Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, si dichiara insoddisfatta della risposta del Presidente della Giunta regionale Eugenio Giani all’interrogazione “In merito all’aumento dei prezzi della ristorazione universitaria in Toscana”.

“Per Giani gli incrementi di tariffa per la refezione universitaria “non riguardano direttamente la Regione Toscana, ma l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, ente che ha un suo bilancio, proprie prospettive di investimento e caratteristiche rispetto a cui il bilancio di ARDSU vede la Regione impegnata senza alcuna diminuzione, anzi…”. Peccato però che si dimentichi di dire che ARDSU è, sì, autonoma nell’impiegare i soldi di cui dispone, ma non lo è nello stabilire quanti soldi riceve per le proprie attività. E quello lo decide la Giunta regionale, quindi Giani, che detiene le deleghe al bilancio.

Inoltre, nel Programma Regionale di Sviluppo 2021-2025, è scritto nero su bianco che la dotazione finanziaria per questo tipo di attività passa da 2,98 milioni del 2022 a 0,98 milioni del 2023, per dimezzare le risorse nel 2024 e poi andare a 0 nel 2025. Non si capisce dunque come faccia Giani a dire che la Regione “si è impegnata senza alcuna diminuzione”.

Non solo. Giani, nella sua risposta in Aula, si dimentica anche di dire che questa revisione delle tariffe segue una precisa delibera di Giunta, la proposta n. 22 del 08/05/2023, nella quale si indica che fra le leve economiche su cui ARDSU può agire rientra anche quella di “prevedere una revisione degli attuali sistemi tariffari del servizio ristorazione e residenze che vada verso un tendenziale incremento della copertura dei costi di produzione dei servizi”.

E quindi, questi aumenti tariffari riguardano, eccome, anche la Giunta regionale, che ha dato chiare indicazioni in merito.

Ma questi aumenti tariffari per la refezione universitaria – ritenuti erroneamente da Giani modesti -, se sommati ai recenti rincari dei prezzi del trasporto pubblico locale e alle difficoltà di trovare un stanza in affitto nelle città universitarie – che in Toscana sono anche città d’arte, quindi più orientate ad ospitare il ricco turista straniero nel breve periodo -, diventano un grave problema per gli studenti fuorisede appartenenti alla fascia media della popolazione, la più economicamente colpita dal “caro vita”. Tutto ciò apparirebbe più evidente al Presidente Giani se si prendesse la briga di parlare con quei centinaia di studenti in agitazione, per i quali anche un solo euro in più al giorno incide, e molto, sulla loro prospettiva di studio.” Conclude Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.