Il Movimento 5 Stelle raccoglie le evidenze delle indagini scattate sulla gara ATO Toscana Sud e rilancia la propria idea di governo sulla gestione rifiuti alternativo a quello del Partito Democratico. Oggi conferenza stampa in Consiglio regionale.

Giacomo Giannarelli consigliere regionale M5S e vicepresidente commissione Ambiente e Territorio:
“ATO Toscana Sud è il primo ambito in cui il PD ha sperimentato il suo modello di gestione dei rifiuti: fallimentare per ogni indicatore, dal costo per i cittadini alle percentuali di raccolta differenziata, e ora per la Procura di Firenze anche terreno di potenziali illeciti. Recentemente l’Antitrust ha dato ragione alle nostre posizioni in materia di rifiuti: la gestione del servizio è ottimale con bacini di massimo 100mila cittadini e 90mila tonnellate di rifiuti da trattare e soprattutto ci devono essere gare ogni 5 anni. Quando l’assessora regionale dice che l’inceneritore di Montale sarà chiuso entro il 2023, conferma che abbiamo ragione noi, ma governa secondo tempistiche molto diverse dalle nostre”.

“Le anomalie nell’affidamento della gara di ATO Toscana Sud erano palesi ma solo noi le abbiamo denunciate. Quando un bando è tagliato su misura sul vincitore resta poco spazio all’immaginazione e una situazione analoga è stata già evidenziata per ATO Toscana Costa dai nostri consiglieri comunali di Pisa. Presenteremo un’interrogazione su queste strane procedure di gara e la porteremo in tutti i comuni dove siamo presenti. Intanto ne abbiamo presentato una sullo scandalo convenzioni con gli impianti di smaltimento, dove ATO Toscana Sud ha firmato clausole sul conferimento minimo contrarie alla normativa italiana ed europea”.

L’argomento è stato chiarito dagli avvocati Donella Bonciani e Claudio Fiori, tecnici M5S in materia di rifiuti “L’Antitrust evidenzia conflitti di interessi tra chi affida la gara e chi la vince. Alcune modifiche alle convenzioni esistenti tra ATO Toscana Sud e gestori degli impianti includono delle “soglie minime” di rifiuti garantite a questi ultimi, in violazione delle norme UE. Questi atti dovevano poi passare preventivamente dall’assemblea per approvazione ed è grave che questo non sia avvenuto. Bene l’indagine della Procura di Firenze perché le nuove clausole del contratto di gestione vanno contro gli interessi dei committenti stessi: un gestore inadempiente ha comunque diritto a pagamento previsto, ATO riceverà comunque soldi e non sono previsti pareggi con crediti vantati dai Comuni. Altro esempio: il bando prevedeva che l’aggiudicatario rimborsasse al vecchio gestore la TIA non riscossa (circa 10 milioni di euro). È chiaro che tale clausola scoraggia possibili nuovi gestori. Inoltre la durata del contratto è indefinita temporalmente da 15 a 25 anni e questo scoraggia nuovi gestori, perché la differenza monetaria è pari a un miliardo di euro”.

Andrea Borella, consigliere comunale M5S di Bucine:
“Così non si premiano le eccellenze del territorio: se un Comune differenzia tanto. In conseguenza sarà impossibile applicare la tariffa puntuale e far pagare ai cittadini meno se differenziano di più. Il Movimento 5 Stelle vuole una gestione dei rifiuti trasparente e soprattutto efficiente”.

Giacomo Gori sindaco, Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle per Grosseto:
“le anomalie sulla gara oggi riportate dalla stampa sono il frutto di anni di analisi e studio del Movimento 5 Stelle sul tema. Il nostro modello di gestione dei rifiuti è quello europeo, opposto a quello oggi in Toscana: ambiti territoriali minimi e molte più gare di quelle che ci sono oggi. Adesso non abbiamo concorrenza e pertanto aumentano le tariffe. In ATO Toscana Sud solo il 38% è differenziata. Per invertire la rotta occorre incentivare le attività che tolgono il rifiuto dal sistema di smaltimento. Occorre “affamare” il sistema attuale e crearne uno nuovo che prevede recupero e differenziata. Il rifiuto non è tale quando ci vediamo dentro una risorsa per i cittadini”

“Oggi abbiamo una sottomissione costante dei comuni rispetto agli Ato. Occorre premiare i comuni che attuano una maggiore differenziata”.

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