Voto favorevole del Movimento 5 Stelle per una proposta utile ai territori montani, ma secondo una lettura meno ottimistica rispetto a quella evidenziata dalla maggioranza. Lo ha annunciato in Aula la Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, che commenta così la legge approvata in Consiglio regionale per contrastare lo spopolamento dei territori montani e sostenerne l’economia.

“Con questa legge si prova a dare una forma di sostegno alle zone periferiche della Toscana. Un atto dovuto. Però dobbiamo anche essere onesti, e ammettere che con questa legge non risolveremo i problemi principali della montagna. Quelli si risolvono con infrastrutture fisiche come strade, ponti; oppure con infrastrutture digitali, portando quella connessione che ancora manca in molte aree della nostra regione, al punto che la didattica a distanza ne è uscita fortemente penalizzata in questi ultimi due difficili anni di emergenza sanitaria.

Mancano anche le strutture scolastiche: molti plessi non hanno palestre e neppure gli spazi idonei per effettuare altri tipi di attività oltre a quella fisica; e anche i presidi sanitari sono in sofferenza depotenziati nel corso degli anni o addirittura chiusi, laddove sarebbero stati invece molto utili nella gestione della fase più acuta della pandemia.

Lo smantellamento della sanità territoriale ha reso alcuni presidi periferici meno appetibili da parte della cittadinanza per i servizi di salute ordinari, ma anche sgraditi al personale sanitario per un’ipotesi di carriera. Qualcosa avvenuto non per caso, ma che è imputabile a precise scelte politiche favorite dalla maggioranza che ha governato nella precedente legislatura e che sta governando ancora oggi.

Il contributo apportato da questa legge servirà certamente a curare qualche ferita, ma il recupero di queste zone deve essere fatto con strumenti ben più strutturati. Naturalmente siamo favorevoli a qualsiasi iniziativa che possa arginare il fenomeno della Toscana a diverse velocità, ma troppo spesso abbiamo visto leggi come questa perdersi senza risposte riguardo la loro effettiva efficacia.

Stiamo parlando di 6 milioni di euro di risorse pubbliche, soldi che possiamo considerare ben spesi solo se la popolazione riuscirà a trarne dei reali benefici in termini di occupazione, economia e benessere; ed è per questo che ho proposto l’inserimento di una clausola valutativa all’interno di questa legge, uno strumento che ci aiuterà a misurare quanto l’intervento normativo e finanziario riuscirà a realizzare in merito all’obiettivo.

In particolare quello che è stato chiesto con la clausola è di censire il numero di domande presentate per accedere alle misure previste, quante di esse saranno accettate o rifiutate, e per quali importi. L’elenco dei comuni che sottoscriveranno questo patto, per valutare la risposta degli enti locali nei confronti di leggi che la Regione propone. Le eventuali criticità riscontrate nell’applicazione della legge; e soprattutto, a due e cinque anni dall’entrata in vigore del provvedimento, qual è il tasso di sopravvivenza delle imprese che sono state aiutate dalle misure stanziate, perché è soprattutto da questo aspetto che si può capire se abbiamo effettivamente dato agli abitanti della montagna, la possibilità di restare e riuscire a praticare un’attività economica all’interno di questi territori difficili.
Tutti passaggi senza i quali sarebbe, poi, complicato capire se questi soldi sono stati ben spesi e se il nostro lavoro di oggi in Consiglio è stato effettivamente utile ai cittadini o meno.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.