Sarà discussa nel prossimo Consiglio regionale la nostra mozione sul recupero degli scarti dell’industria tessile.

Il PD tratta i rifiuti tessili come un problema di ordine pubblico, mentre da tempo il mondo produttivo suggerisce di coglierne i margini di sviluppo in ottica d’economia circolare.

Continueremo a farci portavoce di questa istanza e speriamo di incontrare il voto unanime del Consiglio martedì sul primo passo: impegnare la giunta regionale a promuovere l’uso degli scarti della lavorazione tessile come materiale isolante termico e fonoassorbente, inserendo i prodotti così realizzati nei disciplinari d’appalto per le opere pubbliche. Rappresenterebbe un volano per le pmi che già oggi hanno colto questa sfida di economia circolare e sostenibilità ambientale.

Il 2 ottobre abbiamo seguito con molta attenzione il seminario sul tema promosso dalla Camera di Commercio di Prato in collaborazione con la Sezione Regionale Toscana dell’Albo Gestori Ambientali. E proprio in quella sede è emersa questa proposta che riteniamo vada approvata senza tentennamenti. Col nostro atto approvato la giunta dovrebbe andare oltre i suoi disciplinari, facendo opera di promozione anche presso tutti gli enti locali e inserendo incentivi all’acquisto per questa tipologia di prodotti.

Le Camere di Commercio di Prato e Firenze, in collaborazione col Sant’Anna di Pisa, stanno realizzando un importante percorso formativo sull’economia circolare, indirizzato a tutte le aziende regionali. Ancora una volta le imprese toscane dimostrano di saper cogliere le opportunità di sviluppo, in questo caso fortemente connesse ad un modello finalmente sostenibile, in chiave sociale e ambientale. L’avevamo tradotto in legge, noi unici nel panorama di questo Consiglio Regionale. Ma il duo Pd-MdP, assistito dai partiti di cosiddetta opposizione, votò contrario.

Ennesima dimostrazione di quanto i partiti siano incapaci di futuro, attaccati come cozze al perpetuare un passato insostenibile.

GIACOMO GIANNARELLI

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