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SITUAZIONE VERGOGNOSA, SCUOLE RIPRENDERANNO NEI CONTAINER. REGIONE ASSENTE

Firenze 28 agosto 2015. Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha visitato questa mattina le scuole di Aulla e Fivizzano già oggetto di un suo sopralluogo durante la campagna elettorale.

“Questa mattina sono tornato ad Aulla e Fivizzano per verificare se Rossi aveva mantenuto le promesse elettorali. Il palazzetto dello sport di Fivizzano continua a cadere a pezzi e gli studenti di Aulla anche quest’anno inizieranno la scuola nei container. Quegli stessi container – ricorda il consigliere Cinque Stelle – che, come denunciato in campagna elettorale, costano dal 2011 ad oggi 26mila euro al mese, risorse che con una pianificazione corretta potevano essere investite nella costruzione di un nuovo edificio scolastico a norma.

Come di consueto – conclude Giannarelli – l’annuncite del Partito Democratico e di Rossi  colpisce ancora, sulla pelle dei cittadini delle aree montane e periferiche che solo il Movimento 5 Stelle segue con serietà e attenzione”.

 

LIVORNO DIMENTICATA DALLA REGIONE, GAZZETTI SI INFORMI: FONDI IMPRESE GIOVANILI FERMI PER PATTO DI STABILITA’

Firenze 26 agosto 2015. Enrico Cantone e Gabriele Bianchi, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle presenti in Prima Commissione, replicano all’intervento del consigliere PD Gazzetti apparso su il Tirreno di oggi col titolo “Basta spot M5S servono fatti

“Il consigliere Gazzetti ha evidentemente imparato bene l’arte PD di costruire la realtà attraverso una sua narrazione parziale e distorta, al punto che rilascia dichiarazioni al limite del ridicolo sull’azione della Regione Toscana a guida Rossi verso Livorno.

Forse Gazzetti non ha ancora avuto modo, nonostante il lauto stipendio che incassa interamente, di leggersi i Quaderni territoriali della Regione Toscana dove si analizzano le risorse allocate sui bilanci regionali 2010-2014 alla voce “politiche intersettoriali di sviluppo dell’economia” del primo mandato di Rossi dal quale si evince che Livorno è ultima Provincia toscana per investimenti in relazione alla spesa pro capite, con una media di 45 euro a fronte delle 90 destinate a Pisa e Pistoia, delle 100 di Carrara e 120 di Lucca.

Gazzetti poi richiama il M5S a maggiori fatti, indicando ad esempio come Rossi e il PD abbiano “affrontato di petto” il tema della “riduzione dei costi della politica” tramite la diminuzione dei consiglieri regionali, il taglio dei vitalizi da questa legislatura e la proposta – ad oggi ancora non approvata – per eliminare lo scandalo del doppio vitalizio. Forse Gazzetti non sa che il suo partito, sempre al potere dal 1970 con relativi restyling del marchio, portò i consiglieri regionali a 65, gli stessi che ancora oggi, benché decaduti, percepiscono un vitalizio mensile di 4 mila euro che nessuno nel PD si azzarda a toccare e noi chiederemo di abolire, perché grava per 4,7 milioni di euro sul bilancio toscano. Allo stesso tempo leggere che per Rossi e il PD ridurre gli assessori da 10 a 8 sia un “affrontare di petto” il tema della riduzione dei costi della politica stride un po’ col fatto che Rossi non ha mai rinunciato al suo vitalizio, né ci risulta lo abbiano fatto i consiglieri uscenti del partito o i suoi parlamentari, e il gruppo consiliare PD non ha consentito l’approvazione del nostro atto che chiedeva nel primo Consiglio regionale la riduzione dell’indennità del 50% per i consiglieri, come noi del Movimento 5 Stelle facciamo spontaneamente e gli stessi colleghi PD dell’Emilia Romagna hanno reso legge regionale.

Se Gazzetti e il Partito Democratico hanno colto il senso della nostra battaglia sull’immoralità dei privilegi assicurati alla casta partitica, firmino con noi un atto semplice: 5mila euro lorde a consigliere, abolizione dell’indennità di funzione e rimborso solo delle spese effettivamente rendicontate. In attesa della sottoscrizione plebiscitaria del PD a questa legge noi la attuiamo già, in Parlamento come in ogni regione dove siano presenti.

Per quanto riguarda le obiezioni all’amministrazione livornese, riteniamo giusto che se ne occupi direttamente quest’ultima che, bene ricordarlo, aveva semplicimente risposto all’attacco televisivo, subdolo e gratuito, del Presidente Rossi.

Se quest’ultimo ha avuto il buon gusto di evitare repliche, evidentemente Gazzetti non ha colto il messaggio o è animato da altre mire oltre gli interessi collettivi dei cittadini livornesi e toscani.

Infatti, visto il suo richiamo a meno spot e più “fatti”, se il Consigliere PD avesse studiato di più gli atti della Giunta regionale avrebbe scoperto che, con la classica annuncite del Partito Democratico, Rossi ha sbandierato fondi per le imprese giovanili – con particolare riguardo per quelle in area di crisi complessa -prima in campagna elettorale e poi sul sito della Regione il 4 agosto scorso (http://www.toscana-notizie.it/-/ventuno-milioni-per-il-sostegno-alle-imprese-giovanili). Ma andando a vedere bene l’atto, era atteso entro il 10 agosto il decreto dirigenziale di approvazione dell’avviso pubblico per consentire che questi 21 milioni, provenienti da Fondi UE già stanziati nel 2014, fossero realmente assicurabili ai giovani imprenditori toscani, con particolare riguardo per quelli delle province di Livorno Piombino e Massa Carrara. E invece: il decreto non c’è e con una semplice telefonata, che Gazzetti stesso poteva fare, si scopre che quei fondi sono bloccati dal Patto di Stabilità e ne riparleremo, se va bene, a ottobre.

Ci preme rilevare, infine, un passaggio dell’intevento di GAzzetti che è caso pratico di quell’arte di costruire la realtà a marca PD: il consigliere PD segnala che i livornesi sono scontenti perché hanno subito l’aumento della Tari maggiore di tutta la Toscana. Gazzetti riesce così a non mentire pur non dicendo la verità. L’imposta sui rifiuti è sì cresciuta a Livorno del 14%, per i motivi noti dell’indebitamento AAMPS causato dalle precedenti amministrazioni, ma se guardiamo il dato totale medio annuo il cittadino livornese paga di TARI meno di ogni altro cittadino toscano e, dal 2010 ad oggi, Livorno ha avuto l’aumento minore, rispetto al 60% subito dai pisani o il 31% sopportato dai fiorentini. Forse la precedente Amministrazione Comunale PD ha evitato di aumentare la Tari sotto elezioni per poi lasciare in dote all’amministrazione successiva l’aumento derivante dal buco di bilancio dell’AAMPS della quale è responsabile? Ai livornesi, da sempre acuti nelle interpretazioni, la risposta.

Ha ragione Gazzetti: servono fatti e meno parole spot sui giornali. Quando ha voglia di lavorare per i toscani sa dove trovarci, la porta è sempre aperta”.

 

ALLUVIONI? IL PROBLEMA È A MONTE

Firenze 26 agosto 2015. Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, commenta le ultime notizie di cronaca sui danni cosiddetti “da maltempo”.

“Come ogni anno, all’avvicinarsi della stagione piovosa aumenta la paura dei cittadini e come ogni anno le azioni per prevenire i disastri o sono assenti o sono rallentate da una politica ottusa e irresponsabile che non vuole vedere la realtà.

Mentre c’è un estrema solerzia per bruciare i rifiuti anche da fuori regione, per fare speculazioni portuali e riforme sanitarie pericolose – segnala Giannarelli – il Presidente Rossi e la giunta PD sonnecchiano e fanno le ennesime vane promesse di soldi statali (dei cittadini) che spesso non arrivano mai.

C’è urgenza di applicare il Piano paesaggistico – chiarisce il consigliere M5S – e di attivare azioni per fermare le acque a monte, velocizzando la realizzazione di vasche di esondazione, lo stombamento dei canali, la pulizia dei fossi e dei tombini, lo stop alle speculazioni e alle colate di cemento. 

Siamo stanchi di sentirci dire che la colpa è dei cambiamenti climatici o delle nutrie – conclude Giannarelli – la responsabilità è della classe politica partitica e clientelare che persegue l’interesse delle lobby e mai quello dei cittadini. Una classe dirigente che governa in Toscana da sempre e non è in grado nemmeno di garantire dei Piani di Protezione Civile comunali. Ricordo infatti che il 19 marzo 2014 il Dott. Melara, Dirigente Responsabile della Protezione Civile regionale, disse nella commissione competente del Consiglio Regionale che il 12% dei Comuni toscani non ha un Piano di gestione delle emergenze e l’88% rimanente “è probabile che ce l’abbia in un cassetto e abbandonato lì””.

 

ALLAGAMENTI CISANELLO. NOSTRO PLAUSO AD OPERATORI MA RESPONSABILITA’ POLITICHE PRECISE

Pisa 26 agosto 2015. Una delegazione di consiglieri comunali e regionali del Movimento 5 Stelle ha effettuato stamattina un sopralluogo nell’Ospedale Cisanello dopo segnalazioni di cittadini circa le criticità emerse per il maltempo lunedì 24 agosto.

Allagamenti, black out e interruzioni di servizio verificatisi nella giornata di lunedì non sono il frutto di eventi eccezionali – dichiarano i consiglieri Cinque Stelle – ma mettono in luce importanti responsabilità politiche di chi ha concepito l’espansione dell’ospedale su una superficie dispersa in molteplici edifici, con una qualità edilizia che è sotto gli occhi di tutti, in una cassa di espansione della Golena d’Arno, collocando nei seminterrati di immobili costruiti su terreni alluvionali, apparecchiature e servizi sanitari da cui dipende la vita di molti pazienti.  Mentre chi governa continua a preoccuparsi di tagliare nastri – continuano i Cinque Stelle – prosegue a Cisanello l’impermeabilizzazione del suolo di una zona già critica, con la previsione di asfaltare 3 lotti di parcheggi per un totale di 4000 posti auto, senza prendere in considerazione tecniche di realizzazione meno invasive dell’asfalto. Vogliamo una sanità che risponda alle esigenze dei cittadini e non agli interessi di lobby e comitati d’affari che mascherano, dietro a costosi progetti faraonici, importanti interessi privati” 

“Quanto successo esplicita come la sanità toscana faccia acqua da un punto di vista politico – aggiungono i consiglieri regionali Andrea Quartini e Irene Galletti  – mentre i risultati positivi di cui spesso si vanta la Giunta si debbano in realtà all’intenso lavoro degli operatori. Il nostro plauso a loro che sono riusciti a minimizzare i danni causati da un evento atmosferico eccezionale, rimettendo in piedi quanto necessario per il loro lavoro. Indagheremo su quanto accaduto a Cisanello – concludono i consiglieri regionali M5S – con la consapevolezza tuttavia che il problema centrale è più diffuso e legato alle scelte di edilizia ospedaliera effettuate non solo nell’ospedale pisano”.

 



 

SOLIDALI CON FAMILIARI DI GABRIELE PETRONE E LAVORATORI FERITI

Firenze 26 agosto 2015. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle esprimono il loro cordoglio per la tragedia occorsa a Gabriele Petrone e agli 11 colleghi feriti nell’incidente della nave Urania, in bacino per lavori a Livorno

Enrico Cantone Consigliere Portavoce alla Regione Toscana:
“Mi faccio portavoce del nostro cordoglio per la morte di Gabriele Petrone della nostra solidarietà ai suoi familiari e ai restanti 11 feriti nell’incidente occorso alla nave Urania. Sarà compito della magistratura valutare eventuali responsabilità dell’accaduto, ma ci rincresce riconoscere come questo evento tragico confermi la Toscana come seconda regione italiana per persone decedute durante la loro attività lavorativa, con 39 vittime da gennaio ad oggi.

Trattandosi di una tragedia marittima avvenuta a Livorno è doveroso ricordare che proprio la mia città è stata teatro della più grande strage sul lavoro della storia repubblicana, quella del Moby Prince, dove perirono sul posto di lavoro 65 marittimi, oltre ai 75 passeggeri imbarcati nel traghetto. Per sapere la verità su questa vicenda abbiamo dovuto stimolare una Commissione d’inchiesta parlamentare 24 anni dopo l’accaduto. Ci auguriamo che per i familiari di Gabriele Petrone l’attesa sia molto più breve”

CAPODANNO PISANO, GIANI MANTENGA PAROLA DATA

Irene Galletti:
“Nell’intervento del Presidente Giani trovo spunti interessanti per far conoscere l’antico Capodanno che, in forme e tempi differenti, era diffuso in tutto il territorio regionale. Io e il Presidente abbiamo avuto un primo incontro sulla questione recentemente, e credo di avergli esplicitato in modo chiarissimo quali sono le perplessità dei miei concittadini, che riconosco come mie, ricevendo da lui rassicurazioni verbali specialmente sul presunto “coordinamento” e le risorse relative.

Mi era stato inoltre detto da Giani che l’approfondimento sarebbe stato portato in Commissione regionale e avremmo condiviso le criticità con esperti in materia e amministratori, nel rispetto della sensibilità e delle preoccupazioni che molti cittadini hanno manifestato per questo apparente tentativo di centralizzazione a livello fiorentino di una festa locale. Del resto sarebbe molto riduttivo discutere del tema solo con un assessore e mi auguro che il Presidente non venga meno alla parola data, visto che nella nostra conversazione mi sono fatta portatrice proprio di quella sensibilità locale che lui dovrebbe conoscere e capire quanto me.

Sempre a proposito di sensibilità peccato che il sindaco Filippeschi e l’assessore Eligi non abbiano ritenuto di far partecipare il Presidente Giani alle celebrazione del Die di Santo Sisto, che si svolgevano proprio nel giorno della sua visita ufficiale in città; sarebbe stata un’ottima occasione per parlare direttamente con quei cittadini scontenti di cui si meraviglia”.

‪#‎GianiRispettaiPisani‬

INTERROGAZIONE SFIACCOLAMENTO DEPOSITO DI ETILENE A VADA (LI)

Enrico Cantone Consigliere Portavoce alla Regione Toscana risponde all’appello del Movimento 5 Stelle Rosignano, sulla questione dello sfiaccolamento avvenuto presso il deposito di Etilene di Vada. Protocollata l’interrogazione che avvierà un percorso di approfondimento regionale, volto a far chiarezza sull’accaduto, in tutela della salute e dell’incolumità dei cittadini.
‪#‎alServiziodeiCittadini‬ ‪#‎FiatosulCollo‬

SOLIDALI CON FAMILIARI DI GABRIELE PETRONE E LAVORATORI FERITI. TOSCANA SECONDA IN ITALIA PER MORTI SUL LAVORO

Firenze 26 agosto 2015. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle esprimono il loro cordoglio per la tragedia occorsa a Gabriele Petrone e agli 11 colleghi feriti nell’incidente della nave Urania, in bacino per lavori a Livorno

“Mi faccio portavoce del nostro cordoglio per la morte di Gabriele Petrone – segnala il consigliere livornese Enrico Cantone –  della nostra solidarietà ai suoi familiari e ai restanti 11 feriti nell’incidente occorso alla nave Urania. Sarà compito della magistratura valutare eventuali responsabilità dell’accaduto  – precisa Cantone – ma ci rincresce riconoscere come questo evento tragico confermi la Toscana come seconda regione italiana per persone decedute durante la loro attività lavorativa, con 39 vittime da gennaio ad oggi.

Trattandosi di una tragedia marittima avvenuta a Livorno – conclude il consigliere Cinque Stelle – è doveroso ricordare che proprio la mia città è stata teatro della più grande strage sul lavoro della storia repubblicana, quella del Moby Prince, dove perirono sul posto di lavoro 65 marittimi, oltre ai 75 passeggeri imbarcati nel traghetto. Per sapere la verità su questa vicenda abbiamo dovuto stimolare una Commissione d’inchiesta parlamentare 24 anni dopo l’accaduto. Ci auguriamo che per i familiari di Gabriele Petrone l’attesa sia molto più breve”

 

REGIONE TOSCANA ILLEGALE SUI RIFIUTI, NON RISPETTA NORME EUROPEE E NAZIONALI

La Regione Toscana a guida PD si conferma illegale nella gestione dei rifiuti, con un atteggiamento sprezzante che vede contenere violazioni delle norme europee e italiane persino nei contratti di servizio.

La Convenzione per la gestione delle discariche di Terranova Bracciolini e Castiglion Fibocchi (AR) indica “Limiti di Conferimento” dei rifiuti sotto i quali è necessario rivedere l’importo al gestore dell’impianto, promuovendo il principio paradossale che la tariffa per i cittadini aumenta se riescono a diminuire i loro rifiuti indifferenziati. Nella stessa Convenzione addirittura si definisce “Quantitativo Minimo Garantito dalla Comunità d’Ambito” la quantità annua di rifiuti che i Comuni membri della Comunità d’Ambito devono conferire agli impianti tramite il gestore unico.

Questo rappresenta una violazione incredibile della Direttiva Europea 98/2008 che definisce la prevenzione dei rifiuti come “priorità assoluta” e precisa nel prologo che “Gli Stati Membri non dovrebbero promuovere, laddove possibile, lo smaltimento in discarica o l’incenerimento”. Ma qui si va oltre perché in barba all’art. 205 del d.lgs 152/2006 che fissa obiettivi precisi di raccolta differenziata –da sempre disattesi dalla Regione Toscana – si incentiva l’indifferenziata con lo scopo palese di tenere in vita impianti sovradimensionati e inutili, quali discariche e inceneritori, fino a dichiarare la necessità di costruirne di nuovi o riattivarne vecchi.

Ricordiamo a Rossi e al PD che – a prescindere da tutte le ragioni economiche, sanitarie ed ecologiche, che stanno dietro le direttive Europee e normative nazionali disattese – qualora si generasse un aggravio delle tariffe a causa di questa Convenzione, ci troveremmo di fronte ad un danno erariale, perché gli Enti Pubblici sosterrebbero costi di smaltimento non dovuti.

Qui abbiamo una Regione che, da 13esima in Italia per raccolta differenziata, importa rifiuti indifferenziati dalle altre regioni – 25mila tonnellate l’anno dal 2009 dalla Liguria e 36mila dalla Calabria tra agosto e settembre – e favorisce accordi con i gestori degli impianti di smaltimento dell’indifferenziata dove si assicurano flussi redditizi. Appurato che in tutto questo non ci guadagnano i toscani ci chiediamo chi ci guadagna e ci auguriamo che la risposta non abbia a che vedere col perché il Presidente Rossi non ha garantito il rispetto della normativa europea e nazionale sul tema rifiuti.

DISASTRO CREAF, REGIONE CHIARISCA E FERMI OGNI SOSTEGNO

La Regione Toscana sostiene da 11 anni la CReAF Srl, partecipata in mano principalmente a Provincia e Comune di Prato. Attualmente CReAF non produce niente l’ultimo bilancio segnala perdite di circa 500mila euro e la Commissione Controllo e Garanzia della Provincia di Prato ha evidenziato dubbi sulla gestione dei finanziamenti pubblici che hanno caratterizzato la ristrutturazione dell’immobile di via Galcianese destinato ad accogliere la società. Infatti, nonostante un protocollo d’intesa e ingenti sforzi economici, l’edificio sede della società risulta ancora oggi una “scatola vuota” sulla quale sono stati riversati circa 22 milioni di euro di soldi pubblici, anche regionali.

Pare che l’ultima speranza di rilancio di questa società sarebbe affidata al progetto “Polo scientifico tecnologico”, che trasformerebbe il CReAF in un incubatore d’impresa entro il 2015. Tuttavia l’immobile vuoto di via Galcianese è ormai vecchio e potrebbe aver bisogno di una sistemazione, con conseguente necessità di ulteriori soldi pubblici.

Abbiamo chiesto a Rossi a quanto ammontino i finanziamenti regionali totali erogati alla società CReAF srl e come giustifichi il fatto che gli ingenti fondi pubblici ricevuti dalla società abbiano dato così scarsi risultati. Ma soprattutto vogliamo sapere quali progetti si desiderano realizzare nel Centro, entro quando e a quale prezzo per le casse regionali, perché questo ulteriore passaggio della sua storia non sia contrassegnato dal consueto sperpero del denaro pubblico, cioè dei cittadini.