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Il Consiglio dei Ministri, riunitosi giovedì 24 febbraio, sotto la presidenza di Mario draghi, ha deliberato di impugnare la legge della Regione Toscana n. 52 del 28/12/2021 “Disposizioni in materia di tagli colturali. Modifiche alla l.r. 39/2000”, in quanto talune disposizioni in materia di paesaggio, ponendosi in contrasto con la normativa statale, violano gli articoli 9 e 117, primo e secondo comma, lettera s), della Costituzione. “Uno scenario che avevamo previsto con largo anticipo già durante la discussione della proposta di legge” scrive Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana “ e che dovrebbe aprire una riflessione in chi invoca la collaborazione delle opposizioni senza ascoltare la loro voce”.

“Dopo la nostra lettera di segnalazione al Ministero competente – evidenzia Galletti – è arrivata la decisione del Governo di impugnare una legge in palese contrasto con la Costituzione, e che attribuiva alla Regione Toscana poteri che non le competevano. Gli unici in Consiglio regionale ad opporsi fermamente a questa “deregulation”, che apriva le porte ai tagli boschivi anche in zone parco protette, siamo stati noi. Un fatto che vale la pena ricordare, perché ci identifica come unica forza politica dotata di una vera anima ambientalista, nonché ultimo baluardo nelle istituzioni in difesa del “patrimonio verde” della nostra regione.”

“Adesso che la questione è stata definitivamente archiviata – chiarisce la Capogruppo M5S – spero che il Partito Democratico faccia tesoro di questa esperienza e d’ora in poi accetti il nostro contributo politico, anche se viene dai banchi delle opposizioni. In ogni occasione i dem non mancano di invocare la nostra collaborazione, ma raramente ascoltano la nostra voce. Con questo risultato – conclude – abbiamo invece dimostrato ancora una volta che nel nostro lavoro c’è qualità e che le nostre opinioni pesano”.

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.