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Libero uno degli sfregiatori di Lucia Annibali, Movimento 5 Stelle annuncia mozione in Consiglio Regionale

La Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, esprime solidarietà a Lucia Annibali e chiede al governo di effettuare verifiche sulla scarcerazione anticipata di Rubin Talaban, responsabile dell’aggressione che ha sfigurato la sua vita nel 2013. La notizia, riportata di recente dal giornale “Il Messaggero”, è stata una sorpresa per tutti.

“Rubin Talaban, incaricato da Luca Varani, l’ex fidanzato di Lucia Annibali, ha commesso un attacco brutale utilizzando l’acido, causando gravi lesioni che hanno richiesto numerosi interventi chirurgici. La sua liberazione anticipata di due anni, in base a una norma sui reati commessi da stranieri, solleva numerosi interrogativi su cui vogliamo approfondire” chiarisce Galletti.

“Chiediamo al Governo, e lo faremo attraverso un atto di impegno per la Regione Toscana” precisa la Cinquestelle “di condurre un’indagine accurata sulla decisione di scarcerare anticipatamente Rubin Talaban. È essenziale valutare attentamente se questa liberazione sia stata in linea con le disposizioni di tale legge e con i principi di giustizia e sicurezza pubblica.”

“Il Movimento 5 Stelle si schiera al fianco di Lucia Annibali, offrendo sostegno e solidarietà. Crediamo fermamente che crimini così odiosi richiedano una valutazione più rigorosa delle circostanze e delle conseguenze per la vittima. Seguiremo attentamente gli sviluppi di questa vicenda con l’obiettivo di garantire giustizia e sicurezza per tutte le vittime di atti criminali legati alla violenza di genere.” conclude Galletti.

Strage di Viareggio, M5S annuncia: ”Interrogazione alla Camera per conoscere le motivazioni che hanno ritardato l’invio degli atti in Cassazione”

“Esprimiamo pieno sostegno e solidarietà incondizionata ai familiari che hanno deciso di manifestare davanti al tribunale di Firenze per chiedere spiegazioni sul ritardo con cui gli atti del processo di Appello Bis sono stati inviati alla Corte di Cassazione.” Questa dichiarazione è stata rilasciata da Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, insieme a Riccardo Ricciardi e Andrea Quartini, deputati toscani, che annunciano: “Presenteremo un’interrogazione alla Camera per fare luce su questa vicenda”.

“In occasione del 14º anniversario della strage ferroviaria di Viareggio” ricordano Galletti, Ricciardi e Quartini “non tutti i parenti delle vittime saranno presenti alla solenne messa presso la chiesina del cimitero della Misericordia. Una rappresentanza si recherà di fronte al tribunale di Firenze per chiedere spiegazioni riguardo al ritardo con cui gli atti del processo di Appello Bis sono stati inviati in Cassazione, solo nel mese di maggio, cinque mesi dopo la scadenza per la presentazione dei ricorsi, avvenuta a metà dicembre dello scorso anno. Questa trasmissione è stata possibile solo grazie alla forte pressione esercitata dai familiari, che sottolineano come l’ex Amministratore Delegato delle Ferrovie, nel caso in cui la sua condanna venga confermata durante il processo che inizierà il 29 novembre, a causa del ritardo potrebbe non dover scontare neanche un giorno di carcere, poiché avrà ormai compiuto 70 anni.”

“Restiamo in attesa di apprendere le ragioni che hanno portato a questa incredibile vicenda” chiariscono i Cinquestelle. “Tuttavia, non possiamo fare a meno di ammirare la straordinaria determinazione con cui i familiari si rifiutano di accettare una giustizia sfuggente. Rappresentano un autentico esempio di dignità e perseveranza, che richiede il massimo sostegno delle istituzioni e della classe politica.”

“Sono passati 14 anni dal 29 giugno 2009, giorno in cui un treno merci contenente Gpl deragliò innescando un’esplosione in cui persero la vita trentadue persone e più di cento rimasero ferite. Il più grande disastro ferroviario italiano attende ancora verità e giustizia. Come Movimento 5 Stelle desideriamo manifestare il nostro pieno sostegno e la nostra vicinanza senza riserve ai familiari delle vittime e a tutta la comunità di Viareggio.“ Concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle toscano.

Multiutility, Galletti (M5S):”Spartizione di poltrone dimostra che anche il centrodestra guarda con favore al gigante dei servizi locali quotato in borsa”

“Apprendiamo dalle colonne del Corriere Fiorentino che è stata trovata un’intesa per la ripartizione delle cariche in seno ad Estra, il colosso Toscano dell’Energia: Nicola Ciolini sarà amministratore delegato e Francesco Macrì, leader aretino di Fratelli d’Italia, avrà un incarico nel Cda di Leonardo Spa, ne sarà Presidente. Segnale evidente che anche il centrodestra guarda con favore al progetto Multiutility, all’interno del quale potranno collocarsi in futuro proprio Estra ed anche la società aretina che gestisce i servizi idrici.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

“Un disgelo, riporta il quotidiano, avviato qualche mese fa grazie all’interlocuzione dei sindaci di Prato e Firenze, Biffoni e Nardella, artefici e promotori proprio del progetto Multiutility. Risulta del tutto evidente che per portare a termine la quotazione in borsa dei servizi pubblici locali, l’asse politico che il Pd degli amministratori locali ha scelto è con la destra. E si tratta di un blocco di potere e di interessi che assume una rilevanza comparabile a quella della sanità.”

Per Galletti “L’aspetto più preoccupante è quello legato all’incastro delle partecipazioni, che inevitabilmente porteranno in tempi brevi verso l’accorpamento in una sola Multiutility dei servizi pubblici locali. Un soggetto sufficientemente grande da far gola ai fondi finanziari e destinato ad una rapida quotazione in borsa. Tutto ciò ne decreterà la cancellazione di ogni dimensione pubblica esponendo un bene prezioso, come l’acqua, a logiche speculative.”

“La partita delle nomine è solo funzionale all’attuazione del disegno, con una totale subalternità a personaggi che godranno di totale autonomia all’interno della logica spartitoria delle forze politiche di maggioranza, con il supporto del centrodestra.” Secondo la Cinquestelle si tratta di “Una serie di incastri che in estrema sintesi hanno un duplice obiettivo: la finanziarizzazione della Multiutility con borsa e fondi di investimento e l’avvicinamento tra centrosinistra e centrodestra verso un modello privatistico condiviso, che ponga per sempre la parola fine alla ripubblicizzazione dei servizi pubblici locali.”

“Come Movimento 5 Stelle” promette la consigliera regionale “faremo di tutto per opporci ad una visione tanto scellerata e incurante della volontà dei cittadini, in un momento in cui si assiste ad un peggioramento delle condizioni di vita della popolazione e alla crescita delle diseguaglianze. Fattori che dovrebbero imporre maggiore cautela nella scelta della gestione dei servizi pubblici oggi come non mai essenziali per garantire una maggiore giustizia sociale. In Toscana, ignorando tutto ciò, si sta procedendo spediti verso la finanziarizzazione dei servizi pubblici locali al fine di garantire sempre maggiori dividendi ai privati a discapito della qualità e dell’economicità degli stessi.”

“È proprio il caso di dire che la multiutility conviene a tutti fuorché ai cittadini.”

Così Irene galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Movimento 5 Stelle toscano aderisce alla manifestazione nazionale del 24 giugno a Roma su salute e sicurezza

“Il Movimento 5 Stelle sostiene da sempre che il diritto alla salute debba essere difeso, tutelato e sostenuto in ogni modo possibile. Pertanto, aderiamo alla manifestazione nazionale del 24 giugno a Roma, in difesa del diritto alla salute delle persone nei luoghi di lavoro e per la salvaguardia e il potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale pubblico e universale, organizzata dalla CGIL.”Ad affermarlo sono Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, Riccardo Ricciardi Vicepresidente del Movimento 5 Stelle e Andrea Quartini, deputato e medico.

Secondo i Cinquestelle “Per garantire la tutela del diritto alla salute e un sistema socio-sanitario nazionale pubblico, solidale e universale, è essenziale dedicare le necessarie risorse economiche e organizzative. Siamo convinti che sia necessario innanzitutto implementare il personale: servono nuovi operatori e professionisti che possano realmente garantire il diritto alla cura di tutte e tutti, con salari adeguati. Questo è fondamentale per contrastare il continuo indebolimento del sistema sanitario pubblico e ridurre le disuguaglianze nell’assistenza fornita, a partire da quella a livello territoriale e delle liste d’attesa. Attualmente, queste rappresentano un limite enorme e causano disagi sempre più evidenti per i cittadini, che spesso sono costretti a rivolgersi al settore privato e a spendere ingenti somme di denaro.

“È altrettanto essenziale – sottolineano Galletti, Ricciardi e Quartini – valorizzare il lavoro di cura e prevenzione. A tal fine, è necessario adottare un piano straordinario pluriennale di assunzioni che vada oltre la semplice stabilizzazione del personale e il ricambio generazionale, superando la precarietà nel settore della cura e per coloro che si occupano di essa. Questo piano deve garantire una società sempre più in salute e offrire maggiore dignità alle persone non autosufficienti. Senza dimenticare il tema della sicurezza sul lavoro, rilanciando il ruolo dei servizi della prevenzione, in particolar modo quelli ispettivi e di vigilanza.”
“Avere una sanità pubblica – concludono – significa garantire giustizia sociale, significa abbattere le diseguaglianze e fermare la privatizzazione dei servizi sanitari.”

«L’Amiata ha già dato».  Dal Comitato Salvaguardia Ambiente del Monte Amiata una voce sola.

Immaginare un futuro diverso per il Monte Amiata

C’è CHI si immagina l’Amiata come un grande parco che interessa l’area Senese e Grossetana. Un luogo da mettere sotto tutela per lo straordinario patrimonio verde, vulcanico e acquifero collettivo, che regali un ambiente incredibilmente bello da vivere e visitare.

E CHI, al contrario, la intende come una grande miniera le cui tutele ambientali possano cedere il passo ad uno sfruttamento selvaggio, al di sopra di qualsiasi livello di sostenibilità.

Abbiamo incontrato il Comitato Salvaguardia del Monte Amiata altre volte, stavolta lo facciamo per portare avanti una nuova sfida: la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione di quel paesaggio, patrimonio di tutti.

Partiamo da un concetto molto chiaro e sentito sul territorio: il Monte Amiata ha già dato. Questo, in sintesi, il pensiero forte che dobbiamo tenere a mente. Il livello di sfruttamento, o più correttamente “di stress”, cui è sottoposto ancora oggi tutto il territorio amiatino è già oltre i limiti di guardia.

Limiti scientificamente ponderabili e stabiliti con il PAER 2015, poi soppressi per chiara volontà da parte della Regione Toscana con delibera del Consiglio n. 39/2021.

In questo percorso scellerato, intrapreso e portato avanti dalla giunta Giani, qualsiasi evidenza porterebbe chiunque abbia a cuore la sopravvivenza dell’ecosistema amiatino a riconsiderare la strada intrapresa.

Ma di cosa stiamo parlando?

In termini valoriali, stando alle valutazioni scientifiche, sul Monte Amiata le previsioni del Piano Energetico 2015 fissavano a 100 MW la potenza da installare, che rappresentava il punto di equilibrio tra lo sfruttamento geotermico e la vocazione ambientale e socioeconomica del territorio.

Un valore già ampiamente superato e sul quale nessuna riflessione è stata intrapresa dalla Giunta regionale che, anzi, ha l’intenzione di RADDOPPIARE questa produzione a partire dalle 5 centrali previste e di nuovi impianti di produzione di energia cosiddetta “rinnovabile”, che aspetta soltanto l’ok da parte dell’Europa per lo sblocco dei fondi propedeutici alla realizzazione.

Ma la geotermia non è una fonte rinnovabile, non lo è, di fatto, in maniera del tutto chiara sulla media ed alta entalpia. Soprattutto non in tutti i luoghi.

Altra questione: il patrimonio acquifero amiatino.

l’Acquedotto del Fiora dà da bere a quasi 700.000 cittadini!

A questo si unisce la preoccupazione per le concessioni di taglio boschivo che stanno determinando uno sfruttamento a livelli molto preoccupanti in termini di impatto del grande patrimonio esistente.

E se è vero che sull’Amiata abbiamo tesori come la faggeta più grande d’Europa, questi andrebbero considerati come un baluardo da salvaguardare, non come un mero deposito di cippato non ancora sfruttato su cui fare guadagni.

L’informazione quotidiana ci bombarda di immagini sugli effetti della siccità e, di contro, sulle cosiddette “bombe d’acqua“, l’uno e l’altra espressioni di un ecosistema già mutato da un clima malato in cui l’Uomo ha chiare responsabilità.

Se da questo punto di vista nel nostro territorio siamo però ancora fortunati, non è detto che potremmo esserlo ancora a lungo soprattutto se è permesso a chi decide per noi di segare il ramo sul quale siamo seduti.

Ingenti quantità di denaro pubblico sono state investite anche per i ripascimenti dei versanti montuosi con la neve programmata, al fine di sopperire alla scarsità di quella naturale, da sempre altra importante risorsa per l’Amiata, per poi scoprire che i laghi propedeutici agli interventi non sono mai stati ultimati.

La strada che la Regione vuol intraprendere è allora quanto più lontano si possa pensare di programmare in termini di eco-sostenibilità ambientale, tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio amiatino e se questo non è ancora chiaro, difficile tornare indietro tra poco, quando sarà ormai già troppo tardi.

Troppo tardi per la nostra acqua potabile, troppo tardi per le tanti sorgenti scomparse. Troppo tardi per i boschi. Troppo tardi per le grandi future opportunità turistiche. Troppo tardi per i nostri giovani, costretti ad emigrare.

Quando parliamo di sostenibilità in un ambiente così complesso come quello del Monte Amiata dovremmo sempre considerare che l’approccio giusto è quello multidisciplinare. Da decenni si parla di rilancio dell’economia amiatina, che avrebbe per sua natura molteplici vocazioni turistiche ed economiche. Il brusco ritorno alla realtà ce lo offrono come sempre coloro che gestiscono tali opportunità, che sappiamo benissimo essere fedeli ad uno schema antico quanto funesto: ci sono risorse, sfruttiamole!

Ora o mai più: cari cittadini amiatini, e non solo, è giunto il momento di pretendere di più, di essere più coinvolti in queste decisioni! La nostra voce è fondamentale.

Quando ci dicono che “non possiamo farci nulla” dobbiamo credere che non sia vero, dobbiamo sapere che non è così! Sembra difficile, ma basta decidere diversamente. E per farlo c’è bisogno di partecipazione, di informazione. Come di aria pulita, quella che pretendiamo sull’Amiata.

Il comitato, che riunisce le varie anime sensibili al tema, ed altre realtà associative, ha bisogno del tuo aiuto per divulgare, organizzare, crescere. Potete contattarli alla mail: cinzia.mammolotti@gmail.com

I coordinatori di Siena e Grosseto:
Bonella Martinozzi
Lorenzo Olivotto

Azienda Usl Toscana sud est: quale sanità per il nostro territorio?

Quale sanità in Toscana sud est?

Sabato 17 giugno presso il Centro Sociale Auser – Via Curiel 9 – Zona Poggio di Massa Marittima (GR), dalle ore 9:30 in poi, si terrà un incontro sul tema sanità coordinato dai Rappresentanti del Tavolo della Salute. Un coordinamento che vede tra le sue fila dei cittadini che non si sono arresi all’unica narrazione offerta dalla regione in tema di accesso alle cure e su come possa e debba funzionare la sanità in Toscana.

L’incontro è aperto alla partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, della società civile, alle associazioni di volontariato ed alle forze politiche.

Ci teniamo a sottolineare il nostro sostegno forte e convinto a tutti coloro che intendano portare avanti un modello di sanità che veda finalmente il cittadino al centro del sistema sanitario, promuovendo un accesso alle cure pensato come un percorso definito e con tempistiche certe, oltre che sostenibili dai pazienti.

La nostra area vasta Toscana Sud Est è emblematica di un problema organizzativo generale che non tiene conto della funzionalità della sanità territoriale. Lo testimoniano i tanti soldi che vengono sperperati in progetti per creare scatole vuote e non nuove opportunità diagnostiche ed innovative.

Gli ospedali periferici ridotti a piazzole di atterraggio e decollo di Pegaso o se va bene a parcheggio per ambulanze sempre in viaggio a coprire le tante lacune strutturali e di personale che, in estrema analisi, rischiano di costare molto di più che non in una situazione di sanità organizzata e vicina al cittadino.

Crediamo certamente che vi possa essere un modello differente, daremo il nostro contributo fattivo in tutte le sedi.

L’invito rivolto a tutti è: partecipare!

Convegno: M5S e Coordinamento 2050 riuniscono esperti, personalità della politica e dei sindacati a San Rossore per dibattere su occupazione e reddito

“Lavoro, occupazione, disuguaglianze: dalla rendita al reddito” è il convegno che si terrà sabato 1° luglio dalle ore 10 presso la Sala Gronchi del Parco di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli a Pisa. L’evento vedrà la partecipazione di illustri esperti e importanti personalità delle istituzioni, dei sindacati e della politica.

Secondo alcuni dati pubblicati da Eurostat, nel 2022, 14,3 milioni di persone in Italia (il 24,4% della popolazione) erano a rischio di povertà o di esclusione sociale. Questo anche a causa dell’evoluzione del mondo del lavoro, che ha portato con sé profonde disuguaglianze economiche, passando dalla rendita al reddito da lavoro. Mentre la società si evolve, la distribuzione del reddito è diventata sempre più sbilanciata, mettendo in evidenza la necessità di riportare la centralità sulla persona del lavoratore e del suo diritto costituzionale a un salario equo che garantisca la dignità per se stesso e la famiglia. In quest’ottica, siamo determinati a esplorare il concetto del reddito di base universale e l’importanza di politiche inclusive come strumenti chiave per affrontare queste disuguaglianze crescenti.

Durante l’evento, avremo il piacere di ospitare esperti del settore, accademici e politici che condivideranno le loro prospettive, idee e soluzioni concrete per creare un futuro più equo e inclusivo per tutti. Sarà anche un’opportunità per connettersi con professionisti appassionati, scambiare opinioni e contribuire attivamente alla discussione.

Interverranno per i saluti istituzionali:

  • Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana;
  • Lorenzo Bani, Presidente del parco di San Rossore, Migliarino, Massaciuccoli;

I relatori:

  • Nunzia Catalfo, già Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali;
  • Stefano Fassina, Coordinamento 2050, economista, già deputato;
  • Alessandra Nardini, Assessora regionalecon delega alle politiche del lavoro;
  • Fausto Durante, Segretario generale CGIL Sardegna;
  • Maurizio Brotini, CGIL Toscana;
  • Irene Galletti, Presidente M5S Toscana e membro Comm. Lavoro;
  • Andrea Quartini, Deputato M5S e membro Comm. Speciale Lavoro.

 

M5S Massa Carrara. Consegnati i computer agli Istituti scolastici della provincia

Massa Carrara, 10 Giugno 2023. “All’Istituto Superiore Pacinotti-Belmesseri di Bagnone e all’I.C. Giulio Tifoni di Pontremoli, il 16 e il 23 Maggio sono stati consegnati i computer necessari per gli studenti e le studentesse, richiesti dagli istituti stessi e acquistati grazie alla donazione di 1 milione di euro delle indennità dei parlamentari del M5S, ovvero risorse a cui hanno rinunciato personalmente per metterle a disposizione dei bisogni della collettività. Sono stati 1700 i computer acquistati dal M5S su diretta richiesta delle 198 scuole sul territorio nazionale che hanno risposto alla messa a disposizione delle nostre risorse” spiega la Coordinatrice provinciale del M5SLuana Mencarelli.

Dopo il successo dell’iniziativa, sempre del M5S, – Facciamo Ecoscuola – con cui erano stati messi a disposizione 3 mln di euro dai nostri parlamentari e consiglieri regionali per la promozione di idee-progetti in tema di sostenibilità e educazione ambientale, ad inizio anno e stato il momento di questo nuovo progetto – Facciamo Scuola Digitale – rivolto alle scuole pubbliche primarie e secondarie di primo e secondo grado con il solo obbligo di presentazione di progetto indicante finalità e obiettivi” continua Luana Mencarelli.

Sicuramente questi pc non risolveranno i problemi delle scuole italiane. Ne siamo consapevoli. È certo però che molti alunni avranno più strumenti a disposizione…” queste le parole del Presidente Giuseppe Conte, “ma è certamente un gesto concreto e un segnale politico: l’istruzione non può subire tagli, ma deve essere di elevata qualità e accessibile a tutti e tutte”.

Il M5S resta sempre disponibile all’ascolto dei cittadini e attento ai loro bisogni. Per rimanere in contatto vi chiedo di seguire il nostro canale Telegram m5s_massa_carrara oppure scrivermi all’indirizzo mail m5s.massacarrara.prov@gmail.com

Nuovo ospedale Livorno, Galletti e Sorgente (M5S):”Interrogazione in Regione per chiarire le criticità del progetto”

Irene Galletti durante il sopralluogo al Parco Pertini (ex Parterre).

Il Movimento 5 Stelle presenta un’interrogazione regionale riguardante il progetto del nuovo ospedale di Livorno, che invaderà parte del Parco urbano Pertini (ex Parterre). Sulla questione intervengono Irene Galletti, consigliera regionale M5S e Coordinatrice per la Toscana, e Stella Sorgente, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale.

Per Irene Galletti “La proposta di costruire il nuovo ospedale in un’area diversa rispetto a quella attuale, precisamente nella zona di proprietà comunale che comprende l’ex Pirelli e parte del Parco urbano Pertini (ex Parterre), presenta diverse problematiche. L’analisi dei costi e dei benefici sembra non aver esaminato esaustivamente, almeno sulla base delle informazioni attualmente disponibili, tutti i fattori a favore o contro le due opzioni possibili, e non sono stati identificati programmi per valorizzare il vecchio ospedale. Anche la gestione degli spazi dismessi sembra non essere stata sufficientemente studiata. Nel processo partecipativo del 2021” ricorda la consigliera regionale “già si manifestavano preoccupazioni riguardo al concetto della nuova struttura come un unico blocco edificio, così come sulla definizione dettagliata degli spazi e delle funzioni che sarebbe stata stabilita nelle fasi successive del processo di progettazione. Inoltre, con il nuovo ospedale si passa da un modello di cura basato sulla specializzazione a uno basato sulla tempo-dipendenza (PDTA), un sistema che sta dimostrando la propria inadeguatezza. Un ulteriore punto critico riguarda il numero di posti letto, insufficiente per le necessità del territorio, oltre alle dimensioni dell’edificio stesso definito non a caso “l’ospedalino”. È quindi necessario ancora dimostrare in che modo il nuovo progetto, proposto da Asl e sostenuto dall’amministrazione comunale, sarebbe più efficiente, e perché alcune strutture dell’attuale ospedale debbano essere necessariamente eliminate.”

“Con il nuovo progetto”, evidenzia la consigliera regionale, “si interviene su un sistema ospedaliero senza avere certezze di un miglioramento funzionale. Inoltre, si mette in discussione l’equilibrio di un’intera zona, ovvero quella del Parco Pertini, delle aree dell’ex Pirelli e dell’ospedale vecchio, che verrebbe smantellato con costi elevati. Lo stesso destino attende una scuola media nelle vicinanze dell’area interessata dai lavori, che dovrà essere ricostruita o spostata altrove, con costi sociali ed economici ancora da chiarire.”

“Detto questo, riteniamo opportuno chiedere delucidazioni alla Giunta toscana tramite un’interrogazione regionale. Questo arricchirà il dibattito pubblico in corso con ulteriori elementi e consentirà ai cittadini di valutare la proposta in modo più informato.” Conclude Galletti.

Sulla vicenda interviene anche Stella Sorgente, capogruppo M5S in Consiglio comunale a Livorno: “Ringrazio la nostra consigliera regionale Irene Galletti per essere venuta a fare un sopralluogo nell’area del Parco Pertini, dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale, e per aver preso in carico una questione che, per noi, risulta poco appropriata dal punto di vista urbanistico e discutibile anche in termini di procedure amministrative. Speriamo che Salvetti e Giani rivedano il progetto, che a nostro avviso non è adeguato alla città.” 

“Riteniamo inoltre fondamentale che Regione e Comune si concentrino maggiormente sui servizi e sull’efficienza del nostro ospedale, sulla carenza di organici denunciata anche recentemente dal sindacato Fials, quindi non solo del contenitore ma anche del contenuto.” Chiarendo meglio le sue parole Sorgente spiega come recentemente sia emersa pure la notizia relativa alla possibilità che Livorno perda il reparto di nefrologia “un’eventualità inaccettabile, che rende la situazione sanitaria della città ancora più preoccupante. In conseguenza di questo” prosegue la consigliera cinquestelle “il gruppo consiliare del Partito Democratico a Livorno ha recentemente perso un consigliere, il Dott. Tornar, il quale, lamentando carenze nell’azione politica del sindaco e della Giunta in materia di sanità, ha deciso di unirsi al gruppo misto. Questo è un chiaro segnale che la situazione del servizio sanitario a Livorno non è affatto rosea, anzi, è giunto il momento che il sindaco smetta di fare propaganda e passi ad azioni concrete per proteggere il nostro territorio.” Conclude Sorgente.

 

Terme di Montecatini: Approvazione concordato primo passo ma non ci saranno risultati senza lavoro delle istituzioni

L’approvazione del concordato di Terme di Montecatini, a maggioranza dei creditori, è un primo importante passo per la città per provare a salvare parte dell’immenso patrimonio che è stato messo in pericolo dalla Società Terme e da chi l’ha gestita nella sua storia.
Sorprende però l’ottimismo del Sindaco e della Regione.
Il concordato che verrà attuato, altro non è che una totale liquidazione di tutti i beni. Uno smembramento della Società e delle sue professionalità. Il Piano appena approvato è un piano aleatorio, impossibile da attuare nelle sue proiezioni più ottimistiche e che avrà bisogno, realisticamente, di più anni di quelli concordati e maggiori ribassi rispetto ai valori inseriti inizialmente a bilancio. Il risultato sarà una Società trasformata in una scatola vuota e liquidabile senza penare. Con Baroncini, non si è cercato e non si è riusciti a salvare la Società e la sua strategicità. Per la buona riuscita del Piano di concordato, in modo che risulti anche utile alla città, serve un piano collettivo di indirizzo cittadino. Servirebbe fare sistema tra Regione, Comune e privati in modo da creare quella cornice utile e necessaria ad attrarre investimenti importanti.
Tutto questo, nonostante il lavoro dei gruppi di opposizione ed i voti espressi  in Consiglio Comunale, non è mai stato messo in essere dall’Amministrazione Baroncini per precisa volontà politica. Oggi desta preoccupazione anche l’affidamento a Croce Rossa del ramo Redi. Una gestione che al momento non ha chiarito il proprio indirizzo verso i professionisti, che con Terme avevano un accordo di lavoro e che sembrerebbe intenzionata a non rinnovare o a farlo ad un ribasso inaccettabile.
Come Movimento 5 Stelle, speriamo ancora che si possa fare chiarezza sulle responsabilità di questo fallimento, nel frattempo ci adopereremo, come sempre fatto, a tutela dei beni e delle famiglie di Terme di Montecatini, un patrimonio di cui la città deve farsi carico di responsabilità nella speranza che il prossimo Sindaco abbia maggiore visione strategica ed una maggiore attitudine al lavoro.