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OBBLIGHIAMO GESTORI: AVVISO AL SINDACO PRIMA DEL DISTACCO. COSI’ ASSICURIAMO MINIMO GARANTITO

Torniamo sul caso distacchi del servizio idrico con una mozione in discussione nel prossimo Consiglio regionale di martedì.

Il PD amico delle lobby e promotore di una gestione privatistica del bene acqua pubblica ci bocciò la proposta sul minimo vitale garantito, in barba all’indirizzo promosso dall’ONU e sposato da decine di comuni toscani.

Non ci siamo arresi e pretendiamo il voto favorevole martedì su una soluzione di governo territoriale che assicuri comunque l’accesso al bene vitale acqua anche agli indigenti: qualora il gestore del servizio idrico scelga la strada del distacco per garantirsi dei pagamenti arretrati, la Regione deve imporgli di informare preliminarmente il Sindaco che cura la salute della famiglia morosa e i suoi servizi sociali, al fine di scongiurare l’interruzione del servizio idrico.

La piaga dei distacchi colpisce ogni anno circa 300 mila famiglie nella sola Firenze, con punte di inciviltà come l’interruzione di servizio ad interi condomini per la morosità di una minoranza di condòmini.

Se il Partito Democratico, dopo aver usato le partecipate che gestiscono l’acqua pubblica come un serbatoio clientelare, non riesce ormai a curare l’interesse generale sul tema, almeno eviti contrapposizioni a questo atto di buon senso: prima di ogni distacco il gestore informi il Sindaco e l’area sociale per trovare una soluzione a garanzia dell’accesso a questo diritto inviolabile cruciale per la salute personale e pubblica.

GIACOMO GIANNARELLI

REGIONE ATTIVI ARPAT SU AREA TESECO, BENE PASSAGGIO DI PROPRIETA’ MA NON SIA COLPO DI SPUGNA AMBIENTALE

Servono controlli ambientali sul sito dove ora opera Teseco spa. Bene che si concretizzi l’ipotesi di passaggio di proprietà nella speranza di gestire così un serio problema occupazionale da noi già affrontato in Consiglio regionale, ma non vogliamo che questo diventi un colpo di spugna sulle problematiche ambientali.

La Regione monitori la situazione, attivi ARPAT, perché i rifiuti speciali nell’area siano gestiti a dovere e si approfondisca l’eventuale inquinamento relativo.

IRENE GALLETTI

PRESIDIO CONTRO ILLEGALITA’. SABATO A VIAREGGIO FORMAZIONE E INFORMAZIONE SU ILLEGALITA’ E COMITATI D’AFFARI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Sabato saremo a Viareggio per una giornata di formazione e informazione: la mattina sarà dedicata ad un corso per portavoce m5s e attivisti delegati finalizzato a migliorare la nostra capacità di leggere gli atti pubblici per scovarvi eventuali profili di illegalità o la possibilità di favorirla tramite vie sulla carta a norma di legge. Nel pomeriggio invece apriremo il convegno a tutti i cittadini interessati: è previsto in apertura l’intervento del mio collega consigliere regionale Gabriele Bianchi, che tirerà le fila di quanto emerso nella mattinata, cui seguiranno i contributi specifici di Alfonso Bonafede, deputato M5S in Commissione Giustizia, e Mario Giarrusso, senatore in Commissione Antimafia, sulle casistiche principali e specifiche che raccontano il rapporto esistente tra comitati d’affari e pubblica amministrazione. Al termine del contributo sul caso d’infiltrazione mafiosa a Viareggio, raccontato dalla nostra portavoce comunale Annamaria Pacilio, io concluderò il convegno con un contributo riassuntivo sul tema del Movimento 5 Stelle quale presidio di legalità nei territori.

Abbiamo scelto Viareggio perché luogo simbolo della lotta m5s contro l’illegalità, nel caso di specie quella di matrice mafiosa. Grazie alla consueta sinergia fra portavoce M5S parlamentari, regionali e comunali abbiamo ottenuto un’importante vittoria: il blocco di una procedura concessionaria dell’Autorità Portuale regionale verso un’azienda guidata da esponenti del clan catanese dei Cursoti. Come ci siamo riusciti? Facendo emergere il caso con atti istituzionali e costringendo la politica a rivedere quella che, eufemisticamente oggi, possiamo chiamare una svista: la mancata richiesta del certificato antimafia a questa impresa che stava per entrare così, in modo decisivo, nel sistema economico della darsena viareggina.

La mafia in Toscana non ha coppola e lupara. Ma viaggia in giacca e cravatta e fa affari. Dobbiamo tenere alta l’attenzione su tutti i fronti: dall’uso dei beni confiscati, alle grandi opere in essere e in divenire come l’aeroporto di Firenze, fino ai comitati d’affari che possono riguardare l’accoglienza migranti. Abbiamo prodotto due ispezioni in strutture a Livorno e Campiglia M.ma e quando abbiamo chiesto dati su modalità di gestione dei fondi pubblici, inclusa l’erogazione dei 2,50 euro di pocket money agli ospiti della struttura, la Prefettura ci ha risposto in modo poco trasparente: ci dobbiamo fidare. Anche in questo caso finirà tutto in Parlamento con un’interrogazione al Governo che comanda le prefetture. Da cittadini nelle istituzioni non ci fermiamo.

ENRICO CANTONE

SAT AMMETTE: NON C’E’ PIANO FINANZIARIO PER TIRRENICA. ROSSI E GOVERNO ACCETTANO APPROSSIMAZIONE IMBARAZZANTE

Il Presidente di SAT lo ha messo nero su bianco, non c’è alcun Piano Economico Finanziario della Tirrenica. Finora al concessionario bastano le stime: 1,4 miliardi per l’opera totale dei quali 170 mln per il Lotto 4 e 450 mln per il Lotto 5B.

Quindi si sventra un territorio, contro il parere degli enti locali e dei cittadini, per assecondare qualcuno che sui numeri si basa su stime approssimative? Rossi e il Governo accettano questa approssimazione imbarazzante.

L’11 febbraio del 2015 Rossi annunciò di volersi sdraiare sull’Aurelia in mancanza di risposte certe sulla realizzazione dell’opera. Per scongiurarsi questa buffonata è arrivato a firmare un accordo in bianco sulla pelle dei maremmani. Questa sarebbe la classe dirigente che critica il Movimento 5 Stelle di inadeguatezza.

GIACOMO GIANNARELLI

 

BORSE DI STUDIO E INCARICHI LIBERO PROFESSIONALI NELL’AOU PISANA. REGIONE CHIARISCA NUMERI DEL RICORSO AL PRECARIATO

Capita che negli ospedali universitari toscani i precari tamponino necessità assistenziali e lavorino così oltre il dovuto, senza orari precisi o tutele di responsabilità. Parliamo di beneficiari di borse di studio e collaboratori libero-professionisti che sopperiscono alle carenze occupazionali e organizzative delle Aziende Ospedaliero-Universitarie in un regime ambiguo di regolazione delle loro prestazioni e assegnazione incarichi.

Abbiamo notato ad esempio che l’albo pretorio dell’AOU Pisana riporta per questa nel solo 2016 47 concorsi per nuove borse di studio, 30 rinnovi di beneficiari e 134 incarichi libero professionali. Per molti di questi ultimi la delibera relativa di affidamento recita persino “per garantire i livelli essenziali di assistenza”, una sorta di ammissione dell’Azienda circa il ricorso al precariato per evidente incapacità di gestire in regime normale le necessità occupazionali legate alle attività programmate.

Per i borsisti tra l’altro la questione è duplice: da un lato il regolamento attuale dell’AOUP – deliberato il 30 dicembre scorso – dichiara che le borse hanno durata non superiore a due anni e possono essere rinnovate una sola volta per un periodo equivalente al precedente. Attendiamo di capire dalla giunta PD se in Toscana, e in particolare nella AOUP, i titolari di borsa di studio sono dei lavoratori di serie b, mascherati, o svolgono – come norma vorrebbe – ruoli assistenziali con supervisione di un responsabile, per imparare al meglio un mestiere che auguriamo loro un giorno di svolgere qui con regolare contratto di lavoro.

ANDREA QUARTINI

VENDITA PARCHEGGI BALNEARI CONTRASTA CON NORMATIVA REGIONALE E NAZIONALE. REGIONE INTERVENGA SU COMUNE E VERIFICHI CONFLITTO DI INTERESSI

L’Amministrazione di Pietrasanta rispolvera un leitmotiv di Forza Italia, il conflitto di interessi, con un’operazione cui la Regione deve mettere occhi e orecchie: l’alienazione di 68.500 mq di parcheggi davanti agli stabilimenti balneari. Quando un sindaco dichiara pubblicamente di parlare come “balneare” e utilizza il suo potere istituzionale per promuovere un atto in favore del comparto e in violazione delle normative regionali e statali (l. 125/2015 e L.R. 31/2016) crediamo necessario che la Regione intervenga.

Ci troviamo infatti davanti ad un tentativo di elusione del D.Lgs. n.59/2010 – recepimento italiano della c.d. Direttiva Bolkenstein realizzato paradossalmente proprio dal Governo Berlusconi (Forza Italia-Lega Nord etc…) – ammesso pubblicamente dall’amministrazione di Pietrasanta quando sostiene il diritto di prelazione degli attuali proprietari degli stabilimenti balneari, per questi parcheggi. Un’interpretazione in contrasto quantomeno con la sentenza 719/2001 del TAR Toscana che giustamente richiama gli enti a segretezza dell’offerta e metodi per scongiurare ingiustificati privilegi che potrebbero minare la libera concorrenza. Se l’amministrazione Mallegni scegliesse di andare avanti in questa direzione, oltre a definire una certa “allergia” alla legalitĂ  cui Forza Italia ci ha abituato negli anni, potrebbe presentare un ostacolo concreto agli obiettivi di riordino e pianificazione della fascia costiera di competenza della Regione e dello Stato centrale.

In attesa di risposte dalla giunta regionale auspichiamo che Agenzia delle Entrate continui a difendere il valore di questo bene pubblico, con la sua stima di 290 euro al mq, di fronte ai giochi al ribasso dell’amministrazione di Pietrasanta che è tornata recentemente sul punto. Certo quando un amministratore pubblico mira a svalutare un suo bene patrimoniale per venderlo, contro il parere di un’agenzia statale, due domande sul modo in cui tutela l’interesse generale viene da farsele.

GABRIELE BIANCHI

SISTEMA AL COLLASSO PER BANALE INFLUENZA: RIDUZIONE OPERAZIONI, CAOS, ASSENZA DI MONITORAGGIO. SAREMMO PRONTI PER EVENTUALE EPIDEMIA O PANDEMIA?

Negli ultimi mesi il sistema sanitario toscano è finito in tilt per gestire una banale influenza, trattata come un’emergenza quando bastava un’efficiente programmazione. A questo punto viene da chiederselo: saremmo pronti per un’eventuale, speriamo remota, epidemia o addirittura una pandemia? Abbiamo visto col terremoto e i piani d’emergenza quanto è importante l’azione preventiva di governo. Bisogna sapere prima cosa fare e come gestire eventi eccezionali. La Toscana è pronta?

Per la consueta influenza invernale i cittadini toscani si sono trovati i pronto soccorso presi d’assalto e piani straordinari d’emergenza elaborati alla bene e meglio, con inclusa la riduzione di alcune operazioni chirurgiche per fronteggiare la necessità di personale. Scenari come questi raccontano di un problema organizzativo del sistema sanitario legato al suo governo: dall’architettura normativa sul quale si basa fino al problema del monitoraggio delle performance di quei dirigenti che hanno la responsabilità di gestire tutto questo.

Riguardo alla sola influenza perché non si è pensato di monitorare quante delle persone giunte al pronto soccorso erano già vaccinate? Il dato avrebbe senz’altro aiutato la programmazione per il prossimo inverno. Al tempo stesso vorremmo sapere come e se la giunta PD intende investigare i ceppi influenzali che hanno comportato questo iper-accesso a punti di prima assistenza ospedaliera.

Siamo consci che dei 20,5 milioni di accessi annuali ai pronto soccorso toscani solo il 15% è appropriato, mentre il resto potrebbe essere gestito dai servizi territoriali, ma se questi ultimi latitano e mancano di informazioni epidemiologiche aggiornate, dove dovrebbero andare i toscani se non in Ospedale? Già sappiamo che circa 600mila cittadini della nostra regione rinunciano a curarsi per problemi economici. Non vorremmo mai leggere nella prossima indagine demoscopica che non vanno in Ospedale anche per mancanza di fiducia nel sistema sanitario pubblico.

ANDREA QUARTINI

CONGELAMENTO SLOT PER 4 ANNI E’ ATTO STRAORDINARIO. PERCHE’ COMMISSARIO LO HA DECISO? ROSSI INTERVENGA

Il commissario straordinario ha deciso di congelare gli slot per 4 anni fuori dalla sua competenza: una circolare del Ministero dei Trasporti impone infatti alle Autorità portuali in attesa di accorpamento, come Piombino, solo l’ordinaria amministrazione.

A questo punto qualcuno deve spiegare perché, prima del rompete le righe, si sia scelto di bloccare a 44 gli slot, congelando fino al 2020 un sistema di quasi monopolio che di certo non fa il bene dell’Isola d’Elba.

Ricordiamo infatti che a causa dell’attuale situazione, già attenzionata dall’Autorità per la Concorrenza e il Mercato, il cittadino o turista che domani volesse andare all’Elba da Piombino spenderebbe per un’ora di navigazione quasi la metà di quanto dovuto per arrivare in Sardegna, con un viaggio nove volte più lungo. Effetti indesiderati di un quasi monopolio decretato tramite una gara della Regione Toscana, finita con una sentenza del Consiglio di Stato disattesa dalla giunta PD.

GIACOMO GIANNARELLI
ENRICO CANTONE

BANDO PER DIRETTORE SCIENTIFICO FUORI NORMA E, GUARDA CASO, UNICO AMMESSO E’ COLLABORATORE STORICO

Torniamo sulla gestione dell’Istituto degli Innocenti dopo aver evidenziato in passato le anomalie amministrative oggetto di indagine da parte dell’Autorità giudiziaria.

A norma di legge il Presidente della Regione dovrebbe controllare e vigilare l’Istituto degli Innocenti ma, dopo essergli sfuggita una gestione amministrativa anomala finita sotto la lente della magistratura, forse distratto dai molti impegni della sua campagna promozionale per diventare segretario di partito, ha mancato di monitorare l’ultima strana operazione compiuta dai vertici dell’Istituto: in ottobre hanno emesso un bando per Direttore Scientifico dimenticandosi che non potevano farlo perché avevano già esaurito le disponibilità di bilancio per le assunzioni.

L’art. 4 del D.L. 101/2013 è molto chiaro: si può assumere tramite procedura selettiva se le risorse necessarie non superano il 50 percento di quanto destinato alle assunzioni negli ultimi 3 anni. Purtroppo l’Istituto degli Innocenti aveva già esaurito queste risorse collocando cinque dipendenti a riposo e assumendone altrettanti. L’ennesimo errore da matita rossa quindi sfuggito a Rossi per distrazione o volontà di non intervenire?

Infatti il caso vuole che questo bando abbia poi visto come unico ammesso un collaboratore “storico” dell’Istituto degli Innocenti, legato alle sue attivitĂ  dal 2009. Quando si dice a volte il destino…

IRENE GALLETTI

 

p.s. il 6 marzo 2017 è arrivata la risposta alla nostra interrogazione. Leggi qui

CONSEGNA PRODOTTI ALIMENTARI A DOMICILIO E’ ASSISTENZA IMPORTANTE. REGIONE SI ATTIVI

La sfida di fornire ai cittadini del nostro arcipelago toscano gli stessi servizi goduti dal resto della popolazione è una prova di governo importante. Si vince con una programmazione degli interventi sulle necessità di base (sanità, rifiuti, acqua, scuola, collegamenti marittimi) e piccole iniziative di rapida realizzazione quanto decisivo risultato. Pensiamo ad esempio alla consegna di prodotti alimentari a domicilio, funzionale ai cittadini più anziani come ai lavoratori che magari dopo il pendolarismo marittimo hanno bisogno di dedicarsi a famiglia e interessi più che fare la spesa.

Là dove il tempo è denaro sono sorti in passato piccolo progetti pilota – Itaca, Dupim, Arcipelagos – tesi a consentire questo servizio domiciliare, con un’attenzione a ridurre il gap tra prezzi isolani e prezzi continentali. Ma nessuna di queste iniziative è stata messa a sistema né, ci risulta, monitorata dalla Regione che invece potrebbe trarne spunto per promuoverne e diffondere di analoghe tramite bandi sullo sviluppo sostenibile.

ENRICO CANTONE