TOSCANA 92% COLLINARE O MONTUOSA: REGIONE INVESTA SU FUNIVIE E CABINOVIE
FITOPATIE AGGRESSIVE “STRAGE DI PALME, CASTAGNI, PINI DOMESTICI PROVOCA MILIONI DI DANNI. REGIONE ATTIVI PIANO DI LOTTA”
Il Movimento 5 Stelle porta il problema delle fitopatie aggressive in Regione. Le soluzioni per fermare la strage di palme, olive, castagni e pini al centro della mozione in discussione martedì in Consiglio Regionale.
“Il punteruolo rosso da anni falcidia le palme della costa toscana, comportando pesanti spese alle casse dei Comuni già allo stremo per i tagli governativi. Ma i danni da fitopatie aggressive non si fermano alle palme. Anche quest’anno la mosca olearia ha ridotto la resa degli ulivi in molti territori e si contano ancora tra Arezzo, Firenze, Massa Carrara e Pistoia, i 19 milioni di danni per l’attacco 2014 del cinipide del castagno e anche quest’anno molta della resa degli ulivi. Per non parlare della continua riduzione di pinoli forniti dai circa 4mila ettari di pinete di pino domestico nelle aree dell’ente parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli”.
“La soluzione a questi problemi passa dalla lotta biologica con gli antagonisti ma per farlo serve un piano integrato e anche una revisione normativa a livello nazionale. Per quest’ultima chiediamo alla giunta uno sforzo in Conferenza Stato-Regioni. Mentre per il Piano Integrato la Regione potrebbe agire direttamente, superando la condizione attuale che la vede stimolare i servizi fitosanitari regionali perlopiù in presenza di decreti, anche governativi, di lotta obbligatoria su nuove emergenze. Questo perché tale atteggiamento ci rende poco efficaci negli agire su quegli organismi nocivi che già da tempo sono nel territorio e continuano a far danni”.
“Nel Piano auspicheremmo la presenza di interventi a tappeto su parassiti, fitopatie e epizoozie, coordinati dai servizi fitosanitari regionali, anche se sappiamo che i quasi 190 milioni di ulteriore tagli governativo sulle casse regionali saranno pagate ancora una volta dai cittadini, in assenza di servizi. Speriamo almeno che si attivino incentivi e sgravi fiscali per chi usa microorganismi del suolo per risanare il terreno, azione cruciale per potenziare resa e sistema immunitario delle piante”.
Irene Galletti
ALLUVIONE CARRARA 2014 “DISASTRO DA INCURIA A FIRMA PD, SULLE SOLUZIONI REGIONALI MANCANO CORAGGIO E COPERTURE”
Il Movimento 5 Stelle chiede chiarimenti in Consiglio Regionale sulla messa in sicurezza del Carrione a due anni dall’alluvione che colpì Marina di Carrara.
“Un filo conduttore lega il 4 e 5 novembre: oggi ricordiamo la tragica alluvione di Firenze che costò la vita a 35 cittadini e domani ricorderemo i 450 carraresi sfollati nel 2014 per la rottura degli argini del Carrione. In entrambi i casi se si fosse investito nella cura dei corsi d’acqua avremmo evitato disastri e risparmiato molto denaro pubblico. Purtroppo l’esperienza ha insegnato poco, perché i partiti di maggioranza, PD in testa, continuano a spendere 25 volte meno del necessario in interventi di prevenzione del rischio, continuando a disperderli in grandi opere inutili e spesso incompiute”.
“Spiace rilevare che la Regione manchi di coraggio: prima commissiona lo Studio Seminara poi omette gli interventi indicati da questo, nel progetto esecutivo degli interventi. Mancano tutte le opere a monte, soprattutto sui ravaneti ormai divenuti pericolose di terre di scavo che finiscono nell’alveo dei corsi d’acqua, fino a provocare l’innalzamento del Carrione. Un fiume che, bene ricordarlo, ha visto dimezzare il suo alveo grazie ad anni di irresponsabili scelte urbanistiche compiute dai partiti di maggioranza”.
“Chiediamo inoltre a Rossi se, almeno nelle pause tra presentazioni del suo libro e comparsate tv nazionali, può spiegarci come mai la Giunta indichi coperture per la messa in sicurezza solo per quest’anno, 3,9 milioni, non dando garanzie su quelli a venire per i quali serviranno, dicono, ulteriori approfondimenti tecnici. Lo studio commissionato all’Università di Genova è già chiaro: serve la scelta politica se fare o meno quanto indicato. Purtroppo ad oggi sappiamo la risposta: quanto successo nel 2014 a Carrara è infatti simbolo dell’incuria PD verso il territorio” ha concluso il Cinque Stelle annunciando che domani parteciperà a Carrara ad una serie di iniziative di approfondimento organizzate da Movimento 5 Stelle locale. Primo appuntamento alle ore 10 presso gli spazi dell’Autorità Portuale di Carrara, alle 14 una visita guidata lungo il bacino di Torano del Carrione per finire alle 17, nuovamente in Autorità Portuale con un focus sul Masterplan Seminara “Il Carrione due anni dopo: rischi e soluzioni”.
Giacomo Giannarelli
CACCIA “REGIONE INVENTA IL TESSERINO PROVVISORIO, MA E’ FUORILEGGE”
DIVENTA RAPPRESENTANTE DI LISTA PER IL M5S IN TOSCANA
Comunicaci la tua disponibilitĂ a diventare Rappresentante di Lista per il Movimento 5 Stelle compilando questo form:Â https://goo.gl/SDqyN1
Puoi votare nella cittĂ in cui studi o lavori, anche se sei lontano da casa tua. In un Paese governato senza alcun rispetto per l’ISTRUZIONE e il DIRITTO AL REDDITO, sono tantissimi gli Italiani costretti a studiare o lavorare lontani dal proprio luogo di residenza.
Chi non può tornare a casa per votare il 4 dicembre, può votare nel suo luogo di lavoro o di studio, se sceglie di fare il RAPPRESENTANTE DI LISTA in una sezione elettorale del posto, munendosi di documento di identità e tessera elettorale.
Tra qualche settimana i delegati territoriali ti contatteranno per procedere alla nomina. Grazie a tutti quelli che si stanno rimboccando le maniche per salvare quel che resta della DEMOCRAZIA in questo Paese. #InAltoICuori #IoDicoNo
OPERE INCOMPIUTE “TOSCANA 8a REGIONE PEGGIORE. BASTA GRANDI OPERE E COL RISPARMIO FINIAMO INFRASTRUTTURE NECESSARIE E SISTEMIAMO LE SCUOLE”
Il Movimento 5 Stelle lancia un focus sulle opere incompiute toscane. La proposta M5S, una mozione in discussione nel prossimo Consiglio Regionale, chiede al Presidente Rossi di riferire sullo stato della situazione che vede la Toscana ottava regione peggiore sul tema. “Nel PRS si completino le piccole opere infrastrutturali diffuse sul territorio e col risparmio del blocco delle grandi opere si mettano in sicurezza gli edifici pubblici, scuole in primis” segnala in conferenza stampa Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio e primo firmatario della mozione.
“L’incapacità PD nel governo del territorio è quella posizione segnalata dal Sole24 Ore: Toscana 8a Regione italiana per opere incompiute. Sono 33 secondo l’anagrafe nazionale, che pesano nelle nostre casse pro quota parte dei circa 2 miliardi l’anno nazionali complessivamente sprecati a causa di tale malgoverno. Ma i numeri delle incompiute sono ben più alti di questi. Se richiamiamo la Regione al ruolo prescritto dall’art. 117 della Costituzione, cioè il governo del territorio, sono più di cento gli ecomostri, i progetti lasciati a metà a rovinare un paesaggio che è il nostro patrimonio principale”.
Tra gli esempi citati dal consigliere regionale M5S “la variante alla SR 429 nel tratto Empoli Castelfiorentino, dove mancano ancora il 20% dell’opera e 7,7 milioni di euro a dieci anni dal bando, o l’incredibile caso della Nuova Sede della Provincia di Siena: 68% dei lavori eseguiti, 11,2 milioni già spesi per un cantiere che ci chiediamo se mai finirà visto che mancano 3,4 milioni all’appello, l’ente non ha fondi e per qualche Ministro addirittura non esiste più”.
“Abbiamo casi emblematici come l’argine del Torrente Aulella, 1,2 milioni per non aver nemmeno iniziato i lavori, oppure l’incredibile svincolo Monteroni-Isola D’Arbia-Monsindoli della Cassia dove dopo 8 anni, 44 milioni di euro spesi, abbiamo solo il 16,52% dell’opera realizzato e lo splendino panorama delle colline è deturpato dai pilastri lasciati lì in abbandono. Per non parlare del celebre bypass del Galluzzo, dove giornalmente perdono ore del loro tempo migliaia di cittadini toscani: 60 milioni spesi nei 17 anni di realizzazione e il miraggio di un’inaugurazione sempre … prossima”.
“Nell’elenco delle incompiute è necessario ricordare anche la tratta ferroviaria Siena-Grosseto: nel 2016 ancora a binario unico, non elettrificata. Oltre ai disagi ovvi, la conseguenza più nefasta di questa incompiuta è che basta un evento atmosferico avverso, ad esempio una pioggia intensa, per bloccare la linea, come accaduto nel 2013 nella zona “La Befa”. Un problema risolto con 3 milioni di euro di investimento. Perché da anni si parla del raddoppio e della elettrificazione e si è preferito investire nella follia del sottoattraversamento TAV Firenze ben 774 milioni di euro? Incapacità di governo per chi ha amministrato quei territori e la Toscana in tutti questi anni”.
“Infine nell’elenco ecomostri un cenno va fatto al Marble Hotel di Carrara. Iniziato coi fondi di Italia ’90, ad oggi è il biglietto da visita squallido che la Toscana offre a chi esce dall’autostrada per entrare nella prima città dopo il confine ligure: Carrara. Una Regione che governa il suo territorio avrebbe già fatto un tavolo tra ANAS, Comune e proprietà . Rossi pensi più a questo e meno alle presentazioni del suo libro sul socialismo. Serve un atteggiamento proattivo in questi casi. I partiti di maggioranza, da 27 anni, si sono girati dall’altra parte parlando di interessi privati. Ma quando, come per la colonia Motta di Massa, abbiamo 35mila metri quadri fronte mare un amministratore pubblico può far finta di niente?”.
Giacomo Giannarelli
Mozione disponibile al seguente link:Â https://drive.google.com/file/d/0B8TDUlj_0moNNy1UZWJuWEsteXc/view
+++ DIRETTAÂ FACEBOOK +++
ANOMALIE IN ALLONTANAMENTO SARGENTINI. ROSSI VENGA IN CONSIGLIO A SPIEGARE I REALI MOTIVI, CITTADINI VITTIME SE ARPAT AL COLLASSO
Il Movimento 5 Stelle porta il caso Sargentini in Consiglio Regionale. Attesa nel prossimo Consiglio regionale la risposta del Presidente Rossi all’interrogazione M5S sulle incongruenze della procedure di allontanamento della Direttrice Generale di ARPAT, Maria Sargentini. Sullo sfondo l’allarme relativo allo stato dell’ente.
“Nella Regione Toscana a firma Rossi si manda via ad un anno dalla nomina la direttrice generale di ARPAT, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, che in un anno aveva riorganizzato questo ente cruciale per i cittadini toscani, falcidiato dai tagli di Giunta a risorse (-13%) e personale (-12%). Un allontanamento compiuto via email con motivi quantomeno curiosi: come si fa a sostenere che Sargentini sia da pre-pensionare quando i suoi termini scadono il 31 dicembre 2019 e lei non ha mai chiesto tali benefici? Senza considerare che è stata nominata un anno fa con incarico coincidente alla durata della legislatura (5 anni). Rossi venga in Consiglio a spiegare cos’è successo. O ha sbagliato lui nell’atto di nomina o ha sbagliato il suo fedelissimo Direttore Generale Barretta nell’elaborare questo licenziamento mascherato”.
“L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana ha un ruolo decisivo nelle partite SIR e SIN, aeroporto di Firenze, inceneritore di Case Passerini e da ultimo spandimenti di fanghi tossici. Non vorremmo mai che si tolga una voce tecnica, autorevole e indipendente, per favorire l’emersione di risultati che con la scienza hanno poco a che vedere e riguardano le piccole stanze dove i vertici del partito di maggioranza e pochi altri condividono scelte fondamentali per i cittadini”.
“Di certo Rossi ha scelto di depotenziare l’ente, carta canta. Ma è ancora in tempo ad invertire la rotta. Rossi impari a dire No, anche in questa partita. Poi eventualmente prenda provvedimenti con chi avrebbe esposto lui e l’intera Regione, all’ennesima scelta scellerata e imbarazzante”.
COOPERATIVE “SEI TESTIMONE DI UNA STORIA POCO CHIARA? SEGNALACELO”
Vogliamo risposte e chiarezza. Sei testimone di una storia poco chiara sui rapporti tra Cooperative e Pubblica Amministrazione?
RACCONTACELA, ne chiederemo conto qui in Consiglio regionale.
GORGONA PATRIMONIO DA VALORIZZARE: SERVE TAVOLO TECNICO E MESSA IN SICUREZZA TORRE VECCHIA NEL PRS
Il Movimento 5 Stelle chiede l’intervento regionale sulla valorizzazione dell’Isola di Gorgona: al centro la messa in sicurezza della celebre Torre Vecchia e il rilancio turistico.
“La Gorgona è un gioiello da riscoprire. A sette mesi dal Protocollo d’intesa sulla fruizione turistico naturalistica chiediamo l’avvio di un investimento regionale almeno sulla Torre Vecchia che dopo anni di incuria e mancata manutenzione, è seriamente a rischio crollo”.
“L’occasione è il Piano Regione di Sviluppo dedicato alla Costa, nella quota parte di valorizzazione delle risorse naturalistiche e monumentali che potrebbero rilanciare il turismo culturale dell’area. Gorgona è tra queste ma serve intervenire presto, magari anche ricorrendo alla progettazione europea”.
Enrico Cantone Consigliere Portavoce alla Regione Toscana
CAVE “SENTENZA CHIARA: COMUNE DI CARRARA NON HA FATTO NULLA. PD SI FACCIA DA PARTE”
Il Movimento 5 Stelle commenta la sentenza della Corte Costituzionale sull’art. 32 comma 2 della l.r. 32/2015. Se la Regione, secondo la Suprema Corte, è andata nel caso “oltre le sue competenze”, poiché la materia va ricondotta ai poteri legislativi dello Stato Centrale, i Giudici hanno evidenziato anche le inadempienze del Comune di Carrara sulla verifica della natura delle cave, quali “beni estimati”.
“Facciamo chiarezza per i cittadini: la sentenza emessa dalla Corte Costituzionale dice qualcosa e non dice altro. La Regione ha sicuramente sbagliato a dirimere quanto non in suo potere, dando ennesima prova della scarsa competenza di governo del PD regionale che spende tempo e soldi dei cittadini per fare leggi illegittime, sistematicamente impugnate dai loro amici di partito oggi a Palazzo Chigi”.
“Ma i Giudici ci dicono altro: non entrano nel merito della questione se le cave come beni estimati siano patrimonio o meno del Comune di Carrara, ma precisano che il Comune stesso ha evitato di chiarire la natura di questo patrimonio carrarese. Nero su bianco leggiamo di “plurisecolari inefficienze dell’amministrazione che hanno impedito le verifiche e gli accertamenti necessari a porre ordine alla materia”. A questo punto, nell’impossibilità per i carraresi di rifarsi su tutti i governanti da Maria Teresa D’Este in poi, servirebbe almeno il passo indietro della maggioranza da sempre al potere, PD in testa”.
“Giusta la richiesta di dimissioni del Sindaco avanzata dai nostri consiglieri comunali, i cittadini devono avere chiara l’incapacitĂ di un’intera classe politica, PD in testa. Basta leggere il commento alla sentenza della deputata – ex Sel, ex Led, oggi PD – Martina Nardi per capire il livello di distanza abissale tra le necessitĂ dei cittadini apuani e le loro idee. Stiamo presentando in queste ore un atto per denunciare come l’ultima trovata del governo Renzi, il voluntary disclosure, sia nei fatti un’enorme condono per chi ha fatto nero in cava in tutti questi anni. Se la legge regionale era tutta una manfrina per prendere tempo, certi dell’impugnazione governativa, i cittadini devono esigere che questa maggioranza si faccia da parte a Carrara come a Firenze”.
Giacomo Giannarelli







