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SANITA’ / RADIOLOGIE “ASL FA PAGARE CONTRIBUTO DIGITALIZZAZIONE, MA AL POSTO DEL CD CONSEGNA LA VECCHIA LASTRA”

“Il contributo di digitalizzazione è un balzello indigesto che probabilmente paghiamo per coprire il famoso buco dell’ASL di Massa. 10 euro a referto consegnato in CD per un massimo, da delibera 1001/2012, di 30 euro l’anno. Ma quando al posto del CD la ASL fornisce al cittadino il referto nel formato vecchia “lastra” analogica è illogico oltre che scorretto chiedergli questo contributo. Purtroppo alcuni cittadini ci segnalano che questo è accaduto nella ASL fiorentina. Chiediamo alla giunta di chiarire l’accaduto”

Andrea Quartini, consigliere regionale M5S in Commissione Sanità e firmatario dell’interrogazione.

 

BOCCIATA MOZIONE PER INDIPENDENZA ENERGETICA ARCIPELAGO TOSCANO 100% RINNOVABILI. M5S “PD INCAPACE DI FUTURO”

Il Movimento 5 Stelle chiede un piano regionale per l’autonomia energetica da fonti rinnovabili dell’Arcipelago Toscano.

“Il PD si conferma incapace di futuro in materia energetica, seguito dagli altri partiti in consiglio. Con questo atto chiedevamo di sposare un indirizzo importante, in linea col nostro programma di governo: l’autonomia energetica 100% da fonti rinnovabili per i cittadini del nostro arcipelago toscano. Lo hanno già fatto situazioni simili alla nostra Elba come l’isola El Hierro in Spagna o Pellworm in Germania, “clone” del Giglio; un modo anche per risolvere le croniche deficienze energetiche dell’arcipelago, dipendente da gasolio e biodiesel, e rispondere alle emergenze che periodicamente lo segnano a causa, non da ultimo lo sversamento di 4500 litri di idrocarburi a Gorgona. Purtroppo i cittadini dell’arcipelago toscano dovranno aspettare di vederci al governo per ritrovare un Piano energetico regionale dove nero su bianco si legga che la Regione Toscana vuole l’autonomia energetica da fonti rinnovabili per le sue isole”.

Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio e primo firmatario dell’atto.

Atto disponibile al seguente link https://goo.gl/IdBUPi

BILANCIO REGIONE “ULTIMO “FURTO” DI RENZI ALLA TOSCANA: 210 MILIONI DI TAGLI. SCURE SU POLITICHE SOCIALI, ISTRUZIONE E SICUREZZA”

pag 23 nota DEFR 2017 - Regione Toscana210 milioni di tagli al bilancio regionale sono l’ultimo “furto” del Governo Renzi ai cittadini toscani. Con la consueta arroganza e incapacità ha evitato di siglare l’intesa con le Regioni prima del voto finale sulla Legge di Bilancio nazionale. Una furberia che porta la Toscana a dover tagliare di netto politiche centrali: meno 63% sulla sicurezza, meno 55% a istruzione e diritto allo studio, meno 33% alle politiche sociali, meno 53% allo sviluppo economico. Davanti a tutto ciò si spiega solo col consueto spirito di corpo del Partito Democratico il silenzio colpevole di Rossi e dei consiglieri regionali PD toscani, che forse sperano di addolcire la pillola in un’intesa Stato Regioni che non arriverà prima del 31 gennaio e comunque, visti i rilievi della Commissione Europea sui nostri conti nazionali, non potrà spostare in meglio la situazione. Il poco che il bilancio nazionale ha messo per gli enti locali, evitando di definire come dividerlo, sarà infatti tra le prime coperture spendibili dal Governo per assecondare le richieste dalla Commissione.

Intanto chi paga questa incapacità di governo restano i cittadini: avranno meno servizi e addirittura la riduzione dei fondi per quelle politiche sociali mai come oggi cruciali per superare un’emergenza povertà che riguarda 155 mila famiglie toscane. Con questo taglio anche le coperture della nostra proposta di reddito di cittadinanza sono in larga parte saltate. In momenti come questi servono gesti che danno il metro di un modo di fare politica: noi abbiamo rinunciato alla metà del nostro stipendio, attendiamo dal resto dei gruppi politici, PD in testa, un’iniziativa simile, magari unita al rifiuto del vitalizio da parte di Rossi, Chiti, Martini e i restanti 157 aventi diritto. Con quei soldi potremmo togliere dalla povertà 398mila persone in tre anni.

Gabriele BianchiEnrico Cantone
Commissione Affari Istituzionali e Bilancio

FITOPATIE AGGRESSIVE, BOCCIATA MOZIONE M5S “STRAGE DI PALME, CASTAGNI, PINI DOMESTICI PROVOCA MILIONI DI DANNI. PER IL PD E’ TUTTO OK”

Il Partito Democratico ha bocciato la mozione del Movimento 5 Stelle sul contrasto delle fitopatie aggressive alla base della strage di palme, olive, castagni e pini che affligge anche la Toscana.

“Prendiamo atto che per il PD va tutto bene. Ennesima prova dello scollamento dalla realtà che colpisce il Partito Democratico. In molti Comuni toscani le palme sono decimate dal punteruolo rosso, la mosca olearia ha sancito per molti una riduzione del 30% della resa d’olio, ma per il PD la giunta sta gestendo bene l’ordinario. Per noi siamo ben oltre l’ordinario e serviva un potenziamento della ricerca sulle fitopatie aggressive ma il PD ha detto no. Un no ancor più grave, incomprensibile, quello alla parte della nostra proposta riguardante incentivi e sgravi fiscali per chi usa microorganismi del suolo per risanare il terreno, azione cruciale per potenziare resa e sistema immunitario delle piante”.

Irene Galletti, consigliera regionale M5S vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico e Rurale e prima firmataria della mozione.

LEGGE TURISMO PD ENNESIMO ATTO INCOSTITUZIONALE. PER DIVENTARE PRIMI IN ITALIA SERVIVANO SOSTEGNO A PMI E OTTICA DI SISTEMA

Siamo all’ennesimo atto incostituzionale promosso dalla giunta con un iter d’urgenza incomprensibile, visto il tema. La Toscana aveva bisogno di una buona legge di sistema, ma il PD ha sprecato l’ennesima occasione utile. Ci chiediamo se l’impugnazione governativa arriverà prima o dopo capodanno. Quando una Regione si mette a definire aspetti come cosa sia un imprenditore, viene da chiedersi se sia più l’ignoranza di diritto costituzionale o l’arroganza di voler mettere l’ennesima bandierina, inutile per i cittadini, nella bacheca delle cose fatte.

Mentre il mondo si muove nella direzione del criterio oggettivo di spazi e servizi, la Toscana PD è rimasta ancora ad occuparsi dei soggetti che gestiscono le strutture. Dimenticandosi tra l’altro l’unico centro di qualsiasi politica di sviluppo del settore: il sostegno alle piccole e medie imprese turistiche. Una scelta in controtendenza con le normative regionali di chi ad oggi ci sta davanti nella classifica delle presenze e dell’offerta. Dovevamo chiederci perché abbiamo quasi la metà del turismo straniero del Veneto o 3,5 milioni in meno dei flussi del Trentino. Queste erano la sfide conoscitive da mettere prima di ogni provvedimento normativo.

Prevediamo di dover tornare più e più volte su questa legge, per i suoi vizi di incostituzionalità e per l’evidente distanza tra le necessità del settore e quanto presentato. In quelle occasioni ribadiremo l’importanza della ricerca sul tema, la necessità di puntare sul turismo sostenibile, dimenticato da questo testo PD, e soprattutto il sostegno alle imprese turistiche per arrivare ad un miglioramento decisivo della qualità dell’accoglienza. Con noi al governo tutto questo sarebbe già realtà da un anno, con l’unico obiettivo di portare qui in Toscana quei 20 milioni di turisti stranieri che oggi scelgono il Veneto prima di noi.

PISA/MOTORIZZAZIONE “MONTAGNA PD PARTORISCE CONSUETO TOPOLINO. CREANO IL PROBLEMA E NON LO RIESCONO A RISOLVERE”

Come da tradizione la montagna PD partorisce il consueto topolino sul caso motorizzazione. Ancora una volta chi crea il problema si dimostra incapace a risolverlo. Ricordiamo a cittadini e lavoratori della motorizzazione che si deve al Ministero guidato dal PD Delrio, in epoca Renzi, la scelta di chiudere la sede pisana e Delrio è ancora Ministro nel nuovo governo Gentiloni.

Leggiamo dalla cronache che, dopo roboanti dichiarazioni mediatiche dei giorni scorsi, ieri sono andati in tre a Roma – Filippeschi, Sergio Di Maio e, non si sa bene perché, pure Pieroni – per ottenere che due dirigenti, cioè tecnici ministeriali, promettano entro i prossimi due mesi di comunicare nuove soluzioni per superare il rischio chiusura. Una risposta che sa di beffa considerato che la questione non è tecnica ma politica e quindi l’assenza di un interlocutore politico nell’incontro ministeriale rende il viaggio dei tre prossimo all’inutilità. Non serviva una trasferta a Roma pagata dai cittadini per ottenere questo, bastava una videochiamata. È così difficile per questi esponenti PD chiamare Delrio o un suo sottosegretario, quando lo rinominerà, per trovare una soluzione politica al problema?

Nell’attesa aspettiamo dalla giunta risposta alla nostra interrogazione, giunta assente ieri dall’incontro al punto da indurre a pensare che non condividesse metodo e merito della questione. Speriamo di leggere lì, nero su bianco, un impegno concreto a fermare l’assurda chiusura della motorizzazione di Pisa. I cittadini del territorio chiedono questo alla politica. Meno parole e più fatti.

Irene Galletti

A11/ESPROPRI “PROROGA DI FATTO PRIMO RISULTATO: AUTOSTRADE PER L’ITALIA HA ESAMINATO 160 OSSERVAZIONI DI PRIVATI, 100 IN PIU’ DI QUELLE CHIUSE COL BLITZ DI AGOSTO

Arrivata oggi la risposta dell’assessore regionale all’interrogazione del Movimento 5 Stelle sul caso espropri per la terza corsia A11 Firenze-Pistoia. Il 16 settembre erano scaduti i termini per le obiezioni dei proprietari e molti di questi, insieme alle amministrazioni coinvolte, non avevano ricevuto sufficiente informazione prima della scadenza.

“Autostrade per l’Italia aveva tentato con successo il blitz estivo sulla pelle di persone cui si toglie con l’esproprio magari la casa di residenza o il capannone aziendale. Ancora una volta la pressione dal basso dei cittadini, raccolta dal M5S ha portato ad un risultato concreto, non scontato: serviva una proroga e, di fatto, c’è stata. Alla scadenza del 16 settembre erano solo 60 le osservazioni pervenute sugli espropri, mentre scopriamo dalla risposta dell’assessore che ad oggi il concessionario ne ha esaminate altre cento

La Regione Toscana ha ottenuto così più rispetto per questi cittadini e per gli amministratori che, per loro stessa ammissione, sono stati spiazzati dalla accelerazione estiva di Autostrade per l’Italia. Un primo tassello di una più ampia battaglia che come M5S porteremo fino in fondo: la terza corsia dell’A11 è un’opera inutile e dannosa, come rilevò a suo tempo il Prof. Ponti del Politecnico di Milano. Che senso ha continuare ad ampliare le possibilità del trasporto privato su gomma quando le automobili sono le principali responsabili di quell’inquinamento atmosferico che ogni anno provoca in Europa 467mila morti premature? Il nostro programma sulla mobilità prevede di investire nel trasporto pubblico, meglio se ferroviario e integrato con il servizi locale. Nessun pendolare prenderebbe l’auto per venire a Firenze se i mezzi pubblici funzionassero a dovere”

Giacomo Giannarelli

Testo della Risposta all’interrogazione M5S

CREAF DOMANI RISPOSTA ASSESSORE SUL CASO. UN ANNO FA DISSE: A UN PASSO DA AVVIO ATTIVITA’. ORA CI SPIEGHI CHI SI E’ INTASCATO 11 MILIONI DEI CONTRIBUENTI”

Arriverà domani la risposta dell’Assessore regionale Ciuoffo sul caso CReAF sollevato dal Movimento 5 Stelle.

“Un caso penoso di malgoverno PD che si sta chiudendo col consueto epilogo: scaricabarile sulle responsabilità e il consueto sperpero di denaro pubblico.

Un anno fa Ciuoffo ci rispose che il CReAF era ad un passo dall’avvio dell’attività. Non chiediamo all’assessore toscano alle attività produttive capacità divinatorie, ma qui siamo all’epic fail. Davvero non aveva capito che 22 milioni di euro pubblici, di cui la metà regionali, erano evaporati per ottenere un edificio vuoto?

Sarà la magistratura a dirci dove sono spariti questi soldi pubblici, ma per i cittadini resta cruciale capire il movente: perché la giunta ha continuato per anni a finanziare un progetto fallimentare? Dove sono i business plan, le rendicontazioni e fidejussioni chieste a tutte le piccole e medie imprese per ogni minimo contributo regionale? La giunta PD ci deve spiegare a cosa si doveva questo abbaglio, questo credito, saldato coi soldi dei cittadini, a quanto si è rivelato nei fatti un buco nell’acqua.

Enrico Cantone
consigliere regionale capogruppo M5S
primo firmatario dell’interrogazione

PROPAGANDA PD IN CONTO AI TOSCANI? CITTADINI SI RIBELLINO ALL’ULTIMA PRESA IN GIRO DI ROSSI & CO

Oggi Enrico Rossi e Stefania Saccardi presenteranno il libro “La buona sanità. La salute, il sociale e lo sport in Toscana raccontati da giornali e cittadini”. La pubblicazione contiene 400 pagine di articoli inerenti il servizio sanitario regionale, estratti da quotidiani toscani e nazionali, e alcune lettere dei cittadini. Abbiamo portato il caso in Consiglio Regionale con un’interrogazione a firma Andrea Quartini.

“In un paese normale quando una giunta regionale vuole divulgare i risultati del proprio servizio sanitario produce una Relazione tecnica. In Toscana, dove la sanità è d’eccellenza per narrazione di partito, niente Relazioni ma propaganda pura, messa magari in conto ai cittadini. Ci faccia sapere la Giunta quanto è costata questa pubblicazione e se i toscani hanno contribuito con le loro tasse all’ultima trovata promozionale di un Partito in crisi di nervi. Vorremmo anche sapere sulla base di quale criterio sia stato scelto Staino (attuale direttore de L’Unità) per realizzare la copertina di una pubblicazione istituzionale. È stata fatta una selezione o, da manuale PD, è bastata la telefonata all’amico?

Nel mondo reale la sanità toscana sopravvive grazie allo sforzo straordinario degli operatori, in un contesto organizzativo e dirigenziale spesso imbarazzante. Chissà se pensano di essere davanti alla “buona sanità” quei cittadini lucchesi che ci mettono 204 giorni per ottenere una risonanza all’addome senza contrasto o 118 lune per una colonscopia. Per non parlare di quelli che magari si sentono dire direttamente dal CUP che le liste sono chiuse, in totale violazione della normativa come da noi più volte denunciato”.

Andrea Quartini

CENTRI COMMERCIALI NATURALI RISORSA CRUCIALE, REGIONE AUMENTI I FONDI PER LE IMPRESE COINVOLTE

“I Centri Commerciali Naturali sono una realtà da supportare con più risorse regionali per le imprese coinvolte. Rappresentano la risposta alternativa e concreta alla grande distribuzione, valorizzando gli spazi urbani di socializzazione che altrimenti resterebbero abbandonati. Dove le imprese commerciali si sono unite nei CCN abbiamo Centri Storici restituiti alla vita sociale, spesso tramite la riscoperta dei prodotti tipici a filiera corta. Chiediamo alla Giunta di riservare uno sforzo concreto nel bilancio previsionale 2017 e auspichiamo la massima adesione di tutti i gruppi in Consiglio a questo indirizzo”