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Consiglio Regionale Toscana, Galletti e Noferi (M5S):“Il PD toscano non riesce a liberarsi dall’abbraccio con Italia Viva”

“La rielezione di Stefano Scaramelli alla Vicepresidenza del Consiglio Regionale avvenuta ieri per la terza volta consecutiva, con 20 voti, conferma ancora una volta il legame saldo che il Partito Democratico in Toscana ha con Italia Viva.” Ad affermarlo sono Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“L’influenza della nuova segreteria Schlein, nonostante alcuni temi progressisti condivisi a livello nazionale tra PD e M5S, come per esempio il salario minimo fissato a 9 Euro, non riesce ad arrivare nelle sale del Palazzo del Pegaso dove, nonostante il partito di Italia Viva conti adesso soltanto un consigliere – osservano le due esponenti cinquestelle -, viene ricompensato ancora una volta con la Vicepresidenza del Consiglio, avendo già la Vicepresidenza della Giunta Regionale con Stefania Saccardi.”

“Questo fatto – attaccano le consigliere – detta già la traiettoria del PD per le prossime amministrative del 2024 in Toscana che, è palese, continuerà a cercare l’appoggio di Matteo Renzi e Italia Viva, un partito sempre altalenante che non disdegna a livello nazionale di strizzare l’occhio alla destra. Evidentemente, nella nostra regione, gli “affari”relativi agli investimenti sul cemento, sullo sviluppo aeroportuale e all’intenzione di quotare in borsa la Multiutility dei servizi, sono un collante migliore di ogni ideologia.” Così Irene Galletti e Silvia Noferi, consigliere regionali del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Agenzia regionale toscana per l’impiego, giudizio critico del Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle esprime un giudizio critico in merito al Bilancio di esercizio 2022 dell’agenzia regionale toscana per l’impiego (ARTI).

“Apprezziamo che ARTI nel suo percorso sia riuscita a diffondersi in modo più capillare sul territorio e ristrutturare in modo più adeguato alcuni edifici e i locali in cui i consulenti accolgono gli utenti” afferma Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Regione Toscana, “tuttavia, il sistema che dovrebbe promuovere l’occupazione, la formazione e la rioccupazione, non è stato in grado di fornirci informazioni solide sui risultati ottenuti. Non conosciamo il numero di persone effettivamente ricollocate grazie all’operato di questo ente, né sappiamo quanto la formazione abbia concretamente contribuito all’ottenimento di un impiego. Inoltre, mancano dati sui risultati complessivi di ARTI. In occasione del voto al bilancio di questo ente, ribadiamo il nostro giudizio critico espresso in Commissione”

“Con il nostro intervento – chiarisce Galletti – abbiamo voluto stimolare la Giunta a chiedere un maggior impegno agli enti da essa dipendenti. Ciò che auspichiamo per il futuro è la disponibilità di indicatori di risultato più chiari e dati più solidi in modo da poter esprimere un giudizio che non sia a scatola chiusa. Questo nell’interesse dei toscani che si affidano a questo ente per trovare una nuova occupazione o per ricollocarsi nel mondo del lavoro.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Ristorazione universitaria, Galletti (M5S): “Risposta di Giani insoddisfacente. Anche la Regione ha avuto un ruolo negli aumenti di tariffa”

Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, si dichiara insoddisfatta della risposta del Presidente della Giunta regionale Eugenio Giani all’interrogazione “In merito all’aumento dei prezzi della ristorazione universitaria in Toscana”.

“Per Giani gli incrementi di tariffa per la refezione universitaria “non riguardano direttamente la Regione Toscana, ma l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, ente che ha un suo bilancio, proprie prospettive di investimento e caratteristiche rispetto a cui il bilancio di ARDSU vede la Regione impegnata senza alcuna diminuzione, anzi…”. Peccato però che si dimentichi di dire che ARDSU è, sì, autonoma nell’impiegare i soldi di cui dispone, ma non lo è nello stabilire quanti soldi riceve per le proprie attività. E quello lo decide la Giunta regionale, quindi Giani, che detiene le deleghe al bilancio.

Inoltre, nel Programma Regionale di Sviluppo 2021-2025, è scritto nero su bianco che la dotazione finanziaria per questo tipo di attività passa da 2,98 milioni del 2022 a 0,98 milioni del 2023, per dimezzare le risorse nel 2024 e poi andare a 0 nel 2025. Non si capisce dunque come faccia Giani a dire che la Regione “si è impegnata senza alcuna diminuzione”.

Non solo. Giani, nella sua risposta in Aula, si dimentica anche di dire che questa revisione delle tariffe segue una precisa delibera di Giunta, la proposta n. 22 del 08/05/2023, nella quale si indica che fra le leve economiche su cui ARDSU può agire rientra anche quella di “prevedere una revisione degli attuali sistemi tariffari del servizio ristorazione e residenze che vada verso un tendenziale incremento della copertura dei costi di produzione dei servizi”.

E quindi, questi aumenti tariffari riguardano, eccome, anche la Giunta regionale, che ha dato chiare indicazioni in merito.

Ma questi aumenti tariffari per la refezione universitaria – ritenuti erroneamente da Giani modesti -, se sommati ai recenti rincari dei prezzi del trasporto pubblico locale e alle difficoltà di trovare un stanza in affitto nelle città universitarie – che in Toscana sono anche città d’arte, quindi più orientate ad ospitare il ricco turista straniero nel breve periodo -, diventano un grave problema per gli studenti fuorisede appartenenti alla fascia media della popolazione, la più economicamente colpita dal “caro vita”. Tutto ciò apparirebbe più evidente al Presidente Giani se si prendesse la briga di parlare con quei centinaia di studenti in agitazione, per i quali anche un solo euro in più al giorno incide, e molto, sulla loro prospettiva di studio.” Conclude Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

E’ nato ufficialmente il Gruppo Territoriale Valdinievole

certificazione GT Valdinievole
Con l’Assemblea Costitutiva di ieri sera è nato ufficialmente il Gruppo Territoriale M5S Valdinievole. L’Assemblea ha eletto come Rappresentante del Gruppo il Dott. Cresci Marco.
Il primo Gruppo Ufficiale in Provincia di Pistoia prende quindi il via. Un gruppo che ha oltre un decennio di storia trova oggi l’ufficialità del nuovo Statuto del M5S.
Come da regolamento Marco attenderà la ratifica del Comitato Territorio dopo di che inizierà il suo intenso lavoro di coordinamento.
Un grazie enorme a tutti gli attivisti presenti ieri sera che hanno voluto iniziare subito il loro lavoro sul Salario Minimo e hanno iniziato a lasciare al gruppo idee per le prossime riunioni.
Un abbraccio anche a tutti gli attivisti che in questi anni hanno corso insieme a noi. Oggi è un giorno importante per il M5S in Valdinievole e ci arriviamo con un bagaglio pieno di esperienze, grazie soprattutto a tutti voi!!

Superbonus, Galletti (M5S): Paese frenato da cecità del Governo Meloni

“Il governo Meloni sta raccogliendo gli amari frutti delle sue politiche votate all’austerità, dimostrando una totale indifferenza verso le esigenze del Paese. I dati della Commissione europea non fanno che confermare il fallimento delle politiche del centrodestra, con una drammatica riduzione della crescita economica dovuta alla cancellazione degli incentivi nel settore edilizio, come il Superbonus.

Il motivo di questa avversione ideologica del Governo è nei dati del rapporto pubblicato qualche giorno fa da Enea, l’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica del ministero per la transizione ecologica, aggiornato al 31 agosto 2023, e che fornisce una panoramica dettagliata delle statistiche, suddividendole per regione. In sintesi, in Toscana, l’85,3% degli interventi ammissibili che hanno già raggiunto la loro conclusione, rappresentando un investimento totale di ben 4.318.999.783,88 euro. La richiesta di accesso a tali agevolazioni ha coinvolto un totale di 33.690 edifici. Di questi, la maggior parte erano edifici unifamiliari (16.369), seguiti dalle unità immobiliari funzionalmente indipendenti (12.940) e infine dai condomini (4.381) che rappresentano l’investimento medio più elevato.
Questi dati evidenziano chiaramente un impatto positivo sull’economia regionale, e di conseguenza, su quella nazionale. Un meccanismo virtuoso che ha tenuto in piedi il nostro tessuto economico nel post pandemia, destinato inevitabilmente a spegnersi a causa della miopia delle politiche di Meloni e Giorgetti.

Cosa diranno ora gli opportunisticamente muti esponenti della maggioranza di governo, che promettevano di sostenere le imprese ma ora le tradiscono? Continuano a parlare di fantomatici buchi di bilancio pur di nascondere la loro incapacità e di prepararci a una manovra che farebbe impallidire i governi tecnici del passato. Con questo governo politico, la crescita economica è praticamente azzerata. Ogni giorno, ci troviamo di fronte a dati allarmanti che dimostrano che il nostro Paese sta regredendo sotto la guida di un governo che ci sta portando sull’orlo del baratro.”
Lo dichiara in una nota Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Regione Toscana.

Multiutility, Galletti (M5S): “Continua a sorprendere il silenzio del PD Toscano attorno alla questione”

La Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, commenta l’intervista ad Alberto Irace, Ad di Alia Multiutility Toscana, pubblicata sulla sezione “L’economia del Corriere Fiorentino” e chiama in causa il Presidente Eugenio Giani ed il Segretario regionale del PD Emiliano Fossi: “Da che parte state? Con i cittadini o con i mercati azionari.”

“Oggi – chiarisce Galletti – l’Amministratore Delegato di Alia, Alberto Irace, sulle colonne del Corriere Fiorentino sembra che stia dettando l’agenda agli amministratori locali che hanno dato il via libera al progetto, consapevoli o meno di cosa era scritto nella delibera costitutiva che è stata votata in tutti i consigli comunali dell’area Ex-Ato 5. Il Dirigente bacchetta la CGIL e i comitati che si sono opposti – e continuano a farlo – alla quotazione in borsa della neonata azienda: «La quotazione non può essere una questione ideologica – sottolinea Irace – Un’operazione straordinaria sul capitale è una soluzione che accresce quindi le opportunità per sostenere i consistenti investimenti programmati che necessitano al territorio».

Secondo la Presidente M5S sono molte le contraddizioni su cui porre l’attenzione: “Si parla di “territorialità” ma poi presentano faraonici piani di investimento che riguardano “importanti realtà marchigiane”. Addirittura, non più tardi di 10 giorni fa, durante l’assemblea dei soci di Publiacqua è stato presentato un ordine del giorno con la proposta di Alia di dare mandato al CdA “al fine di impegnarsi per ottenere concessioni di gestione del servizio idrico integrato su tutta la penisola italiana”.”

“Insomma, i segnali che riceviamo sono tutt’altro che orientati a concetti come “territorialità”, “economicità o “tutela della risorsa idrica”, che dovrebbero stare alla base della gestione dei servizi pubblici locali. Sembrerebbero più affini a ragioni di carattere finanziario, che cercheremo di chiarire maggiormente con gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione.
Quello che però a noi appare una certezza è che la politica di governo ha abdicato al suo ruolo e che gli amministratori pubblici preferiscono delegare i manager anziché impegnarsi per una gestione pubblica, democratica e trasparente dei servizi pubblici” attacca la Cinquestelle.

“Come Movimento 5 Stelle chiediamo al Presidente Eugenio Giani e al segretario Regionale del Partito Democratico Emiliano Fossi di battere un colpo: da che parte stanno? Con i cittadini o con i mercati che puntano al profitto?” si domanda Galletti.

“Eppure gli elettori del PD che anche in Toscana avevano scelto Schlein e Fossi come un segno di cambiamento anche nelle scelte di governo locale. Cambiamento che ad oggi pare non esserci. L’acqua è una risorsa limitata, un bene di tutte e tutti da salvaguardare e verso il quale non può esistere nessuna logica speculativa.” Conclude Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle.

Base Militare Pisa: Galletti e Loconsole (M5S), elencano tutte le criticità di un progetto che piace soprattutto a Giani e alle destre. Ma cosa ne pensano i cittadini?

Il Movimento 5 Stelle individua diverse forti criticità nelle linee guida del progetto emanate dal ministero e comunicate agli amministratori toscani. In un’analisi puntale Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S Toscana e Claudio Loconsole, Coordinatore M5S per la provincia di Pisa, illustrano la posizione del Movimento 5 stelle.

Riorganizzazione delle strutture militari: un progetto da rivedere profondamente
La recente riunione del tavolo interistituzionale presso il Ministero della Difesa ha sollevato una serie di questioni fondamentali che richiedono un’attenta riflessione da parte delle istituzioni e della comunità locale. La proposta di riorganizzare le strutture militari, inclusa la divisione logistica tra l’area operativa e quella residenziale con una distanza di 25 chilometri, solleva dubbi significativi sulla sua fattibilità e coerenza con le necessità del territorio. Quello che non è chiaro è perché non siano state prese in considerazione altre proposte più ragionevoli come l’area Expo a Ospedaletto – nemmeno presa in considerazione – come fulcro della base diffusa proposta dall’Arma dei Carabinieri o la Caserma “Gamerra” di Pisa, sede del CAPAR, in un’ottica di riqualificazione e potenziamento del centro, per le strutture funzionali all’addestramento.

Mancanza di Partecipazione e promesse illusorie
Finora, il processo di riorganizzazione è stato caratterizzato da annunci unilaterali e promesse illusorie di ritorni occupazionali e di sicurezza. Questo approccio propagandistico denota o una profonda ignoranza delle dinamiche locali o, ancor peggio, una mancanza di trasparenza e buona fede da parte dei decisori politici che oggi esultano per un risultato che mette trasversalmente d’accordo il Presidente Eugenio Giani e il resto del centrodestra. Ma mette d’accordo anche i pisani e tutti gli altri cittadini che abitano nelle aree limitrofe interessate da questa nuova base diffusa?
È essenziale coinvolgere attivamente la popolazione locale e le istituzioni nelle decisioni che influiranno notevolmente sulla loro vita e sul futuro del territorio.
Inoltre, le dichiarazioni del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, sulle “esigenze del territorio rispettate” fanno parte di uno stile di governo che biasimiamo. La popolazione locale deve essere coinvolta attivamente nel processo decisionale e non può essere semplicemente informata degli sviluppi successivi. È necessario un dialogo continuo con tutti i soggetti interessati e una partecipazione significativa della comunità locale.

Problemi economici e Contraddizioni Finanziarie
L’aspetto economico di questa proposta solleva una serie di contraddizioni evidenti. Mentre Meloni parla di austerità e tagli ai fondi per affrontare la morosità incolpevole, alcuni amministratori toscani si gettano a capofitto in un progetto che ad oggi, ci chiediamo, se abbia una base finanziaria di partenza. Ci interessa sapere da dove arriveranno i soldi, visto che quelli relativi al precedente progetto sono persi e che, secondo questa idea di base diffusa, bisognerà trovarne di ulteriori per comprare all’asta Tenuta Isabella.
Sarebbe inaccettabile scoprire che tali risorse verranno allocate senza una chiara
giustificazione e valutazione dei costi e dei benefici.

Opportunità per il Parco
Sembra esserci un budget disponibile per il completo smantellamento dell’ex reattore e per la riqualificazione floro-faunistica dell’area CISAM. Bene, dunque perché non utilizzare quei soldi per il completo ripristino ambientale dell’area e per restituirla incontaminata ed interamente al Parco di San Rossore? Si risanerebbe un pezzo di Toscana di grande pregio naturalistico e sarebbe mantenuta una delle tante promesse inevase della politica, fatte negli anni alla popolazione del pisano. Come già detto si potrebbe riqualificare il CAPAR e l’area Expo di Ospedaletto.

Galletti e Loconsole insistono, infine, sulla necessità di una revisione approfondita di questo progetto, valutando seriamente ogni opzione possibile, soprattutto quelle a maggior vocazione ambientalista, e coinvolgendo attivamente la popolazione locale nella definizione delle future direzioni. Per fare questo, annuncia Galletti “ ho depositato una mozione che porterà il dibattito della base diffusa in Consiglio Regionale in Aula di Consiglio Regionale, in modo che ogni forza politica possa esprimersi. Sarà la comunità stessa a decidere chi realmente si impegna per rispettare le esigenze del territorio.”.

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle e Claudio Loconsole, Coordinatore M5S della provincia di Pisa.

Nuovo Piano integrato del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Galletti e Fabbris (M5S): “La Regione faccia chiarezza sulla procedura di approvazione e assuma iniziative per la salvaguardia delle Aree Contigue e per il reale sviluppo sostenibile di tutte le aree protette”

Firenze, 5 Settembre 2023 – Il Movimento 5 Stelle ha presentato in Regione Toscana un’interrogazione e una mozione in merito alla proposta di nuovo Piano integrato del Parco MSRM attualmente al vaglio degli uffici regionali.

Secondo Irene Galletti, Presidente del Gruppo regionale M5S che ha protocollato i due atti, “l’obiettivo dell’interrogazione rivolta alla Giunta regionale è di mettere in luce alcuni aspetti critici che hanno interessato la procedura di approvazione del nuovo Piano. Stiamo parlando nello specifico del parere della Comunità del Parco, dove si evidenzia l’impossibilità da parte dei Sindaci e dei Presidenti delle province interessate di poter esprimere un giudizio di merito rispetto alla documentazione, che secondo la stessa Comunità sarebbe stata modificata e integrata in fase di esame. Le conseguenti tempistiche ridotte avrebbero dunque inficiato una seria e approfondita valutazione degli atti. A nostro giudizio è totalmente inaccettabile che gli enti locali non siano stati messi in condizione di poter esprimere un proprio parere che, ricordiamo, la stessa legge regionale 30/2015 ritiene “obbligatorio”. La Giunta regionale guidata da Giani come valuta invece le ragioni della Comunità del Parco? E come intende intervenire per permettere agli enti locali di esprimere un proprio legittimo parere?”

“Inoltre, a nostro giudizio ci sono dei punti fermi che il Piano integrato del parco, dovrà rispettare. Li abbiamo raccolti in una specifica mozione, che mettiamo a disposizione della cittadinanza. Su tutte, la questione delle aree contigue: 10 mila ettari di Parco che devono rientrare a pieno titolo nella pianificazione urbanistica dell’Ente, come avvenuto fino ad oggi. Delegare in futuro ai Comuni la pianificazione di queste aree e la relativa gestione dei provvedimenti significherebbe di fatto erodere la visione unitaria e il concetto di Parco stesso, che anzi deve essere rafforzato con maggiori risorse finanziarie e umane da parte della Regione Toscana. Questo per permettere un corretto funzionamento dell’Ente Parco, che deve tradursi in benefici in termini di opportunità e di sviluppo sostenibile per tutti i territori che compongono il Parco” conclude Irene Galletti.

Gabriele Fabbris, Consigliere M5S del Comune di Vecchiano, aggiunge: “Il Parco di MSRM nasce grazie all’impegno dei cittadini vecchianesi, che con lungimiranza reagirono alle grandi ipotesi di trasformazione di quegli anni. Oggi noi amministratori abbiamo il dovere di proteggerlo e valorizzarlo, alla luce anche delle nuove disposizioni costituzionali ed europee che proprio tendono verso un rafforzamento dell’ambiente naturale” sostiene Fabbris. “La Regione Toscana deve mettere in condizione il Parco di poter operare realmente una valorizzazione dei territori, coniugando l’ambiente con l’economia e il turismo locale, e per garantire una maggiore efficacia di azione per la soluzione di questioni ambientali come il risanamento del lago di Massaciuccoli e la soppressione del poligono militare di Bocca di Serchio. Rispetto al nuovo Piano integrato del Parco, ci aspettiamo che questo tenda casomai verso un ampliamento dei confini, e non ad una riduzione, guardando anche a quei Comuni inclusi nella Riserva della Biosfera dell’UNESCO “Selve costiere di Toscana”, che oggi non rientrano nella Comunità del Parco” conclude Gabriele Fabbris.

Santanchè accusata di scavalcare la fila al pronto soccorso: Interrogazione del M5S in Regione Toscana per fare chiarezza sull’accaduto

“In seguito alle recenti polemiche riguardo all’episodio presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Lido di Camaiore, in cui il Ministro Daniela Santanchè è stata accusata di aver scavalcato la fila, desideriamo informare l’opinione pubblica che è stata avviata un’azione ufficiale al fine di fare chiarezza su quanto accaduto.” Nel rispetto della necessità di trasparenza e di garantire l’uguaglianza di trattamento di tutti i cittadini, la Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, Irene Galletti, annuncia di aver presentato un’interrogazione in Regione Toscana per approfondire l’evento e assicurarsi che siano stati rispettati i protocolli e le prassi stabilite per il Pronto Soccorso.

“La Asl Toscana Nord Ovest ha già fornito una spiegazione dei fatti, affermando che il Ministro Santanchè e il suo congiunto sono stati trattati secondo le procedure standard e che l’unica eccezione è stata l’attivazione di un “corridoio di tutela della privacy” su richiesta delle forze dell’ordine per evitare problemi di ordine pubblico. Tuttavia, è fondamentale garantire che non ci siano stati favoritismi e che la situazione sia stata gestita in modo equo.” 

A chiarimento, Galletti riferisce che “L’obiettivo di questa interrogazione è assicurare che i cittadini abbiano fiducia nelle istituzioni e nelle strutture sanitarie, e che nessuno sia trattato in modo preferenziale sulla base della sua notorietà. La trasparenza e l’uguaglianza sono valori fondamentali per il nostro sistema sanitario e devono essere garantiti in ogni occasione. Chiediamo che venga condotta un’indagine accurata e imparziale sull’evento in questione, e che tutti i dettagli relativi alla visita al Pronto Soccorso del Ministro Santanchè vengano resi pubblici. Solo in questo modo potremo dissipare qualsiasi dubbio e garantire che le regole siano state rispettate in modo adeguato.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana.

 

RdC – Politiche del Governo Meloni: propaganda con effetti negativi su tessuto sociale ed Enti locali

Eccolo qui il primo risultato del Governo Meloni che si muove con misure di propaganda senza pensare all’impatto sociale che queste produrranno.

Dal 1° gennaio 2024 il reddito di cittadinanza sarà abolito e sostituito con 2 nuove misure; l’Assegno di inclusione e il Supporto per il lavoro. il primo riguarda solo i nuclei in cui siano presenti minori, disabili, over 60
Il secondo riguarda le persone “occupabili”.
Nuove misure che lasceranno fuori proprio coloro che sono seguiti dal centro per l’Impiego e che a Montecatini sono un centinaio di persone. Già in carico ai servizi sociali sono invece 168 nuclei familiari percettori del RdC. cosa cambia per i comuni? Che si potrebbero trovare a dover far fronte a sostenere nuovi poveri con le proprie casse non sempre ben fornite

Questo è quanto dice il servizio di TVL e basta fare due conti per capire che le criticità saranno tantissime e si rischia una bomba sociale.

100 persone intanto rischiano di restare senza sostentamento, totalmente inadeguato l’assegno statale rispetto a quanto, nel suo piccolo, garantiva il RdC. Poi ci sono 168 NUCLEI FAMILIARI che sono in carico ai servizi sociali del Comune, una struttura numericamente inadeguata a farsi carico di un problema così ampio e certamente sotto finanziata. Molti di questi finiranno in gestione condivisa con la Sds, le associazioni ed il Comune che cercherà di compensare la mancanza del RdC con i buoni pasto ed i fondi per l’emergenza abitativa. Fondi che, come detto dall’incolpevole Assessore che fa capo al partito che ha creato questa situazione, sono totalmente inadeguati. A conti fatti il Comune di Montecatini, insieme alla Regione, garantirà qualcosa come 440 € ANNO ad ogni nucleo familiare. Persone che fino a Dicembre ricevevano il RdC al cui interno c’era anche la quota affitto. Quota, che come ovvio finiva nelle tasche di altre persone, creando reddito, che veniva speso, reimmesso nell’economia con un circuito ovvio di crescita che aveva portato, insieme ad altre misure del Governo Conte, il nostro paese ad avere una crescita del PIL del +6%.

Tutto spazzato via per mera propaganda politica!

Che il RdC andasse corretto, siamo tutti d’accordo. Che servisse un intervento coercitivo dello Stato verso le Regioni, responsabili dei Centri dell’Impiego, era palese. Che i controlli dovevano essere diretti ANCHE verso i CAF responsabili delle dichiarazioni era scontato. Si è preferito buttare via tutto, senza pensare minimamente all’impatto sociale che ne deriva.
Ed oggi a farne le spese sono i cittadini e le vittime collaterali sono gli Enti locali, i loro uffici ed anche i loro amministratori. A volte, come in questo caso, esponenti del partito di Governo…