“Ieri un milione di toscani hanno contribuito alla vittoria nazionale della democrazia sulla propaganda di regime. Un risultato importante che ci rincuora quanto l’affluenza registrata, sopra il 74%: sintomo che la tecnica dei partiti, PD in testa, di stufare gli elettori per restare a vita al potere ha smesso di funzionare”.

“La Toscana ci ha regalato vittorie importanti in quattro province Grosseto, Lucca, Livorno e Massa Carrara, cui accostare anche il pareggio di fatto registrato a Pisa. Un segnale chiaro che la Costa Toscana non crede né alle favole renziane né alle operazioni di marketing elettorale, come il “socialismo” di Rossi, perché ha pagato sulla propria pelle i danni del far governare chi dice qualcosa e poi dalla poltrona ben pagata fa esattamente l’opposto”.

“Anche in Toscana, siamo l’unica forza politica ad essersi spesa in modo strutturato e costante per il No. Ennesima prova di quanto la nostra azione politica sia prima di tutto l’applicazione della Costituzione. Per questo chiediamo al PD e al resto delle forze in Consiglio Regionale: meno citazioni costituzionali in aula e più leggi che rispettino quel testo fondativo. Iniziamo dal nostro Reddito di Cittadinanza, la proposta è pronta, aspettiamo solo il bilancio per chiuderla e siamo disposti a parlarne con chiunque. Anche in Toscana si inizierebbe così ad applicare l’art. 3 della Costituzione che indica come compito della Repubblica “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. 155 mila famiglie toscane in povertà sono una violazione della Costituzione e noi vogliamo superare questa situazione intollerabile”.