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PISANO ILLUSTRE, TOSCANA LO RICORDERA’ A DOVERE

Il consiglio regionale ha approvato la nostra mozione su Leonardo Fibonacci.

Leonardo Fibonacci è un pisano illustre, uno dei più grandi matematici della storia ed è giusto che venga conosciuto di più, a partire dalla sua famosa ‘sequenza di numeri’. Grazie al nostro atto la Toscana inizierà a ricordarlo a dovere a partire dal 23 novembre, il Fibonacci Day.

Ben vengano tutte le iniziative diffuse a livello regionale, ma visto il poco tempo auspichiamo che la Regione si concentri per l’edizione 2017 sul sostegno a Pisa e alla sua Università negli eventi già in calendario.

Col nostro atto abbiamo ottenuto l’avvio di una strategia di valorizzazione seria che colga tutte le sfumature di Fibonacci. Questa persona geniale ci ha lasciato molteplici spunti di narrazione della sua figura: dalla matematica, all’applicazione delle sue scoperte su botanica, finanza, musica classica e moderna.

CONSIGLIO DICE NO ALLA NUOVA CENTRALE DA 20 MW, PARTITI COSTRETTI A VENIRCI DIETRO

Ieri il Consiglio regionale ha approvato, con emendamenti una nostra mozione molto importante.

La Regione dirà no alla nuova centrale ENEL da 20Mw a Piancastagnaio e chiederà all’azienda di aggiornare le tecnologie degli impianti già esistenti in Amiata, per ridurre le emissioni.

Uno spartiacque per le politiche regionali, dopo decenni di genuflessione davanti ad Enel.

Abbiamo costretto i partiti a venirci dietro, raggiungendo un obiettivo finora irraggiungibile per i cittadini del territorio. Per l’ennesima volta è il Movimento 5 Stelle a restituire dignità alle istituzioni. Finalmente infatti la Regione alzerà la schiena e si metterà dalla parte dei cittadini dicendo no ad un impianto che, bene ricordarlo, Enel dichiarava portatore di “limitati” effetti sulla salute perché la ricaduta degli inquinanti avrebbe riguardato aree poco popolate.

I cittadini abbiano memoria, da quando siamo entrati in Consiglio regionale la geotermia ad alta entalpia non è più un totem e i territori possono indicarsi non idonei allo sfruttamento geotermico. Due risultati che nessuna altra forza politica prima era riuscita a centrare. Prossimo obiettivo convincere il Consiglio ad abbracciare la nostra linea: sì a bassa entalpia, media entalpia solo se per autosufficienza di una comunità che la richiede,per progetti di economia circolare, e ad emissioni zero. I modelli ci sono, basta adattarli alle nostre esigenze paesaggistiche: si guardi l’impianto geotermico tedesco di Sauerlach, da 5 Mw con impatto zero grazie alle “migliori tecnologie disponibili” che qui ARPAT ascrive alle “flash” di ultima generazione.

N.B. l’atto approvato ieri impegna quindi la giunta a
– Esprimere parere negativo sulla richiesta di VIA per la realizzazione di una nuova centrale da 20MW nel Comune di Piancastagnaio
– Attivarsi nei confronti di ENEL affinché vengano applicate le tecnologie di ultima generazione per ridurre le emissioni delle centrali esistenti

Ora tutti sabato a Piancastagnaio per la manifestazione indetta da SOS Geotermia – Rete nazionale NoGesi – Comitati NeoGea Amianta

SFIDUCIA A SACCARDI. MANCATA DICHIARAZIONE IMMOBILI E MINACCIA DI QUERELA DUE FATTI GRAVISSIMI

In apertura di Consiglio regionale abbiamo chiesto l’iscrizione all’ordine del giorno di una mozione di non gradimento verso l’assessora Saccardi. L’atto rappresenta l’unico strumento statutario a disposizione del Consiglio regionale per invitare il Presidente della Regione alla rimozione di un membro della giunta.

L’assessora Stefania Saccardi non ha dichiarato alcuni immobili di cui è proprietaria, benché fosse tenuta a farlo ai sensi di due leggi regionali sulla trasparenza, e di fronte al dibattito consiliare scaturito sul tema ha minacciato il consigliere Donzelli di querela. Due fatti gravissimi per i quali riteniamo necessario che il Consiglio voti la massima espressione di sfiducia consentita dallo Statuto: la dichiarazione di non gradimento. Ci sono le nostre quattro firme, ne mancano altre quattro. Vediamo in questi due giorni chi tra i colleghi sottoscriverà il nostro atto.

PD DICE NO A DIBATTITO D’URGENZA SU VERTENZA INFOGROUP

Abbiamo chiesto l’iscrizione urgente in aula di una mozione per sostenere le ragioni dei lavoratori di Infogroup e l’impegno a Rossi per l’effettiva apertura di un tavolo presso il MISE prima del trasferimento di proprietà a Engineering. Il Consiglio ha respinto la richiesta col decisivo voto contrario dei consiglieri PD.

In altre occasioni il Consiglio ha accolto questo tipo di atti. Oggi il Partito Democratico si è svegliato con la luna storta. Peccato perché da settembre i lavoratori attendono da Rossi qualcosa di più delle promesse fatte. Serve un tavolo al MISE e serve il sostegno regionale alla richiesta dei lavoratori di maggiori garanzie per il loro futuro lavorativo, ben oltre i 5 anni promessi, oltre che sulla futura consistenza produttiva dell’azienda, sul mantenimento della sede fiorentina e la permanenza in loco dei dipendenti. Per il PD tutto questo può attendere fino al 21 novembre, quando si terrà il prossimo Consiglio regionale. Alla faccia anche delle dichiarazioni di sostegno del sindaco Nardella.

GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA, SI PUO’ ECCO COME

Nel 2011 mentre 26 milioni di italiani votavano sì al referendum per una gestione pubblica di acqua e rifiuti, il PD di Rossi resa la Toscana la prima regione italiana a privatizzare il servizio idrico integrato. Con la nostra legge – da oggi su Rousseau – vogliamo rispettare finalmente quella volontà popolare e ottenere anche altri obiettivi importanti: una nuova governance partecipata, la tutela delle fasce deboli oggi sottoposte ai distacchi per morosità incolpevole, il minimo vitale di 50 litri d’acqua gratuito per i cittadini e la sostenibilità della risorsa idrica.

Qual è il quadro di partenza? L’A.I.T. certifica per la Toscana una rete con il 37,4% di perdite, il 14% delle famiglie residenti non sono servite da fognatura e il 22% non ha servizio di depurazione. Paghiamo la tariffa più cara d’Italia ad otto gestori, per circa il 40% di proprietà di società private, che ogni anno fanno circa 70 milioni di utili e investono circa 100 milioni in meno del necessario per garantire una rete efficiente, fognatura e depurazione a tutti.

Per ripubblicizzare il servizio idrico, cioè liquidare le società private che oggi gestiscono la nostra acqua, servirebbero 550 milioni di euro. Abbiamo due strade: ottenere l’obiettivo subito o a scadenza delle concessioni. In entrambi i casi l’impatto finanziario si tradurrebbe in una spesa dai 18 ai 6 milioni l’anno per trent’anni.

La nuova governance introdotta dalla nostra proposta oppone al concetto di ATO unico caro al duo PD-Rossi quello dei Bacini Idrografici Ottimali. La legge nazionale ne indica quattro per la Toscana, possono essere anche di più. Alla giunta il compito di fare una proposta al Consiglio, studiando disponibilità della risorsa, indicatori economici, ambientali e – aspetto cruciale – la prossimità del cittadino, che avrà funzioni decisionali contrariamente ad oggi e siamo certi saprà ad esempio identificare gli sprechi dei tristemente noti costi accessori dei gestori.

Con 32 euro ad abitante in più l’anno riusciremo anche a fornire il minimo vitale di 50 litri d’acqua gratuita per ciascun abitante, rispettando l’indicazione dell’ONU, e grazie ad un fondo solidaristico ad hoc risolveremo anche il problema immorale dei distacchi per i cittadini indigenti impossibilitati a saldare la bolletta.

Tra le fonti di finanziamento di tutto questo anche l’aumento, fino a dieci volte, della tariffa per gli usi industriali dell’acqua potabile. La risorsa idrica va trattata rispettando la normativa europea e nazionale, oltre che il buon senso: l’acqua deve andare prima per fini umani e igienico sanitari e solo dopo, se avanza, per industria e agricoltura. Con questo nuovo regime tariffario finalmente crediamo possibile raggiungere questo obiettivo.

Per 60 giorni questa proposta sarà all’esame degli iscritti M5S sulla piattaforma di democrazia diretta Rousseau, a gennaio ne chiederemo urgentemente la discussione in Consiglio.

COMUNE DI PRATO NON MOLLI SU DIGESTORE ANAEROBICO. CON NOI AL GOVERNO QUELLA SAREBBE LA STRADA

Foto di Notizie di Prato

Oggi è uscito un articolo stampa che raccontava lo scontro dentro Gilda tra l’opzione di investimento presentata dall’amministrazione pratese – un digestore anaerobico – e quella dell’inceneritore sostenuta da Consorzio Progetto Acqua e Confindustria Toscana Nord.

Il Comune di Prato non molli sul digestore anaerobico. Con noi al governo quella sarebbe l’unica strada, scelta da tempo nelle migliori esperienze di gestione dei rifiuti europee e mondiali.

I digestori anaerobici rappresentano un’impiantistica necessaria per chiudere una filiera virtuosa di gestione dei rifiuti dove solo una piccola componente è destinata allo smaltimento. Quando invece si investono 20 milioni per bruciare i rifiuti significa che l’interesse primario è averne, tanti, da continuare a bruciare. Una scelta ottocentesca, pericolosa per la salute e per l’ambiente.

DECOINDUSTRIA, COMUNE DI CASCINA INADEMPIENTE SU PROTOCOLLO D’INTESA CON REGIONE. ESAUTORATO INSIEME A PROVINCIA DI PISA PER MESSA IN SICUREZZA?

Dal 2014 il serbatoio D6 nel sito ex Decoindustria è sempre lì in attesa della messa in sicurezza.

Poco può imputarsi alla Regione, che ha dato 7,8 milioni di euro in otto anni alla Provincia di Pisa per togliere i rifiuti pericolosi presenti nel sito e, davanti all’inadempienza dell’istituzione, voleva chiudere la questione tramite un protocollo d’intesa inviato al Comune di Cascina il 20 marzo 2017.

Purtroppo per i cascinesi ci risulta che il Comune a guida leghista sia sparito, non abbia risposto alla sollecitazione regionale del 1 settembre né abbia rispettato l’ultimatum del 16 ottobre per dirimere una questione che la stessa Regione, quasi imbarazzata nell’ultima lettera all’amministrazione di centrodestra, indicava “delicata e critica, come peraltro noto a codesto Comune”.

In quella lettera la Regione dichiarava che senza alcuna risposta del Comune di Cascina, avrebbe proceduto attuando gli interventi sul sito ex Decoindustria bypassando l’amministrazione.

A questo punto, visto che dalla Giunta Ceccardi ci risulta non sia arrivato niente, vorremmo sapere quanto più interessa ai cittadini: quando la Regione svuoterà e smantellerà il serbatoio D6, verificando magari tramite ARPAT se vi sono contaminazioni del sottosuolo.

IRENE GALLETTI
GIACOMO GIANNARELLI

ATC PISTOIA ESPOSTO DENUNCIA BROGLI SU DESIGNATO. GIUNTA VERIFICHI

Domani la giunta PD-Rossi risponderà alla nostra interrogazione question time sul caso ATC “Pistoia”.

Un esposto a noi recapitato, con in copia il Presidente Rossi e gli altri consiglieri regionali, denuncia anomalie e irregolarità nella designazione del Comitato di gestione dell’ATC 11 “Pistoia”. Secondo quanto descritto il rappresentante dell’associazione in quota ambientalista Eko Club sarebbe passato autocertificando per l’anno 2016 l’iscrizione di 700 soci alla sua organizzazione, quando 450 di queste tessere sarebbero state sottoscritte da soci Federcaccia nel marzo 2017.

Un fatto grave per il quale abbiamo chiesto alla giunta una risposta pubblica, considerato che è l’istituzione di controllo per queste associazioni con incarichi pubblici in materia di caccia programmata.

Il Comitato di Gestione delle ATC ha dieci membri, due dei quali designati da associazioni di protezione ambientale, attive sul territorio e riconosciute a norma di legge. L’intento della norma è chiaro, rappresentare in questo modo le istanze di tutela ambientale. Istanze che non sarebbero tutelate se la figura scelta risultasse emanazione indiretta di Federcaccia.

Sapremo domani se la giunta ha verificato quanto denunciato nell’esposto. Qualora fosse confermato va annullata quella nomina nell’ATC 11 e ripetuta la votazione. E ci troveremmo di fronte all’ennesimo errore della gestione Remaschi in ambito ATC da noi scovato: dopo la legge incostituzionale, gli errori non visti sui bilanci e la sottovalutazione delle associazioni ambientaliste non propriamente tali.

IRENE GALLETTI
GABRIELE BIANCHI

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AGGIORNAMENTO

Il 7 novembre l’assessore Remaschi ha risposto all’interrogazione, riconoscendo i termini dell’esposto citato nell’atto e dichiarando l’avvio di una verifica sul libro soci dell’associazione Eko Club.

“Bene questa verifica, la si estenda anche ad altri ATC con particolare riferimento a quelli dove la designazione è caduta su una figura legata a questa associazione. Sarebbe un fatto grave se la giunta dovesse confermare quanto presentato nell’esposto ovvero che il rappresentante dell’associazione in quota ambientalista Eko Club sarebbe passato autocertificando per l’anno 2016 l’iscrizione di 700 soci alla sua organizzazione, quando 450 di queste tessere sarebbero state sottoscritte da soci Federcaccia nel marzo 2017” così Irene Galletti.

 

VALORIZZARE FIBONACCI, ONORATO ALL’ESTERO E (QUASI) DIMENTICATO NELLA SUA TOSCANA

Abbiamo portato in Consiglio regionale la richiesta di valorizzazione della figura di Leonardo Fibonacci.

Il 23 novembre si celebra il Fibonacci Day. Troviamo paradossale che la figura di uno dei più grandi matematici di tutti i tempi, sia valorizzata più all’estero che nella sua Toscana. Ad eccezione di Pisa, sua città natale, la regione sembra aver dimenticato l’autore della celebre “sequenza”, con applicazioni in ogni ramo delle scienze umane, dalla matematica alla botanica passando per l’economia e la finanza.

Mercoledì sapremo se saremo riusciti o meno ad invertire questa rotta sbagliata, impegnando la Giunta a contribuire con proprie iniziative a valorizzare adeguatamente la figura di Leonardo Fibonacci, a cominciare dal 23 novembre.

La votazione sulla nostra mozione è prevista mercoledì. Seguiteci in diretta streaming.

ACQUA PUBBLICA, ECCO LA PROPOSTA DI LEGGE – conferenza stampa

Domani 7 novembre 2017 presenteremo la nostra proposta di legge per ripubblicizzare il servizio idrico integrato in Toscana.

Diamo compimento all’esito del referendum 2011, dopo che proprio la Toscana fu la prima regione italiana a tradirlo. Il nostro modello renderebbe la nostra regione la prima a definire una gestione pubblica e partecipata del ciclo integrato dell’acqua.

Appuntamento domani ore 13 in Consiglio regionale, sala 10, con diretta streaming dalla nostra pagina facebook.