Chi gestisce impianti sportivi sa quanto i politici finiscano più sugli spalti che nelle aule istituzionali a votare atti di sostegno reale.

Dopo l’esautorazione delle Province e lo stallo dell’Istituto per il Credito Sportivo, l’unica fonte di aiuto resta il Piano Regionale dello Sport che sulla carta resiste in deroga da due anni. Diciamo ‘sulla carta’ perché nei fatti chi aveva presentato richiesta per il 2015 ha saputo di aver vinto il co-finanziamento regionale solo a fine 2016 e oggi si chiede giustamente quando riceverà questi soldi pubblici. Ennesimo esempio di quella gestione inefficiente della pesante macchina burocratico-amministrativa regionale che il PD dimostra ancora una volta di non saper governare nell’interesse dei cittadini.

Appurato che il Piano regionale prevedeva 700mila euro l’anno per tutta la Toscana e che, a quanto pare, questi fondi viaggiano con 2 anni di ritardo ci chiediamo se per il futuro queste risorse ci siano ancora. Altrimenti sarebbe meglio non raccogliere le domande dei gestori degli impianti ed evitargli almeno tempo e spese burocratiche. Viceversa se il Pd intende tenere in vita questa via di sostegno, auspichiamo ci renda noto quanto del bilancio regionale vi destina e soprattutto che si smetta di illudere chi fa richiesta, fornendo risposte con un anno di ritardo.

ANDREA QUARTINI