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CONFERENZA PERMANENTE ANTIMAFIA IN REGIONE. ECCO LA PROPOSTA

Domani ore 12 presenteremo la nostra proposta di legge per istituire una “Conferenza permanente antimafia” in Regione Toscana.

Abbiamo realizzato un convegno coi massimi esperti regionali in materia di antimafia. Tutti hanno lamentato una scarsa attenzione dell’istituzione sul fenomeno. La nostra proposta è un primo passo per migliorare la situazione.

Insieme a me ci sarà Renato Scalia, ispettore DIA.

(Seguite la diretta Facebook su Movimento 5 Stelle Toscana).

GABRIELE BIANCHI

PD VOTA CONTRO CHIUSURA PODERE ROTA ENTRO 2021

Il Consiglio regionale ha bocciato la nostra mozione per impegnare la giunta alla chiusura della discarica Podere Rota entro il 2021. Decisivi, dopo la dichiarazione di dissenso all’atto dell’assessora Fratoni, i 19 voti contrari del PD e le due astensioni delle consigliere Vadi e De Robertis.

Ci siamo fatti portavoce delle istanze presentate dai Consigli comunali di San Giovanni e Montevarchi. Il PD si è assunto la responsabilità di votare contro la legittima richiesta di queste due comunità.

Da due anni chiediamo alla giunta i dati sui flussi dei rifiuti e oggi Fratoni ci dice che, proprio perché non li hanno ancora, non può prendersi l’impegno di chiudere Podere Rota entro il 2021. Non è una scusa accettabile, ma un’ammissione di colpa.

A fronte di una raccolta differenziata media oltre l’80% – risultato già ottenuto nell’empolese – i rifiuti destinati a discarica diventerebbero circa il 6% di quelli attuali. Un dato che certificherebbe l’inutilità di quasi tutte le discariche attualmente attive, in primis Podere Rota. Si può fare, bastava votare la nostra proposta di legge sull’economia circolare, ma il PD ha detto no e oggi con questo voto su Podere Rota ha confermato che sui rifiuti viaggia senza rotta e senza poter assicurare alcun risultato.

GIACOMO GIANNARELLI

REGIONE SI SVEGLI SU MPS, ALTRO CHE QUOTAZIONE!

Siena e la Toscana pagheranno un prezzo altissimo per il Piano di ristrutturazione di Monte Paschi di Siena, concordato con la Commissione UE, cui si deve la riammissione in borsa di oggi.

In quattro anni il gruppo lascerà a casa 5.300 dipendenti, chiuderà oltre 400 filiali, cederà un patrimonio immobiliare prevalentemente toscano per 500milioni di euro e rischia di mettere in pericolo la stabilità finanziaria della Regione qualora le partecipate condivise siano giudicate dal CDA ‘non strategiche’.

Solo le quote di Fidi Toscana valgono per MPS 41 milioni. Se il gruppo Monte Paschi di Siena chiedesse la liquidazione ci troveremmo a fronteggiare un grave problema finanziario e nel caso di uscita da Interporto A. Vespucci l’operazione decreterebbe la probabile fine di questa società.

La Giunta si deve svegliare dal torpore riguardo a MPS. Chieda quanto prima un incontro urgente col CDA e prema sul primo azionista, il Ministero delle Finanze, perché inserisca il patrimonio artistico e di valore culturale tra gli asset da preservare e magari acquisire nel 2021 come liquidazione delle quote.

GIACOMO GIANNARELLI
GABRIELE BIANCHI

VACCINI. GARANTE CI DA’ RAGIONE, ORA SANZIONI DISCIPLINARI DA PAESE CIVILE

Il Garante della Privacy ha inviato alla Regione Toscana un parere negativo sulla possibilità da parte delle ASL di inviare alle scuole l’informazione sensibile sullo stato vaccinale dei bambini.

Abbiamo provato a spiegare a Saccardi, per ben due consigli, che la cosiddetta ‘procedura toscana’ (genitori state fermi, non dite niente alle scuole fa tutto la ASL!) sulle vaccinazioni era illegittima.

Ora auspichiamo il minimo dovuto in un paese civile: sanzioni disciplinari per chi ha ordinato tali violazioni della privacy.

Se i Direttori Generali ASL fossero stati leali alla Costituzione prima che a Saccardi, le avrebbero spiegato per tempo quanto Soro ha scritto nero su bianco. Evitando questa debacle di governo e le tante situazioni di disagio vissute in toscana a riguardo.

Invece hanno assecondato un mandato politico. Ma quella che doveva essere per Renzi la ‘banca etruria del movimento’ e si sta rivelando la cartina tornasole dell’incapacità PD di governare entro il perimetro dei diritti costituzionali e delle leggi di questo paese.

ANDREA QUARTINI

ROSSI DOVE SEI? MENO MALE DOVEVI ‘VIGILARE SULL’OCCUPAZIONE’

Oggi abbiamo discusso finalmente sul tema Piano esternalizzazioni di Toscana Aeroporti.

Rossi dov’è? Aveva promesso di vigilare sulla difesa dell’occupazione post fusione, ma oggi ha mandato avanti un suo assessore a non dire niente sul futuro di 800 lavoratori minacciati dal piano di esternalizzazioni di Toscana Aeroporti.

In quel 2014 incensò anche Corporación América come ‘valore aggiunto’ per la Toscana tutta e oggi non prende posizione su un’operazione realizzata dal CDA di Toscana Aeroporti senza nemmeno consultarlo in quanto socio di minoranza con il 5%? Operazione giustificata con la necessità di conformarsi alla Direttiva UE, quando questa cita solo l’handling mentre il Piano raccontato sulla stampa include anche la security.

Il Consiglio regionale aveva solo un modo per dimostrarsi solidale coi lavoratori: approvare la richiesta di ritiro del piano di esternalizzazioni. La scelta del duo PD-MdP di dire no, per votarsi un generico impegno a far qualcosa, è sintomo dello scarsa serietà di questa maggioranza nell’affrontare il dramma di queste persone. Ci chiediamo come faccia Monni (PD) a dichiarare la garanzia pubblica di un’apertura dell’azienda al ritiro del piano, quando il 10 ottobre non si è trovata alcuna intesa e nessun lavoratore è a conoscenza della cosa.

Chi ha scioperato ha ricevuto la minaccia di revoca del piano ferie, alcuni sono stati accusati persino di indolenza in modo strumentale. Si sta creando un muro contro muro, quando basterebbe guardare l’esperienza di Orio al Serio e risolvere il problema: una società al 100% di Toscana Aeroporti che acquisisca il ramo d’azienda e accolga il personale in esubero. Un modo per rispettare la legge sulla concorrenza e preservare i posti di lavoro, tramite una efficace concertazione tra sindacati, azienda e lavoratori. Lo avevamo proposto, il Pd ci ha detto no tramite le parole di chi non ha mai lavorato un minuto e veniva in aeroporto solo per farci campagna elettorale.

IRENE GALLETTI

RITIRO DEL PIANO ESTERNALIZZAZIONI, POI SI STUDI SOLUZIONE PER ORIO AL SERIO

Sarà votata domani la nostra mozione sul caso “esternalizzazioni” di Toscana Aeroporti spa.

Il ritiro del Piano di esternalizzazioni è condizione di partenza per assicurare il mantenimento dei posti di lavoro in ambito handling, domani vedremo chi lo ha chiaro e chi invece vuole continuare a fidarsi delle scelte di Carrai.

Un anno fa per lo scalo di Orio al Serio si trovò il modo di rispettare il d.lgs 18/1999 – norma che impone il libero mercato per i servizi di assistenza a terra – e mantenere i posti di lavoro. Fu creata una società di proprietà del gestore dove confluirono i dipendenti a rischio con l’esternalizzazione e questa sottoscrisse un accordo quadro per acquisizione di ramo d’azienda. Non chiediamo a Toscana Aeroporti l’umiltà del copiare, ma almeno la saggezza dell’informarsi.

La Regione, col suo 5% della società, deve esigere una gestione capace quantomeno di tutelare i livelli occupazionali, elemento minimo per giustificare la sua permanenza nell’azionariato.

IRENE GALLETTI

REGIONE BLOCCHI NUOVA CENTRALE A PIANCASTAGNAIO. AMIATA HA GIA’ DATO

All’ordine del giorno del Consiglio regionale del 24 e 25 ottobre c’è anche la nostra mozione sulla nuova centrale Enel a Piancastagnaio.

La Regione deve dire no alla nuova centrale ENEL da 20Mw e indicare Piancastagnaio quale zona “non idonea” ad ulteriore sviluppo dello sfruttamento geotermico.

Riproporre una centrale a tecnologia flash, con impatti ambientali e sanitari importanti, non può essere la scelta migliore. E suona quasi di scherno leggere che secondo Enel gli effetti sulla salute sarebbero limitati perché la ricaduta degli inquinanti riguarderebbe aree dove al massimo vivono “sei persone per chilometro quadrato”. Senza contare che la nuova centrale finirebbe in un’area a pericolosità idrogeologica elevata.

La scorsa settimana abbiamo potuto conoscere da vicino l’impianto geotermico tedesco di Sauerlach. Un impianto da 5 Mw con emissioni zero grazie alle “migliori tecnologie disponibili” che qui ARPAT ascrive alle “flash” di ultima generazione. Vorremmo vedere finalmente questa geotermia in Toscana, sia come nuova impiantistica che come rifondazione dell’esistente. Fatto salvo che l’Amiata, come dice lo stesso Piano Ambientale ed Energetico Regionale vigente, ha già dato in termini di potenza installata.

ROSSI E PD CONFERMANO PUTAMORSI. INCAPACI DI AUTOCRITICA E RINNOVAMENTO

Enrico Rossi ha scelto di confermare Alberto Putamorsi alla Presidenza del Parco delle Alpi Apuane. Lo abbiamo potuto leggere oggi nella determina dove informa della decisione il Consiglio Regionale. Una scelta che conferma come Rossi e il PD siano incapaci di autocritica e rinnovamento.

Avevo scritto personalmente al Presidente della Regione chiedendo di non confermare Putamorsi. Se non altro perché ha letteralmente rifiutato direttive e prescrizioni contenute nel Piano paesaggistico regionale, atto promosso dalla stessa giunta Rossi.

Ma evidentemente questa maggioranza ha voluto dare uno schiaffo ai tanti cittadini che da tempo reclamano un cambiamento radicale nel governo del Parco.

Se ne ricordino alle prossime elezioni.

GIACOMO GIANNARELLI

ASILI NIDO. REGIONE CHIARISCA RAPPORTO NUMERICO TRA EDUCATORI E BAMBINI

La Giunta regionale deve dirimere l’annosa questione del rapporto numerico tra personale educativo e bambini negli asili nido” così Irene Galletti, consigliera regionale M5S, nel presentare la sua interrogazione sul tema.

Il Regolamento vigente – 41/R del 30 luglio 2013 – indica per tutti i nidi d’infanzia la necessità di un educatore ogni sei bambini entro l’anno d’età, uno a sette se hanno tra 12 e 23 mesi e uno a dieci oltre i due anni. Pur tuttavia molti gestori privati dei nidi comunali hanno nel tempo adottato la prassi di aumentare del 20% questa quota, in forza di un’interpretazione della normativa.

A distanza di quattro anni ci sembra necessario arrivare ad una risposta definitiva e per questo l’abbiamo chiesta alla giunta.

Più 20% significa ad esempio affidare dodici dei bambini più grandi ad una sola educatrice, al posto dei dieci citati con chiarezza nel Regolamento.

Non inganni la piccola differenza, chiunque ha avuto ruoli educativi sa che due bambini in più da gestire, di questi tempi, significano un aumento importante dell’attenzione e quindi dello sforzo professionale per chi lavora in questo ambito.

Inoltre, forti di questa interpretazione permissiva, ci risulta anche che molti gestori dei nidi comunali tollerino il rapporto un educatore per dodici o tredici bambini, anche se sotto i due anni di età, durante il momento del riposo. Una violazione, ci sembra, dell’art. 27 comma 2 del Regolamento che invece certifica come il rapporto debba restare inalterato per tutto il servizio educativo.

L’organico di un servizio educativo e il rapporto educatore bambino sono elementi nevralgici per la qualità del servizio. Li decide la Regione e per questo deve chiarire definitivamente se le interpretazioni dei gestori sono o meno conformi a quanto stabilito.

In ogni caso la linea dovrebbe essere quella di aumentare gli educatori, non di aumentare i bambini per educatore.

IRENE GALLETTI

SCARTI TESSILI, DA PROBLEMA A OPPORTUNITA’

Sarà discussa nel prossimo Consiglio regionale la nostra mozione sul recupero degli scarti dell’industria tessile.

Il PD tratta i rifiuti tessili come un problema di ordine pubblico, mentre da tempo il mondo produttivo suggerisce di coglierne i margini di sviluppo in ottica d’economia circolare.

Continueremo a farci portavoce di questa istanza e speriamo di incontrare il voto unanime del Consiglio martedì sul primo passo: impegnare la giunta regionale a promuovere l’uso degli scarti della lavorazione tessile come materiale isolante termico e fonoassorbente, inserendo i prodotti così realizzati nei disciplinari d’appalto per le opere pubbliche. Rappresenterebbe un volano per le pmi che già oggi hanno colto questa sfida di economia circolare e sostenibilità ambientale.

Il 2 ottobre abbiamo seguito con molta attenzione il seminario sul tema promosso dalla Camera di Commercio di Prato in collaborazione con la Sezione Regionale Toscana dell’Albo Gestori Ambientali. E proprio in quella sede è emersa questa proposta che riteniamo vada approvata senza tentennamenti. Col nostro atto approvato la giunta dovrebbe andare oltre i suoi disciplinari, facendo opera di promozione anche presso tutti gli enti locali e inserendo incentivi all’acquisto per questa tipologia di prodotti.

Le Camere di Commercio di Prato e Firenze, in collaborazione col Sant’Anna di Pisa, stanno realizzando un importante percorso formativo sull’economia circolare, indirizzato a tutte le aziende regionali. Ancora una volta le imprese toscane dimostrano di saper cogliere le opportunità di sviluppo, in questo caso fortemente connesse ad un modello finalmente sostenibile, in chiave sociale e ambientale. L’avevamo tradotto in legge, noi unici nel panorama di questo Consiglio Regionale. Ma il duo Pd-MdP, assistito dai partiti di cosiddetta opposizione, votò contrario.

Ennesima dimostrazione di quanto i partiti siano incapaci di futuro, attaccati come cozze al perpetuare un passato insostenibile.

GIACOMO GIANNARELLI