Purtroppo Claudio Borghi ci è ricascato. Dopo la pubblicazione di un comunicato stampa, dove è riuscito a raccontare 7 falsità sulla nostra proposta di reddito di cittadinanza (da noi svelate puntualmente qui), pensavamo avesse toccato il fondo. Ma è riuscito a far di peggio.

Nell’ultima seduta del Consiglio regionale l’esponente della Lega Nord, noto opinionista tv e responsabile economico della Lega Nord, si è lanciato in un siparietto sul nostro “Tirendiconto” raccontando una serie di bugie imbarazzanti.

Ci permettiamo di segnalare le principali.

RIMBORSI “ZERO” DICE BORGHI, PECCATO SIA FALSO
Borghi asserisce di non prendere alcun rimborso dal Consiglio Regionale della Toscana. Peccato che questo sia falso: ciascun consigliere regionale riceve il rimborso spese per l’esercizio di mandato, a sua volta suddiviso in due voci: quota fissa e quota variabile.

La quota fissa è di 1925 euro a Consigliere, che salgono a seconda della carica ricoperta:
– 1.988 euro per vicepresidenti e segretari di commissione o vicepresidenti di un gruppo (come il solo PD) con almeno 13 consiglieri
– 2.100 euro per presidenti di commissione e presidenti di gruppo consiliare
2.140 euro per consigliere segretario del Consiglio e portavoce dell’opposizione (caso di Claudio Borghi)
– 2.203 euro per i vicepresidenti del Consiglio
– 2.523 euro per i componenti della Giunta

La quota variabile invece dipende soprattutto dalla distanza tra il luogo di residenza e la sede del Consiglio Regionale, unita ad un calcolo astruso realizzato dai politici di professione nel 2012 per ottenere il massimo dei soldi dei cittadini anche in questo caso.

Il risultato di tutto questo pastrocchio è che ogni Consigliere Regionale ogni mese riceve un rimborso spese composto da due voci, la somma delle quali varia a seconda del suo ruolo e della distanza tra la sua casa e la sede del Consiglio Regionale oltre a, e meno male, una eventuale decurtazione se non si presenta a sedute di Consiglio, Commissione e conferenza programmazione lavori. Tradotto: se non vieni ti tolgono 50 euro e il 5% della quota variabile. Da qualche parte in Toscana si direbbe “asciugati…”.

Borghi, nel suo show in Consiglio, dice che i suoi rimborsi sono “ZERO”. Mentre noi ci intascheremmo, a suo dire, più del dovuto.

Torniamo a suggerirgli un consulto da uno bravo o quantomeno di leggersi i documenti pubblicati dal Consiglio regionale sui suoi emolumenti mensili (2015 – 2016 2017) prima della prossima sparata. Capiamo che per uno che a inizio mandato diceva di avere avuto nella sua vita una dichiarazione dei redditi da 540.000 euro (evidentemente asciugatasi molto negli ultimi anni, visto quanto dichiarato nel 2015 e 2016) non ci sia bisogno di capire le voci che compongono quei 12 mila euro lordi mensili dei cittadini toscani versati in buona parte nel suo conto per svolgere il mandato, ma forse prima di dichiarare il falso su se stessi e sugli altri conviene informarsi.

Da quando è in carica nel Consiglio regionale della Toscana Claudio Borghi ha preso 79.061,72 euro solo di rimborsi per l’esercizio del mandato (tutto pubblico e consultabile qui: 2015, 2016, 2017). Una bella sommetta, resa più tonda dal fatto che il consigliere regionale toscano Borghi prende il massimo del rimborso variabile – tranne nei casi in cui non si presenta alle sedute istituzionali – perché domiciliato a Milano. Liberi i cittadini toscani elettori della Lega Nord di scegliersi un milanese come consigliere regionale e libero lui di prendere il massimo del rimborso consentito dalla legge toscana, ma almeno abbia la decenza di non rinnegarlo.

Anche se un dubbio ci viene: se Borghi non ha mentito consapevolmente, cioè ha detto quanto pensa sia vero, allora è analfabeta funzionale. Cioè non sa leggere una tabella (quella dei suoi emolumenti). Un dubbio sorretto dall’ultima parte del suo EpicFailShow.

EPIC FAIL SUL TIRENDICONTO M5S
Le balle infatti non sono finite qui. Borghi infatti ha preso anche una spiacevole cantonata sul nostro “Tirendiconto“.

Diversamente dall’esponente della Lega Nord e da tutti gli altri consiglieri regionali, noi del Movimento 5 Stelle tratteniamo solo i rimborsi spese effettivamente spesi per il mandato, restituendo ai cittadini la differenza. Il principio è semplice: noi non vogliamo più rimborsi di quanti ci servono per espletare al meglio il nostro incarico e come strumento di verifica ci impegniamo a tenere tutti i giustificativi di spesa (scontrini, fatture ecc.) che attestino tali spese. Questo metodo è scritto pubblicamente dal 2015 sul nostro sito, ripreso da numerose testate stampa e replica il metodo utilizzato dal Movimento 5 Stelle a livello nazionale, ampiamente raccontato sui nostri canali e dai media mainstream. Questo per dire che difficilmente chi vive sulla terra ed è interessato al tema può sostenere di non aver avuto sufficiente informazione su questo metodo Cinque Stelle di interpretare la questione rimborsi spese.

Siccome Borghi non ci risulta residente sulla Luna (ma a Milano) e si accredita come esperto economista, non sappiamo come spiegarci, senza sollecitare nell’interpretazione qualche bravo analista in merito al suo analfabetismo funzionale, quanto è successo martedì in Consiglio.

Borghi è arrivato infatti a dire davanti a tutta l’aula e in diretta streaming che Giacomo Giannarelli “si intasca 1400 in più” di lui, in riferimento ai rimborsi spese. La balla è talmente grossa che qualcuno potrebbe pensare ad uno scherzo, ma no, è tutto vero. L’ha detto lui. E senza alcun imbarazzo ha appesantito la figura barbina con una giustificazione dell’affermazione a dir poco imbarazzante. I “1400 euro in più” Borghi li ha dedotti dal fatto che sul Tirendiconto di ottobre 2016 di Giacomo alla voce “totale rimborsi rendicontati” sono riportate 3.424,59 euro e il Totale della restituzione è 2.001,77 euro. Questo sedicente esperto di economia ha quindi sottratto dal totale dei rimborsi rendicontati (3.424,59 euro) il totale della restituzione di Giacomo (2.001,77 euro) pensando che 1.400 euro siano quanto Giacomo si terrebbe in tasca.

Al netto dello stupore, ci spiace dopo aver dovuto spiegare a Borghi cosa sia l’ISEE, doverci trovare a spiegargli anche le somme e le sottrazioni.

E dire che l’excel del Tirendiconto è molto semplice e chiaro. Riprendiamo il caso citato da Borghi per andare incontro alle difficoltà di comprensione del cittadino medio e per comodità ci rivolgeremo ad un ipotetico Claudio:
– Stipendio netto ricevuto dalla Regione (cioè l’importo del bonifico arrivato a Giacomo dal Consiglio regionale per l’attività compiuta ad ottobre 2016) = 8.691,20 euro
– Stipendio netto Portavoce Movimento 5 Stelle (cioè quanto i consiglieri regionali M5S possono trattenere dell’importo di cui sopra, riferito all’indennità) = 3.264,84 euro
– Totale rimborsi rendicontati (cioè effettive spese di mandato sostenute da Giacomo a ottobre 2016) = 3.424,59 euro
– Totale restituzione (cioè quanto Giacomo Giannarelli NON “si è intascato” tra indennità e rimborsi) = 2.001,77

Capito Claudio? C’è un importo ricevuto che noi perCodice di comportamento‘ (un documento sottoscritto, Claudio, un foglio di carta con scritti degli impegni … ok? Ci sei?) ci impegniamo a restituire in un modo semplice: togliamo la parte legata all’indennità di funzione (quindi Claudio devi mettere il meno, togliere dal primo importo capito? Ci sei?), perché noi la rifiutiamo, poi togliamo la parte dell’indennità di carica eccedente il tetto stabilito (tradotto per te Claudio significa che noi al massimo possiamo trattenere per noi 3.264,84 euro nette al mese, quindi da quell’importo di prima devi togliere l’eccedenza. Ok Claudio?). Ecco se sei arrivato fino a qui adesso fai l’ultimo sforzo: oltre a quei 3.264,84 euro noi possiamo anche trattenere quanto speso per l’esercizio del mandato. Capiamo che la frase per te possa essere difficile, quindi te la spieghiamo con calma.

Hai presente quando Borghi dice “questa acqua l’ho presa coi miei soldi”? Ecco, bravo: adesso seguici, per noi quella spesa, con tanto di scontrino tenuto (altrimenti non vale!), è una spesa per il mandato perché l’acqua a quanto pare la stai bevendo in aula, e la potresti portare a rendicontazione, sempre che tu abbia tenuto lo scontrino. Per il nostro mandato Claudio abbiamo bisogno di spostarci, fare telefonate, mandare mail, mangiare, stampare materiale informativo. Ecco tutte queste spese sostenute nell’esercizio del mandato, se associate a giustificativo di spesa (gli scontrini Claudio, o le fatture. Ok?), noi le possiamo pagare con i rimborsi forniti a tutti i consiglieri (anche te Borghi, Claudio, lo abbiamo spiegato prima, lui li prendeva a sua insaputa … pace, ora lo sa lui e lo sai te). Siccome i rimborsi forniti a noi consiglieri dal Consiglio Regionale sono più alti rispetto a quanto veramente necessario (perché non sono mica scemi questi politici di professione … fino a quando li votano) NOI restituiamo la differenza (quanto non abbiamo effettivamente speso Claudio, ok: ci danno 100, spendiamo 80, restituiamo 20. Ti torna?). Quindi NOI DEI RIMBORSI NON INTASCHIAMO NIENTE. Li spendiamo per il mandato Claudio. Ok?

Da quel bonifico che ogni mese arriva sul conto, se tu Claudio fossi del Movimento 5 Stelle, dovresti togliere la differenza tra lo stipendio netto consentito a noi M5S (3.264,84 euro) e quanto invece ti arriva per l’indennità, PIÙ (Claudio seguici … non ti perdere, ce la puoi fare) quanto dei rimborsi tu non hai speso per il mandato e non ci accontenteremmo di un numero dato sulla fiducia (figurati Claudio, sappiamo che sei un signore …) ma dovresti produrre gli scontrini e le fatture a giustificativo.

Pensa te Claudio che se Borghi ci avesse copiato in questo, avrebbe restituito una buona parte delle circa 200 mila euro che si è messo – legittimamente – “in tasca” da quando è entrato nel Consiglio regionale della Toscana. Tra l’altro vista la sua bassa attitudine a sopralluoghi in suolo toscano, avrebbe sicuramente avuto spese molto più basse ad esempio di uno come Giacomo che in meno di due anni ha già girato la Toscana tra scuole disastratediscariche autorizzate e nondighe, ponti, stazioni incautamente dismesse, aree sin, strade da ripristinare per il cicloturismoimpianti geotermici … e ci fermiamo perché ne ha fatte davvero troppe (tutto pubblico, Claudio, puoi vederlo su questo sito).

Ma vedi Claudio, Borghi non è un Cinque Stelle. Troppo dura la vita del Cinque Stelle.

Meglio comunque Claudio. Con noi non avrebbe resistito un mese. Toccava persino ascoltare i cittadini, poi uno vale uno … meglio così.

Comunque speriamo Claudio che Borghi faccia a te e al resto dei toscani un piacere: lasci perdere astruse proposte di legge per ridefinire gli emolumenti dei consiglieri sulla base di algoritmi che evidentemente sono così poco seri da non averli adottati dove la Lega Nord governa (e fai bene a chiederti come mai quando il Responsabile economico della Lega Nord si inventa un metodo per associare gli emolumenti dei consiglieri al benessere dei cittadini non lo sperimentano dove governano) e inizi ad impegnarsi un pochino di più.

O forse no, come dice Borghi: saranno gli elettori a giudicarlo al prossimo giro. Noi ci siamo permessi di dargli qualche informazione. Per un voto più consapevole.

IRENE GALLETTI
ANDREA QUARTINI
ENRICO CANTONE
GABRIELE BIANCHI
GIACOMO GIANNARELLI