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SANITA’ “ROSSI CI SPIEGHI PERCHÉ STANNO DEQUALIFICANDO OSPEDALE DI EMPOLI”

La dequalificazione dell’Ospedale di Empoli al centro di un’interrogazione del Movimento 5 Stelle, dopo le preoccupazioni manifestate dalla RSU aziendale e il caso del trasferimento di senologia a Villa Ragionieri.

Andrea Quartini, capogruppo M5S e firmatario dell’interrogazione:
“L’Ospedale di Empoli è in forte crisi: mancano investimenti sul distretto sanitario e cure intermedie, il pronto soccorso è sotto pressione anche in conseguenza dell’emergenza meningite e soprattutto il personale è sotto organico. Mancano 25 infermieri e 6 operatori socio-sanitari per garantire i livelli minimi d’assistenza, come denunciato dalla RSU aziendale, e l’ultima mossa della Regione verso questo centro ospedaliero è in totale controtendenza: trasferire parte della senologia, sua eccellenza riconosciuta, a Villa Ragionieri. Se dequalificare l’Ospedale San Giuseppe di Empoli è un disegno strategico vogliamo capire quale e a beneficio di chi”.

“Tra l’altro il trasferimento di parte della senologia è una scelta incomprensibile nel quadro dell’offerta al territorio e comporterà un difficile e costoso pendolarismo alle pazienti e ai loro accompagnatori”.

“Le nostre soluzioni le abbiamo da sempre messe a disposizione della giunta PD: per ridurre gli accessi al pronto soccorso e all’ospedale in generale è necessario investire sul distretto sanitario e sui medici di famiglia. Siamo a disposizione di Saccardi per offrire il nostro contributo, nella speranza che abbiano l’umiltà di saperlo accogliere e riconoscere così l’errore di una riforma sanitaria che giorno dopo giorno sta rivelando tutte le sue conseguenze negative”.
Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1RPp7mM

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ENERGIA – GROSSETO “A CINIGIANO CITTADINI ANCORA CON GPL VENT’ANNI DOPO LA CONCESSIONE. REGIONE INTERVENGA”

Il 2 aprile 1996 il Comune di Cinigiano concesse per 29 anni la realizzazione e gestione di un metanodotto e della sua rete distributiva nel territorio comunale. I cittadini avrebbero dovuto godere in una prima fase della distribuzione di GPL a prezzo proporzionale al metano e trasformazione gratuita degli impianti per l’arrivo di quest’ultimo. A distanza di vent’anni e dopo una nuova convenzione con Intesa S.p.a. e Intesa GPL srl nel 2006 i cittadini del comune grossetano continuano ad usare il GPL, a prezzi notevolmente superiori rispetto al metano. Presentata mozione del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“Per cogliere la beffa oltre il danno basti pensare che nella convenzione del 1996 si cita “il completamento delle opere di primo impianto entro 12 mesi dalla data d’inizio”. Qui sono passati vent’anni e ancora i cittadini di Cinigiano non hanno goduto dei benefici finali di questa concessione e continuano a pagare i costi eccessivi del GPL. Una situazione cui la Regione Toscana può e deve rimediare aprendo un tavolo istituzionale che includa l’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema idrico. Obiettivo minimo: la fornitura di metano per i cittadini di Cinigiano e le imprese che vi operano, secondo le tariffe stabile”.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1Sm6yRv

UNCEM “SOSTEGNO DALLA REGIONE CON QUALI RISULTATI? MA FUSIONE CON ANCI SIA SCELTA COLLEGIALE”

Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Controllo e firmatario dell’interrogazione:

“Il tema della rappresentanza istituzionale di Comuni e Enti montani va affrontato con serietà. Dal 2009 nel territorio montano toscano hanno operato 14 comunità Montane, 5 Unioni Speciali di Comuni e 168 Comuni. UNCEM è ente di supporto di queste istituzioni al servizio dei cittadini ed ha intrattenuto con la Regione Toscana svariate relazioni finalizzate: protocolli d’intesa, collaborazioni, progetti e quindi anche finanziamenti. Vogliamo vederci chiaro e sapere dalla Giunta quali risultati sono stati raggiunti su tutte queste iniziative”.

“Solo così, conti ed effetti qualitativi alla mano, potremo parlare di come riformare i rapporti tra Regione e questo Ente. Ci pare l’approccio di governo più corretto. Vedere i risultati e poi agire sul livello istituzionale nel quale siamo presenti: la Regione. Proprio per questo ci lascia perplessi leggere che siano esponenti della segreteria del PD toscano, come Parrini e Mazzeo, a dettare la linea su un organo collegiale che riguarda e coinvolge Sindaci votati dai cittadini dei territori montani. Se UNCEM Toscana si deve riformare non lo dovrebbe decidere il Partito Democratico, ma i sindaci membri. Questo almeno secondo la nostra idea di democrazia”.

SALUTE “MENÙ SOLO VEGETARIANO ALMENO UN GIORNO A SETTIMANA IN SCUOLE, UNIVERSITA’ E OSPEDALI”

Agricoltura biologica e stili alimentari sani promossi attraverso sostegno alle imprese agricole toscane, campagne informative e soprattutto l’inserimento del menù vegetariano nelle mense scolastiche, universitarie e nelle refezioni ospedaliere. Una soluzione da rendere esclusiva almeno “un giorno a settimana” secondo l’ultima proposta del Movimento 5 Stelle in discussione nel prossimo Consiglio Regionale.

“L’economia circolare trova nella relazione tra agricoltura biologica, consumo consapevole e salute pubblica un perfetto esempio di ciclo virtuoso. Una corretta alimentazione previene malattie cronico-degenerative, le cui conseguenze finiscono poi in carico al sistema sanitario, e promuoverla significa valorizzare la dieta mediterranea, ben rappresentata nella piramide alimentare toscana (http://www.regione.toscana.it/piramide-alimentare-toscana/i-livelli-della-piramide): alla base abbiamo il consumo di frutta e verdura, meglio se prodotte in Toscana e biologiche, e al vertice si collocano le carni rosse” dichiarano i consiglieri regionali M5S.

“In tempi di tagli alla sanità torniamo a sollecitare il Partito Democratico su un nostro principio di governo: promuovere gli stili di vita sani è il modo più salutare per ridurre la spesa sanitaria senza conseguenze negative per il cittadino. Per questo chiediamo alla Regione di insistere nell’attuazione delle due leggi regionali dedicate alla filiera biologica – la n. 18/2002 e la n. 1/2006 – concentrando la fase esecutiva sulle mense, scolastiche e universitarie, e le refezioni ospedaliere per i degenti. Se ogni settimana almeno per un giorno si offrisse un menù esclusivamente vegetariano, biologico, a decine di migliaia di cittadini toscani, minori e non, serviti in queste si avrebbero dei benefici indubbi: sanitari, a livello di prevenzione, ed economici, quale valorizzazione delle imprese agricole fornitrici di tali prodotti” proseguono i Cinque Stelle.

“Dobbiamo superare il pregiudizio culturale che una mensa senza carni è una mensa povera o carente. Tutto il contrario: abituare i palati, sin da piccoli, ai prodotti più sani per l’essere umano, ovvero la frutta e la verdura, è una strategia di salute pubblica della quale ci ringrazieranno in futuro” conclude il capogruppo M5S, Andrea Quartini, primo firmatario dell’atto.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1MS56EK

SCARPERIA “PISTA PEDOCICLABILE NON A NORMA. PERCHE’ E’ STATA AUTORIZZATA?”

La pista pedo-ciclabile lungo il fiume Sieve non doveva essere autorizzata perché ricadente in aree di inedificabilità assoluta e non rientra nei casi di esclusione. Il caso portato in regione dal Movimento 5 Stelle con un’interrogazione disponibile al seguente link http://bit.ly/1o6yJvw.

“Siamo da sempre per la mobilità ciclistica e pedonale, ma il rispetto delle norme di sicurezza è premessa di ogni infrastruttura e nel caso della pedo-ciclabile tra Contea e San Piero a Sieve si è agito al di fuori delle regole”.

“La aree a pericolosità idraulica molto elevata non possono ospitare piste di questo tipo, ancor meno se mancano opere di messa in sicurezza con tempo di ritorno duecentennale come disposto dalla legge regionale 21/2012. In questo caso poi la pista non rispetta i 4 metri dal ciclio di sponda e gran parte dell’attuale tracciato è interessato dalla costruzione degli argini delle casse di laminazione previste, quindi la pista può essere distrutta causando un danno alla collettività oltre ad un aggravio di costi”.

“Ma l’elenco delle anomalie su quest’opera va oltre e include l’assenza di atti d’obbligo, previsti da normativa, che impegnino chi realizza la pista a sostenere le maggiori spese per realizzare e gestire le casse di espansione, a causa della presenza della pista stessa. Senza contare l’assenza di protezioni per evitare il rischio di caduta di persone nel fiume. Le piste pedo-ciclabili si devono fare, in contesto urbano ed extra urbano, ma è così difficile farle rispettando le leggi?”.

CONFLITTO D’INTERESSE “500 MILA EURO ALLA DITTA DI MAZZEO (PD). TUTTO REGOLARE?”

Con la determinazione Estar n. 1087 la Win Medical srl si è aggiudicata 500 mila euro per 24 mesi di fornitura in convenzione di sistemi di monitoraggio win@hospital per le AA.SS. della Regione Toscana. A presiedere l’azienda nel periodo dell’aggiudicazione – agosto 2015 – Antonio Mazzeo: consigliere regionale del Partito Democratico, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale con la carica di Segretario, dal settembre 2015 Presidente della Commissione istituzionale per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera. Depositata un’interrogazione regionale del Movimento 5 Stelle.

“La Win Medical srl si aggiudica la procedura negoziata il 3 agosto 2015, quando Mazzeo ne era ancora Presidente. Smetterà di esserlo il 1 settembre 2015, otto giorni prima di ottenere la presidenza della Commissione Toscana Costiera e Arcipelago. Se il fatto non fosse grave verrebbe da dire che Mazzeo non resiste senza una poltrona da Presidente” segnalano i consiglieri regionali M5S.

“A prescindere dai ruoli apicali, il consigliere del Partito Democratico ha ricevuto questa bella convenzione da Estar, mezzo milione di euro, a un mese dalla sua elezione a Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale. Una elezione arrivata quasi in concomitanza con l’avvio della procedura negoziata per la fornitura in convenzione di sistemi di monitoraggio win@hospital per le Aziende Sanitarie della Regione Toscana. Dando un’occhio alle date Mazzeo diventa segretario il 25 giugno 2015 e la delibera Estar di avvio della procedura è del 1 luglio 2015” precisano i Cinque Stelle.

“Il conflitto di interesse scatta sia quando un comportamento favorisce l’interesse privato di chi ricopre carica pubblica sia quando la mera potenzialità di una situazione è vantaggiosa per questa persona. Chiediamo quindi a Rossi di verificare se l’aggiudicazione di questa convenzione pubblica da parte della Win Medical srl sia riferibile alla posizione istituzionale ricoperta da Mazzeo. Resta a prescindere la sensazione di inopportunità o quantomeno scarso decoro istituzionale in questa condotta dell’attuale Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale che, lo ricordiamo, è anche Presidente di una Commissione dedicata al rilancio economico-sociale della Toscana Costiera: due ruoli per i quali, a nostro parere, è il minimo chiedere di dare il buon esempio” concludono i consiglieri regionali M5S.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1UQ5fz3

LA GIUNGLA DELLE PARTECIPATE – seconda puntata

Negli ultimi anni, che cosa è cambiato nel metodo di affidamento dei lavori pubblici?

Ce lo spiega il nostro Gabriele Bianchi, state a sentire.

MPS: IL ‘GROVIGLIO ARMONIOSO’ HA MESSO IN GINOCCHIO L’ECONOMIA DEL TERRITORIO

“La vita di Siena è stata inquinata dai soldi e dal potere del Monte dei Paschi. Le scelte politiche si facevano non per convinzione, ma per convenienza. I gruppi politici erano influenzati dalla possibilità, attraverso il consiglio comunale, di incidere sulle scelte della fondazione, e dalla banca, e quindi sugli utili da erogare”.
Lo ha dichiarato il sindaco di Siena Bruno Valentini, ascoltato questa mattina dalla commissione d’inchiesta sul Monte dei Paschi. “Il danno più grave è stato sulla cultura diffusa – ha aggiunto – perché si è creata dipendenza, la riluttanza al rischio ed a fare impresa”.
Secondo Valentini “la Fondazione aveva un ruolo determinante nelle scelte della Banca”. “Nella Fondazione esercitavano una funzione rilevante le istituzioni locali, governate dalla politica – ha precisato – C’è stata quindi una filiera decisionale che influiva in modo forte sulle attività della Fondazione e della Banca, che derivava da input locali e nazionali”. Secondo Valentini “l’incauto acquisto” di Banca Antonveneta ” ha avuto “un consenso generale, sia a Siena che fuori”, anche dai sindacati interni. “La responsabilità della politica – ha affermato – è stata non aver valutato i rischi e non aver imposto i controlli necessari, sia sul prezzo sia su ciò che si comprava”. Il sindaco ha precisato che, a livello nazionale, si è sempre guardato con favore all’integrazione della banca in un sistema di credito più vasto, mentre a livello locale c’era la convinzione che il controllo sarebbe rimasto a Siena.

Sul consenso diffuso intorno all’acquisto di Antonveneta si è soffermato anche Raffaele Ascheri, insegnante, ed autore di molti libri sul “sistema Siena”.
“Da parte dell’informazione locale c’è stato un completo allineamento sui desiderata di Mussari e Vigni, ma anche di chi è venuto dopo – ha dichiarato – Di fatto, in questi anni, non è esistita una stampa capace di porre qualche domanda. Corriere di Siena, La Nazione e Canale 3 hanno avuto sempre una linea supina”.
Nel corso dell’audizione sono stati ascoltati anche gli avvocati Giulio Caselli, responsabile regionale Adusbef, associazione che tutela i consumatori nel settore del credito e Luigi De Mossi, parte civile in alcuni procedimenti legati alla vicenda Monte dei Paschi, che ha svolto anche incarichi specifici di valutazione sulla vicenda Antonveneta. Quest’ultimo ha citato la relazione di Daniele Pirondini, che solleva alcune perplessità sull’acquisto. La prima: non è stata fatta né una due diligence, né una perizia. La seconda: i costi del personale del 17,9% nell’anno di acquisizione, senza aumenti significativi delle unità. “Non ho dubbi sulla responsabilità politica di chi ha nominato gli amministratori prima in Fondazione, poi nella Banca – ha rilevato De Mossi – Siena è stata gestita dal Pd. Il presidente ed il direttore generale erano espressione del Pd e della Cgil, ma c’erano anche rappresentanti delle minoranze. Il presidente di Antonveneta faceva riferimento a Forza Italia”. “Quello che è rilevante dal punto di vista politico non sono tanto le responsabilità penali – ha aggiunto – ma la distruzione dell’economia di un territorio”.

Secondo il “ancora una volta emerge il ruolo svolto da Banca d’Italia e Consob”. “Un’operazione come l’acquisto di Antonveneta non può non avere l’avvallo degli organi di controllo – ha rilevato – Perché non sono intervenuti? Mi auguro che nello sviluppo dei procedimenti giudiziari si chiarisca anche questo aspetto”. “Nessuna voce fuori dal coro. Sembra incredibile – ha aggiunto – Il ‘groviglio armonioso’, per usare un’espressione dell’attuale Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e giornalista senese, Stefano Bisi, ha messo in ginocchio una banca fino a qualche anno prima tra le più capitalizzate ed un intero tessuto economico, minando alla base le prospettive di sviluppo del territorio”.
I lavori della commissione proseguiranno adesso con l’analisi delle partecipate.
“La gestione scellerata della banca, un ruolo della vigilanza da chiarire, partiti alla ricerca di consenso e potere hanno dilapidato un patrimonio gigantesco – ha concluso – Iniziative interessanti come la ricerca medica di Toscana Bio Tech e Toscana Life Sciences sono andate in crisi per mancanza di contributi dalla fondazione che gestiva gli utili della banca e centinaia di cittadini sono rimasti senza lavoro in un territorio che ha delle potenzialità enormi, ma soffocate da un passato che non deve riproporsi”.

Con
Giacomo Giannarelli​, Irene Galletti​, Enrico Cantone Consigliere Portavoce alla Regione Toscana​, Gabriele Bianchi​, Andrea Quartini​, Carlo Sibilia​, Carlo Martelli​, Alfonso Bonafede​, Beppe Grillo​, MoVimento 5 Stelle Camera​, MoVimento 5 Stelle Senato​, MoVimento 5 Stelle​, MoVimento 5 Stelle Europa​, Movimento Siena 5 Stelle​

#5MINUTIA5STELLE – settima puntata

E’ online la settima puntata, con il resoconto delle principali attività istituzionali della settimana dei nostri Portavoce in Regione Toscana.

Raccomandiamo la massima diffusione su tutti i social.

SANITA’ “OSPEDALE DI LIVORNO: ROSSI COLGA L’OCCASIONE, TEMPI E FINANZIAMENTI CERTI”

Tempi e modalità della ristrutturazione dell’Ospedale di Livorno al centro di un’interrogazione del Movimento 5 Stelle in discussione nel prossimo Consiglio Regionale.

“Anche la revisione del codice degli appalti sembra dar ragione alla scelta dei livornesi e della loro amministrazione di fermare la costruzione del quinto ospedale toscano in project financing. Rossi può cogliere l’occasione della ristrutturazione del presidio ospedaliero di Viale Alfieri per inaugurare un nuovo corso, ma servono tempi e finanziamenti certi”.

“Ad oggi manca la presa in carico della Regione di quanto inviato dall’Azienda USL Toscana Nord-Ovest al Sindaco di Livorno il 22 febbraio scorso: planimetria e crono programma. Senza atti espliciti della giunta regionale, dove siano indicati tempi e stanziamenti per ristrutturare il presidio ospedaliero e modificare in conseguenza la viabilità, la carta resterà solo carta. Inutile se si considera che a Livorno serve un ospedale funzionate con apparecchiature e infrastrutture moderne. Se Rossi ha dichiarato di aver trovato 140 milioni per ripristinare il Santa Chiara di Pisa, siamo certi ne trovi almeno altrettanti per ristrutturare l’Ospedale di Viale Alfieri”.

“Consigliamo infine a Rossi di far precedere le fasi più esecutive della ristrutturazione ospedaliera da un percorso partecipativo con sanitari, operatori e sigle sindacali. Eviterebbe molte delle criticità emerse per i 4 ospedali toscani costruiti in project financing e in parallelo consentirebbe di recuperare, sempre da quest’ultima esperienza, anche gli spunti di valore aggiunto. Con l’occasione della risposta all’interrogazione, finalmente sapremo anche quando sarò aperto il Padiglione 2 dell’Ospedale di Livorno. Altro incompiuto da togliere quanto prima dalla lista”.