a darne 12,5 l’anno per altri 18 anni, con mutuo bilancio permettendo.

Ricordiamo inoltre  a Rossi – proseguono i consiglieri M5S – che quando per il PRP di Piombino decisero di rimediare all’errore dei fondali e abbassarli di 5 metri questo comportò un aumento del 75% dei sedimenti da dragare, l’analisi degli inquinanti presenti e 74 milioni in piĂą di spese non previste. Se “vuole” i 20 metri ci dobbiamo attendere una variante al PRP del Porto di Livorno e quindi un nuovo studio e iter autorizzativo?

Infine Rossi sappia che su Darsena Europa la legge regionale, da lui approvata, dice chiaramente che deve partire subito il Dibattito Pubblico, un percorso partecipato di valutazione come accade in tutta Europa. A noi il porto interessa, ma piĂą che questo – che fino a prova contraria è uno strumento al servizio di finalitĂ  umane – ci interessano le sorti delle centinaia di migliaia di cittadini, soprattutto livornesi, che dovrebbero prima pagare e poi fruire di quest’opera “strategica”. La nostra posizione in merito è molto chiara: si avvii il dibattito pubblico, si rispetti la legge e si chiarisca definitamente entitĂ  e distribuzione delle risorse finanziarie. In altre parole chi mette i soldi, quanti, come e secondo quale beneficio atteso e accertato. Qualcosa di questo insieme di opere è senz’altro utile – concludono i Cinque Stelle – mentre su altro abbiamo dei dubbi, soprattutto relativi alla presunzione di raddoppio del traffico merci, quando tutto ci dice che il mondo sta rallentando gli scambi commerciali di prodotti e guardando verso la difesa di manufatturiero e agroalimentare nazionale”.

DARSENA EUROPA. ROSSI CI SPIEGHI MARTEDĂŚ NOVITĂ€ SU FONDALI E FINANZIAMENTO DEL PROGETTO

Abbiamo presentato questa mattina un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta sulle novità annunciate a Bruxelles in merito al progetto cosiddetto “Darsena Europa”.

I cittadini livornesi hanno bisogno di chiarezza su Darsena Europa e Rossi gioca sui numeri, mentre per noi è immorale lavorare d’annuncio, con pressapochismo, sulla pelle della gente in difficoltĂ . Il Piano Regolatore Portuale parla chiaro e definisce un importo finale per questo complesso di opere – 1,37 miliardi di euro – e un fondale massimo di 17 metri. Rossi, con la sua consueta allergia ai confronti, ha dichiarato a mezzo stampa che si “farĂ  come dice lui” e sparato cifre: 20 metri di fondale, 1,4 miliardi di euro di costo totale e 200 milioni di investimento regionale. Se matematica e diritto non sono un’opinione vogliamo capire su quali basi sostiene queste novitĂ  e soprattutto quando produrrĂ  gli atti concreti dove questi numeri saranno qualcosa di superiore all’annuncio.

Un esempio: a noi risulta che la Regione abbia sbagliato i conti in finanziaria, dove la spesa per Darsena Europa doveva essere 170milioni per il 2015 e non sono stati stanziati, mentre nella stessa legge si assicura la copertura di soli 25 milioni da qui al 2017, rinviando alla legge di bilancio di quest’anno l’impegno per altre 18 rate annue da 12,5 milioni, con destinazione Autorità Portuale. Quindi su un’opera da 1,39 miliardi la Regione Toscana ha assicurato a bilancio, ad oggi, solo 25 milioni fino al 2017 e si è impegnata a darne 12,5 l’anno per altri 18 anni, con mutuo bilancio permettendo.

Ricordiamo inoltre a Rossi che quando per il PRP di Piombino decisero di rimediare all’errore dei fondali e abbassarli di 5 metri questo comportò un aumento del 75% dei sedimenti da dragare, l’analisi degli inquinanti presenti e 74 milioni in più di spese non previste. Se “vuole” i 20 metri ci dobbiamo attendere una variante al PRP del Porto di Livorno e quindi un nuovo studio e iter autorizzativo?

Infine Rossi sappia che su Darsena Europa la legge regionale, da lui approvata, dice chiaramente che deve partire subito il Dibattito Pubblico, un percorso partecipato di valutazione come accade in tutta Europa. A noi il porto interessa, ma più che questo – che fino a prova contraria è uno strumento al servizio di finalità umane – ci interessano le sorti delle centinaia di migliaia di cittadini, soprattutto livornesi, che dovrebbero prima pagare e poi fruire di quest’opera “strategica”. La nostra posizione in merito è molto chiara: si avvii il dibattito pubblico, si rispetti la legge e si chiarisca definitamente entità e distribuzione delle risorse finanziarie. In altre parole chi mette i soldi, quanti, come e secondo quale beneficio atteso e accertato. Qualcosa di questo insieme di opere è senz’altro utile mentre su altro abbiamo dei dubbi, soprattutto relativi alla presunzione di raddoppio del traffico merci, quando tutto ci dice che il mondo sta rallentando gli scambi commerciali di prodotti e guardando verso la difesa di manufatturiero e agroalimentare nazionale.

MOVIMENTO 5 STELLE TOSCANA

Galletti (M5S): Val di Cecina, Emergenza idrica e Royalties Solvay

FRATONI NON RISPONDE SULLA VALDICECINA. INSISTEREMO SU SOLVAY

Firenze 16 settembre 2015. Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Sviluppo Economico, commenta la risposta fornita oggi, a distanza di due mesi, alla sua interrogazione su Solvay (disponibile al seguente link http://bit.ly/1Kmzip0).

“Oggi la Quarta Commissione ha discusso sull’impatto ambientale dell’attivitĂ  estrattiva in Alta Valdicecina – segnala Galletti – decisamente in ritardo se consideriamo che uno dei punti chiave era la carenza idrica e che ormai la stagione critica è al termine.

Purtroppo tanto attendere per nulla – prosegue la consigliera Cinque Stelle – se si considera che la risposta dell’assessora Fratoni è del tutto insoddisfacente ed elenca pseudo soluzioni in atto da anni, che hanno lasciato irrisolti tutti i problemi. Soluzioni che, lo ricordo, si basano su dati obsoleti, come ad esempio le analisi chimiche sulla costa rosignanese risalenti addirittura al 2008. 

Ma soprattutto ci faremo promotori di un atto col quale la Regione impegni il Governo nazionale a corrispondere un terzo delle royalties annuali direttamente ai comuni coinvolti dallo sfruttamento di Solvay, coinvolgendo direttamente i sindaci come rappresentanti del territorio. PerchĂ© solo con il loro contributo – conclude la consigliera M5S – possiamo trovare le soluzioni piĂą adeguate a salvare il territorio”.

 

NO ALCOL NEGLI OSPEDALI, TUTTA LA TOSCANA APPLICHI MODELLO CAREGGI

Firenze 16 settembre 2015. Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in commissione SanitĂ , presenta la mozione che impegna tutte le strutture sanitarie toscane a far proprio il modello Careggi

“La nostra mozione è molto semplice: la legge 125/2001 dice già che i lavoratori non dovrebbero bere alcolici per evitare infortuni o errori capaci di danneggiare altre persone.

Careggi è struttura modello ed ha già elaborato un Regolamento apposito con relativi Protocolli dove si determina che in tutta la struttura è vietata la vendita di alcolici, oltre a ricordare che il personale socio-sanitario è tenuto ad evitare il consumo di bevande alcoliche in ambito lavorativo e prima di iniziare il proprio turno. Inoltre Careggi prevede già, in abbinamento, azioni di cura e riabilitazione per eventuali consumatori problematici di bevande alcoliche.

Noi chiediamo solo che questo modello sia esteso a tutta la Toscana e sosterremo anche lo stesso percorso per il fumo””

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1KfyGEB

FORTETO DA COMMISSARIARE E CENTRALI COOPERATIVE NON RIPETANO SCIVOLONE DI MAFIA CAPITALE

Firenze 16 settembre 2015. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle rilanciano la richiesta di Mugnai sul commissariamento della cooperativa Il Forteto e puntano il dito verso le centrali cooperative.

“Fa piacere la marcia indietro dei rappresentanti di Legacoop e Confcooperative sull’invito per domani al Forteto. Ricordiamo infatti – segnalano i Cinque Stelle – che quattro degli attuali amministratori della cooperativa Il Forteto hanno avuto un atteggiamento di difesa irresponsabile nel processo sugli orrori verso i minori perpetuati nella comunitĂ  omonima e, come ricordato da Lady Radio, i giudici hanno bollato come non credibili le loro deposizioni. Deposizione che, bene ricordarlo, erano tutte della “difesa” di Fiesoli, il violentatore seriale che era fondatore, leader e ispiratore anche della cooperativa stessa.

La minoranza in consiglio regionale – proseguono i consiglieri M5S – è unanime nel chiedere il commissariamento della cooperativa tanto quanto il PD continua col rifiutarlo, a Firenze come a Roma dove la questione fu sollevata proprio dal nostro parlamentare Alfonso Bonafede. Il Forteto era una cosa sola: comunitĂ  e cooperativa. Chi lo nega, come il PD, determina non solo un falso storico ma soprattutto una seconda violenza, morale, verso le vittime degli orrori compiuti per decenni dentro gli spazi di quella realtĂ . 

Se il PD prosegue col negazionismo – concludono i Cinque Stelle –  noi chiediamo a Legacoop e Confcooperative di non rendere l’aver evitato la presentazione di domani un gesto isolato. Prendano le distanze da quella realtĂ  e chiedano anche loro il commissariamento. PerchĂ© dopo il brutto spettacolo di mafia capitale crediamo sia nel loro interesse riabilitare l’identitĂ  della cooperazione italiana, allontanando ogni vicinanza con chi commette reati di tale gravità”.

 

DIBATTITI SULLA SANITA’ AUTOREFERENZIALI E DUBBI SUI FINANZIAMENTI

Firenze 16 settembre 2015. Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Sanità, commenta con disappunto il programma dei due incontri sul “futuro della sanità” previsti nella cornice del Festival della Salute.

“Ho ricevuto via email il programma di due incontri del Festival della Salute: “Il futuro della sanità” e “la sanitĂ  tra crisi e prospettive future”. Quando ho letto i relatori – dichiara il consigliere M5S –sono saltato sulla sedia.

Tutti gli ospiti sono portatori di un unico messaggio: privatizzare. E per di piĂą tra questi abbiamo anche dei lobbisti come il presidente di Farmindustria. Ma non finisce qui: la passerella politica è tutta da Partito Unico – prosegue Quartini – con accanto agli esponenti PD unico invitato extra è il Presidente della Regione Liguria, Toti, del quale si ignora la competenza in materia.

Alla faccia del dibattito! Ma d’altronde – conclude il Cinque Stelle – cosa aspettarsi  da un evento organizzato da una srl con socio unico, di Bologna, che ha ricevuto negli anni centinaia di migliaia di euro di finanziamento dalla ASL 12 con affidamenti diretti senza alcuna gara? Dobbiamo prendere questo programma culturale come una forma di riconoscenza indiretta agli amici PD seduti nei posti che contano? 

Chiederemo notizie a Saccardi e Rossi, con il dispiacere che intanto, quando ci risponderanno, il danno sarà già stato fatto”

 

VIAGGIO MAZZEO E GAZZETTI A BRUXELLES IN CONTO AI CITTADINI. ALLA FACCIA DELLA RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA

Firenze 16 settembre 2015. Enrico Cantone e Gabriele Bianchi, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Commissione Bilancio, denunciano lo spreco di denaro pubblico relativo al viaggio a Bruxelles di Mazzeo e Gazzetti.

“Ciascun consigliere regionale percepisce due tipologie di rimborso forfetario per spese di mandato quali, per l’appunto, volare a Bruxelles per assistere ad una presentazione di un progetto composito come la cosiddetta “Darsena Europa”.

Per noi del Movimento 5 Stelle questo è chiaro, ma evidentemente non lo è per Mazzeo e Gazzetti che si sono fatti spesare tutto dal Consiglio Regionale per la modica cifra di 2060,10 euro. Evidentemente non gli bastavano i circa 3500 euro di rimborsi forfetari incassati in agosto durante la pausa estiva e nemmeno l’importo analogo che percepiranno a settembre. Quando si dice “l’appetito vien mangiando”.

Volo, pernottamento e vitto per far assistere due consiglieri regionali a 2 ore di conferenza sono costate quasi il doppio del reddito minimo mensile di chi vive in povertà assoluta. La prossima volta proporremo lo streaming video per risparmiarci il costo. Sperare nella sobrietà dei consiglieri PD è infatti impresa disperata. Ma non erano proprio Mazzeo e Gazzetti a parlare di riduzione dei costi della politica? 

Prendano esempio dalla nostra consigliera Galletti che, come scritto nella delibera dell’Ufficio di Presidenza si è recata a Bruxelles “sostenendo autonomamente e direttamente tutte le spese riguardanti la missione, rinunciando a qualsiasi rimborso ad essa connesso””.