Blog Pagina 235

PD TOGLIE I FONDI PER COMPLETARE ARGINE DEL MAGRA

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle denunciano l’ultimo taglio della Giunta PD alla prevenzione del rischio alluvioni: la cancellazione dal Programma triennale delle opere pubbliche 2016/2018 del II° e III° Lotto dell’intervento di adeguamento del muro d’argine in sinistra idraulica del fiume Magra.

“Rossi e il PD tagliano i 3,9 milioni necessari ad ultimare l’adeguamento del muro d’argine del fiume Magra, nel tratto tra le confluenze con Taverone e Aulella. La scelta è ancor più grave se si calcola che l’opera conclusa col primo lotto di lavori potrebbe essere vanificata con la prima piena, purtroppo non inconsueta in quel territorio.

Al netto delle roboanti dichiarazioni di Rossi nel Documento Economico Finanziario, dove si definisce la prevenzione del rischio idrogeologico “ambito di intervento prioritario”, i conti dicono altro: il 50% degli investimenti regionali se ne va in grandi opere, inutili e spesso complici del rischio ambientale e sanitario, mentre si tagliano i piccoli, fondamentali, interventi di manutenzione quali i lotti 2 e 3 per il Magra.

Proporremo un emendamento per invertire questa deriva e auspichiamo di avere il sostegno a riguardo da parte dei consiglieri PD, finora non pervenuti sull’argomento, nonostante le sollecitazioni in commissione dei nostri consiglieri Gabriele Bianchi e Giacomo Giannarelli”.

Al seguente link (http://bit.ly/1M6TlrX) mettiamo a disposizione le differenti tabelle del Programma Triennale delle Opere Pubbliche, quello presentato il 12 ottobre 2015 con la delibera 978 (che include gli interventi citati) e quello allegato alla PDD 80 approvata il 23 novembre dalla Giunta regionale.

ROSSI SPIEGHI AI CITTADINI IL PIANO PER VILLA RAGIONIERI

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione urgente dal titolo “Struttura denominata “Villa Ragionieri”. Progetti di partecipazione da parte della “Regione Toscana””.

“Quali progetti ha in mente la Giunta Rossi per Villa Ragionieri? Dopo il valzer su affittare o comprare vorremmo capire quali studi di fattibilità e proiezioni sostengono la scelta anticipata dalla stampa di spendere 12 milioni l’anno nella struttura. Una decisione che auspichiamo dettata dall’interesse pubblico e non dal garantire con fondi pubblici il paracadute a quell’imprenditoria privata che finora non è mai riuscita a far decollare la struttura. 

Di certo la Regione ha un’attenzione privilegiata verso le sorti economiche di Villa Ragionieri considerato che non bastarono gli 8 milioni annuali di convenzione per soddisfare sia la prima proprietà – Fonsai, Gruppo Fondiaria – sia l’attuale Unipol impegnato di recente a minacciare tagli al personale. 

Purtroppo la nostra Toscana targata Rossi ricalca il modello Renzi nazionale, per il quale accanto all’introduzione dell’assistenza sanitaria integrativa nei contratti nazionali di lavoro, servono iniezioni costanti di soldi pubblici – attraverso convenzioni ed acquisti – con l’invio programmato di pazienti a spese dell’ASL, per finire con l’ultima mano amica: l’acquisto della struttura ritenuta non profittevole dal suo proprietario privato. Auspichiamo un finale diverso e un’attenzione diversa del governo PD, nazionale e regionale, verso il servizio sanitario pubblico”.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1Nmfdl9

BLUFF FINITO, PD VUOLE CHIUDERE I PICCOLI OSPEDALI

In commissione sanità il voto esplicito dei consiglieri PD contro l’emendamento Quartini (M5S) che garantiva i Presidi di Base alle zone disagiate toscane come Isola d’Elba, San Marcello Pistoiese e Volterra.

“Il bluff è finito col nostro emendamento il PD ha dovuto dichiarare le proprie intenzioni, al netto della propaganda profusa con gli incontri nei territori: la Giunta Rossi, avvallata dai 24 consiglieri Dem, vuole togliere i servizi ospedalieri di base in tutte quelle aree periferiche toscane che oggi vedono garantito un diritto alla salute e domani dovranno sperare di non ammalarsi o di avere strade sgombre per arrivare alla prima struttura utile.

Avevamo chiesto che fosse preservata la golden hour cioè l’ora entro la quale un intervento sanitario garantisce o meno la sopravvivenza, assicurata con strutture di servizio sanitario entro i 30 km dal luogo di residenza. Non chiedevamo la luna, consci che con 149 milioni di tagli governativi alla sanità toscana, ingoiati da Rossi senza troppe proteste, serve il bisturi sui bilanci non l’ascia.

Ma il PD toscano ha scelto di ledere il diritto alla salute di tutti quei cittadini che vivono lontani dai grandi comuni toscani e speravano di non dovervi emigrare per avere i livelli minimi d’assistenza sanitaria. Lo ricordino i cittadini lunigianesi, volterrani, della montagna pistoiese e dell’arcipelago toscano il PD per la loro salute spera più in un miracolo che nella scienza”.

INCENERITORE MONTALE, REGIONE FERMI IMPIANTO E AVVII RICONVERSIONE

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle tornano sul tema inceneritore di Montale con una mozione per la chiusura dell’impianto e l’avvio della sua conversione.

“L’inceneritore di Montale va chiuso per salvaguardare la salute dei cittadini e la Regione deve farsi promotrice di una sua riconversione. Sposiamo completamente le affermazioni presentate dall’Ordine dei Medici di Pistoia sulla nocività dell’impianto al punto da riproporle nella mozione dove chiediamo a Rossi un definitivo e improrogabile atto di responsabilità. 

Quest’estate l’inceneritore di Montale ha emesso diossine per 45 giorni, non 30 come riportato nella relazione di ARPAT, e la relazione sanitaria dell’ASL 3 su questo evento accumula ogni giorno un ritardo imbarazzante per il ruolo di tutela tecnica che il suo Dipartimento di Prevenzione ricopre nei confronti della cittadinanza. Non a caso ci inquieta l’appello dell’Ordine dei Medici teso a salvaguardare tale terzietà, condizione irrinunciabile in uno stato di diritto. 

Rossi esiga dalla ASL 3 la consegna rapida della Relazione Sanitaria, chieda un’accellerazione della Valutazione di Impatto Sanitario e si rivalga verso Ladurner  perché “in barba” alle richieste di ARPAT: ha riattivato la linea 1 dell’impianto nei primi di settembre, ha ignorato le prescrizioni previste dalle autorizzazioni e ogni miglioria strutturale”.

REGIONE CHIARISCA SU 600 MILA EURO A FONDAZIONE MATTEUCCI DI VIAREGGIO

Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle vicepresidente della commissione cultura, ha presentato insieme al collega Enrico Cantone, vicepresidente della commissione Toscana Costiera e Arcipelago, un’interrogazione “In merito ai Finanziamenti regionali alla Fondazione Matteucci di Viareggio”.

“La cultura è punto di forza della Toscana, ma la Regione Toscana conta di dedicarvi nel 2016 solo il 3% delle risorse disponibili. In quest’ottica ci è sembrato “curioso” scoprire nella documentazione istituzionale di un progetto chiamato “Da Via Regia a Viareggio”, approvato dalla Giunta regionale al comune versiliese nel 2009. Infatti nel 2012 ARTEA, liquidatore dei fondi stanziati, autorizzò per questo un’erogazione di 244.016,23 euro a favore dell’Associazione culturale Centro Matteucci per l’Arte Moderna di Viareggio, come avanzamento lavori. Sei mesi dopo la Giunta regionale ha però sancito la decadenza del finanziamento per il progetto “Da Via Regia a Viareggio”, escluso il saldo dell’avviato, cui rientrano proprio 600 mila euro destinatati al Centro Matteucci.

Perché, in epoca di scarse risorse per la cultura, la Regione Toscana ha favorito una fondazione privata che sembrerebbe aver usato i fondi per un progetto mai concluso, “Da Via Regia a Viareggio”, per migliorare i marciapiedi dell’edificio privato in cui ha sede?  Chiediamo alla Giunta PD di farci comprendere se l’attività culturale svolta dalla Fondazione Matteucci giustifichi i finanziamenti regionali ricevuti e in quale percentuale questi ultimi siano ripartiti tra strutture pubbliche e Fondazioni private”.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1ltLno8

900 ARTICOLI DA ESAMINARE IN DUE GIORNI. ROSSI SVILISCE IL CONSIGLIO REGIONALE

Gabriele Bianchi ed Enrico Cantone, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in commissione bilancio, evidenziano l’assurda situazione presentata nella seduta odierna dai tecnici regionali.

“900 articoli da esaminare in due giorni di commissione. Questa è la democrazia targata Rossi: svilire il Consiglio regionale e i suoi uffici a passacarte della Giunta. Raccogliamo e rinforziamo la denuncia fatta oggi dagli uffici legislativi che segnalavano l’impossibilità pratica di verificare la correttezza di atti cruciali per la vita dei toscani, spesso presentati con errori formali e sostanziali. Ci aspettavamo un moto di ribellione maggiore da parte del presidente Bugliani e degli altri consiglieri di un partito che si chiama “democratico”. Noi ci siamo, aspettiamo i consiglieri dem sulle “barricate” per questa lotta di democrazia”.

SACCARDI SIA DI PAROLA, DIA LINEE GUIDA A DISABILI VITA INDIPENDENTE. INTANTO NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE ORA ANALIZZATA DALLA BASE

Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in commissione sanità, chiede un atto chiaro all’assessora Saccardi sulle richieste dei disabili inclusi nel progetto Vita Indipendente, in attesa della fine del percorso di valutazione della proposta di legge M5S sul tema, ora all’attenzione degli iscritti.

“A distanza di un mese dalla protesta e tre settimane dall’incontro con Saccardi, i disabili e le loro associazioni di rappresentanza denunciano l’assenza di risposte. Dovevano arrivare le nuove linee guida e ancora niente. Noi del Movimento 5 Stelle condividiamo la battaglia dei disabili interessati dal progetto Vita Indipendente e per questo abbiamo presentato una proposta di legge da loro ispirata, ora all’attenzione dei cittadini sul nostro sito web, per una verifica finale della base. Contiamo di chiudere il percorso partecipativo in tre mesi e presentare l’atto elaborato in Consiglio regionale a fine febbraio”.

TAV FIRENZE, IL M5S INCONTRA IDRA E SCENDE IN CAMPO CONTRO L’OPERA

 

Il sottoattraversamento TAV è un’opera inutile e dannosa, su cui anche l’Unesco ha mosso rilievi con una lettera spedita nei mesi scorsi. Il Movimento 5 Stelle ne ha parlato questa mattina in un incontro con l’associazione indipendente Idra, memoria storica sulla Tav toscana e in prima fila contro quest’opera.

All’incontro hanno partecipato il vicepresidente della Camera Luigi di Maio, per la Commissione Trasporti della Camera, Diego De Lorenzis, per la commissione Giustizia  Alfonso Bonafede. E per Idra: il presidente Girolamo Dell’Olio, il vicepresidente di Idra Pier Luigi Tossani  e Sabina de Waal e la professoressa Teresa Crespellani.

Durante l’incontro sono stati delineati alcuni strumenti istituzionali da mettere in campo, sia per ottenere ulteriori informazioni sulla Tav, sia per poter contrastare quest’opera che serve solo come “stipendificio” della politica, per dirla con le parole intercettate nell’inchiesta che ha portato agli arresti del ex super dirigente del ministero dei Trasporti Ercole Incalza. In questo modo si potrebbe risolvere il nodo di Firenze in modo ottimale, nonché destinare le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione, purtroppo in lievitazione permanente grazie ai meccanismi contrattuali, alle vere esigenze del Paese (trasporti pubblici, tutela del territorio, scuole, per citarne solo alcune).

Il Movimento 5 Stelle proporrà di audire Idra alla Camera, presso la Commissione Trasporti e la Commissione Antimafia. La Commissione Trasporti del M5S organizzerà un sopralluogo sui cantieri per la constatazione dei danni già in atto.  Inoltre si accerteranno gli incrementi di spesa che già da adesso fanno ipotizzare un consistente danno erariale.

AEROPORTO DI FIRENZE, COSTI POCO CHIARI E DANNO AI CONTI PUBBLICI

La giunta regionale della Toscana proprio ieri ha detto sì al progetto di potenziamento dell’aeroporto di Firenze. «Ma più che un potenziamento è una infrastruttura nuova, inutile e costosa. Pagata con 150 milioni di soldi pubblici»: è quanto emerso questa mattina nel corso della conferenza stampa organizzata dal M5S sull’aeroporto di Firenze tenutasi alla sala Gonfalone, viale Cavour 2.

Presenti il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, Alfonso Bonafede, deputato M5S in commissione Giustizia, Diego De Lorenzis, deputato M5S in commissione Trasporti e i consiglieri Giacomo Giannarelli e Silvia Noferi.

Diego De Lorenzis (M5S Camera)
«L’ampliamento dell’aeroporto di Firenze è un progetto non solo insostenibile dal punto di vista ambientale ma con costi in costante lievitazione e non meglio specificati. Un’operazione sottoposta attualmente alla Valutazione di impatto ambientale e che comprometterà l’ecosistema dell’area», ha detto Diego De Lorenzis.

Alfonso Bonafede (M5S Camera)
«La nostra presenza qui testimonia che il problema dell’aeroporto, che non ha ancora un progetto esecutivo ma solo un masterplan che è una cosa ben diversa, è un problema nazionale non localeÈ un progetto che pesa direttamente sulle nostre tasche, voluto dal presidente del Consiglio per esigenze sue, e che scontiamo tutti noi. L’aeroporto di Firenze è stato contestato dall’Università di Firenze sotto vari profili, da quello ambientale a quello economico».

Luigi Di Maio (M5S Vicepresidente della Camera)
«Volete sapere perché si vuole a tutti i costi costruire questo aeroporto? Guardate quali sono le società coinvolte: sono quelle che hanno finanziato Renzi in campagna elettorale. Hanno dato 25 mila euro a Renzi e ne ricevono 150 in cambio. Consiglio al milione di cittadini che vive in zone sottoposte a dissesto idrogeologico di fare una donazione alla fondazione Open hai visto mai che ricevono in cambio opere utili? Voi cittadini di Firenze sapete bene come amministrano la cosa pubblica: c’è un buco enorme in comune che deriva da quando il sindaco era Renzi. Tanto che sembra sia impossibile vedere gli scontrini dell’ex sindaco. Stesso motivo per cui hanno chiesto le dimissioni di Marino. Serve una legge sul conflitto di interessi e sul finanziamento privato ai partiti. Mettere un tetto massimo da 5mila euro. Solo così si potrà arginare questo sistema di marchette».

Alla conferenza ha partecipato anche il professor Baldeschi del  che ha posto l’accento sulle criticità del progetto a cominciare dalla direzione della pista orizzontale e parallela all’autostrada che «provocherà una serie di problematiche. Innanzitutto per la  direzionalità dei voli. Ci è stato detto che sarà monodirezionale in direzione Prato ma guardando le tabelle allegate alla Via, il 20% degli atterraggi in direzione Firenze e 16% decolli in direzione Firenze. Non c’è chiarezza. Ma ci sarà anche un danno al sistema idrografico e idraulico. È un tema questo su cui è difficile far parlare e discutere, figuriamoci avere progetti esecutivi inesistenti. E il presidente della regione cosa fa? Il Ponzio Pilato. Vuole istituire un Osservatorio, ma a cosa serve? C’era un osservatorio anche per il Mugello il che non ha evitato di comportare questo danno».

Giacomo Giannarelli (M5S Toscana) e Silvia Noferi (M5S Firenze)
Il progetto è in attesa di Valutazione impatto ambientale da parte del Ministero dell’ambiente. «Per questo il Movimento 5 Stelle ha presentato un atto di diffida al Ministero: la Via non può essere concessa con tutte queste problematiche e soprattutto  senza i progetti definitivi. Non solo: presentiamo anche un esposto alla Corte dei Conti per danni erariali. Le alternative a questo nuovo aeroporto ci sono, sono più economiche e sostenibili dal punto di vista ambientale».

Gianfranco Ciulli (Comitati per la salvaguardia della Piana)
«La commissione Via che ha cassato l’aeroporto di Treviso che ha un decimo dei decibel dell’aeroporto di Firenze: voglio sapere, come fa ad autorizzare questo progetto?
Noi abbiamo fatto esposto a Unesco su questione aeroportuale. Da ieri è partita ufficialmente procedura di infrazione alla Commissione europea per aiuti impropri di stato all’aeroporto di Firenze. Firenze non è solo patrimonio Unesco, è valore unico ed esclusivo valore universale. C’è la possibilità di errore su un milione per i voli che passeranno, sfiorandola, sopra Firenze. Chi si prende questa responsabilità?
».

Diffida ed esposto del Movimento 5 Stelle sono disponibili al seguente link http://bit.ly/1m162zK

 

PD NOMINA EX POLITICO PRESIDENTE DEL COMITATO INDIRIZZO E CONTROLLO ARS

Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in commissione Sanità, esprime tutto il suo disappunto sul parere positivo espresso dal PD alla nomina di Gianluca Lazzeri quale presidente del Comitato di indirizzo e controllo dell’Agenzia Regionale di Sanità.

“Oggi abbiamo assistito all’ultima vergogna PD in tema di nomine sanitarie. I sei consiglieri del Partito Democratico hanno sposato la candidatura di Gianluca Lazzeri a presidente del Comitato di indirizzo e controllo dell’ARS, nonostante questo manchi di competenza e meriti per ricoprire la carica. 

Lazzeri ci risulta ex consigliere regionale, leghista poi in Più Toscana, che in campagna elettorale è passato dalla Lega Nord ad una lista civica vicina ad Enrico Rossi.

Da sempre diciamo: fuori i partiti dalla sanità.  La nomina PD di oggi dovrebbe chiarire ai cittadini le ragioni della nostra convinzione.”.