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PEDAGGIO ROSIGNANO-VADA: GIUNTA CHIEDERA’ RIMOZIONE DELL’ODIOSO BALZELLO

Casello-di-Rosignano

Approvata oggi in Quarta Commissione la nostra mozione per la rimozione del pedaggio del casello Rosignano – Vada da e per Livorno.

Dopo cinque mesi di tira e molla abbiamo ottenuto l’unanimità su questa proposta. Una vittoria per i cittadini che da anni pagano questo odioso balzello a SAT.

Adesso la Giunta si farà aiutare dall’avvocatura per un parere tecnico legale di appoggio e presenterà a SAT una richiesta formale. La fine del ‘pedaggio dello scandalo’ non è mai stata così vicina grazie al Movimento 5 Stelle. Una buona notizia per i pendolari e turisti che lo pagavano ormai da tre anni.

AUTOBUS VANNO A FUOCO E PD-ROSSI CONTINUA A MALGOVERNARE IL TPL

Mentre in Toscana vanno a fuoco gli autobus con gli studenti dentro, la giunta PD-Rossi prende l’ennesima strada discutibile sulla loro gestione.

Dopo aver fallito l’operazione della maxi gara di privatizzazione, ormai impantanata dai ricorsi, crea comunque un gestore unico – la scarl tra tutti gli attuali – che si prenderà 298,8 milioni l’anno dei toscani fino alla sentenza di gara, oltre ai biglietti aumentati a 1,50 euro, per continuare a fornire il servizio e cambiare 250 mezzi vetusti. Tutto questo senza che la Regione abbia mai verificato il totale dei chilometri percorsi, accettando l’autocertificazione dei gestori, e senza uno straccio di Piano Economico Finanziario che apprendiamo oggi ancora in stesura. Se non è pressapochismo e malgoverno questo ci chiediamo cosa lo sia.

Tra l’altro tutto questo ‘piano’ del duo Pd-Rossi si regge sull’idea che entro due anni arrivi la sentenza della Corte Europea per sapere se Autolinee poteva ambire a diventare il gestore unico regionale. L’ennesimo bel rischio, dato che non si può sforare il limite dei due anni d’affidamento diretto alla scarl, per violazione delle norme sulla concorrenza.

Sul punto sarebbe bastato tutelarsi, come chiesto da noi, cioè una clausola di risoluzione del contratto alla scarl che dice ‘se sei mesi prima della scadenza di due anni la Corte non si è espressa, allora a tutela dei toscani noi risolviamo il contratto e procederemo in altro modo’. Ma la Giunta non ha saputo contrattare la questione, inchinandosi al no dei gestori soci della scarl.

Abbiamo preteso che il Consiglio regionale superi questo pressapochismo della Giunta sul TPL, servizio che rappresenta il più grande impegno finanziario regionale dopo la sanità: quasi 300milioni di euro l’anno. Vogliamo la copia del Piano Economico Finanziario, copia dei rilevamenti sui chilometri percorsi – satellitari dal 1 gennaio 2018 – e finalmente l’analisi reale sugli utili dei gestori. A ben poco serve sapere che ne fanno 6 milioni l’anno, quando questi gestori controllano i costi per diminuirli avendo in alcuni casi anche la proprietà delle società fornitrici dei ricambi. E con l’occasione abbiamo chiesto alla Commissione di studiare la prima delle soluzioni di buon senso: sarà mica che con 300 milioni l’anno si poteva fare una gestione 100% in house efficiente e senza aumento del prezzo dei biglietti?

PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA, TRA SCIENZA ED ETICA

Circa 350.000 bambini nascono ogni anno nel mondo dopo PMA, in Italia circa 12.000, un grande successo scientifico e tecnologico, tuttavia non è diffusa la consapevolezza che esistono differenze significative fra le gravidanze dopo PMA e quelle dopo concepimento naturale. Inoltre dati sempre più solidi depongono per delle differenze fra gli individui nati dopo PMA e quelli nati dopo concepimento naturale.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Ore 8,30: iscrizione
Ore 9,00 – Inizio Lavori
Saluto degli organizzatori

Prima sessione – Aspetti epidemiologici della PMA
• 9,15: La PMA in Toscana: aspetti epidemiologici (Andrea Vannucci, Fabrizio Gemmi – Agenzia Regionale di Sanità)
• 9,35: La rete regionale dei Centri per la PMA in Toscana (Luca Mencaglia – Coordinatore Rete Regionale PMA)
• 9,55: I percorsi clinici relativi alla PMA: il contributo dell’Ordine dei Medici (Antonio Panti – Past Presidente Ordine dei Medici di Firenze)
• 10,15: PMA e Livelli Essenziali di Assistenza (Andrea Quartini – Consigliere Regionale Toscana – Terza Commissione)

Seconda sessione – Aspetti clinici relativi alla PMA
• 10,30: Genetica e PMA (Stefano Rimoldi)
• 11,00: Complicazioni materno-fetali e post-natali dopo concepimento con PMA (Maurizio Fontanarosa)
• 11,30: Anomalie dell’apparato cardiovascolare nei nati dopo PMA (Stefano Rimoldi)
• 12,00: Strategie di PMA per la riduzione del rischio (Maurizio Fontanarosa)
• 12,30: discussione

ore 14:30
Tavola rotonda – “Aspetti etici relativi alla pratica della PMA” (Moderatore: Andrea Quartini)
Partecipano: Stefano Rimoldi (cardiologo), Saura Bardi (avvocatessa, Luigi Gaetti (senatore e anatomo-patologo), Maurizio Fontanarosa (ginecologoc), Gianni Baldini (bioeticista), Fabrizio Gemmi (medico ARS)

PRESIDENTE FIDI TOSCANA (PD) VENGA IN COMMISSIONE A RIFERIRE SU PERQUISIZIONE DELLA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA

Martedì la Guardia di Finanza ha effettuato delle perquisizioni nella sede di Fidi Toscana su indicazione della Direzione Investigativa Antimafia. Secondo la stampa l’approfondimento giudiziario è legato a ‘favori’ compiuti dalla finanziaria regionale verso aziende. Dato che parliamo di una società al 46% di Regione Toscana, nel cui consiglio di amministrazione siedono cinque membri nominati dal Consiglio regionale incluso il presidente, riteniamo doveroso che quest’ultimo sia chiamato quanto prima a riferire sulla perquisizione in Commissione Controllo.

Il fatto che si sia mossa la DIA ci inquieta. La DIA è lo strumento operativo della Procura Distrettuale Antimafia. Cosa mai ha a che vedere la finanziaria regionale, controllata di fatto dalla Regione e dal Monte Paschi di Siena (socio al 27,46%), con un’indagine della Procura Distrettuale Antimafia? Dobbiamo ai cittadini una risposta celere a questa legittima domanda.

Ricordiamo che la quota regionale del CdA di Fidi Toscana rappresenta la lottizzazione Partito Democratico – Centrodestra: quattro di nomina PD e uno in quota Lega. Non possiamo sapere se il CdA c’entri qualcosa nel quadro di presunti illeciti sui quali sta indagando la DIA, ma di certo il silenzio totale degli amministratori su quanto avvenuto tre giorni fa non favorisce l’idea di un’amministrazione col polso della situazione.

CUP LIVORNO. HAI LA RICETTA? TI RIMANDO INDIETRO PER UN PROBLEMA … SENZA RESPONSABILI (ACCERTATI)

Ho presentato un’interrogazione sul caso delle ricette rifiutate dal CUP di Livorno.

La verità deve venire fuori e deve renderla pubblica l’assessora Saccardi: la cooperativa affidataria del servizio ha sbagliato per sua iniziativa o, come lamenta questa, ha banalmente applicato le disposizioni dell’Azienda Sanitaria Toscana Nord Ovest?

Il giochino del rimpallo di responsabilità sui giornali è inaccettabile quanto il ritardo nel risolvere il problema. Qui abbiamo decine e decine di cittadine e cittadini, soprattutto anziani, che tornano dal medico curante per farsi rifare ricette valide solo perché la procedura di prenotazione ha una falla evidente. Appurato che sia le procedure sia i software di supporto a queste sono investimenti cospicui dell’Azienda Sanitaria vogliamo sapere a chi si debba questo caos.

E’ assurdo che la tecnologia ovunque aiuti la pubblica amministrazione ad evitare tempi morti ai cittadini e nella sanità toscana sia invece spesso fonte proprio di intollerabili perdite di tempo, anche per gli operatori sanitari.

Anche per questo da tempo richiamiamo la giunta a maggiore accortezza nella scelta di protocolli e traduzioni informatiche di questi. Le macchine, computer inclusi, fanno quanto comandiamo loro di fare: se nel CUP di Livorno si fanno tornare indietro i cittadini perché il sofware non contempla una casistica di prenotazione chi ha sbagliato non è né la macchina né l’operatore ma chi ha progettato il protocollo e chi lo ha reso un software. Entrambi pagati anche coi soldi di quei poveri cittadini costretti a rifare la fila dal medico curante.

MAFIA E TERRORISMO. PARLIAMONE CON GLI ESPERTI – evento a Montecatini

Domani sarò a Montecatini per l’evento “Mafia e terrorismo. Parliamone con gli esperti” (tutti i dettagli nel link all’evento facebook).

Ci sta a cuore la sicurezza di cittadine e cittadini, obiettivo strettamente legato alla capacità di tenere la malavita organizzata – anche di stampo terrorista – fuori dal tessuto sociale ed economico delle nostre comunità. Per questo chiediamo da mesi al Consiglio regionale di esprimersi sulla creazione di una Conferenza permanente che si occupi di questi temi, aiutando gli enti locali e coordinandosi con le forze dell’ordine.

Accanto a questo abbiamo subito tradotto in pratica l’invito degli esperti riuniti nel nostro convegno “Mafia in Toscana. Faccende di casa nostra” di parlare di più e meglio della mafia in questa regione. Domani i cittadini della Valdinievole potranno ascoltare dalla viva voce di figure cardine dell’antimafia, come il generale Pellegrini, quali siano le ricette fondamentali per dare alle nostre comunità i giusti anticorpi avversi alla malavita organizzata. Anticorpi simili a quelli necessari per combattere il terrorismo.

Interverranno insieme a me e alla nostra Laura Agea

  • Angiolo Pellegrini, Generale dei Carabinieri – autore del libro “Noi, gli uomini di Falcone”
  • Giuseppe Nicolò, Autore del libro “CIC l’Ultima missione”
  • Laura Agea, europarlamentare M5S
  • Gioacchino Mattia, Tenente della Guardia di Finanza
  • Renato Scalia, Ispettore Capo ex DIA
  • Maurizio Pascucci, Presidente dell’associazione “Fior di Corleone”

Vi aspettiamo!

ELENCO DEBITORI MPS SECRETATO? ALCUNI NOMI GIA’ RESI NOTI DALLA COMMISSIONE REGIONALE

Ieri la Commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche ha acquisito l’elenco dei grandi debitori di Monte Paschi di Siena, secretandolo.

Se oggi esiste una Commissione d’inchiesta parlamentare sul sistema bancario lo si deve a noi e in parte anche a quell’inchiesta regionale sullo scandalo MPS che ho condotto personalmente.

Già nella relazione finale evidenziammo il tema dei crediti deteriorati e chiedemmo la pubblicazione dell’elenco di quei grandi prenditori che avevano fruito dei denari di MPS senza le dovute garanzie, spesso solo grazie ad appoggi politici più o meno noti, senza restiturli. Sapere che la Commissione d’inchiesta parlamentare ha acquisito l’elenco, secretandolo, è una sconfitta della politica. Anche perché una buona parte di quei nomi la rendemmo già nota noi tramite la Commissione regionale.

Se i partiti hanno paura a tirare fuori i nomi ancora non usciti è perché, forse, renderebbero evidente come i soldi del Monte siano stati spartiti e bruciati in modo bipartisan, da gruppi legati a sinistra e a destra. Se sui primi abbiamo fatto chiarezza già noi, adesso bisognerebbe farla anche su quelli legati ai secondi. Il Monte è stato sicuramente spolpato da PD e quelli che oggi sono finiti in MdP ma non dimentichiamoci che a guidare l’Antonveneta targata MPS ci andò un uomo del centrodestra, legato a Denis Verdini.

Anche per aiutare i cittadini a conoscere meglio questo tipo di particolari, questo fine settimana accompagnerò Elio Lannutti e Franco Fracassi in due tappe del loro tour di presentazione del loro libro “MORTE DEI PASCHI, LA TRAGEDIA DI DAVID ROSSI E I MISTERI DELLA BANCA DI SIENA“.

INFO SULLE PRESENTAZIONI

Presentazioni m5s libro “MORTE DEI PASCHI. ”
di Elio Lannutti e Franco Fracassi

Sabato 25 novembre 2017, ore 12
c/o Edizioni del Boccale, Via degli Avvalorati 62 – Livorno
Interverranno: gli autori, Filippo Nogarin, Giacomo Giannarelli

Domenica 26 novembre 2017, ore 11
c/o Sala Conferenze Autorità Portuale, Carrara
Interverranno: gli autori, Laura Bottici, Giacomo Giannarelli, Francesco De Pasquale

Vi aspettiamo!

CONFINDUSTRIA E CONFARTIGIANATO ANCORATE AL PASSATO: SOSTENGANO IMPIANTI DI RECUPERO AL POSTO DI DISCARICHE COME CAVA FORNACE

Foto de "Il Tirreno".

Da associazioni di categoria come Confindustria e Confartigianato mi aspetterei un sostegno lungimirante degli impianti che recuperano l’amianto a freddo, più che la difesa di una discarica che lo seppellisce.

Le discariche appartengono ad un modello vecchio di gestire i rifiuti. Deludente leggere che queste associazioni di categoria sono ancorate a questo passato, anziché fare una battaglia opportuna per i modelli più virtuosi di gestione.

Sono a disposizione per aiutarle a conoscere e cogliere questo futuro che per molti territori è già presente, con la speranza di averle accanto nella richiesta di linee di investimento regionali dedicate proprio agli impianti a freddo dove l’amianto – materiale prezioso – non si brucia ma si recupera.

La nostra mozione per la chiusura di Cava Fornace e bonifica del sito sarà votata nel prossimo Consiglio regionale, presumibilmente mercoledì 29 novembre.

CREAF POZZO SENZA FONDO – NUOVO ATTO: GIUNTA CI RIMETTE 3 MILIONI PER IMMOBILE, RINUNCIANDO A 11 MLN DI CREDITI

Nell’ultima variazione di bilancio la Giunta propone di destinare altri 3 milioni di euro per il Creaf. Con due di questi, via trattativa privata con curatore fallimentare dell’azienda, vorrebbe riscattare l’immobile di Via Galcianese e col milione rimanente iniziare un percorso di rilancio.

Preso atto che non trattasi di barzelletta, chiediamo a stampa e cittadini un aiuto nel capire perché la Regione, dovendo avere indietro 11 milioni da Creaf srl – società in fallimento e buco senza fondo dove sono confluiti 22 milioni di contributi pubblici – vorrebbe riscattare il suo unico bene, togliendolo da un’asta pubblica capace di farlo fruttare e restituirci almeno una parte del maltolto.

Tra l’altro tutto questo la Regione lo vuol fare in modo antieconomico: destinando infatti altri due milioni all’avventura CREAF srl per un immobile che ne vale 7, persino meno del prezzo d’acquisto che già era quasi il doppio di quanto sborsato dall’azienda ‘partecipata pubblica’ per averlo dal precedente proprietario.

Abbiamo chiesto alla giunta di aiutarci a capire, avanzando anche un’ipotesi interpretativa, sarà mica che si vuole buttare la Regione in questa avventura solo perché tra i fondi pubblici arrivati al CREAF srl tramite l’istituzione ce n’erano anche di derivazione UE e, prima che qualcuno a Bruxelles si accorga del fiasco e ce li chieda indietro, bisogna inventarsi almeno qualche pagina di un progetto “credibile” per questo ad oggi fantomatico “Centro per la ricerca e l’alta formazione a servizio del distretto tessile pratese”?

“ACQUA PUBBLICA: ECCO LA LEGGE” – inizia il tour da Massa

Ripubblicizzazione Servizio idrico Toscana

La democrazia diretta è l’unica strada per ritrovare fiducia nella politica. Nel 2011 ventisei milioni di cittadini hanno votato Sì al referendum per avere un servizio idrico pubblico. Un esito tradito dalla Toscana a guida PD-Rossi, con bene placet del cosiddetto centrodestra: siamo infatti la prima regione ad aver sperimentato il servizio privatizzato, con la tariffa più cara d’Italia che aiuta imprese desiderose di profitto a spartirsi milioni di utili nonostante la rete chieda interventi urgenti e per far quadrare i conti si chiudano i contatori a chi fa fatica a pagare la bolletta.

Con la nostra proposta la Toscana avrebbe un percorso chiaro di ripubblicizzazione del servizio, con una gestione votata all’efficienza della rete e all’equità: 50 litri di acqua garantiti e un fondo solidaristico per aiutare chi non può pagare. Non è un libro dei sogni ma una proposta di legge chiara con le opportune coperture all’attenzione degli uffici, e stiamo girando la Toscana per raccontarla ai cittadini.

Inizia domani da Massa il tour dedicato alla proposta di legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato toscano. Un viaggio in parallelo al percorso di discussione su Rousseau mentre il testo è al vaglio degli uffici legislativi regionali per una prima verifica formale.

Interverranno oltre a me, Luana Mencarelli (M5S Massa vicepresidente Commissione Speciale su GAIA) e due ospiti tecnici: Andrea Guerrini, Presidente di ASA spa, sul tema “Nuovo sistema tariffario della provincia autonoma di Bolzano. Un esperienza virtuosa” e Nicola Ceravolo, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di ASA spa, sull’argomento “Quale acqua beviamo e perché. Un indagine sui consumatori”.

Vi aspettiamo!