La Regione Toscana è 13esima in Italia per Raccolta Differenziata ed una delle regioni che producono più rifiuti urbani (circa 600 kg pro capite/anno). Una gestione scellerata ha portato questo risultato vergognoso e le sue conseguenze in termini di salute pubblica, decoro urbano e consumo di territorio (per discariche legittime e abusive). La nostra visione prevede
- Aggiornamento del piano Regionale dei Rifiuti e del piano di prevenzione, con obiettivo il dimezzamento della quantità di rifiuti urbani prodotti al 2025;
- Obbligo della raccolta porta a porta dei rifiuti urbani in tutti i Comuni;
- Istituzione di un centro di ricerca regionale che studi i cicli produttivi e fissi obiettivi di prevenzione mirati per i rifiuti speciali che saranno inserito nel Piano Regionale dei Rifiuti;
- Introduzione del principio di netta separazione tra le attività di prevenzione, quelle di raccolta e riciclaggio e quelle di smaltimento: aziende diversificate per evitare posizioni di monopolio, restituzione ai Comuni della competenza sulla gestione dei rifiuti;
- Ridefinizione dei meccanismi di controllo e di applicazione del SISTRI per le aziende con più di 15 dipendenti;
- Accordi di programma con gli agricoltori per il compostaggio della frazione umida, finanziati con i fondi destinati ai rifiuti organici;
- Tassazione di conferimento in discarica ed incenerimento, al fine di finanziare le attività di prevenzione, tassazione della posta non indirizzata;
- Impegno per le amministrazioni comunali ad utilizzare il compost nella gestione del verde pubblico;
- No a nuovi inceneritori e Piano di chiusura, dismissione e bonifica progressiva di inceneritori e discariche;
- Eliminazione del monouso e degli alimenti imballati nelle scuole, nelle mense pubbliche e in tutti i settori di competenza regionale, con particolare riguardo alla filiera dei rifiuti sanitari e ospedalieri, promozione del “vuoto a rendere”;
- Promozione e sostegno a fiere ed ecosagre a rifiuti zero.