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FONDI SOLO A VERI CENTRI E VERE CASE RIFUGIO, BATTAGLIA FINALMENTE VINTA

Il Consiglio regionale ha approvato un nostro ordine del giorno e successivamente un emendamento sottoscritto anche da Andrea Quartini affinché i fondi regionali per i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio vadano esclusivamente alle realtà che rispettano l’Intesa tra Governo e Conferenza Unificata del 27 novembre 2014. Il testo prevede inoltre l’istituzione di un Comitato regionale di coordinamento sulla violenza di genere.

Dopo due anni di insistenze abbiamo raggiunto un obiettivo importante: la creazione di un elenco regionale dei veri Centri Antiviolenza e delle vere Case Rifugio. Ogni quaranta giorni la Toscana perde una cittadina per femminicidio e questo dato è solo la punta di un iceberg che ogni anno porta tremila donne coraggiose a chiedere aiuto.

Era prioritario assicurare a queste persone di trovarsi di fronte a personale qualificato, consapevole del tema e rispettoso di quanto le istituzioni hanno capito come il modo migliore per assisterle. Per questo quella di oggi è una vittoria importante che, senza timore di smentita, è stata resa possibile dall’insistenza del Movimento 5 Stelle e dalla capacità di dialogo anche con chi è maggioranza.

SISTEMA TOSCANO SEGNATO DA INDAGINI E ARRESTI. APRIREMO A GENNAIO COMMISSIONE D’INCHIESTA REGIONALE

“Dangerous Trash” sui giri bolla e il sequestro dell’impianto di Case Passerini sono solo le ultime iniziative giudiziarie che hanno segnato gli ultimi due anni del sistema rifiuti toscano.

Dai fanghi tossici agli incendi delle discariche è successo di tutto, il Consiglio regionale non può continuare a far finta di niente.

A gennaio apriremo una Commissione d’inchiesta regionale sul tema, come abbiamo fatto su Monte Paschi di Siena, da noi presieduta e finalmente inizieremo a fare luce su questa grande zona grigia della nostra regione.

Ai sensi dell’art.61 del Regolamento Interno possono essere istituite Commissioni di inchiesta regionali senza passare da una loro approvazione tramite voto d’aula, qualora ne facciano richiesta un quinto dei consiglieri regionali. Abbiamo raccolto dieci firme tra i banchi dell’opposizione e le abbiamo consegnate alla Presidenza ricevendo l’assicurazione che sarà attivata da gennaio.

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M5S ANCORA FUORI DA UFFICIO DI PRESIDENZA. PATTO DEL NAZARENO ALLARGATO REGGE: TUTTI CONTRO NOI

Eletto oggi il nuovo ufficio di presidenza del Consiglio Regionale identico all’attuale con la sola sostituzione di Donzelli (Fratelli d’Italia) con Casucci (Lega Nord).

Il Patto del Nazareno allargato tra PD e finta opposizione di destra continua. Si sono accordati ancora una volta senza interpellarci, col solo scopo di farci fuori dall’Ufficio di Presidenza e tenerci lontani dalla stanza dei bottoni.

Avevamo proposto in sostituzione di Donzelli il nostro Andrea Quartini, siamo la seconda forza d’opposizione del Consiglio e ancora una volta si sceglie di mantenere lo scranno a Forza Italia a danno di chi è stato mandato qui da 250mila elettori toscani.

Non cederemo a gennaio sulla Presidenza della Commissione Controllo. Pretendiamo che ci sia data per farla iniziare a lavorare a dovere. Visto che finora quella a guida Alberti (Lega Nord) è praticamente ferma.

PD E CENTRODESTRA UNITI: DIFENDONO I VITALIZI E TAGLIANO FONDI ALLA PARTECIPAZIONE

I partiti sono sempre unanimi quando si tratta di tagliare la partecipazione e difendere i vitalizi. L’ufficio di presidenza diretto da Giani, dove siedono Forza Italia PD e Fratelli d’Italia, ha tagliato 60mila all’Autorità per la Partecipazione. Questo significa stop a nuovi Dibatti pubblici sul 2018, sospensione degli impegni sui progetti preliminari arrivati e ridimensionamento di tutti quelli già avviati fino a renderli praticamente nulli.

Una vergogna cui esigiamo che il Consiglio intervenga oggi: se servono 60mila euro si prendano dai vitalizi col rinnovo del taglio da noi richiesto.

Per raggiungere l’obiettivo abbiamo presentato questo emendamento e faremo di tutto oggi, in aula, per farlo approvare.

Con la proroga del taglio ai vitalizi da noi proposta risparmieremmo 350mila euro l’anno. Con 60mila tamponiamo subito la falla creata da PD e Centrodestra all’Autorità per la Partecipazione, il resto lo continuiamo a tenere per il fondo emergenze sociali e ambientali come chiesto dalla normativa.

ASSISTENTI SOCIALI SOTTO ORGANICO PER GESTIRE IL REI

Il Reddito di Inclusione (REI) pensato dal Governo sta mettendo in grossa difficoltà i servizi sociali dei Comuni toscani: oltre la metà dei richiedenti, con punte che toccano il 70% in alcuni territori, non è mai passato prima da questi servizi e gli assistenti sociali preposti alla redazione e gestione dei Piani individuali sono clamorosamente sotto-organico rispetto a quanto sarebbe, e sarà, necessario.

Il problema è diffuso, ma diventa emergenziale nei piccoli Comuni dove abbiamo casi a noi segnalati di un solo assistente sociale che dovrebbe curare la stesura di centinaia di Piani individuali. Un assurdo.

I Piani individuali non si improvvisano, il carico di lavoro degli assistenti sociali è già molto elevato e dipende anche da questi l’erogazione del contributo, seppur minimo, fornito dal REI

Ci sembra inconcepibile che la maggioranza non abbia previsto questo caos, con integrazioni strutturali alla pianta organica dei servizi sociali.

PD HA RITARDATO FINANZIAMENTI PER DARSENA EUROPA (LIGHT) AL … 2020

Oggi i lettori livornesi de Il Tirreno hanno potuto leggere l’annuncio dell’assessora Grieco e del consigliere Gazzetti in merito alla “conferma dei finanziamenti regionali per Darsena Europa”. Una bella opera di distrazione di massa visto che nella Legge di Stabilità licenziata dalla giunta e votata da Gazzetti c’è scritto che i famosi 12,5 milioni l’anno per Darsena Europa non saranno più dati dal 2018 ma dal 2020. I fatti sono due o non sanno quel che dicono o lo sanno benissimo e vogliono prendere i giro i cittadini di Livorno.

Se la Darsena Europa è un’opera con tempi di realizzazione certi e vicini, perché la Regione ritarda di due anni l’avvio del finanziamento? E se inizia tutto nel 2018 perché la Regione mette a bilancio il suo contributo solo dal 2020? Forse la risposta è che ci vorrà un anno solo per chiudere la gara e arrivare ad un vero progetto esecutivo per le opere pubbliche, più un altro anno per le valutazioni quindi prima del 2020 l’avvio dell’opera resterà un miraggio?

Il nostro voto contrario citato da Gazzetti è venuto proprio su questo passaggio, perché ribadiamo il punto: se la Darsena Europa è quella light, con la realizzazione solo delle fasi 1 e 2, noi siamo d’accordo. Per questo contestiamo il ritardo del finanziamento, arrivato tra l’altro senza nemmeno una spiegazione del perché.

Certo capiamo l’imbarazzo di Gazzetti nel dover giustificare agli elettori il suo scranno dorato da 135mila euro lorde l’anno a fronte di un’unica delega che tra l’altro gestisce la giunta: far fare la Darsena Europa. Magari qualcuno potrebbe davvero chiedergli qualche spiegazione, prima delle prossime elezioni.

OSPEDALE DI FIVIZZANO VA POTENZIATO CON ALMENO DUE ANESTESISTI

Dopo il sopralluogo all’Ospedale di Pontremoli io e Giacomo Giannarelli siamo stati a quello di Fivizzano.

Fivizzano è un presidio di prossimità importante per logistica e clinica. Il fatto che sia a rischio depotenziamento è evidente e noi continueremo a spenderci per invertire questo percorso tracciato da PD.

Va garantita la presenza di anestesisti per gli interventi con ricovero breve, perché oggi spesso si ferma a metà settimana e basterebbe la presenza di due anestesisti per arrivare al fine settimana.

Raccogliamo la richiesta degli operatori di una attribuzione equa delle risorse gestite dai dipartimenti aziendali. Oggi sono sbilanciate sul potenziamento dei centri popolati a danno di quelli periferici come la Lunigiana.

Ma questo è puro indirizzo politico, noi ne abbiamo uno e il duo PD-Rossi finora ne ha portato avanti un altro. Per noi ad esempio va aumentata la qualità della vita di chi vive nelle cosiddette aree disagiate, che sono tali solo perché la politica della maggioranza PD-Rossi, come del centrodestra, non investe sul loro ripopolamento.

CI AMMAZZANO I BIMBI COI RIFIUTI E RIDONO PURE. OLTREPASSATO OGNI LIMITE

Ieri è stata resa pubblica una maxi inchiesta sul traffico illecito di rifiuti in Toscana segnata da 6 arresti e 5 misure interdittive.

Ringraziamo la Procura di Livorno e i Carabinieri Forestali per questa importante operazione che ha acceso un nuovo faro sulla scandalosa gestione dei rifiuti in Toscana. Dalle intercettazioni rese pubbliche abbiamo capito che chi fa questi traffici illegali se ne frega persino della possibilità di ammazzare i nostri bambini. Siamo oltre ogni limite di degenerazione.

Questo dev’essere l’ultimo campanello d’allarme: o la maggioranza inizia a capire il segnale e reagire o ci sono connivenze indicibili tra chi crea le condizioni di questo sistema, chi deve controllare le filiere lato pubblico e chi riesce a delinquere in questo quadro.

Denunciamo da sempre che lo scarso controllo pubblico sui flussi dei rifiuti rende quello un terreno fertile per attività criminali, ma PD e Rossi hanno continuato a far finta di niente. Queste attività inquinano economia e ambiente, minacciano la qualità della nostra vita fino a far ammalare la popolazione. Per questo diciamo a PD e Rossi: basta chiacchiere e teatrini, vogliamo i fatti.

Torniamo a chiedere intanto il miglioramento delle filiere di verifica su discariche e impianti di trattamento tramite le sue agenzie di riferimento ARRR e ARPAT. Ed esigiamo che si metta in discussione reale il modello di gestione dei rifiuti regionale, un sistema che ha generato più inchieste e arresti negli ultimi anni degli scandali bancari.

REGIONE VERIFICHI CONFLITTI DI INTERESSE SU DISCARICA BULERA

Siamo tornati sul caso “Bulera”, discarica sita nel Comune di Pomarance oggetto di procedimento regionale di VIA-AIA per ampliamento. Ho presentato un’interrogazione orale urgente come promesso a cittadini e comitati durante il mio ultimo sopralluogo alla discarica.

Una recente inchiesta giornalistica getta ombre pesanti sul procedimento di ampliamento chiesto dalla SCL Italia spa e la Regione non può evitare di pronunciarsi a riguardo quando sta per fornire il suo parere finale su un’operazione così osteggiata dai cittadini.

L’articolo apparso su ilfattoquotidiano.it, finora non smentito, attribuisce la richiesta di autorizzazione alla necessità di introitare le risorse necessarie per sostenere la messa in sicurezza del sito e la gestione post mortem, oltre a consentire nuova occupazione. Proprio rispetto alla dinamica economica dell’operazione la giornalista evidenzia un conflitto di interesse non da poco: chi ha firmato i pareri tecnici del procedimento, ovvero la responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Pomarance, ha un figlio alle dipendenze del gestore della discarica – la SCL – società che non ha mai nascosto di poter de localizzare la propria attività se non ottenesse i servizi con inevitabile ricaduta sul personale, figlio della signora incluso.

Prendo atto della difesa del Sindaco e della stessa responsabile sulla correttezza degli atti, ma non posso che chiedere alla giunta regionale di esprimersi su questo aspetto prima della valutazione finale della documentazione fornita dal Comune. La legge 241/1990 infatti è molto chiara e impone ai responsabili dei procedimenti come ai titoli di uffici competenti di astenersi da questi in caso di conflitto d’interesse anche potenziale.

Allo stesso tempo vorremmo che ci fossero date garanzie anche sul ruolo della politica d’area PD nell’operazione. La presenza dell’ing. Ghezzi – vicesindaco di Pisa – come progettista di SCL per l’ampliamento della discarica è un altro elemento su cui servono chiarimenti.

Non dimentico che la giunta regionale rispose alla nostra interrogazione sulla discarica Bulera sostenendo la tesi secondo cui è ‘preferibile utilizzare un sito già compromesso e autorizzare un ampliamento di una discarica esistente piuttosto che utilizzare nuove aree’. Questa si chiama linea politica e ben poco ha a che vedere con la tecnica.

Se quindi la politica sta facendo sentire il suo peso in questo procedimento per arrivare ad un destino già scritto, noi siamo dalla parte dei cittadini nel recriminare a riguardo.

PD PALADINO DEI PERCETTORI DI VITALIZI: BOCCIA IN COMMISSIONE NOSTRA PROPOSTA DI TAGLIO FINO AL 2020

La Commissione Affari Istituzionali e Bilancio ha bocciato il nostro emendamento alla Legge di Stabilità per prorogare la riduzione dei vitalizi fino al 2020. Decisivi i voti dei commissari del Partito Democratico

Il PD si conferma così senza vergogna: per la povertà non trovano i soldi ma guai a prenderli ai vitalizi.

Speriamo in un’illuminazione nel fine settimana, perché se la maggioranza confermasse in aula il voto oggi di Bugliani, Pieroni, Gazzetti, Baldi e Capirossi, reagiremo come necessario.

Scadeva nel 2017 la mini riduzione dei vitalizi regionali avviata due anni fa per fronteggiare i pesanti tagli al bilancio regionale. Solo quest’anno quei tagli portano via 294 milioni di euro e rendono quasi nullo quel poco di politiche di contrasto alla povertà stabilito dalla giunta. Per questo avevamo proposto almeno di continuare la riduzione dei vitalizi fino al 2020, ma la maggioranza PD ha detto no provando a salvare la faccia con una proroga di massimo un anno.

Grazie a Bugliani & Co quindi dal 2019 gli ex consiglieri regionali percettori di vitalizio potrebbero tornare a cifra tonda. Si vede che per questi PD è ingiusto continuare a trattenere 564 euro a chi ne aspettava 4.700 il mese (o, per lui se deceduto, la partner e in ultima istanza i figli fino ai 25 anni) magari per darli a quelle 53mila famiglie toscane in povertà assoluta.

Noi pensiamo esattamente il contrario.

Aspettiamo quindi il PD alla prova del voto in aula: vedremo se si confermeranno dalla parte di chi gode di questo privilegio immorale della politica, nonostante decine di migliaia di famiglie toscane non riescano ad avere di che mangiare la sera.