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PRESENTAZIONE HEALTH FOR ALL. VENERDÌ 7 IN PIAZZA A FIRENZE PER SANITÀ PUBBLICA

Abbiamo ospedali al collasso, liste d’attesa lunghissime e un territorio che non riesce a raccogliere le domande di sanità dei cittadini. Questi tre elementi spalancano le porte alla privatizzazione della sanità. Per questo motivo aderiamo a Health for All. I cittadini si stanno abituando ad una situazione che peggiora giorno dopo giorno. Venerdì abbiamo l’occasione per manifestare in piazza contro tutto questo.

La manifestazione si terrà a Firenze venerdì 7 aprile: partirà da Piazza Duomo alle ore 16 e terminerà in Piazza San Lorenzo.

Domani presenteremo la manifestazione insieme a tutte le altre forze politiche, sindacali e sociali aderenti.

BORGHI CI RICASCA. EPIC FAIL IN AULA SU RIMBORSI E TIRENDICONTO M5S

Purtroppo Claudio Borghi ci è ricascato. Dopo la pubblicazione di un comunicato stampa, dove è riuscito a raccontare 7 falsità sulla nostra proposta di reddito di cittadinanza (da noi svelate puntualmente qui), pensavamo avesse toccato il fondo. Ma è riuscito a far di peggio.

Nell’ultima seduta del Consiglio regionale l’esponente della Lega Nord, noto opinionista tv e responsabile economico della Lega Nord, si è lanciato in un siparietto sul nostro “Tirendiconto” raccontando una serie di bugie imbarazzanti.

Ci permettiamo di segnalare le principali.

RIMBORSI “ZERO” DICE BORGHI, PECCATO SIA FALSO
Borghi asserisce di non prendere alcun rimborso dal Consiglio Regionale della Toscana. Peccato che questo sia falso: ciascun consigliere regionale riceve il rimborso spese per l’esercizio di mandato, a sua volta suddiviso in due voci: quota fissa e quota variabile.

La quota fissa è di 1925 euro a Consigliere, che salgono a seconda della carica ricoperta:
– 1.988 euro per vicepresidenti e segretari di commissione o vicepresidenti di un gruppo (come il solo PD) con almeno 13 consiglieri
– 2.100 euro per presidenti di commissione e presidenti di gruppo consiliare
2.140 euro per consigliere segretario del Consiglio e portavoce dell’opposizione (caso di Claudio Borghi)
– 2.203 euro per i vicepresidenti del Consiglio
– 2.523 euro per i componenti della Giunta

La quota variabile invece dipende soprattutto dalla distanza tra il luogo di residenza e la sede del Consiglio Regionale, unita ad un calcolo astruso realizzato dai politici di professione nel 2012 per ottenere il massimo dei soldi dei cittadini anche in questo caso.

Il risultato di tutto questo pastrocchio è che ogni Consigliere Regionale ogni mese riceve un rimborso spese composto da due voci, la somma delle quali varia a seconda del suo ruolo e della distanza tra la sua casa e la sede del Consiglio Regionale oltre a, e meno male, una eventuale decurtazione se non si presenta a sedute di Consiglio, Commissione e conferenza programmazione lavori. Tradotto: se non vieni ti tolgono 50 euro e il 5% della quota variabile. Da qualche parte in Toscana si direbbe “asciugati…”.

Borghi, nel suo show in Consiglio, dice che i suoi rimborsi sono “ZERO”. Mentre noi ci intascheremmo, a suo dire, più del dovuto.

Torniamo a suggerirgli un consulto da uno bravo o quantomeno di leggersi i documenti pubblicati dal Consiglio regionale sui suoi emolumenti mensili (2015 – 2016 2017) prima della prossima sparata. Capiamo che per uno che a inizio mandato diceva di avere avuto nella sua vita una dichiarazione dei redditi da 540.000 euro (evidentemente asciugatasi molto negli ultimi anni, visto quanto dichiarato nel 2015 e 2016) non ci sia bisogno di capire le voci che compongono quei 12 mila euro lordi mensili dei cittadini toscani versati in buona parte nel suo conto per svolgere il mandato, ma forse prima di dichiarare il falso su se stessi e sugli altri conviene informarsi.

Da quando è in carica nel Consiglio regionale della Toscana Claudio Borghi ha preso 79.061,72 euro solo di rimborsi per l’esercizio del mandato (tutto pubblico e consultabile qui: 2015, 2016, 2017). Una bella sommetta, resa più tonda dal fatto che il consigliere regionale toscano Borghi prende il massimo del rimborso variabile – tranne nei casi in cui non si presenta alle sedute istituzionali – perché domiciliato a Milano. Liberi i cittadini toscani elettori della Lega Nord di scegliersi un milanese come consigliere regionale e libero lui di prendere il massimo del rimborso consentito dalla legge toscana, ma almeno abbia la decenza di non rinnegarlo.

Anche se un dubbio ci viene: se Borghi non ha mentito consapevolmente, cioè ha detto quanto pensa sia vero, allora è analfabeta funzionale. Cioè non sa leggere una tabella (quella dei suoi emolumenti). Un dubbio sorretto dall’ultima parte del suo EpicFailShow.

EPIC FAIL SUL TIRENDICONTO M5S
Le balle infatti non sono finite qui. Borghi infatti ha preso anche una spiacevole cantonata sul nostro “Tirendiconto“.

Diversamente dall’esponente della Lega Nord e da tutti gli altri consiglieri regionali, noi del Movimento 5 Stelle tratteniamo solo i rimborsi spese effettivamente spesi per il mandato, restituendo ai cittadini la differenza. Il principio è semplice: noi non vogliamo più rimborsi di quanti ci servono per espletare al meglio il nostro incarico e come strumento di verifica ci impegniamo a tenere tutti i giustificativi di spesa (scontrini, fatture ecc.) che attestino tali spese. Questo metodo è scritto pubblicamente dal 2015 sul nostro sito, ripreso da numerose testate stampa e replica il metodo utilizzato dal Movimento 5 Stelle a livello nazionale, ampiamente raccontato sui nostri canali e dai media mainstream. Questo per dire che difficilmente chi vive sulla terra ed è interessato al tema può sostenere di non aver avuto sufficiente informazione su questo metodo Cinque Stelle di interpretare la questione rimborsi spese.

Siccome Borghi non ci risulta residente sulla Luna (ma a Milano) e si accredita come esperto economista, non sappiamo come spiegarci, senza sollecitare nell’interpretazione qualche bravo analista in merito al suo analfabetismo funzionale, quanto è successo martedì in Consiglio.

Borghi è arrivato infatti a dire davanti a tutta l’aula e in diretta streaming che Giacomo Giannarelli “si intasca 1400 in più” di lui, in riferimento ai rimborsi spese. La balla è talmente grossa che qualcuno potrebbe pensare ad uno scherzo, ma no, è tutto vero. L’ha detto lui. E senza alcun imbarazzo ha appesantito la figura barbina con una giustificazione dell’affermazione a dir poco imbarazzante. I “1400 euro in più” Borghi li ha dedotti dal fatto che sul Tirendiconto di ottobre 2016 di Giacomo alla voce “totale rimborsi rendicontati” sono riportate 3.424,59 euro e il Totale della restituzione è 2.001,77 euro. Questo sedicente esperto di economia ha quindi sottratto dal totale dei rimborsi rendicontati (3.424,59 euro) il totale della restituzione di Giacomo (2.001,77 euro) pensando che 1.400 euro siano quanto Giacomo si terrebbe in tasca.

Al netto dello stupore, ci spiace dopo aver dovuto spiegare a Borghi cosa sia l’ISEE, doverci trovare a spiegargli anche le somme e le sottrazioni.

E dire che l’excel del Tirendiconto è molto semplice e chiaro. Riprendiamo il caso citato da Borghi per andare incontro alle difficoltà di comprensione del cittadino medio e per comodità ci rivolgeremo ad un ipotetico Claudio:
– Stipendio netto ricevuto dalla Regione (cioè l’importo del bonifico arrivato a Giacomo dal Consiglio regionale per l’attività compiuta ad ottobre 2016) = 8.691,20 euro
– Stipendio netto Portavoce Movimento 5 Stelle (cioè quanto i consiglieri regionali M5S possono trattenere dell’importo di cui sopra, riferito all’indennità) = 3.264,84 euro
– Totale rimborsi rendicontati (cioè effettive spese di mandato sostenute da Giacomo a ottobre 2016) = 3.424,59 euro
– Totale restituzione (cioè quanto Giacomo Giannarelli NON “si è intascato” tra indennità e rimborsi) = 2.001,77

Capito Claudio? C’è un importo ricevuto che noi perCodice di comportamento‘ (un documento sottoscritto, Claudio, un foglio di carta con scritti degli impegni … ok? Ci sei?) ci impegniamo a restituire in un modo semplice: togliamo la parte legata all’indennità di funzione (quindi Claudio devi mettere il meno, togliere dal primo importo capito? Ci sei?), perché noi la rifiutiamo, poi togliamo la parte dell’indennità di carica eccedente il tetto stabilito (tradotto per te Claudio significa che noi al massimo possiamo trattenere per noi 3.264,84 euro nette al mese, quindi da quell’importo di prima devi togliere l’eccedenza. Ok Claudio?). Ecco se sei arrivato fino a qui adesso fai l’ultimo sforzo: oltre a quei 3.264,84 euro noi possiamo anche trattenere quanto speso per l’esercizio del mandato. Capiamo che la frase per te possa essere difficile, quindi te la spieghiamo con calma.

Hai presente quando Borghi dice “questa acqua l’ho presa coi miei soldi”? Ecco, bravo: adesso seguici, per noi quella spesa, con tanto di scontrino tenuto (altrimenti non vale!), è una spesa per il mandato perché l’acqua a quanto pare la stai bevendo in aula, e la potresti portare a rendicontazione, sempre che tu abbia tenuto lo scontrino. Per il nostro mandato Claudio abbiamo bisogno di spostarci, fare telefonate, mandare mail, mangiare, stampare materiale informativo. Ecco tutte queste spese sostenute nell’esercizio del mandato, se associate a giustificativo di spesa (gli scontrini Claudio, o le fatture. Ok?), noi le possiamo pagare con i rimborsi forniti a tutti i consiglieri (anche te Borghi, Claudio, lo abbiamo spiegato prima, lui li prendeva a sua insaputa … pace, ora lo sa lui e lo sai te). Siccome i rimborsi forniti a noi consiglieri dal Consiglio Regionale sono più alti rispetto a quanto veramente necessario (perché non sono mica scemi questi politici di professione … fino a quando li votano) NOI restituiamo la differenza (quanto non abbiamo effettivamente speso Claudio, ok: ci danno 100, spendiamo 80, restituiamo 20. Ti torna?). Quindi NOI DEI RIMBORSI NON INTASCHIAMO NIENTE. Li spendiamo per il mandato Claudio. Ok?

Da quel bonifico che ogni mese arriva sul conto, se tu Claudio fossi del Movimento 5 Stelle, dovresti togliere la differenza tra lo stipendio netto consentito a noi M5S (3.264,84 euro) e quanto invece ti arriva per l’indennità, PIÙ (Claudio seguici … non ti perdere, ce la puoi fare) quanto dei rimborsi tu non hai speso per il mandato e non ci accontenteremmo di un numero dato sulla fiducia (figurati Claudio, sappiamo che sei un signore …) ma dovresti produrre gli scontrini e le fatture a giustificativo.

Pensa te Claudio che se Borghi ci avesse copiato in questo, avrebbe restituito una buona parte delle circa 200 mila euro che si è messo – legittimamente – “in tasca” da quando è entrato nel Consiglio regionale della Toscana. Tra l’altro vista la sua bassa attitudine a sopralluoghi in suolo toscano, avrebbe sicuramente avuto spese molto più basse ad esempio di uno come Giacomo che in meno di due anni ha già girato la Toscana tra scuole disastratediscariche autorizzate e nondighe, ponti, stazioni incautamente dismesse, aree sin, strade da ripristinare per il cicloturismoimpianti geotermici … e ci fermiamo perché ne ha fatte davvero troppe (tutto pubblico, Claudio, puoi vederlo su questo sito).

Ma vedi Claudio, Borghi non è un Cinque Stelle. Troppo dura la vita del Cinque Stelle.

Meglio comunque Claudio. Con noi non avrebbe resistito un mese. Toccava persino ascoltare i cittadini, poi uno vale uno … meglio così.

Comunque speriamo Claudio che Borghi faccia a te e al resto dei toscani un piacere: lasci perdere astruse proposte di legge per ridefinire gli emolumenti dei consiglieri sulla base di algoritmi che evidentemente sono così poco seri da non averli adottati dove la Lega Nord governa (e fai bene a chiederti come mai quando il Responsabile economico della Lega Nord si inventa un metodo per associare gli emolumenti dei consiglieri al benessere dei cittadini non lo sperimentano dove governano) e inizi ad impegnarsi un pochino di più.

O forse no, come dice Borghi: saranno gli elettori a giudicarlo al prossimo giro. Noi ci siamo permessi di dargli qualche informazione. Per un voto più consapevole.

IRENE GALLETTI
ANDREA QUARTINI
ENRICO CANTONE
GABRIELE BIANCHI
GIACOMO GIANNARELLI

TESECO. BONIFICA È PRIORITÀ E NON SI FINISCA AL GIOCO DELLE TRE CARTE IN CONTO AI CITTADINI

Approvata la nostra mozione su lavoratori e sito Teseco spa.

Se per i lavoratori le novità con Waste Recycling e Palma Services sembrano positive, e attendiamo di vedere nero su bianco quanto definito negli accordi nazionali e regionali, la guardia deve restare alta sul fronte bonifiche.

Per questo siamo soddisfatti del voto d’aula: la Regione attiverà ASL e nuovamente ARPAT per verificare salubrità e condizione ambientale dell’area ex Teseco spa. Se, come pensiamo, sarà necessaria la bonifica sarà la giunta regionale a vigilare affinché non finisca al gioco delle tre carte, come accaduto in altre occasioni ad esempio nell’area industriale di Massa Carrara con pericolose conseguenze.

Teseco stessa o il nuovo acquirente devono provvedere a restituire in quell’area valori precauzionali, come dice la legge. Monitoreremo il rispetto di quanto votato dall’aula, perché il conto non finisca ai cittadini.

IRENE GALLETTI

PULIZIE OSPEDALI. SIAMO PREOCCUPATI PER LE SEGNALAZIONI DELLE LAVORATRICI SODEXO

Siamo molto preoccupati per la situazione denunciata dal personale che opera nei servizi di pulizia per gli ospedali di Pisa.

Dal mese scorso le 340 lavoratrici della multinazionale Sodexo, appaltatrice incaricata delle pulizie presso i 2 presidi pisani AOUP,  sono in stato di agitazione per denunciare le gravose condizioni in cui si trovano ad operare.

Nell’incontro di giovedì scorso con una loro rappresentanza mi hanno riferito di numerose problematiche:  scarsità di personale,  poche ore a disposizione per effettuare pulizie e sanificazione dei reparti più a rischio, dotazioni insufficienti, scarsa formazione specifica  e continui casi di infortunio sul lavoro (come le frequenti punture accidentali con aghi denunciate). La nostra preoccupazione non si ferma al quadro drammatico che ci hanno descritto, ma si riferisce anche al rischio igienico-sanitario che ne deriverebbe per le centinaia di utenti che accedono ogni giorno alle strutture sanitarie.

Per questo abbiamo presentato un’interrogazione regionale dove chiediamo di essere messi a conoscenza dell’esito delle ispezioni ASL avvenute nei giorni scorsi e delle condizioni contrattuali tra AOUP e Sodexo, oltre ad altri dettagli riguardanti le statistiche sulle infezioni e le verifiche periodiche sull’esecuzione del contratto.

IRENE GALLETTI
ANDREA QUARTINI

PD PRO ACCORPAMENTO ITIS – FASCETTI. SVILENTE VEDERE STUDENTI TRATTATI COME NUMERI

Bocciata la nostra mozione per scongiurare l’accorpamento tra ITIS Da Vinci e Scuola Professionale “Fascetti” (IPSIA).

Il PD sceglie l’accorpamento perché – dice Pieroni – “è svilente lasciare la reggenza dell’Istituto al dirigente dell’ITIS”. Svilente per noi è un accorpamento emerso senza alcuna condivisione con gli organi collegiali della scuola, viziato dall’evidente incoerenza di voler unire due scuole di ordine diverso, con competenze gestite da due livelli istituzionali: ministeriale per l’ITIS “Da Vinci”, regionale per la Scuola Professionale “Fascetti”.

Spiace che un ex Presidente di Provincia come Pieroni non riconosca l’esigenza di mettere l’offerta didattica e la sicurezza di chi va a scuola per studiarvi o insegnarvi prima di ogni altro criterio decisionale. Abbiamo studenti che nell’ITIS passano in zone transennate e qui anziché evitare questo si fa della ragioneria spiccia unendo due scuole strutturalmente diverse tra loro.

Auspichiamo la vittoria del ricorso promosso dai docenti presso il TAR. La sospensiva che chiedevamo, in attesa del pronunciamento, sarebbe stata la decisione migliore, ma anche a questa il PD ha detto no. Confermando la consueta allergia ad ogni iniziativa di partecipazione dal basso che richiami la Pubblica Amministrazione almeno alla condivisione collegiale di scelte così importanti.

IRENE GALLETTI

VITTORIA M5S: CITTADINI POTRANNO DETRARRE CONTRIBUTO DIGITALIZZAZIONE E GIUNTA VALUTERÀ ELIMINAZIONE

Serviva il Movimento 5 Stelle per intervenire sul fastidioso balzello “contributo di digitalizzazione” che paghiamo come cittadini dal 2012 insieme al ticket per lastre e affini. Intanto la Regione dovrà attivarsi per renderlo detraibile dalla dichiarazione dei redditi e la Giunta dovrà anche impegnarsi a valutare la sua eliminazione. Un risultato, quest’ultimo, persino superiore alle nostre aspettative, raggiunto grazie al dialogo produttivo con la consigliera PD Ilaria Giovannetti co firmataria della nostra mozione. Ennesima dimostrazione di come il Movimento 5 Stelle sappia dialogare con le altre forze politiche quando il tema è l’interesse dei cittadini.

In attesa della nota di attuazione della Giunta, possiamo dire che quelle 30 euro massime annue pretese dalle ASL toscane per darci un cd con la nostra diagnostica per immagini – e, secondo alcuni, ripianare il celebre buco dell’ASL di Massa – si potranno finalmente detrarre e hanno i giorni contati.

ANDREA QUARTINI

PD AMMETTE RITARDI SUI BANDI AI GIOVANI AGRICOLTORI, MA VOTA CONTRO ANALISI PER SCOPRIRE MOTIVI INEFFICIENZA

Bocciata la nostra proposta sui ritardi di liquidazione dei vincitori del bando Programma Sviluppo Rurale “Pacchetto Giovani” per l’agricoltura, nelle annualità 2015 e 2016.

Siamo ad una vicenda specchio del governo PD: in aula confermano i ritardi ammessi dall’assessore Remaschi in risposta alle nostre interrogazioni, con spiacevole diversivo offerto alla stampa (sostenne che avevamo preso una ‘cantonata’, facendoci venire il dubbio che non avesse letto la sua risposta prima di firmarla), dichiarano disponibilità verso le nostre prime due proposte di saldare quanto prima tutti i vincitori almeno del bando 2015 e utilizzare per l’annualità 2016 gli avanzi riscontrati, ma pur di non analizzare motivi e responsabilità di un’inefficienza pagata da centinaia di giovani aspiranti imprenditori agricoli, hanno bocciato l’atto. E dire che proprio questa istruttoria tecnica avrebbe potuto far emergere le criticità di quanto accaduto e aiutarne la soluzione in previsione dei prossimi bandi. Davanti ad un errore c’è chi fa finta di niente e chi invece lo ammette, cerca di risolverlo e nel frattempo lo studia con l’obiettivo di non ripeterlo. Noi abbiamo questa seconda cultura di governo.

Riproporremo comunque in seconda Commissione la richiesta di istruttoria tecnica. Ci sembra il minimo per evitare ad altri cittadini quanto vissuto da chi a 15 mesi dal termine di presentazione della domanda 2015 è ancora alla fase degli incartamenti istruttori* o al “decreto di assegnazione del contributo”, anticamera dell’anticamera del bonifico finale verso il loro conto. Una mala gestione pubblica purtroppo replicata per il bando 2016.

IRENE GALLETTI

*22 tra Firenze e Arezzo, 44 tra Siena e Grosseto, 14 tra Pistoia e Prato, 20 tra Lucca e Massa e 13 tra Pisa e Livorno
(fonte. Ass. Remaschi in risposta a IS 801)

PD GETTA LA MASCHERA: BOCCIATA ADESIONE REGIONALE A ‘HEALTH FOR ALL’

Bocciata in Consiglio regionale la mozione sull’adesione della Regione Toscana alla giornata europea “Healt for All” prevista per il 7 aprile a Firenze.

Certe scelte hanno una carica simbolica importante. Aderire ad “Health for all” significa sostenere la giornata europea di azione contro la commercializzazione della salute perpetuata dai governi europei. Per chi come noi difende il principio costituzionale della tutela della salute, tramite una sanità pubblica e universale, era doveroso schierarsi come Consiglio regionale a sostegno dell’iniziativa. Il voto contrario del PD è un definitivo calare la maschera. Rammarica, visto che per ora questo partito governa la sanità regionale, ma apprezziamo finalmente l’onestà intellettuale: credono convintamente nella privatizzazione della sanità e sono contro ogni iniziativa che la combatte.

Siamo rimasti ormai in pochi a difendere l’idea di una sanità pubblica, efficiente, capace di invertire l’orrore di un paese con 11 milioni di cittadini che rinunciano a curarsi per difficoltà economiche, un dato inquietante in crescita dal 2012, acutizzato dalla crisi del servizio pubblico.

ANDREA QUARTINI
(co firmatario della mozione)

ARCIPELAGO. RADAR DI PIANOSA SPENTO E TELECAMERE NON SI SA CHI LE MONITORI

La vigilanza dello spazio marino del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano è un tema importante che la Regione Toscana deve affrontare. Pesca di frodo ed altre forme di attività illecita possono infatti nuocere ad un patrimonio inestimabile. Ad oggi invece gli interventi posti in essere sembrano raccontare quantomeno un certo difetto di governo del problema.

Nel 2009 fu installato a Pianosa un radar a tale scopo, spento sei anni dopo perché inutile: grazie al radar la Capitaneria poteva infatti visualizzare un potenziale trasgressore ma difettava per 9 mesi l’anno di una motovedetta capace di intervenire. Vista la giustificazione ci ha sempre incuriosito il fatto che si sia scelto di spegnere il radar per poi spendere 1 milione di euro in diverse telecamere, alcune delle quali termiche, capaci di fornire l’immagine in tempo reale di quanto stesse avvenendo nell’area. Se infatti il problema era la capacità di intervento, forse sarebbe convenuto più spendere gli importi in tal senso e del resto ancora non ci è chiaro chi stia monitorando queste immagini.

A questo punto vorremmo capire se la Regione, oltre a partecipare alla nomina del Presidente del Parco, presta attenzione alle sue sorti ed in particolare alla questione della sua vigilanza marina. A tal proposito siamo ancora in attesa della risposta della Giunta sulle intense attività dell’imbarcazione NATO, Alliance, a ridosso dell’Isola d’Elba e di Pianosa, dove si incagliò 12 anni fa. Ricordiamo infatti che la Alliance è stata più volte associata alla morte di alcuni cetacei transitanti nell’arcipelago al punto da imporre all’Organizzazione del Patto Atlantico almeno una risposta per la quale chiedemmo verifica.

ENRICO CANTONE

REGIONE BLINDA DEPOSITO DEL SENATORE, PER GARA TPL. A MARCUCCI & SOCI 40MILA EURO L’ANNO ANCHE CON NUOVO GESTORE UNICO

La giunta regionale ha inserito per decreto un deposito autobus sito a Barga (LU) nella procedura di gara per il gestore unico del trasporto pubblico locale. In questo modo il proprietario del deposito può star tranquillo sull’esito della gara – attualmente finita a carte bollate tra ricorsi e slanci in avanti della Regione – perché, chiunque sia il vincitore, resterà in piedi quel suo contratto di locazione che dal 2012 porta nelle sue casse societarie 35mila euro l’anno – diventate 40mila dal 2016 – e dovrebbe rinnovarsi tacitamente nel 2018 per altri 6 anni. Tutto cristallino se non fosse per quel piccolo particolare che proprietario di questo deposito in località Il Frascone nel Comune di Barga (LU) è una società – la San Quirico srl – posseduta al 76% dal senatore PD, Andrea Marcucci.

L’aspetto curioso è che il deposito in questione entrò in scena quando CLAP spa, gestore tpl attivo nella Provincia di Lucca e firmatario del contratto con la San Quirico srl, fece il suo ingresso nel Consorzio CTT Nord, soggetto portante di quel Consorzio MOBIT attualmente impegnato a contendersi la gara regionale per il gestore unico con Autolinee Toscane del gruppo francese RATP. I cittadini di Barga ringraziarono per una scelta che spostava il ricovero per gli autobus dal centro cittadino all’area industriale, dov’è sito il deposito della San Quirico srl, forse ignari che oltre al traffico cittadino, quella decisione favoriva anche il loro concittadino senatore-imprenditore.

Ci teniamo a precisare che in questa storia non ci pare presente alcun illecito. Diciamo che il noto intuito imprenditoriale di Marcucci ha avuto ennesima conferma: è stato l’imprenditore – in comproprietà – giusto al momento giusto – quando CLAP spa fu “salvata” da (o svenduta a) CTT Nord – e casualmente la Regione gli ha blindato quanto con solerzia era riuscito ad ottenere nel difficile mercato degli immobili al servizio del trasporto pubblico locale toscano, quando una possibile vittoria dell’avversario di MOBIT avrebbe potuto comportare un qualche stop a questo business.

GABRIELE BIANCHI