Siamo tornati alla carica sui vitalizi regionali. Ho infatti presentato un emendamento alla Legge di Stabilità 2018 per prorogare l’attuale riduzione degli importi ai vitalizi in essere.

53mila famiglie toscane in povertà assoluta, 155 mila in povertà relativa e il duo PD-Rossi si presenta con un quadro indecente di contrasto: soli 2,5 milioni spesi nel 2017 e la promessa di Pulcinella di spenderne 10 il prossimo anno.

Se servono soldi per queste politiche si possono trovare: lo abbiamo dimostrato con le coperture al reddito di cittadinanza regionale certificate dagli uffici che aggiorneremo coi nuovi conti a breve vista la creazione del palliativo REI. E tra le coperture per il contrasto alla povertà ci devono essere anche i soldi della proroga del taglio ai vitalizi regionali.

Scade infatti nel 2017 il piccolo taglietto ai vitalizi indicato dalla l.r. 3/2009 attivo dal 2015: meno 6% per chi prende ogni mese da 1.001 a 1.500 euro, meno 9% per quanti ricevono da 1.501 a 3.500, meno 12% per i maxi percettori da 3.501 a 6.000 euro e meno 15 per i superprenditori con vitalizio over 6mila euro mensili.

Con un emendamento ho chiesto semplicemente di prolungare questo taglio per la semplice ragione che anche questo bilancio regionale subisce la falce dei tagli statali per 239 milioni di euro e i primi a veder ridotte le spese, in puro stile PD-Rossi, sono proprio le politiche di contrasto alla povertà. Li aspettiamo alla prova del voto per capire se sono disposti a cedere su questo privilegio immorale per ottenere almeno un po’ di fondi da dedicare a ridurre il dilagare dell’indigenza nella nostra regione.

Si tratterebbe di un gesto minimo di decenza. Perché non dimentichiamo il voto contrario di tutti i partiti in Consiglio alla nostra proposta di legge per tagliare radicalmente i vitalizi evitando contenziosi. Continueremo sempre a ricordare le scuse risibili raccontate da sinistra a destra secondo cui era un “dovere” garantire il vitalizio ai “politici di professione degli anni passati”. Una mossa grazie alla quale la Repubblica Italiana continua ad assicurare un vitalizio mensile di 4700 euro a chi è stato per due volte consigliere regionale della Toscana negli anni ottanta, mentre a chi è povero dà al massimo 187,50 euro con la neosocial card Reddito di Inclusione (REI).

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